Segnalazione Quelsi
by Andrea Asole
La notizia è passata in sordina causa processo Meredith e copilota della Germanwings, ma sono ripresi ieri a Losanna, in Svizzera, i negoziati tra i 5+1 (Francia, Gran Bretagna, Cina, Russia, Germania e Unione Euopea) e l’Iran sulla questione del programma nucleare iraniano. Oggi è atteso anche l’arrivo di John Kerry, segretario di Stato statunitense. Per l’Iran è presente il ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif. Le trattative sul nucleare iraniano stanno andando avanti nonostante le difficoltà con lo scopo di arrivare ad un accordo entro il 31 marzo, e l’Iran si mostra ottimista circa la possibilità di risolvere entro dopodomani le questioni ancora irrisolte. Non a caso il ministro degli esteri tedesco ha dichiarato: “Dopo dieci o dodici anni di colloqui con l’Iran, la fine dei giochi, per intenderci, comincia adesso, e gli ultimi metri sono i più difficili ma anche i più decisivi”, e dello stesso avviso è lady PESC Federica Mogherini, per la quale le parti “non sono mai state così vicine ad un accordo”.
Le tappe previste sono due: trovare un accordo di massima entro la già citata data del 31 marzo e poi l’accordo definitivo entro fine giugno. A breve dunque la Repubblica degli ayatollah potrebbe ritrovarsi dotata di infrastrutture e di materiale nucleari, che Teheran ha sempre ambito a possedere a suo dire per dotarsi di centrali nucleari. Chi sta cercando di fermare l’accordo è Israele, che si sente minacciato dalla prospettiva nucleare iraniana: Teheran verrebbe infatti in possesso dello stesso materiale che serve per costruire una bomba atomica ed è proprio questa la preoccupazione a Gerusalemme, cioè che il programma nucleare iraniano non sia volto all’energia ma proprio alla bomba atomica. E in effetti, al netto di una qualunque rassicurazione che il governo Rouhani possa fare all’Occidente che ciò non accada, non potrà esserci nessuna garanzia di fatto che ciò non accada.
Andrea Asole | marzo 30, 2015 alle 9:50 pm | Etichette: iran, nucleare | Categorie: Israele, Medio Oriente e Islam | URL: http://wp.me/p3RTK9-8ec
Israele è in realtà molto più infido dell’Iran dal momento che è una potenza nucleare dichiarata ma si è sempre rifiutata di aderire a qualunque trattato internazionale ed ha ricercato e rinchiuso in località segreta il tecnico nucleare Vanunu. Proprio lui aveva denunciato la sporca politica nucleare nascosta di Israele.
L’Iran che è sempre stata una nazione grande e molto occidentalizzata (ben + dell’Arabia Saudita!) ha scoperto per tempo della fine del picco del petrolio e si è premurata di dedicarsi al nucleare come fonte energetica.
Il fatto che la tecnologia nucleare come fonte di energia, permetta di dedicarsi anche alla preparazione bellica, è ineluttabile ma gli Usa non possono impedire ciò per una pura ragione politica personale !
Da notare , come spunto della schizofrenia della gestione Obama, che mentre gli stati europei in questo caso sono dubbiosi, (secondo me a torto) Obama e la sua amministrazione premono per arrivare ad un accordo, forse perchè già gli Usa si sono resi conto di aver bruciato ogni possibilità commerciale ed energetica con svariati paesi sudamericani ed asiatici, per via della loro politica fallimentare.
Ed allora ecco che l’Iran ,nemico numero 1, ora è diventato fonte di accordo commerciale (e petrolifero).