Chi usa internet e i social network, specialmente Facebook in modo sbagliato compie l’errore ben rappresentato in questa vignetta. Non è internet o il social ad essere sbagliati in sé ma è l’uso, spesso autoreferenziale, spesso per infantili sfoghi personali che non interessano a nessuno e gettano discredito o nel ridicolo l’area di cui si fa parte (se si fa parte di un’area). Quindi, attenzione.
Io sono convinto che internet, i social etc. SONO invece opera del demonio, il quale guida la modernità – utilizzandola nella teoria e nella prassi – contro Dio, che tuttavia POSSONO essere usati per la loro efficacia (che ordinariamente è però fatto distruttore) da soggetti altamente immunizzati.
Un po’ come il veleno, dal quale si ricava anche l’antidoto ma che sempre veleno resta.
I fattori “moderni” non possono essere neutri: l’autoreferenzialità e per contro l'”apertura”, l’uso maniacale, la sostituzione dei processi intellettivi, formativi e relazionali etc. sono caratteristiche intrinseche della comunicazione moderna.
L’informatica stessa la riserverei a persone già vaccinate e ne impedirei una diffusiolne incontrollata e “positiva”.
L’analisi del nostro “Padre Nobile” è degna di rilievo e di seria riflessione. Soprattutto nella parte in cui parla della “sostituzione dei processi intellettivi, formativi e soprattutto relazionali”. Sull’ultima asserzione potremmo aggiungere che soprattutto i social networks, usati da chi non è sufficientemente preparato, rischiano di sostituire il legittimo contatto umano, il normale confronto “vis à vis”, perché poter “sputtanare” una persona nascondendosi dietro una tastiera è una tentazione troppo forte per persone problematiche e deboli, facilmente preda delle pulsioni dell’animo del momento. Facebook può fare satanicamente da spalla o fungere da strumento per le miserie e la vigliaccheria umane, così come per la malizia e la cattiveria da invidia, da senso di inferiorità o da presunzione. In questo senso, la possibilità di scrivere ciò che si vuole con grande leggerezza è una effettiva spinta luciferina. L’uso di internet e dei social per veicolare il retto pensiero, per la propaganda del Cattolicesimo e della buona stampa ha, altresì portato e porterà frutti positivi. Anche se, a tratti, può esser condotta con quella sana vis polemica che caratterizza un certo stile, nel bene, che serve a far meglio comprendere i concetti più importanti.
Ci sono troppe persone che si “confessano” su Facebook. È vero che alcuni lo usano come vetrina delle loro frustrazioni senza accorgersi che di esse non frega niente a nessuno…
Da tecnico informatico metterei l’accento sui pericoli della rete. Oltre a tenerci costantemente sorveglieti il potere e le multinazionali, le nostre “saccocce” e non solo sono accessibili a qualsiasi malintenzionato singolo o organizzato che sia.
Oggi che le persone oneste si contano sulle punta delle dita…io non so…