Segnalazione di Corrispondenza Romana
Presto la statua di Sally Ride, astronauta, fisico ed educatore, potrebbe trovar posto in Campidoglio, sede del Congresso degli Stati Uniti d’America. Ma prima andrà eliminato un “ostacolo”, un’altra statua per la precisione: quella di Padre Junipero Serra, sacerdote cattolico del XVIII secolo, qui collocato dal 1931.
Padre Serra fu colui che portò le missioni in queste terre per evangelizzare ed è colui che a settembre verrà canonizzato a Washington da papa Francesco. Eppure, nel salone delle statue dell’importante istituzione, non v’è posto per entrambe. O il sacerdote o l’astronauta. E pare proprio che a spuntarla sia la seconda.
Quella delle sculture è una tradizione, che il Congresso varò nel 1864. Dal 2000, un’apposita legge consentì di rimpiazzare le vecchie con le nuove per evitare il “sovraffollamento” degli spazi disponibili: così la California ha già rinunciato a Thomas Starr King, ministro ed uomo politico, per far posto a Ronald Reagan.
Analogamente, la dottoressa della Nasa – prima donna ed, a 32 anni, la più giovane astronauta ad andare nello spazio – potrebbe presto aggiungersi ad altri americani illustri come George Washington, Barry Goldwater, Will Rogers, Robert E. Lee, Hellen Keller e Dwight D. Eisenhower. D’altra parte, Sally Ride sarebbe anche la prima lesbica ad aver l’”onore” di far parte della collezione di statue, conservata nel Campidoglio. Lei non dichiarò mai pubblicamente tale sua condizione, ma approvò che la notizia venisse divulgata alla sua morte, che avvenne per tumore al pancreas nel 2012, all’età di 61 anni.
Per rimpiazzare Padre Serra pare però esservi un supporto bipartisan e trasversale. Ricardo Lara, il senatore che ha proposto l’iniziativa, ha dichiarato: «Sally Ride sarà la prima donna a rappresentare la California e la prima persona a rappresentare la comunità Lgbt in Campidoglio». Il sen. Lara si definisce cattolico. Si dichiara però anche apertamente gay. Ed aggiunge: «Si tratta di modernizzare i nostri eroi. I simboli sono importanti». Ipotizzare che sia la condizione omosessuale a rendere “eroi” significa contrapporsi apertamente alla Dottrina della Chiesa.
La sostituzione non sarà immediata: dopo l’approvazione da parte del Senato californiano, la proposta del deputato Lara verrà sottoposta all’Assemblea di Stato. E’ richiesta l’approvazione del governatore, Jerry Brown, infine quella del comitato misto del Congresso, cui compete il via libera alla realizzazione delle statue. La strada, però, è tutta in discesa, in quanto l’opera verrebbe pagata non con soldi pubblici, bensì grazie a sponsor privati, che – guarda caso – si sono fatti subito avanti e tanto è bastato per zittire le coscienze di diversi deputati, anche repubblicani.
L’unica obiezione è giunta dalla California Catholic Conference, ritenuto il braccio “politico” della Chiesa. Un’obiezione – quella mossa da Sandra Palacios, direttrice associata per gli affari governativi -, che tuttavia non riguarda le scelte morali di Sally Ride, ritenuta anzi «degna di riconoscimento», bensì il momento, ritenuto «inappropriato». La statua dell’astronauta verrebbe, infatti, piazzata al posto di Padre Serra subito dopo la canonizzazione di quest’ultima ad opera del Papa: «Sarebbe come festeggiare i 100 anni del nonno – ha dichiarato Palacios – ed immediatamente dopo sfrattarlo». Da qui la sua richiesta di rinvio, rimasta inascoltata. Il reverendo potrebbe a questo punto essere collocato nella missione di San Diego oppure peregrinare da una missione all’altra.
Il sen. Ben Hueso, dei Democratici, non ha trovato di meglio, per commentare il tutto, che dire di non pensare «ad una rimozione, bensì ad una “rotazione”»: una battuta di pessimo gusto….(M.F.)
“Canonizzato” è sbagliato, perché Bergoglio non può canonizzare nessuno. Speriamo che quel grande sacerdote possa esserlo allorché sul soglio di Pietro siederà fisicamente la legittima autorità (speranza e azione conseguente in questo senso, lo ricordo, sono un OBBLIGO per ogni cattolico). La posizione sedevacantista nel senso della rassegnazione (è così, non possiamo farci niente, questo è ormai ln stato “normale” della Chiesa) è pura ERESIA. Ne riparleremo, comunque.