Il cardinale Angelo Scola ha istituito la prima “accoglienza dei fedeli che vogliono sciogliere il matrimonio”. L’obiettivo di questa decisione è quello di aiutare le persone separate e quelle che hanno deciso di separarsi e la Chiesa di Milano aprirà dall’8 settembre un ufficio pensato proprio per loro. La consulenza sarà gratuita e si avvarrà della collaborazione dei Consultori, del Tribunale ecclesiastico e di esperti esterni tra i quali un ruolo particolare avranno gli psicologi. Ovviamente l’obiettivo dell’Ufficio separati è prima di tutto risolvere le crisi e tentare una riconciliazione. Se i coniugi sono decisi, l’Ufficio li aiuterà solo a capire che cosa e come fare, se procedere con una richiesta di nullità o accettare la separazione, e garantirà l’accompagnamento spirituale a tutti, a prescindere dalle decisioni e dallo stato di vita.
Dichiarazioni– Padre Lino Dan, superiore dei Gesuiti milanesi di San Fedele ha spiegato: “È il primo Ufficio del genere di cui abbiamo notizia. Mi sembra una cosa bella ed è anche una risposta a ciò che Papa Francesco ci invita a vivere in quest’anno della misericordia: andare a cercare le persone ferite, talvolta lasciate a torto ai margini della Chiesa. Finora tutto era affidato all’iniziativa del singolo parroco, così è l’intera Diocesi a offrire lo sguardo misericordioso della Chiesa sulle situazioni concrete. Un modo di accompagnare le persone e sostenerle”. Monsignor Marino Mosconi, cancelliere arcivescovile, ha aggiunto: “Aiuteremo la persona a vivere da credente la separazione. Ho un luogo dove vengo aiutato, una struttura specializzata che mi agevola, nel caso di nullità, a compiere il passo. L’ufficio prepara, ha valenza istruttoria, bisogna poi che il fedele percorra le vie previste dal diritto canonico. Chi arriva potrà chiedere: faccio bene a separarmi? In alcuni casi la risposta è sì, quando continuare nella convivenza potrebbe determinare un danno al bene fisico o spirituale della persona o dei figli, perché il deterioramento dei rapporti e la conflittualità sono più dannosi della separazione. La separazione mantiene il vincolo, così come l’eventuale divorzio, accettato perché in alcuni casi è una forma giuridica di tutela rispetto allo Stato, per garantire educazione e tutela dei figli”.
Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/milano/11786950/Milano–la-Chiesa-apre–l.html
“Nullità” trattata e presentata come se fosse una forma di separazione. Ipocrisia galoppante.
E c’è ancora chi s’illude che questa gerarchia sia legittima.
Fotocopia dell’ufficio diocesano di consulenza che opera in Germania e che rilascia certificati di aborto. Una vergogna!
Quale fosse il vero padrone di Scola lo si era capito fin dal caso Nadali, se non da prima!