TEDDY ANENCEFALICO ESPIANTATO DOPO SOLI 100 MINUTI DI VITA

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Segnalazione della Lega Nazionale Antipredazione degli Organi

La vicenda di Teddy Houlston, neonato anencefalico (propagandato come il più giovane donatore) è stata in questi giorni presentata dalla stampa italiana come un fatto recente. 
Invece si scopre da articoli ed interviste inglesi che l’espianto dei reni e delle valvole cardiache di Teddy è avvenuto il 22 aprile del 2014, non del 2015.
La falsificazione delle date porta a pensare ad una strumentalizzazione della vicenda inglese ai fini della preparazione dell’opinione pubblica italiana all’estensione del prelievo di organi anche dai neonati privi di parte del cervello, che pure non hanno l’EEG piatto.
 
L’anencefalico respira da solo, succhia il latte da solo. E’ un neonato col cervello incompleto che ha poche ore o giorni di vita, non ha scampo: 1/7 giorni di vita e poi muore. Rarissimo che li superi.
 
Teddy, riferiscono, è vissuto solo 1 ora e 40 minuti dalla nascita e poi un arresto cardiaco lo ha trasformato per volontà dei medici e dei genitori in un Donatore a Cuore non Battente (NHBD) di solo 3 minuti, forse meno.
 
I chirurghi espiantatori erano già pronti al suo capezzale fin dalla sua nascita per assaltare quella mancanza di respiro che avrebbe loro permesso (illegalmente) di affondare il bisturi in quelle teneri carni.

Se Teddy avesse avuto una madre e un padre con dei sentimenti naturali lo avrebbero tenuto tra le braccia quel fagottino per rendere dolci quei cento minuti accompagnandolo al trapasso. 
 
Ma genitori col cervello alterato dalla persecutoria propaganda donazionista lo hanno affidato ai torturatori, pregni del concetto utilitaristico “che serva ad altri”. Suo padre lo chiama “eroe” mentre è una povera vittima del sistema trapiantistico.
 
Questi genitori sapevano già dalla 12° settimana di gravidanza che uno dei gemelli era anencefalico. E’ lecito non abortire, ma non possiamo però capire come mai quella madre che non contempla l’aborto possa cullare nel suo ventre quel feto malformato, farlo sviluppare col preciso obiettivo di donarlo non appena partorito. 
 
Troppo macabro e inumano! 
 
Chi è contro l’aborto non dovrebbe fare l’ecografia ed essere serenamente coerente, per non cadere nelle grinfie dei procacciatori d’organi.
In Inghilterra Teddy è usato, colmo dell’ironia, per raccogliere fondi per sviluppare e legalizzare tale nuova crudele fonte di procacciamento d’organi, che è vietata dalla legge.
Anche in Italia, già nell’aprile del ’92 i medici avevano provato a rompere lo steccato legale e dell’etica con Valentina anencefalica di Alcamo, ma un dibattito nazionale glielo impedì.
 
Ritentarono con Gabriele, anencefalico presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino nel gennaio del 1998. Fu una vicenda drammatica, i medici misero Gabriele sotto ventilazione illegale per mantenerlo in vita il più a lungo possibile a beneficio del ricevente. La madre subì un parto cesareo per non danneggiare la testa di Gabriele. 
 
Denunciammo il caso alla Procura della Repubblica di Torino che fece interrompere la ventilazione utilitaristica, ma poi fu chiesto dai medici il “silenzio stampa” e procedettero come pareva a loro. Gabriele fu espiantato e il suo cuore trapiantato a Maurizio che fu fatto nascere a Roma prima del tempo naturale. Morirono entrambi nella tortura.
 
Per legge l’anencefalico non può essere espiantato dopo arresto cardiaco di 3 minuti perché ne sono richiesti 20 e non può essere dichiarato in “morte cerebrale” perché vive autonomamente, diversamente sarebbe violenza privata per interesse di terzi (vedi L. 582/94 artt. 1 e 3).
Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
COMUNICATO STAMPA
ANNO XXXI n. 8
30 Aprile 2015
LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
24121 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22
Tel. 035-219255 – Telefax 035-235660
www.antipredazione.org

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