Segnalazione Quelsi
Putin: “Russia e Italia sono legate da rapporti molto stretti”
“Sono forti i legami tra la Russia e il vostro Paese”. Queste le parole usate da Vladimir Putin in occasione della visita all’Expo, per definire le relazioni tra i due Paesi. Ha poi ricordato una partnership che dura da oltre cinque secoli. Descrivendo poi le ragioni della presenza della Russia ad Expo, il presidente russo ha sottolineato come la sua partecipazione all’esposizione universale risalga a 160 anni fa. “All’Expo del 1906 di Milano – ha sottolineato – raccogliemmo molte decorazioni”. Sulle ragioni del presente e sul tema scelto per il 2015, Putin ha parlato del padiglione russo, allestito con particolare attenzione dedicata alle nuove frontiere raggiunte dagli scienziati russi in materia alimentare, con quello che ha definito “grande contributo all’economia e alla sicurezza alimentare in tutto il mondo” dalla Russia. Dopo i ringraziamenti per l’invito ricevuto, Putin ha assistito poi al saluto del premier italiano Matteo Renzi. Un breve intervento quello di Renzi, che ha voluto in apertura ringraziare tutti i cittadini russi presenti all’evento, ha accolto Putin ribadendo come Mosca sia stata tra le prime ad appoggiare la candidatura di Milano per Expo. Immancabile poi un passaggio sulle relazioni tra i due Paesi, scandite a detta di Renzi dall’importante scambio culturale.
Tre miliardi euro in casse imprese italiane grazie contratto elicotteri con la Russia
Il contratto tra la società russa “Rosneft”, la compagnia statale russa “Rostec” e “Finmeccanica” per la produzione degli elicotteri “AW189” da impiegare nelle piattaforme assicurerà ordini alle imprese italiane pari a 3 miliardi di euro fino al 2025, ha riferito ai giornalisti Putin. “Con ‘Rosneft’ si sta preparando un accordo sulla produzione congiunta di elicotteri pesanti per lavorare sulle piattaforme russe nei giacimenti in mare aperto – ha detto in una conferenza stampa dopo i colloqui Renzi -. Nelle casse delle imprese italiane finiranno 3 miliardi di euro fino al 2025”. Alla fine del 2014 “Rosneft”, “Rostec” e “Finmeccanica” avevano firmato un accordo trilaterale di partenariato strategico, che prevede la creazione di una joint venture per la produzione di elicotteri di medie dimensioni “AW189”.
Federalimentare chiede lo stop delle sanzioni verso la Russia Nel 2014 l’ export alimentare made in Italy è stato dimezzato a causa dell’embargo imposto da Mosca in seguito alle sanzioni dell’Ue. “Lo diciamo una volta per tutte, il mercato russo è strategico e insostituibile. E va recuperato a qualsiasi costo. Grazie all’Italia, l’agroalimentare può essere un ponte di rilancio”. Così il presidente Luigi Scordamaglia. “L’auspicio – ha continuato – è che l’incontro tra il presidente Putin e il presidente del Consiglio Renzi, in un contesto così universale come l’Expo, possa riavviare il dialogo favorendo il ritorno delle eccellenze del food and beverage italiano sul mercato russo”. Secondo Federalimentare, il protrarsi dell’embargo penalizza l’industria alimentare italiana in uno dei suoi sbocchi più strategici. I numeri mostrano un trend inequivocabile. Nel 2013 (ultimo anno prima dell’embargo), con una quota export di 562,4 milioni di euro, la Russia aveva consolidato l’11esimo posto tra gli sbocchi del “food & beverage” nazionale, coprendo il 2,2% dell’intero export alimentare nazionale e una variazione del +24,4% sul 2012, contro il +5,8% segnato in parallelo dall’export globale di settore. Nel 2014, invece, l’export dell’industria alimentare in Russia ha accusato un calo del – 6,0% e nel primo bimestre del 2015 le esportazioni alimentari italiane si sono addirittura dimezzate (-46,3%). Colpiti soprattutto il comparto delle carni preparate (-83%) e il lattiero-caseario, che si è sostanzialmente azzerato (-97%).
Il G7, “Un club d’interessi”
Alla domanda su quali siano le relazioni tra Russia e G7 Putin ha risposto così: “Al momento nessuna. Quando abbiamo lavorato in questo formato abbiamo cercato di portare un punto di vista alternativo, quando non l’hanno più voluto, ci hanno espulsi. Il G7 non è un’organizzazione ma un club d’interessi. Gli auguriamo buona fortuna perchè credo che ogni forma di contatto serve al bene del dialogo internazionale. Dal canto nostro ci sono anche altre piattaforme: c’è il formato più ampio del G20, l’organizzazione di Shangai per la Sicurezza e la Collaborazione dove entreranno India Pakistan, siamo attivi nel Consiglio di Sicurezza dell’ Onu ed ai nostri partner del G7 diciamo che siamo aperti ad ogni contatto bilaterale”.
La Russia accusa, gli Usa spingono Kiev a proseguire guerra nel Donbass
Al ministero degli Esteri della Russia ritengono che gli Stati Uniti fomentino Kiev a proseguire il conflitto nel Donbass. È scritto nel sito ufficiale del dicastero della diplomazia russa. “Nel portare avanti accuse verbali, gli Stati Uniti, a differenza della Russia, non solo non intraprendono sforzi veri per risolvere la crisi ucraina ed evitare una catastrofe umanitaria nelle regioni di Lugansk e Donetsk, ma di fatto spingono le attuali autorità di Kiev a proseguire il conflitto interno fratricida” si legge nel comunicato. Al ministero degli Esteri russo hanno osservato che le accuse di Washington relative all’ “aggressione russa in Ucraina” sono infondate e distolgono l’attenzione dalle vere cause del conflitto. “Oltretutto è particolarmente strano sentire le accuse da parte di uno Stato che costantemente dichiara il suo impegno a mantenere e rafforzare la pace e la sicurezza internazionale, ma nel corso degli ultimi anni ha messo lo zampino nella destabilizzazione estremamente distruttiva degli equilibri in Ucraina e in altre regioni” sottolineano i diplomatici russi. Tra i temi toccati da Putin nel suo incontro in Vaticano con Bergoglio, oltre al Medio Oriente c’è stata proprio l’Ucraina. Vladimir Putin si è recato al Quirinale per l’incontro con il presidente della Repubblica Mattarella.
Mario Bocchio | giugno 11, 2015 alle 6:11 pm | Categorie: Politica ed Economia | URL:http://wp.me/p3RTK9-9GJ