Sabato c’è stato il Gay Pride a Napoli, il “Mediterranean Pride of Naples”. Tema di questa edizione: “L’amore vince. Libera è la cultura, libero è l’insegnamento”.
In pratica, un grande spot alla teoria gender imposta (alla faccia della libertà!) in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
In un post su Facebook, il presidente di Gay-Lib Daniele Priori, che è anche il portavoce del sindaco di Marino – attualmente agli arresti domiciliari – trascrive il messaggio che la Pascale ha voluto rivolgere a tutti i partecipanti del Pride.
Lo riportiamo per intero:
“Sono con voi oggi e sempre in qualunque posto del mondo. Considero l’intera comunità Lgbt una grande famiglia allargata, un FAMILY DAY di mille colori, senza ipocrisie, né catene politiche o religiose ma vero, vivo, autentico. Diverso perché siamo tutti differenti l’uno dall’altro, grazie a Dio. Ci pensate che pena ad essere tutti uguali per esempio come quei cretini che per amor di beata ignoranza, violenza e razzismo inneggiano la parola di Dio contro gli omosessuali… Magari picchiando la moglie a casa… Per carità! Il mio Dio mi insegna di amare il prossimo come me stessa non di mortificarlo nel proprio essere.
La libertà dell’individuo nel rispetto delle leggi viene prima di tutto ma le leggi devono rispettare e tutelare la persona senza badare alle differenze di razza, di religione, di sesso, di categoria sociale. Leggi laiche che rispettano le persone, non i partiti e i loro sondaggi.
Chi combatte contro la libertà e il rispetto dell’individuo, chi si oppone tra due persone che si amano solo perché il loro amore è diverso dal proprio, non è degno di vivere in un paese democratico. E l’Italia, anche se a fatica, lo è ancora.
Sono convinta che questa è la volta buona, oramai siamo la maggioranza! W il Rainbow DAY!”
Conosciamo le idee della signora Pascale in tema di diritti gay e ideologia gender. Quello che però ci colpisce è la violenza verbale che riserva a tutti coloro che non la pensano come lei. E questo, si badi bene, in nome della tolleranza e dell’amore.
Poiché ci annoveriamo con orgoglio tra coloro che si oppongono ai Gay Pride e che lottano anzi per il buon senso, la ragione e il diritto naturale, consideriamo rivolti anche a noi gli insulti della fidanzata di Berlusconi. La quale ci definisce cretini, ignoranti, violenti e razzisti, solo perché sosteniamo che il matrimonio è solo tra un uomo e una donna, i bambini hanno bisogno di un padre e di una madre e i figli non si comprano con l’aberrante commercio degli uteri in affitto o di altre tecniche barbare.
Addirittura, per la Pascale noi e tutti quelli che la pensano come noi, vale a dire milioni di persone solo in Italia, combatteremmo “contro la libertà e il rispetto dell’individuo” (sic!)… Quella libertà e quel rispetto che lei invece, da autentica liberale e da donna civile ed evoluta, dimostra di avere…
Pertanto – degna e solenne conclusione – non siamo degni di vivere in un Paese democratico. Un linguaggio che ricorda quello dei grandi totalitarismi del XX secolo, per i quali c’erano persone degne di vivere all’interno della nazione ed altre non degne. Avete capito?
Redazione
Berlusconi non è mai stato di destra, viene dal laicismo spinto dei craxiani, quindi non facciamo gli stupiti delle stronzate della sua fidanzata.Anche lui la pensa così da sempre.
oltretutto ha mandato i figli alla scuola steineriana …