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SOS Partita IVA, parla Andrea Bernaudo, “Ora potere ai contribuenti!”

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Segnalazione Quelsi

by Cristiano Mario Sabbatini

downloadAndrea, abbiamo sempre seguito su queste pagine l’evoluzione di SOS Partita Iva e vogliamo, in questa estate calda, apparentemente piatta dal punto di vista delle proposte e delle iniziative, chiedere a te, in qualità di Presidente dell’Associazione che più di tutte in questo anno si è segnalata per avere a cuore la causa dei contribuenti di questo paese a che punto è lo stato dell’arte e come vi muoverete da settembre in poi per continuare di questo passo?
Abbiamo registrato un grande entusiasmo sulla nostra iniziativa. Da tutta Italia ci arrivano messaggi di disponibilità ad aprire comitati locali dell’associazione.
Stiamo studiando la formula più semplice ed immediata per dotarci di una struttura a livello nazionale.
Abbiamo iniziato a contattare tutti quelli che ci hanno lasciato i propri recapiti; sono molti e ci stanno sollecitando a costituire un movimento politico che abbia come obiettivo principale la difesa dei diritti del contribuente produttivo italiano contro l’oppressione fiscale e burocratica è un’ipotesi alla quale stiamo lavorando e sulla quale faremo una riflessione dopo la pausa estiva.

Bene, come tutti sanno non ci piacciono i giri di parole, avete un piano preciso su come rilanciare e sostenere in modo più organizzato le proposte fin qui messe in tavolo, a partire da quella sull’abolizione del Solve et repete a finire per l’ultima sullo scorporo dall’INPS dei contributi dei lavoratori autonomi?
Noi abbiamo adottato un metodo nuovo. Procediamo per obiettivi precisi attraverso i quali è possibile scardinare il sistema violento con il quale lo stato italiano soffoca cittadini e imprese.
Sul terreno dei diritti dei contribuenti in questi anni si sono esercitati in tanti, soprattutto nell’area liberale e libertaria.
Visti i risultati, noi crediamo che si debba cambiare strategia.
Oltre alla denuncia, alla protesta o all’incitamento vano ad ipotesi di scioperi fiscali irrealizzabili, si devono mettere sul tavolo proposte di legge.
Noi ne abbiamo prodotte subito 2:
La prima consiste nell’abolizione del “solve et repete” dall’ordinamento tributario. Per restituire ai contribuenti italiani il diritto alla presunzione d’innocenza che vige per i presunti assassini, ma non vale per i contribuenti italiani, considerati dei presunti evasori a cui si puó violare privacy, patrimonio e proprietà privata in pendenza di giudizio. Una barbarie che elimineremo e che rappresenta una chiave di volta per ridiscutere e riequilibrare il rapporto tra stato e cittadini, nel rispetto dello statuto del contribuente e di principi elementari di uno stato di diritto.
La seconda proposta consiste nell’abolizione del monopolio INPS per tutte le partite IVA prive di una cassa ad hoc. Libertà di scelta del proprio futuro è l’obiettivo della proposta.
Concorrenza tra lo stato e forme di previdenza privata (banche ed assicurazioni) e tra privati, tutto a beneficio dei contribuenti.
L’INPS si sta mostrando un carrozzone inaffidabile che spreme i lavoratori autonomi con aliquote fino al 33% sul reddito, ma che non è più in grado di garantire nulla. Molti economisti annunciano una bomba sociale di qui a pochi anni. Annunci e conti non collimano con la legittima aspettativa dei contribuenti ad una pensione dignitosa, occorre sganciare tutti dal monopolio INPS.
Stiamo anche pensando di organizzare una grande manifestazione di piazza dei contribuenti italiani. Ce ne fu una soltanto in Italia, nel 1986, ma la situazione non è certo migliorata.
Una mobilitazione contro un’imposizione fiscale totale (Total Tax Rate) da record mondiale al 68,5% e contro i metodi di riscossione anticostituzionali utilizzati dal fisco.
Una grande iniziativa per restituire rispetto e dignità ai contribuenti italiani e, aggiungo, anche per conferirgli il ruolo che meritano nella gestione del potere. Perchè continuare ad esser sudditi e vacche da mungere dell’apparato statale, parastale e parassitario?

Come giudichi, allo stato attuale, la reazione e l’interesse che i partiti ed i corpi intermedi della società hanno profuso per sostenervi in queste sacrosante battaglie di civiltà giuridica e civile?
Finora abbiamo registrato un sostegno importante e totale del Tea Party Italia, sull’abolizione del “solve et repete” Rete Liberale e Alleanza dei Contribuenti sono con noi.
Per quanto riguarda i partiti politici la mia militanza nell’area liberale del centrodestra mi ha consentito di suscitare un interesse in quel campo – ho partecipato a degli incontri ai quali sono stato invitato ad illustrare le nostre proposte – ma non ho ancora avuto modo di parlare con il presidente Berlusconi che ritengo, ancora oggi, il leader di quello schieramento politico.

Non accettiamo risposte diplomatiche e sappiamo che non sono da te …
Solo l’incontro con Berlusconi potrà essere chiarificatore per noi su quale ruolo il centrodestra vorrà giocare nella difesa dei diritti del contribuente. Certo non possono aspettarsi da noi deleghe in bianco. Le politiche fiscali di Tremonti, anche con l’appoggio della Lega, hanno contribuito a mortificare i diritti del contribuente produttivo italiano, non certo a difenderli o ad aumentarli. Del resto dall’altra parte c’è il Pd e la sinistra che sono sempre stati culturalmente avversi a chi produce, ma il centrodestra non può cullarsi su questo e deve mettere in campo idee forti, tornare sui propri passi, ammettere gli errori fatti e porvi rimedio con proposte concrete e immediatamente realizzabili.

Veniamo al Governo. Dopo un anno e mezzo Renzi si è accorto di dover abbassare le tasse e annuncia 50 miliardi di euro di taglio delle stesse, da qui alla fine della legislatura. A che gioco sta giocando secondo te il Presidente del Consiglio? Sta solo cercando di prepararsi il terreno comunicativo per terminare tranquillamente la legislatura? cosa ne pensi del suo operato?
Premesso che il taglio dell’Irpef e delle aliquote sui contributi previdenziali lo ha annunciato per il 2018, il che mi fa pensare che sia più una manovra per suscitare speranza e attesa che una reale volontà di tagliare le tasse, noi registriamo oggi quello che realmente accade.
Cottarelli, che si stava occupando di tagliare la spesa pubblica improduttiva, le società partecipate a vario titolo da regione, province e comuni e tutti gli enti pubblici dipendenti, è stato gentilmente messo alla porta.
Nella delega fiscale leggo di provvedimenti lunari circa la tassazione dei prelievi bancomat non giustificati. Questa roba è incostituzionale e non credo verrà approvata, ma come il “solve et repete” dà la misura della considerazione di questo governo per chi produce in Italia.
In sintesi il presupposto è che i soldi che hai in banca che, per inciso, sono già stati tassati, non siano i tuoi e che quindi tu debba giustificare come li spendi. Una follia tipica da regime di polizia tributaria.
Il fisco italiano considera i contribuenti produttivi non come coraggiosi capitani d’impresa – micro-piccola o media che sia – ma degli evasori da spiare e da perseguitare, ecco perché ora dobbiamo alzare la testa e reagire.

Invece sull’operato di chi dovrebbe rappresentare un’alternativa concreta all’attuale maggioranza di governo? Cosa faresti al posto di uno dei leader attuali di un centro-destra in cerca di autori?
Non credo che si possa continuare con sparate demagogiche sul “no euro” o sollecitare solo i bassi istinti. L’elettorato di centrodestra, per quanto spaesato, sa ragionare e non credo si fidi di chi sa solo urlare. Sul fronte italiano partirei dalla difesa dei diritti del contribuente contro l’oppressione fiscale e burocratica, ma lo farei sul serio. Ad esempio sostenendo la nostra proposta di abolizione del “solve et repete”, anzichè utilizzare la leva populista contro equitalia. Sarebbe un segnale concreto, immediatamente percepibile da tutti i contribuenti. Il potere debordante all’Agenzia delle Entrate e all’ente riscossore è lo stato italiano con le sue leggi che glielo ha conferito, quindi sono le leggi che vanno cambiate.
Noi non ci facciamo illusioni, continuiamo ad impegnarci giorno per giorno e non deleghiamo.

Cristiano Mario Sabbatini | luglio 30, 2015 alle 5:40 pm | Categorie: Politica ed Economia | URL: http://wp.me/p3RTK9-9Nn

 

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