FRASSINELLE (Rovigo) – Atto di resistenza all’invasione, stanotte, a Frassinelle, paese in provincia di Rovigo, dove una palazzina composta da 14 appartamenti in via Romana a Chiesa, frazione del Comune polesano, destinata all’accoglienza di una sessantina di clandestini, è stata ‘colpita preventivamente’
Nella notte, ‘ignoti’ hanno rotto le tubature dell’acqua, provocando un allagamento generalizzato ai 14 appartamenti e danni per circa 50.000 euro all’affarista che avrebbe incassato quasi 50 mila euro al mese con l’accoglienza.
La palazzina presa di mira, in origine destinata ai manager dell’Ikea che avrebbe dovuto insediarsi nella vicina macroarea di Arquà e Villamarzana e che poi ha abbandonato il progetto, ha a fianco uno stabile gemello.
Ma attenzione, perché anche il secondo stabile sarebbe pronto ad ospitare altre decine di clandestini: un vero e proprio business per l’affarista e imprenditore edile vicentino.
Sull’accaduto il sindaco di Frassinelle Ennio Pasqualin (Pd): «Escludo sia qualcuno dei miei 1.450 concittadini. Questo atto vandalico è di matrice politica, ed è riconducibile a sigle eversive di destra».
Si si, come no.
E’ inevitabile che i cittadini reagiscano in modo sempre più disperato, quando imponi loro presenza di ‘ospiti’ indesiderati. Alla dittatura, si risponde con la resistenza.
Non sarebbe più semplice chiedere ai cittadini se non sono d’accordo? Ah no, questa è democrazia.
FINALMENTE!!!
E si accorgeranno che imporre il gender sarà MOLTO più difficile!