LE RADICI DELLA «GRANDE GUERRA»: PICCOLO COMPLOTTO?

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grande luceL’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

Una Guerra peggiore verrà con il grande segno di una luce sconosciuta (bel Messaggio profetico di Fatima)

Nel maggio 1998, in vista di un articolo del prof. Franco Cardini sull’Imperatrice Eugenia di Montijo, le ho scritto per capire fino a che punto vedevamo le iniziative politiche di quella regina sotto la stessa ottica cattolica. In questo senso la lettera era accompagnata da un mio testo riguardante la politica post rivoluzionaria dell’epoca e non solo di allora, ispirate dallo stesso spirito ribelle della Rivoluzione originale.

La cortese risposta era per dire che tutto questo dal punto di vista della (scienza) storica, faceva sparte della teoria del complotto e aveva solo senso apologetico. La mia seconda lettera è stata per citare lo smarrito senso cristiano della storia, che è pur Storia. Vediamo. «Caro Professore, grazie per la sua attenzione e per le riflessioni nella sua cortese lettera del 1°.V.98. È vero che le pagine del materiale che le ho inviato sono nell’ambito della letteratura apologetica, ma questa per essere cristiana deve rifarsi alla verità, perciò a delle realtà storiche. In questo senso penso che nella sua risposta sia implicito che Lei non ha visto in esse ‘fatti’ contrari alla verità storica conosciuta.

Quanto alla “teoria del complotto” è vero che un “complottismo” non può fondare nessuna riflessione storica, ma è anche vero che c’è un “complotto” d’origine biblica, che affonda le sua radici nella Genesi, nel “sarete come dèi” e il suo inevitabile seguito. A questa luce si può riconoscere una “teoria del complotto” che, essendo d’ordine metafisico, è inerente alla Religione rivelata e perciò al Cristianesimo. Per esso i complotti hanno origine in uno spirito del male, nemico di Dio e dell’uomo. Ora, che tale ‘principe di questo mondo’ cerchi di determinare la storia umana nella ricerca di un nuovo ordine che liquidi l’idea del complotto per antonomasia è una realtà assodata. La sua pace è dedotta da un’altra teoria: della “conciliazione degli opposti” che è alla base del conciliarismo del Vaticano II e del mondialismo del nuovo ordine mondiale. Ecco gli ultimi “complotti anticristiani” in ordine storico. Su questo revisionismo ho scritto di recente un libro: “L’Eclisse del pensiero cattolico”. Se l’argomento la può interessare, sarò lieto di inviarle una copia. Saluti cordiali».

Questo suo libro ora, tanti anni dopo, sulle radici della Grande Guerra, edito da «il Cerchio», non poteva non interessarmi. La Grande Guerra è subito presentata come “esito di una lunga preparazione precedente, una lunga colossale ed inedita tragedia collettiva cui non solo gli storici ed alcuni letterati particolarmente acuti dell’area mitteleuropea come François Fejtö hanno potuto apporre il triste esergo di Finis Europae.(da Adolfo Morganti, presentatore dell’opera, a p.7). Quindi, complotto preparato per liquidare l’Europa, alla stregua del «piano Kalergi»?

Ma sentiamo cosa dice Cardini nel suo breve capitolo che elenca una serie di circostanze particolari che potrebbero essere all’origine della GG: “Il Grande Complotto, quello che spiega e che ha sempre spiegato tutto, quello dei Grandi Vecchi e dei Superiori Sconosciuti, non esiste e non è mai esistito nella storia (scienza). Che peraltro è sempre piena di grandi e piccole forme di complotto, di congiura, di macchinazioni contrastanti fra loro. Tuttavia, per quanto a livello di prove non disponiamo di nulla che ci aiuti in via definitiva… Come si vede il Nostro non ne vuole sapere di complotti nel piano delle idee, tanto meno se religiose, per individuare una congiura per “écrazer l’infâme”. Ma questo infame non sarebbe forse un «intolleranza» inerente ai dogmi e leggi cristiane e perciò il Cristianesimo stesso? Se non lo è, come spiegare l’accanimento rivoluzionario di ieri come di oggi che conducono a guerre e massacri che, guarda caso, colpiscono sempre i popoli e nazioni cristiane? Le prove mancano solo per chi non ha in vista i fatti che riguardano la difesa della Cristianità, tenuta come questione meno importante che il rigore di qualche Grande Scienza Storica.

Eppure, il corso della storia, sia riguardo alla politica occidentale, sia a quella della Chiesa cattolica, non si può capire senza riconoscere il suo senso cristiano. Da cattolico, perciò, il filo seguito nei miei scritti è quello che lega gli eventi storici al loro inevitabile senso apologetico voluto dal Suo Autore, il Signore della Storia. Vediamolo per quanto riguarda i tempi moderni rivoluzionari, dai suoi precedenti fino ad oggi.

Inevitabile è iniziare dalle contraddizioni del cattolico Luigi XIV, il Re Sole che per la Chiesa revocò l’Editto di Nantes, della libertà religio­sa dei protestanti, e ordinò delle repressio­ni contro i giansenisti di Port-Royal. Ma parimenti evi­tò la linea politica di Francesco I che pro­poneva l’unione delle nazioni cristiane con­tro i turchi invasori. Ecco la politica che, superando quel nazionalismo esacerbato, che ha reso famosa la Francia, avrebbe evitato spurie alleanze con l’unico scopo d’abbattere l’Impero austriaco, erede del Sacro Romano Impero. È la rivalità matrice di piccole e grandi guerre, che seguiva la politica di Richelieu, finanziatore, a peso d’oro, del protestante Gustavo Adolfo contro L’Austria cattolica. Quando l’Europa cristiana fu esposta nel 1683 a una potente aggressione dell’I­slam, sotto il gran-vizir turco Kara-Mustafà, che avanzava su Vienna con 200 mila uo­mini, l’imperatore Apostolico Leopoldo si appellò agli Stati cristiani, che si mobilita­rono, specialmente sollecitati dai nunzi del Papa Beato Innocenzo XI. Luigi XIV, però, accecato da una politica di ege­monia nazionale, e sperando che Vienna cadesse, come gli conveniva, concordò la neutrali­tà francese col governo del Sultano.

Nel 1689, la Francia contava su un eser­cito di 300 mila uomini e poteva sfidare la forza navale dell’Inghilterra. E il Re aveva ricevuto una promessa del Sacro Cuore. Eppure, né questa frenò le sue ambizioni egemoniche fino alla fine, quando malato, persa ogni speranza di guarigione, alla vigilia della morte fece chia­mare il suo bisnipote, il bimbo che sareb­be divenuto il suo successore, per dirgli: «Figlio mio, la tua fortuna dipenderà dalla tua sottomissione a Dio. Ti prego di non imitarmi nell’amore alla guerra, ma aiuta, quanto potrai il tuo popolo, fa­cendo quello che io non ho potuto fare!» Intorno al letto del moribondo reale, si pregava, ma il Re a voce più alta dei sacerdoti. All’im­provviso, esclamò: «Aiutami, Signore! Dammi il tuo aiuto!»… sono le ultime pa­role di Luigi XIV.

Il 1° settembre 1715 moriva il Re Sole, me­lanconica delusione di un secolo che avrebbe potuto essere “fecondo e favore­vole al Re in ogni campo, al punto d’esse­re paragonato al secolo di Augusto”. Così scrisse Saint Simon. Qualcosa, però, era mancato, facendo predominare l’aridità del potere sull’amore cristiano. Così, che il feretro reale passò in mezzo ad un popolo che, urlan­te, ubriaco e inferocito lo insultava, come mai prima si era visto! La gloria del mondo era passata, fugace e inutile, perché il Re non aveva do­vutamente servito alla gloria di Chi aveva detto: «Chi non raccoglie con Me, disperde!». Già in quel 1715 si levava l’altro potere sul declino del regno; la nuova cultura di morte e dominio rivoluzionario, contraria ai diritti divini, si ergeva all’insegna della ri­bellione sociale. Le idee sorte dall’uto­pistica e anticristiana rivoluzione che seguì in quello stesso secolo avrebbero marchiato la nuova Europa delle grandi guerre secondo la dea Ragione!

Chi potrà dire che quest’ideologia rivoluzionaria sia estranea ai successivi fatti europei, tuttora irretita da una decadente cultura di conflitti e morte? Il fatto è che la Francia, «figlia primogenita della Chiesa», continuò al centro d’immani conflitti, con Napoleone

e tutto il seguito. Nessuna possibilità di svolta? È quanto valeva la pena segnalare.

La Falsa Restaurazione – Gli er­rori di Napoleone in pochi anni rinforzarono le idee di restaura­zione dell’ordine sociale precedente. Dopo la caduta di Napoleone, i rivoluzio­nari non poterono impedire il ritorno di un re cattolico nella persona di Luigi XVIII, Borbone, fratello di Luigi XVI e poi di Carlo X. Con i Borboni si tornava timidamente alla civiltà cattolica e all’opera di cri­stianizzazione secondo lo spirito missionario. Ma il mondo era già minato a fondo dallo spirito rivoluzionario, che riuscì a piazzare intorno al sovrano un certo numero di uomini che poco o niente ave­vano a che fare con la restaurazione del­l’ordine cristiano. Si trattava di alcuni pre­lati e preti che avevano abbandonato il pro­prio ministero sotto la rivoluzione: Talley­rand, de Pradt, Louis, de Montesquieu. È stato a questi quattro ecclesiastici che Lui­gi XVIII ha affidato il governo della prima Restaurazione. Nel secondo governo del­la Restaurazione c’era addirittura il regici­da Fouché. Con la polizia dominata da lui, la Massoneria poté riorganizzarsi libera­mente. E così la Restaurazione favori in apparenza il Cattolicesimo, ma in realtà un certo par­lamentarismo massonico, in modo che “la Costituzio­ne del 1814 uscì dalle stesse viscere della Rivoluzione”, come avrebbe detto Thieres nel 1873.

Nel 1818, il Cardinale Consalvi scriveva al principe di Metternich-Winneburg dell’Au­stria: «Penso che la rivoluzione abbia cam­biato soltanto marcia e tattica. Già non at­tacca a mano armata troni e altari: si limi­ta a minarli…». Ma gli avvisi di Roma a niente servirono ai monarchi di allora! Luigi XVIII era lontano dall’essere un Cat­tolico di tempra. Aveva rifiutato di affron­tare il terrore rivoluzionario, assumendo il potere nella Vandea cattolica.

Per generazioni, lo scopo massoni­co dichiarato sarà quello di Voltaire e del­la Rivoluzione: “l’annientamento per sem­pre del Cattolicesimo e della stessa idea cristiana” (écrasez l’infâme!). Carlo X, sebbene devoto, non aveva una formazione cat­tolica abbastanza solida per affrontare tante insidie, e finì per soccombere. Il 30 luglio 1830, un colpo di Stato ha portato al potere Luigi Filippo di Orleans, figlio del gran maestro massone, il regicida Filippo Egalité che, alleato dei rivoluzionari, ave­va votato la condanna a morte di Luigi XVI e, a sua volta, da essa ghigliottinato.

Sembrava che rimanesse in piedi la Mo­narchia e la stessa dinastia dei Borboni, anche se di un altro ramo, ma in verità prendevano il potere, non soltanto un re scettico e borghese, come fu riconosciuto Luigi Filippo, ma le forze contrarie alla Chiesa di Cristo. Non era più la rivoluzione aperta e fronta­le che sembrava mortalmente ferita nella sua virulenza, ma un subdolo e demolito­re potere segreto che minava alle basi la Civiltà cristiana occidentale sotto le apparenze monarchiche e anche di rispetto per una nuova libertà religiosa. Era il ritorno della rivoluzione in forma mo­narchica. Dall’inizio, Luigi Filippo fu asse­condato dai pontefici della Massoneria: La Fayette, Talleyrand, Teste, ecc., per cui il suo governo di un Paese di cattolici favorì il clima d’in­differenza liberale che poneva il giudai­smo alla pari del Cristianesimo e derivato inter­confessionalismo a 360º. Così, mentre in Francia il trono si riconciliava con le forze rivoluzionarie, in tutta l’Europa, queste agivano liberamen­te, intensificando la guerra contro la Chie­sa, come si vedrà in Spagna e in Portogal­lo, ma specialmente a Roma, dove il Papa fu praticamente ricattato ad accettare una amnistia permanente per i ri­voluzionari degli Stati Pontifici.

Nel 1830 avvenne l’apparizione di Maria SS a Rue du Bac, per prevenire il colpo del governo di Luigi Filippo d’Orleans, che nel 1832, arrivò a mi­nacciare militarmente il Papato occupando Ancona; anche senza così scuotere la fermezza di Gregorio XVI. Nel 1846 avvenne la grande Apparizione nella montagna di La Salette. Nel 1854, Pio XI proclamò il dogma dell’Im­macolata Concezione. È il modo secondo la saggezza divina con cui i Papi affrontano i pericoli del mondo. E nel 1858, avvenne la grande Apparizione di Lourdes, nella quale la Ma­donna confermò il dogma definito da Pio IX.

Incise questo fatto spirituale anche nella vita politica europea dove il mondo cattolico, dopo il colpo della Rivoluzione francese, rischiava la demolizione anche del suo bastione germanico? Infatti, in quel periodo dominava in confronto tra il potere della Francia di Napoleone III e il nuovo potere germanico che avanzava per rimpiazzare il Sacro Impero Austro-ungarico?

Ora, la moglie di Napoleone III, l’imperatrice Eugenia di Montijo, era cattolica. Spagnola di ascendenza americana e irlandese, ebbe simpatia, insieme al marito, per il movimento unitario italiano, ma da quando fu sollevata la questione romana, influì sul marito perché difendesse la Roma papale. L’Evento di Lourdes l’aveva profondamente toccata, anche a causa della malattia del principino, per cui inviò una sua dama di Corte a cercarvi l’acqua miracolosa, episodio raccontato nel film su Bernadette. Così dopo il 1859 la Francia di Napoleone III divenne di fatto garante dello Stato pontificio. Ma l’attività per la difesa di Roma da parte dell’Imperatrice è andata oltre: riprendeva l’idea di una grande alleanza Cattolica per ricostituire un grande ordine Cristiano. Siccome ciò era proprio il contrario del piano rivoluzionario messo in atto nel secolo precedente, tale idea ha preso l’aspetto di una nuova crociata che, anche se poggiata sulle naturali aspirazioni nazionali puntava a superare divisioni in vista della Fede comune. Ma il piano ignorava lo stato della crisi rivoluzionaria della coscienza europea. E la Roma cattolica fu presa d’assal­to durante il Concilio Vaticano I (quando erano i massoni a promuovere anti­concili). Dopo l’assalto di Porta Pia l’Europa non era più la stessa. Il Papa si con­siderava prigioniero in Vaticano. Mancava solo la demolizione del ‘Sacro Impero’. Gli Stati Pontifici avevano il ruolo di mantenere l’autonomia e l’indipendenza della Suprema Cattedra universale, eretta per la difesa della Fede.

Le Ragioni Occulte della Prima Guerra Mondiale

Dopo quanto si é visto, non é difficile capi­re che la contrapposizione tra le ideologie ribelli che si erano diffuse nel mondo e la Legge di Dio insegnata dalla Chiesa, arri­vava a un punto tale che solo una grande e terribile guerra poteva rispecchiarne le conseguenze affinché gli uomini ne pren­dessero coscienza e cambiassero rotta. E non si dica che anche per prevenire tale ecatombe mondiale, che veniva a comple­tamento della demolizione della Civiltà Cri­stiana ad opera della Rivoluzione, i gover­nanti cattolici non abbiano avuto avvi­si. Perfino a Don Bosco fu ispirato uno da scrivere al Papa.

Fu quello un periodo di tregua nei conflitti europei, con anni favorevoli sia per l’Austria, sia per la Francia, il cui presidente, MacMahon, riuscì a far approvare una buona Costituzione, malgrado l’aperta ostilità dei massoni e dei liberali di tutte le estrazioni. L’imperatore d’Austria, Francesco Giuseppe, però, forse fiducioso nella sua politica accentratrice di potere, non diede segno di voler ascoltare tale avviso e si rovinò insieme al suo potente impero. Forse fu l’ultima grande occasione per evitare le colluvie di mali ci incombevano minacciosi. Il potere massonico aveva disegni precisi. Gambetta, nel 1877, diceva: «Noi, in apparenza, combattiamo per la forma di Governo e per l’integrità della Costituzione; ma la lotta è più profonda: la lotta si svolge contro tutto quel che resta del vecchio mondo, tra gli agenti della teocrazia romana e i figli del 1789!

«Vogliamo organizzare un’umanità senza Dio!», diceva Jules Ferry. E Clemenceau, spesso ripeteva: «La Rivoluzione è un blocco da dove niente può essere levato…». Molte sono state le trame che hanno portato alla Grande Guerra, ma il certo é che la sua minaccia fu accesa dall’attentato assassinio di Serajevo, il 28 giugno 1917, contro il Principe ereditario dell’Austria, il cattolico combattivo Arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie, e che ciò fu tramato nella Loggia della società segreta di Belgrado, ‘Narod­na Obradna’, non senza il concorso di ele­menti governativi.

Un episodio del 1917 è indicativo di quan­to questa guerra distruttiva dell’ordine cri­stiano in Europa fosse stata auspicata da molti. Nel momento più cruciale del con­flitto, il nuovo Imperatore Carlo I, attraver­so l’impegno di sua moglie Zita, i cui fra­telli Sisto e Saverio di Borbone-Parma era­no ufficiali dell’esercito alleato, cercò di stabilire contatti confindenziali in Francia con i generali Foch e Petain per raggiun­gere, con il Presidente Poincaré, una pa­ce separata dalla Germania bellicista di Guglielmo Il. I rapporti erano a buon punto quando arri­varono alla conoscenza del Primo Ministro Giorgio Clemenceau. La “Tigre”, come è stato nominato, si dichiarava aperta­mente contraria ad ogni accordo. «È ne­cessario espellere gli Asburgo, la monar­chia papista»!

E così la guerra continuò. La Germania infettava la Russia con il virus rivoluzionario di Lenin (Churchill) e, dopo il massacro, l’Austria fu ridotta a un piccolo paese; ma è sotto gli occhi di tutti che cosa ciò sia co­stato al mondo. I poteri anticristiani che so­no sorti in seguito hanno fatto rimpiange­re la mancanza del contrappeso austriaco. Questo si è visto con i crimini, le violenze e le persecuzioni di uno stato di guerra rivoluzionaria che si è propagato in tutto il mondo per abbattere i segni rimasti di quanto essi chiamavano la “teocrazia romana”; la Chiesa Cattolica.

La GG sarebbe allora un piccolo complotto? O al contrario parte di un «complotto infinito» che ancora viviamo e solo i Grandi Signori obnubilati da una scienza storica a-cristiana non vedono? E Papa Benedetto XV che visione aveva a proposito?

Questo sarà il prossimo argomento da considerare vista la sua importanza cattolica.

Potrà la Chiesa resistere, minata dall’esterno e dall’interno dalla rivoluzione con le forze coalizzate delle sue logge e sette?

Certamente esse non prevarranno su di essa, nonostante le analisi delle circostanze attuali fatte dagli esperti politici.

La prova è nella Parola del Signore. E tanto ci basta!

Laudetur Jesus Christus!

16 Risposte

  • “Nelle notti dal 16 al 18 marzo (2015), in Francia, è apparsa un’aurora boreale: dai Vosgi, dal Nord, dal Pas de Calais, migliaia di persone hanno fotografato le splendide immagini e le hanno postate sui social.”
    M.Blondet.

  • Sempre sia lodato!Giustamente la storia ed i suoi fatti salienti da Adamo ed Eva ad oggi vanno sempre analizzati nella prospettiva naturale cioè quella legata alla guerra che l’avversario ha mosso contro Dio e l’uomo.I veri Papi hanno sempre sottolineato il bisogno di togliere la maschera all ‘inganno che a livello umano si chiama massoneria e che a livello spirituale si chiama peccato.Si noti che i monarca del passato che hanno fallito sono sempre stati consigliati da marrani a loro vicini ,enon solo: hanno anche vissuto non propriamente da integerrimi .Credo che la peculiarità per ottenere risultati sia di rimanere il più puri possibile avanzando con lo stendardo di San Michele Arcangelo come faceva la pulzella d’Orleans.E’ per questo che i piccoli complotti hanno successo, se poi vengono a mancare anche le risposte agli avvisi Divini succede davvero il patatrac.Il fatto che poi alcune figure positive muoiono per mano di cospiratori è perché lo vuole il Signore ,solo Lui sa il motivo.Potrò risultare noioso a nominare sempre le sette segrete ma sono il nemico numero 1 C’è l’avversario dietro con la sua trinità satanica massimo segreto della massoneria.Toglietele la maschera.DDefensor Fidei

  • Sorprendente questo Cardini che riesce, anche dopo essere stato premiato dalla massoneria, a farsi dare del cattolico “tradizionale”. Nel maggio 2001 se ne uscì, sulla rivista STORIA E DOSSIER, con un articolo inneggiante ai talebani bombardieri dei Buddha rupestri dell’Afghanistan. Era, per lui, così scriveva, un conto pareggiato con il Cristianesimo che tanti templi pagani aveva demolito. Ad una mia severa e risentita lettera, in cui gli facevo notare che la “scienza” storica non si riduce a un computo da partita doppia -dare/avere – mi rispose che l’immagini che si davano dell’islam erano distorte. Egli, infatti, in un precedente inserto della stessa rivista, aveva svolto un saggio sulla tolleranza dell’islam. Nell’11 settembre successivo accadde quello che accadde. Gli chiesi se quell’evento fosse testimonianza di un Islam tollerante. Mi rispose chiedendomi di deporre, per il momento, le armi della polemica. Il complotto? per lui non esiste ma se ne accorgerà, pure se, come qualcuno ha scritto, il trio Franco Cardini, Franco Battiato e Franco Freda si è già preparato per le credenziali da presentare al nuovo padrone.

  • L’aurora boreale del 18 marzo, citata da Fabry, mi fa venire in mente le parole dette dalla Madonna a Mirjana di Medjugorje, e cioè che quella era una data importante nel piano dela Provvidenza ( Mirjana ha smentito che lo fosse perché è il suo compleanno). Che quindi la data importante per l’umanità fosse questo 18 marzo 2015 ?

  • Illuminante anche questo articolo di Arai, che spiega anche quanto minuscola sia la capacità di analisi storica per quelli che vogliono prescindere dalle verità cristiane.
    Grazie anche a L.Pranzetti che racconta esperienza di fatti reali che illuminano meglio questi minimi che si credono grandi per aver pasato giornate a studiare carte senza capire la sintesi della Storia !
    I fatti parlano nella Storia, ma saper collegare fatti ed i fili che li collegano è solo del cristiano credente. Gli altri credono di capire e pensano, raccogliendo dati poco significanti di saper ricostruire la Storia, ma non hanno capito nulla di essa !

  • “…solo i Grandi Signori obnubilati da una scienza storica a-cristiana non vedono?”

    O magari obnubilati da una filosofia (comprendente la scienza storica, ma anche ogni altro tipo di scienza e conoscenza) non a-cristiana ma addirittura anticristiana? Credo che il salto qualitativo sia già stato fatto, non crede?

  • Il salto fatale è ormai compiuto con l’apertura del Vaticano 2 ad ogni tipo di scienza e conoscenza pur anticristiana. Così, molti trapezisti credono di esibirsi con salti ancora «cattolici» all’insegna di Roncalli, Montini e compagnia bella. Qualcuno si fa forte risalendo anche a un amore sconfinato per la pace di Benedetto XV, come si vedrà.

  • Già la “pace” umana che tanto piace agli pseudo-papi che siedono in Vaticano senza diritto …..
    “Vi darò la Mia Pace, la vera Pace…..”
    ma questi pseudo non cercano questa, ma la loro ovvero quella che arriva da satana. Sai che “pace” !!!! Infatti non s’avvedono delle nubi di guerra spaventosa che si alzano da tempo e minacciano l’umanità intera ,sembra a breve ! Che il Signore conservi i suoi per permettere di lodarLo e glorificarLo per i secoli futuri…

  • Attentato di Sarajevo successo nell 1914 e inizio la Prima guerra mondiale. Fu effettuato da Logia serba da Belgrado, Crna ruka – Mano nera, guidata d Ingleterra. La dinastia serba Karadzordzevic e legata con la dinastia di Windsor. Il principe Rudolfo, cattolicco, e venuto a Sarajevo per risolvere la questione croata nell Impero, Bosnia era terra croata e croati sono cattolici da VIII secolo quando il pontefice Ivan VII a approvato il regno croato.
    La revoluzione russa e organizata da conjura hebrea di Londra e Wall Street contra impero ortodosso, Russia, d un popolo molto religioso. E Lenin e Trozki venivano da Londra. Come Revoluzione francese, Unita d Italia, Risorgimento, la distruzione di stato pontifiacle e fugga del Pontefice nella Cita di Vaticano, la I e la II Guerra Mondiale, la crisi contemporanea finanziaria e crisi d immigrazione, erano preparate e organisate da massoneria hebrea e protestante – contracristiana, nemica di cattolicesimo. Vi racomando il libro: Nameless war, d autore Capitain A.H.M. Ramsey

  • Una correzione:
    E falso il principe Rudolfo – corretto: erede al trono d’Austria-Ungheria, l’arciduca Francesco Ferdinando
    Falso: il pontefice Ivan – corretto: Giovanni VIII

  • Grazie per aver ricordato quest’opera che cerc*i du rompere la cospirazione del silenzio:
    «The publishers of “The Nameless War” believe this latest exposure will do more than any previous attempt to break the conspiracy of silence.
    «The present work, with much additional evidence and a fuller historical background, is the outcome of the personal experiences of a public figure who in the course of duty has discovered at first-hand the existence of a centuries old conspiracy against Britain, Europe, and the whole of Christendom.
    “The Nameless War” reveals an unsuspected link between all the major revolutions in Europe — from King Charles I’s time to the abortive attempt against Spain in 1936. One source of inspiration, design and supply is shown to be common to all of them. These revolutions and the World War of 1939 are seen to be integral parts of one and the same master plan.
    After a brief review of the forces behind the declaration of war and the world wide arrests of many who endeavoured to oppose them, the author describes the anatomy of the Revolutionary International machine — the machine which today continues the plan for supranational world power, the age-old Messianic dream of International Jewry.
    “For years Captain Ramsay had been a member of the British Parliament. His book is an analysis of the Jewish-Zionist war against Christian civilization.” The Cross and the Flag

  • Splendido inserire citazioni e libri, che, rompendo il silenzio terribile che l’ufficialità mantiene, aprono alla vista la Storia vera che i più ignorano.
    Già solo la introduzione del libro rende evidenti i meccanismi del potere che cercano di gestire la Storia secondo dinamiche e desideri umani perversi !

  • Mardunolbo avrebbe potuto fornirci un sito migliore sulle apparizioni di Quito: quello citato qui è completamente modernista, vaticansecondista e filo-Medjugorjie. Anche nel video delle monache concezioniste di Quito, si vede bene che vivono secondo la liturgia nuova, senza rendersi conto della contraddizione. Anche questo la dice lunga sulla confusione babelica che regna nella Chiesa anche tra gli spiriti buoni.

  • Eh, Benedetto ..uomo, ho trovato qui soltanto! Ho un pdf ma non posso inserirlo nel commento, quindi di necessità devo rimandare a sito. Comunque vi si legge, alla domanda se vi siano coinvolti papi,in questa grande crisi del XX secolo, una risposta certa anche se “guizzante via”. La crisi coinvolgerà tutta la Chiesa; poi sorgerà un uomo eccezionale che ricostruirà tutto. Quando? Penso male, molto male…

  • Capisco, Mardunolbo, capisco. Meno male che anche tu non condividi Medjugorjie. Quanto al coinvolgimento del papa e se sia davvero papa ne riparleremo, magari in calce ad un prossimo articolo di Arai. Cordialità.

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