L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
Per tracciare l’«identikit» di un «anticristo» in veste papale non c’è bisogno di rivolgersi a un cattolico – questo può essere bloccato da falsi concetti di rispetto e ubbidienza -, basta sentire qualche coerente analista degli effetti socio-politici delle sue opere. Qui mi limito, prima di passare la parola ad altri, a costatare i guai arrecati dai «papi conciliari» alla vita italiana e europea, da Giovanni 23 a questo di turno. Basta vedere la devastante scristianizzazione che viviamo e i suoi effetti sociali per capire i gravi guai che il loro liberalismo causò. A esso seguì la cultura della morte con l’aborto, il crollo della natalità, la rovina della famiglia, che risulteranno nella frana inevitabile del moderno «stato sociale». Si dice che il declino demografico può essere compensato dall’immigrazione! Divagazioni per governi decadenti. Il fatto è che l’Europa, dei paesi d’alto tasso di disimpiego, vive ora un flusso migratorio di portata biblica, che la svena! Si tratta in parte di rifugiati, ma per le coste italiane, specialmente di africani alla ricerca di condizioni migliori nei paesi con la tale assistenza sociale garantita. Tutto ciò fa pensare a un piano segreto di globalizzazione programmato, che andrebbe affrontato.
Sentiamo allora che cosa dice e prevede il vero «grillo» dei disastri italiani ed europei, il noto analista di politica Edward Nicolae Luttwak, la cui analisi ha raggirato l’evidente responsabilità in ciò, ma forse in generale, del noto papa-anticristo di turno: https://www.youtube.com/watch?v=EvbgnYfUrQk
Ora per aggiornare l’analisi, dovremmo dire che il guaio ha raggiunto il nord Europa, e che Inghilterra e Francia vivono un momento critico. Solo per affrontare la crisi di Calais si richiede un aiuto di 20 milioni di Euro alla Comunità. Eppure, proprio nel caso della guerra in Libia, nessun governo più del francese è responsabile di tanto dissennato caos, versando in Libia tante armi poi finite nel Mali e in Nigeria per l’assalto di chiese e villaggi e lo sterminio di cristiani; fatti che hanno accelerato la grande fuga.
L’«aggiornamento» degli eventi, specialmente riguardo alle coste italiane, fa sospettare che le iniziative militari così allucinate alle origini del flusso selvaggio di clandestini in Europa, devono far parte di una pianificata destabilizzazione dell’Europa attraverso lo scatenamento dello tsunami migratorio, fonte di un forzato multiculturalismo di segno anticristiano. Tutto ciò fa dubitare che il colpo militare in Libia fosse solo frutto della misera visione politica made UE, ma di uno spietato piano per omogeneizzare popoli, razze, culture e religioni per il futuro controllo mondiale del numero (Kalergi?).
Il fatto è che, come nei film americani, dietro al «colpo» c’è sempre il vero «super colpo»: quello del caos ora mobilitato segretamente con regimi terroristi, come avviene in Siria. Americani, Sauditi e Turchi, bombardano con l’aviazione, quelli, con sortite sul terreno. E la mega destabilizzazione in corso, moltiplica i mega flussi di disperati, con tutte le altre mega conseguenze. Mancava solo un appoggio «morale», se non al piano segreto, a quello migratorio. Ecco Bergoglio, nuovo ‘concierge’ delle aperture conciliari (dell’abisso) che, come se fosse un povero gesuita alieno alle cose del mondo perché rinchiuso in Vaticano, lo favorisce. Ma poteva ignorare cosa sosteneva? Tutto come se non fosse diritto e dovere dei popoli preservare la propria sicurezza, cultura e identità davanti a invasori violenti o pur pacifici. Ma per la sua cultura ecumenista, culture e religioni sono tutte uguali. Il fatto è che ha anticipato l’appoggio a tale flusso con l’esternazione di quella – vergogna! che ha mobilitato la Marinaitaliana e non solo, operando per il sovvertimento di ogni ordine legale, civile e religioso in un’Italia già avvilita dal lercio senso di colpa infuso per via conciliare e democristiana. Quale altra iniziativa può identificare più pienamente la presenza e lo scopo di un falso cristo? Eppure, tanti cattolici «dotti» si dimostrano ancora bloccati o immaturi per trarre le dovute conclusioni di tal evidenza e reagire nella difesa della Chiesa.
I Bergoglio boys “sine gaudio nec Spe” che cosa faranno da grandi?
Anni fa fu veramente istruttiva la lettura del libro sul «perché dopo il Vaticano II la Chiesa è entrata in crisi. Perché si risveglierà». Parlo del «La Bella Addormentata» (BA) di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro (Avamposti, Vallecchi, Firenze, 2011).
Oggi, dopo i lavori di Mons. Gherardini, di P. John O’Malley s.j., «Che cosa è successo nel Vaticano II (Vita e Pensiero, Milano, 2010); quello di don Andrea Mancinella, «1962 – Rivoluzione nella Chiesa», (Ed. Civiltà, Brescia, 2010), di don Luigi Villa, Vaticano II DIETRO FRONT, della stessa sua editrice, e «Cien años de modernismo, genealogia del Vaticano II» di P. Dominique Bourmaud (Ediciones Fundación San Pio X, Buenos Aires, 2006), e perfino quello di Roberto di Mattei, lo spazio per evocare la verità cattolica, aperto dai due grandi Testimoni episcopali, sembra allargato. Eppure, resta sempre compromesso da lacune che urtano con la vera Dottrina cattolica.
A questi libri si possono aggiungere molti altri, vicini ai quali i miei vecchi e nuovi articoli e traduzioni in materia, così come il mio «L’Eclisse del Pensiero Cattolico», del 1997, hanno solo il pregio di anticipare alcune denunce, in vista del dovere cattolico di ricorrere alla legge della Chiesa nella speranza della soluzione secondo i disegni divini.
Sì perché, se gli autori sopra continuano a sottrarsi alla denuncia dei responsabili della grande rovina, Bergoglio prende sempre più il volo per compiere aperture planetarie.
Adesso sentiamo Alessandro Gnocchi in «Riscossa Cristiana», rispondendo a proposito delle 240 pp della «Laudato sì» a un certo Lorenzo di M., che si chiede se lui le ha lette.
“Caro Lorenzo, l’ho letta, l’ho letta l’enciclica e ho capito perché lei, così in ambasce per la sorte di un leone e dei suoi leoncini, lo è molto meno per quella dei milioni di bambini innocenti uccisi in tutto il mondo quando sono ancora nel grembo della loro madre, per volontà della loro madre e quasi sempre del loro padre. In queste 240 (diconsi duecentoquaranta) pagine costate non so quanti ettari di foresta amazzonica, al netto delle povere considerazioni teologiche palesemente posticce e dei riferimenti cristologici e trinitari citati invano, domina un concetto che è il contrario di quanto insegnava padre Pio. Il frate santo di Pietrelcina, quello sì un vero imitatore di San Francesco, diceva che “il mondo può reggersi anche senza il sole, ma non senza la Santa Messa”. Bergoglio, che di San Francesco porta solo e indegnamente il nome, sostiene invece che “il mondo può reggersi anche senza la Santa Messa, ma non senza il sole”.
«Pare di sentire Obama, che proprio oggi sta sulle prime pagine dei giornali per dire che “Dobbiamo fermare il clima impazzito” perché “Minaccia i nostri figli”. Caro Lorenzo, ha fatto benissimo Paolo Deotto a elencare gli orrori dell’aborto perché quello sì minaccia i nostri figli. Ci pensi bene, non le pare grottesco l’allarme planetario per un po’ di temporaloni fuori stagione e fuori zona a fronte del silenzio su una sistematica strage di innocenti? Il problema di fondo, che si ripresenta al cuore dell’enciclica “Laudato si’” sta nel cedimento alla logica rivoluzionaria. La rivoluzione, caro Lorenzo, procede annullando le distinzioni presenti nella società religiosa, nella società civile e in natura. Per fare solo qualche esempio, annulla la distinzione tra sacerdote ordinato e laico, annulla la distinzione di ceto, di classe o di sesso, annulla la distinzione tra regni, specie e varietà. Quella tra uomo e animale è solo l’ultima frontiera, che segue di gran carriera quella abbattuta dall’omosessualismo. E, da questo punto di vista, siamo solo all’inizio. Pensi quando lei e quelli che la pensano come lei saranno costretti a vedersi accomodare di fianco in chiesa una bella coppia di omosessuali con un cagnolino nel passeggino. E starete tutti lì beati ad ascoltare l’ultimo messaggio di Francesco secondo, terzo, quarto o quinto. E lei non avrà più il tempo di risvegliarsi da quell’incubo, caro Lorenzo, perché magari uno dei due componenti della coppia sarà proprio lei.
«Questo è più un problema suo, caro Lorenzo M., perché io non corro certo dietro a un simile pifferaio e alla sua gioiosa macchina di pace in corsa verso il burrone. Il problema è suo e di tutti quei similcattolici che, in buona fede, sono convinti che la religione cristiana sia questa burletta messa in scena per divertire il mondo e il suo Padrone. Come vede, caro Lorenzo M., le ho risposto. Ma ora, se vuole, mi scriva lei per spiegarmi perché non si firma con nome e cognome come fanno tutti coloro che non hanno paura delle loro idee. E, in ogni caso, stia sereno. L’enciclica, a differenza di tanti come lei, l’ho letta, l’ho letta. Il problema sta nel fatto che l’ho capita, l’ho capita…»
Speriamo che Alessandro Gnocchi riesca a capire da dove proceda la falsa dottrina, come l’hanno capito alcuni dei suoi lettori di allora. Perché la devastazione risulta dal fatto che si riconosca come papa uno che indossa la mitra dell’Agnello, ma parla come il drago anticristo (Ap 13). Può aver futuro «L’indignazione “sine gaudio nec Spe” dei “dotti” barcollanti nel fumo» ? titolo del mio articolo-sfida di tre anni fa. Dalla situazione di allora, tutto è peggiorato e di molto, come lei lo sa, caro Alessandro Gnocchi. Poiché noi cattolici non possiamo scollegare questi effetti dalla sua causa che in Religione riguarda l’autorità del vero Papa – quello che per primo deve giudicare e condannare gli errori che viviamo -, se Bergoglio, al contrario li promuove, che papa è?
La parlantina bergogliona può appartenere a un Vicario di Cristo? O piuttosto è quella dettata dall’«avversario»? Deplorevole è che si continui a prendere chi nega la Verità a favore dei gravi svarioni anticristiani in corso nel mondo come autorità apostolica. Nell’inversione della missione pontificale di vincolare tutti alla Parola di Dio già traspare la palese rinuncia a questa Autorità cattolica istituita dal Signore in rappresentanza della Sua Parola. Ciò era già chiaro nella nefasta «Dignitatis humanae», dichiarazione sulla libertà di coscienza e di religione in foro esterno, che ha aperto l’abisso di ogni libertà.
È l’inganno della «nuova coscienza» e «evangelizzazione» conciliare penetrata nel cuore della Città santa per agire dal suo interno, come se avesse il mandato di Cristo. Può un cattolico testimoniare il suo mandante, demolitore della Fede, come «papa che non ci piace» e basta? Solo questo si «osa» dire pure del devastante Vaticano 2? Come non si vede il rapporto di causa-effetto tra questi «papi» e tutto il corso di rovina accelerata arrivata fino alle attuali bergoglionate?
La frase “chi sono io per giudicare” è una delle tante che dovrebbero servire ai cattolici per capire di essere davanti al falso cristo che pone la “pietra tombale su qualunque combattimento politico e giuridico nel campo del riconoscimento dei diritti degli omosessuali” e tutti gli altri contrari alla Religione divina. Sono esternazioni che hanno la valenza di un’auto denuncia di chi non ha la fede né la carità del Papa cattolico, ma parla come l’«altro» che deve affossare la Cristianità per ergere il suo «nuovo ordine». Prenderlo per papa implica accettare la babelica dissoluzione di un mondo reso acefalo.
Si capisce che il modo diretto di abbattere il potere della Chiesa e della Cristianità nel mondo sta nel deformare il senso della lotta fino a suscitare il ripudio a questo termine, come se rappresentasi un male. Irrisa l’idea di Cristianesimo come agone per la vita, i Cristiani disertano le difese dottrinali, come è avvenuto con l’aggiornamento conciliare. E la storia insegna che chi smette di difendersi diventa vittima compiacente.
La sede dell’Anticristo non è altra dunque che il Luogo santo vero che regge l’intimo delle coscienze umane, ma è scalato dagli amici del mondo per insegnare il falso. Basti ricordare la lezione evangelica per cui i mali dell’uomo non vengono da fuori, ma dall’interno; da quanto gli esce dalla bocca. Parimenti i mali della Chiesa, invincibile nel suo Spirito, le vengono oggi da quel tumore interno che le fu impiantato con le ambiguità conciliari, che continuano a essere predicate in Suo nome.
Un altro libro di Mons. Gheradini: «Il Vaticano II alle radici di un equivoco», fa capire che l’equivoco del V2 è centrato nell’antropocentrismo, fatale – perché di esso nessun «papa conciliare» deve rispondere, fa notare Cristina Siccardi nella sua recensione. Ma qui si dovrebbe aggiungere che tale antropocentrismo fatale fa prendere un uomo farcito di tali idee umaniste e naturaliste, come voce soprannaturale che rappresenta la Verità. .
Il segno di riconoscimento dell’iniquo è la predica piantata sul bene umano della pace e nella conciliazione, che contraddice la Parola in nome della sua idea di misericordia. Sarà la parola umana perfezionata da quella del serpente originale. Tutto il resto, lotte, guerre, minacce sono servite a farlo entrare nella Cittadella come suo difensore.
Ecco che si manifesta la seconda forma di persecuzioni alla Fede. La prima, della violenza contro la Chiesa, per distruggerla materialmente, non è mai riuscita, anzi ha irrobustito la Fede. Questa seconda è la più insidiosa perché possibile solo attraverso tradimenti interni alla Chiesa, con eresie, scismi riguardo l’idea della sua conciliazione col mondo, che comporta degrado spirituale. Qui sorge il mistero d’iniquità: la sviante inversione della Parola ad opera di una falsa autorità che predica la conciliazione umana su contrapposizioni metafisiche; un attacco alla Fede che, per la natura clericale dell’inganno, accentua in modo inaudito il degrado spirituale dell’uomo, in nome di una transigenza sulla verità per ottenere una falsa conciliazione.
Papa Pio IX aveva avvertito del grande pericolo: “Oggi si fa guerra alla Chiesa tutta.[…] Sicché Roma, sede venerata della verità, diventerebbe insomma un’altra volta, centro di tutti gli errori. Ma non vi riusciranno, poiché Dio difende la sua Chiesa. […] Portae inferi non praevalebunt. Unitevi sempre più, Figli miei: né vi trattengano per poco bugiarde voci di una impossibile conciliazione. Inutile parlare: perché la Chiesa non si potrà mai conciliare con l’errore, e il Papa non si può separare della Chiesa”.L’inconciliabilità della Chiesa con il mondo moderno è questione di fede e il suo contrario è condannato dal Syllabus (l’asserzione che “il Romano Pontefice possa e debba riconciliarsi e andare d’accordo con il progresso, con il liberalismo e con la civiltà moderna”…
Ecco un segno del tempo dei falsi profeti, che giustificano perfino il peccato in nome della propria falsa misericordia, quella che sopprime pacificamente la Parola ed ogni segno divino donato per guidare nella traversata dell’oceano delle tragedie umane. Ricordiamoci sempre che «ubi Veritas et Iustitia, ibi Caritas» quando l’inganno e la perfidia invadono il Luogo santo. Allora ogni virtù e impulso fedele è per un solo grido: anatema agli operatori di falsità nella Chiesa di Dio; mai più la riverenza a epigoni del perfido Vaticano 2 della perdizione! Costoro “Ingannano il mio popolo, dicendo: Pace! Pace! Mentre non vi è più pace (Ez 13, 10). Nella falsa pace dei «dotti» la Chiesa ha vissuto finora la sua vera agonia; in un vero risveglio generale il suo trionfo nei Sacri Cuori di Gesù e Maria!
“.. la Chiesa non si potrà mai conciliare con l’errore, e il Papa non si può separare della Chiesa”.L’inconciliabilità della Chiesa con il mondo moderno è questione di fede e il suo contrario è condannato dal Syllabus (l’asserzione che “il Romano Pontefice possa e debba riconciliarsi e andare d’accordo con il progresso, con il liberalismo e con la civiltà moderna”…
Quindi chiunque osa proferire parole contrarie è fuori dalla Chiesa , è eretico, e deve essere considerato tale , come estraneo al Corpo Mistico. Ad ognuno la riflessione in proposito e le conseguenze, pur drammatiche, da adottare !
Grazie infinite, Lei è sempre molto chiaro e pungente, questa volta è stato Super. Voglio solo ricordare un grande desiderio e speranza del compianto Don Luigi Villa: ” un nuovo Concilio che annulli il v2 “. Quindi tutto quello che di eretico ha prodotto in oltre 50anni.
Arai sempre lucidissimo. E soprattutto col coraggio di dire le cose come stanno. Se Bergoglio avesse fatto il pilota avremmo un aereo caduto e basta, e Arai papa!
Perchè non dichiarare lo scisma? Tanto è un dato di fatto:ormai sono due le chiese, una falsa ed ufficiale, una nascosta e piccola ma autenticamente cattolica. Meglio pochi che mal accompagnati. Un cardinale che si penta di aver seguito il concilio, ammetta di essere stato ingannato non c’è?
Hanno paura che il popolo dei peppone e don camillo non capirebbe , per questo nulla si muove .
Infatti, la vasta ignoranza religiosa, come già la vedeva San Pio X all’inizio del secolo scorso (Acerbo nimis), fa che la gente non capisca né dove sta il male, né il bene. Se era così in un’Europa ancora un po’ cattolica, cosa dire dei popoli sbandati di oggi. Ma la «didattica divina» ricorre allora all’intelligenza comune con «effetti» sulla pelle, che appaiono come castighi. In tal senso, sempre più italiani, che vedono il tormentone immigratorio decuplicato dopo l’esternazione della «vergogna» bergogliona, possono capire che il suo «verbo» non è portatore di bene, ma di ben «altro».
La vasta ignoranza religiosa è di comodo perchè abbiamo tutti in famiglia ormai qualche situazione non ortodossa che farebbe tanto comodo sanare salvando loro ugualmente l’anima (lo dice il don e lo dice ora ufficialmente colui seduto a roma nel silenzio-assenso del secondo e quindi tutti salvi): è proprio tacendo che si dannano continuando imperterriti nella via sbagliata. E si dannerà anche chi tace per non aver gridato come dice Ezechiele “chiederò conto a te della sua anima”. Quindi sveglia a chi tocca.
Il presunto cattolico post conciliare pensa che basta non esser fassista per aver salva l’anima, mentre essere di destra è condanna alla dannazione eterna.
Il presunto cattolico post conciliare non è cattolico tout court ma ama definirsi tale. E sa quel che fa.
Un paio di provocatori esagitati perché infastiditi dalla Verità ci sono in tutti i siti. E’ una cosa normale. Raccomandiamo a tutti di dare loro il peso che hanno…
Visto che un Lefevre, oggi non esiste più, bisogna confidare che il Padreterno provveda, in qualche maniera, a porre fine a questo scempio della Chiesa di Cristo, dove lupi infedeli hanno posto la loro dimora e professano la loro barbarie teologica, culturale, sociale e che esprimono a gesti, parole, atti di blasfemia…Un papa (si fa per dire) che schernisce e stacca con forza le mani giunte di un giovane chierichetto è veramente disgustoso!