Durante il prossimo viaggio di Papa Francesco negli Stati Uniti ci sarà un incontro con il presidente Obama alla Casa Bianca. È stata resa nota la lista degli invitati che parteciperanno all’evento. C’è Mateo Williamson, biologicamente donna, ma che sostiene di essere uomo, ex co-presidente del “Transgender Caucus for Dignity USA”, come pure Vivian Taylor, direttore esecutivo di un gruppo di LGBT Episcopaliani; ci sarà anche il vescovo episcopale in pensione Gene Robinson, membro del Center for American Progress. Robinson, già sposato con una donna per quattordici anni, si separò dalla moglie per unirsi in unione civile con un uomo, dal quale ha poi divorziato lo scorso anno. Robinson è un attivo frequentatore di eventi organizzati dall’amministrazione Obama.
Ci sarà poi suor Simone Campbell, leader del gruppo pro-aborto “Nuns on the Bus” e protagonista di contrasti con l’episcopato americano a proposito delle implicazioni che l’Affordable Care Act ha su contraccezione ed aborto. L’organizzazione della suora era stata messa sotto inchiesta da Papa Benedetto XVI, inchiesta che si è chiusa all’inizio dell’anno con poche ripercussioni pratiche. Nella lista figura infine Aaron Ledesma, leader del blog “The Gay Catholic”, che sostiene di essere rientrato nel seno della Chiesa Cattolica grazie alla predicazione di Papa Francesco.
Similis cum simili. E’ l’omeopatìa del relativismo modernista di cui Bergoglio ostentatamente porta il vessillo. Dio li fa e poi. . .l’accoppa
La democrazia senza relativismo non può stare in piedi , infatti è inconciliabile con il Cristianesimo