Segnalazione di Federico Prati
FONTE TG5
14:56 – Sono 110 i palestinesi rimasti feriti o intossicati negli scontri avvenuti contro la polizia israeliana nella mattina di domenica sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. A riportarlo è l’agenzia palestinese Maan. Secondo il presidente dell’associazione Mezzaluna Rossa, la maggior parte sono “casi di soffocamento” per i lacrimogeni, mentre venti tra i feriti sono stati trasferiti in ospedale.
I media palestinesi rivelano che tra i feriti, tre hanno riportato lesioni al petto e uno alla testa. Nella ricostruzione degli incidenti apparsa sull’agenzia Maan si riferisce che gli scontri sono avvenuti tra le forze israeliane e i giovani palestinesi, dopo “la chiusura delle mosche da parte dell’occupazione e l’imposizione di restrizioni per garantire le incursioni dei coloni per celebrare il Capodanno ebraico”.
Secondo alcuni testimoni “le forze israeliane hanno assaltato la Moschea di Al- Aqsa lanciando pallottole di gomme rivestite di acciaio e granate assordanti, ferendo molti fedeli”. Le forze israeliane hanno poi assaltato la Spianata attraverso la Porta della Catena e quella dei Marocchini subito dopo la preghiera dell’alba. Le stesse forze hanno infine accerchiato i fedeli all’interno della moschea e chiuso le porte con “catene e spranghe”.
“Situazione esplosiva” per Hamas – “I continui attacchi alla moschea al-Aqsa mettono i palestinesi di fronte ad una situazione esplosiva nei confronti della occupazione israeliana”. Lo ha affermato Hussam Badran, un dirigente di Hamas, al quale ha fatto eco il collega Izzat al-Resheq, che ha accusato Israele di essersi macchiato di un “crimine di guerra”. Al-Resheq ha esaltato il comportamento dei fedeli nella moschea, ma ha biasimato i Paesi arabi per la reazione da lui ritenuta “debole”.