La segretaria del ras delle coop davanti ai magistrati spiega chi è stato pagato
Diciannove pagine per scoprire la verità sul «libro nero» di Salvatore Buzzi. Sui segreti della contabilità della coop. Sui sistemi escogitati per registrare le ingenti somme di denaro versate agli «amici». «I predetti manoscritti rappresentano la contabilità in nero – spiega Nadia Cerrito agli inquirenti nel corso dei due interrogatori – Non sapevo che fossero riferite alle movimentazioni finanziarie relative al pagamento di tangenti». Eppure, tra quelle pagine che compilava la segretaria di Buzzi, c’erano tutte le sigle utili a occultare i nomi di chi riceveva illecitamente denaro: «”E” sta per Emilio Gammuto…”Bipop” sta per Bioparco (lavori non fatturati) – spiega Cerrito – La “M” indica Marco Clemenzi. “S” è Salvatore Buzzi, il quale lo indicavo anche con la lettera “B”, ossia l’iniziale del suo cognome. La “P” Paolo Di Ninno…”C”indica Claudio Caldarelli…”Colt” è Sandro Coltellacci… la “V” sta per Vito Marchetto…”M.C.” Marco Clemenzi. Il 2 dicembre vi è la sigla ‘M.C.’ che, in questo caso, è riferita a una consegna di 20mila euro a Massimo Carminati, da parte di Buzzi…». Annotare una contabilità occulta non è cosa facile. Specialmente se i baschi…