Orban le suona all’Europa: “Ue incapace di gestire gli immigrati”

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Orban le suona all'Europa: Ue incapace di gestire gli immigrati

3SettembreSet201516 ore fa

Orban: “Il flusso di migranti minaccia le radici cristiane dell’Europa”. Poi sfida la Merkel: “Il problema dei migranti è della Germania”. E lei: “Il problema è di tutta l’Europa”

“Il flusso di migranti in Europa minaccia le radici cristiane del continente e i governi dovrebbero controllare le loro frontiere prima di decidere quanti richiedenti asilo possano accogliere”. In un editoriale scritto per il quotidiano tedesco Frankfurt Allgemeine Zeitung, Viktor Orbàn prende di petto l’emergenza migratoria. E accusa la gran parte dei governi europei di non essere in sintonia con i propri cittadini. “La gente vuole che noi gestiamo la situazione e proteggiamo i nostri confini – spiega il premier ungherese – solo quando avremo protetto le frontiere ci si può chiedere quanti rifugiati possiamo accogliere o se ci debbano essere quote”.

“Non costruiamo il muro per divertimento ma perchè è necessario”. Orbàn non indietreggia di un millimetro. Anzi, incontrando il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, accusa i leader Ue e difende le misure approvate per difendere l’Ungheria dall’invasione di immigrati. A partire dai 175 chilometri di muro costruito al confine fra Ungheria e Serbia per “costringere chi vuole entrare a registrarsi” e non per “non fare entrare” gli immigrati. “Con la nostra barriera non difendiamo solo l’Ungheria, ma anche l’Europa – spiega – rispondiamo alla paura della gente”. “Se non riusciamo a difendere i nostri confini Schengen è a rischio”, aggiunge sostenendo che”ogni politico europeo che prometta una vita migliore e incoraggi a lasciare tutto e rischiare la vita per venire in Europa, è irresponsabile”.

“I leader europei hanno dimostrato chiaramente di non essere in grado, di non avere la capacità di gestire la situazione – continua – è noto che tocca ai singoli Paesi controllare le frontiere esterne. E questo sta facendo l’Ungheria”. Per il premier ungherese, ad ogni modo, l’emergenza migranti è “un problema tedesco” dal momento che delle migliaia entrati in Ungheria nessuno vuole rimanervi, ma tutti vogliono andare in Germania. Col voto di questa mattina al parlamento di Budapest Orban conta, a partire dal 15 settembre, di riprendere il controllo delle frontiere. L’Ungheria registrerà tutti gli immigrati che entrano nel Paese prima che lo lascino alla volta di Austria o Germania. “La Germania fa ciò che è moralmente e giuridicamente dovuto. Né di più né di meno”, replica duramente Angela Merkel sottolineando che l’emergenza profughi è “un problema che riguarda tutta l’Europa” e non solo la Germania.

 

 

 

Fonte: http://m.ilgiornale.it/news/2015/09/03/orban-le-suona-alleuropa-ue-incapace-di-gestire-gli-immigrati/1166080/

 

2 Risposte

  • Ci sono attualmente due donne nel mondo che sono pericolose per l’equilibrio mondiale.
    Una è la Clinton che aspira alla presidenza Usa, dopo gli errori plateali fatti e la evidente tensione di potere che la sospinge fin dal tempo delle corna maritali.
    L’altra è la Merkel detta “culona” dallo stesso Berlusconi, poichè coacervo di ostinazione a difesa di un’economia germanica a spese dell’Europa e delle elargizioni fatte dalle nazioni europee ,nel tempo, alla Germania stessa per farla sopravvivere ed incentivare la sua economia.
    Certe donne attuali, in tempi di anticristo, sono deleterie e pericolose per tutti i sentimenti negativi che si tirano dietro.
    Uno studio interessante di anni fa dimostrava che gli statisti come Obama o Clinton sono stati sempre dei vassalli o servi delle presenze femminili di famiglia poichè non avevano avuto una presenza maschile altrettanto forte.
    E’ evidente che Orban ha avuto una famiglia equilibrata dove è cresciuto…

  • Evviva Orban . Per salvare l’Italia ci vorrebbero almeno mille Orban e mandare a casa tutti i parlamentari che vanno a prendere i compiti all’estero assieme ai loro collaboratori obbedienti. Questi parlamentari vanno in televisione e propongono: facciamoli lavorare. Ma come ? Perché allora non fanno lavorare i nostri giovani disoccupati al 40 per cento ?

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