VICENZA – Non poteva essere più turbolento il debutto della “Prima lettera di San Paoli ai Corinzi”, della catalana Angelica Liddell, opera che mescola sesso e religione. Preghiere, crocifissi, manifesti del sindaco Variati e del vicesindaco Bulgarini d’Elci imbrattati con vernice marrone, cori di protesta. Questo lo show fuori dal teatro Olimpico di Vicenza, mentre andava in scena lo spettacolo, in cui i protagonisti si mostrano nudi davanti al crocifisso.
Mentre si attendeva l’apertura del sipario, fuori dell’Olimpico si sono riuniti gruppi eterogenei di contestatori, da Forza Nuova (e Movimento Italia Sociale n.d.r.) ai cattolici integralisti di ‘Cristus Rex’, che hanno inscenato cori di protesta contro gli autori dell’opera ed il Comune di Vicenza, ‘reo’ di aver accettato la messa in scena della piece in versione integrale. Un altro gruppo cattolico, il ‘Movimento con Cristo per la vita’, ha recitato un rosario per “riparare alla bestemmia” – hanno spiegato – che si stava svolgendo nel teatro. Proteste plateali, ma che si sono svolte senza la necessità di alcun intervento delle forze dell’ordine, che presidiavano la piazza. La protesta era comunque stata preannunciata e intitolata “Anche la merda è arte”. Il primo cittadino aveva spiegato: “Non ci sono motivi validi per attuare una censura preventiva”.
Per l’oltraggio al Signore Gesù non esiste, secondo il “primo” – ed ultimo – cittadino di Vicenza, necessità di censura “preventiva” (?) ma se la stessa cosa fosse stata allestita a satira, diciamo, della presidenza della Repubblica, sarebbero scattate le manette dei ROS. Vergognati, sindaco! Anche per te, come per i guitti della trista compagnìa arriverà il DIES IRAE e il Gran Censore sarà inflessibile oltre che giusto.