ACCELLERATA INVOLUZIONE NEL GOVERNO DEGLI UOMINI

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Risultati immagini per ACCELERATA INVOLUZIONE NEL GOVERNO DEGLI UOMINIL’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

Nel mio «L’ALIENAZIONE AMERICANISTA CHE INQUINA IL MONDO» di dieci anni fa, dicevo che il gran dilemma del tempo presente riguarda l’egemonia degli Stati Uniti nel mondo.  E domandavo: – corrisponde tale potente influenza nella vita internazionale a un valido modello di civiltà? Rappresenta esso un fattore di continuità o di abbandono del concetto d’ordine e di pace fondato su una verità vitale per l’uomo, come fu intesa dagli albori della storia? Cioè dell’uomo fatto di anima e corpo? Può la sua vita spirituale essere degradata a optional per momenti di svago?

Poiché – è certo che sotto il dominio di un potere alieno da sani princìpi di civiltà, l’umanità intera è esposta, a dispetto d’ogni parvenza di benessere, a un’inesorabile decadenza spirituale, che è anche causa di un letale squilibrio vitale… Ciò si può anche descrivere – a proposito di «evoluzionismo» – proprio nel suo contrario, cioè come una  involuzione nel governo della vita umana.

Poiché siamo nel campo delle idee, ci interessa qui la tendenza del modo di pensare e ancora di più, di credere. Ora, alla base delle tendenze americaniste ed ecumeniste, già si vede un rapporto di comunanza nelle tendenze dei grandi signori della terra, sia civili sia religiosi, poiché pensano che l’orizzonte del credere vada allargato da una «religione più universale», tanto da includere agnosticismo e ateismo in un universalismo che decanti ogni fideismo per arrivare al dio più buono riscontrabile  nell’uomo nuovo, prodotto mirabile del progresso secondo il modello modernista.

Ripassiamo allora in breve la scaletta dei presidenti americani dalle 2 Grandi Guerre, cioè, da quando gli USA hanno cominciato a esportare il loro modello democratico moderno al mondo, export continuato con le guerre presenti, che già si proietta in un futuro senza frontiere.

Cominciamo dal potentissimo Woodrow Wilson, che all’inizio diceva di vedere la cruda realtà: “Since I entered politics, I have chiefly had men’s views confided to me privately.  Some of the biggest men in the U.S., in the field of commerce and manufacturing, are afraid of somebody, are afraid of something. They know that there is a power somewhere so organized, so subtle, so watchful, so interlocked, so complete, so pervasive, that they had better not speak above their breath when they speak in condemnation of it.” (fonte: il suo libro «The New Freedom» (1913)

http://quotes.liberty-tree.ca/quote_blog/Woodrow.Wilson.Quote.B249

Come si vede, lo stesso Woodrow Wilson (1856-1924), 28º presidente americano, confessava che a comandare, pure sugli uomini più potenti, erano potenze occulte.

Così, se il destino del mondo sembra essere nelle mani del presidente americano, il più potente della terra, che opera a favore di un nuovo ordine mondiale, per superare l’Ordine cristiano, egli sarebbe a sua volta manovrato da un potere innominabile!

Nel suo caso è stato appurato, infatti, che era guidato dai piani massonici attraverso il coronel House, o Haus, potente consigliere presidenziale che era esponente illuminato dai “Masters of Wisdom” della Round Table, dal Pilgrim’s Society e C.F.R., tutte società al vertice del potere occulto del presente mondo moderno. Ma attenzione, questi, a loro volta, sono guidati ancora da un altro potere, che San Paolo ha ben descritto!

Guidati da quali principi? Ora, Woodrow Wilson fece di tutto per fare entrare gli USA nella Grande Guerra a fianco dell’Inghilterra, che a sua volta fece di tutto per affamare la Germania col blocco navale nel minato Mare del Nord. Che cosa aveva da fare tale provocazione col noto piano di Quattordici punti della Società delle Nazioni di allora? E la nuova Cecoslovacchia, che conteneva tre milioni di tedeschi? E Danzica che era quasi interamente tedesca? E lo stacco dalla Germania della terra dei Sudeti? E l’Irlanda che rimase sotto il duro dominio britannico?

Più tardi, Hitler, proprio in nome del “principio d’autodeterminazione” dei popoli occupò i Sudeti e Danzica. Ecco il risultato del «wishful thinking»: «il mondo in cui la realtà è frutto di desideri»; l’utopismo che nutre la mentalità della conquista del potere per instaurare e governare il «nuovo ordine del mondo». Che idea imperava?

Era l’idea dell’utopia imposta; della «realtà frutto di desideri» che era già considerata da Freud una via senza ritorno (Cfr. S. Freud e W. C. Bullit, “Il caso Th. Woodrow Wilson, ventottesimo presidente degli Stati Uniti”, Feltrinelli 1967 (cit. in T. E.Woods, “Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d’America”, D’Ettoris, p. 182). Resta che anche l’idea psicoanalitica trionfante seguiva il binario morto del “god-as-wish-fulfilment”, trascinando quel mondo moderno ad ogni finzione morbosa, anche nella politica che guida questi secoli del grande allontanamento illuministico da Dio.

  • Insegna Leone XIII (SAPIENTIAE CHRISTIANAE, 10.1.1890): “La legge non è che un comando della retta ragione, promulgata per il bene comune da colui che ha un legittimo potere. Ma non c’è nessun vero e legittimo potere se non parte da Dio, sommo sovrano e padrone di tutte le cose, che solo può concedere ad un uomo il potere su altri uomini; e non deve essere ritenuta retta una ragione che dissenta dalla verità e dalla ragione divina: né vi è un vero bene se è contrario al sommo e immutabile bene o che allontani e svii dall’amore a Dio le volontà degli uomini. Sacro è per i cristiani il nome dell’autorità pubblica, nella quale essi riconoscono una certa immagine e un simbolo della maestà divina, persino quando è gestita da persone indegne. Alla legge è dovuto un giusto rispetto, non per la forza o le minacce, ma per la consapevolezza di un dovere: “Dio non ci ha dato uno spirito di timore” (2Tm1,7). Però se le leggi dello Stato dovessero essere apertamente in contraddizione con il diritto divino… allora è doveroso resistere ed è colpa ubbidire; e questo si collega al disprezzo verso lo Stato, perché si pecca anche contro lo Stato quando si va contro la religione… Agiscono veramente bene coloro che non rifiutano di scendere in campo ogni volta che è necessario, nella ferma persuasione che un’ingiusta persecuzione contro la santità del diritto e della religione avrà certamente fine. Questi si presentano come coloro che riprendono ancora l’antico valore, quando si sforzano di difendere la religione, specialmente contro quella setta audacissima, nata per far guerra al cristianesimo…

Ora, da parte vaticana, Papa Benedetto XV allora, rispondendo all’appello dell’Imperatore Carlo I per guidarlo nelle iniziative per la pace, rispondeva: “Nell’attuale situazione internazionale, chi decide sulla pace e sulla guerra non è né l’Italia né l’Inghilterra, né la Francia, ma soltanto il Presidente della grande repubblica americana; soltanto lui può imporre una conclusione di pace o la continuazione della guerra; e lui vuole dettare soltanto la pace nel tempo che gli resta della sua ultima presidenza. Per questo motivo Noi riteniamo che per ottenere trattative di pace sarebbe meglio che Vostra Maestà si rivolga direttamente e personalmente al signor Wilson, facendo appello ai suoi sentimenti umanitari e di giustizia.”  Dal Vaticano, 25 Settembre 1918”(Benedetto XV e la pace – 1918, cura di Giorgio Rumi (Morcelliana, Brescia, 1990, p. 42).

Come si vede, allora anche un papa considerava che un appello diplomatico ai buoni sentimenti di pace di un massone fosse da consigliare all’Imperatore dell’Impero «cattolico» morente, proprio secondo i piani anticristiani di tale setta.E dire che in quella data Maria Santissima già aveva risposto al suo appello per la pace del 5 maggio 1917, con l’apparizione a Fatima del 13 maggio.

Predominava allora, anche in Vaticano, la mentalità diplomatica e utopistica della «realtà frutto di desideri» come primo rimedio per sanare conflitti terreni. Ma questa soluzione è aliena ai Vangeli del Regno di Gesù Cristo. Era fondata sull’idea del ricorso alla «bontà connaturata» dell’uomo, prevalsa nel tempo di Roncalli e del Vaticano 2, quando la verità sul Peccato Originale era accantonata a favore della «dignità umana»!

Saltiamo adesso a Franklin Delano Roosevelt, che guidò l’America durante la IIª GG fino ai patti di Yalta con Stalin. Qui ci sarebbe da rivedere la filosofia pragmatista che impregnava la mentalità americana dalle prime lettere, inducendo a far prevalere la «praxis» in ogni campo. Perciò un governante in America può dire tranquillamente, come ha fatto Roosevelt, senza timore d’essere contestato, anzi per essere applaudito, che il più importante è provare qualsiasi soluzione, per cui è meglio sbagliare piuttosto che evitare di agire.

Così, questo presidente ha affrontato la grande crisi del ‘29 col suo «new deal», la cui logica aveva bisogno, per essere efficiente, di un grande mercato consumistico. Ecco la soluzione dell’investimento pubblico in grandi opere, che ha creato lavoro col denaro emmesso dallo Stato. L’analisi di quanto si debba a tal piano l’inizio della fabbricazione smisurata di dollari non appartiene a queste considerazioni; qui ci basta ricordare che ad ogni modo c’era bisogno sempre di un gran mercato di consumo e questo stentava a crescere per sostenere un’economia reale, che non è quella messa su dai piani statali. Ma tale lacuna s’è risolta con la seconda grande guerra esplosa in Europa. Da quell’ora in poi le fabbriche americane fornivano tutto, dai camion alle navi anche all’URSS di Stalin. Era esclusa li solo la fornitura dei carri armati, che furono sviluppati dai russi per contrastare quelli della «Blitzkrieg» tedesca. E quando finalmente gli USA sono entrati in guerra, la loro industria è cresciuta senza limiti, fornendo i nuovi più grossi consumatori di armi e d’ogni bene sulla terra; un’industria che non poteva, né può, più fermarsi senza rovinare l’economia nazionale.

Le ragioni politiche per l’entrata in guerra non erano, però, chiare all’inizio, tranne che per la guerra contro il Giappone, dove è accaduta la controversa «inattesa» distruzione della frotta americana a Pearl Harbour, che ha infiammato il patriorismo di un paese che pareva propenso al non intervenzionismo; storia che forse un giorno sarà chiarita.

Comunque, quanto ad alleanze europee a Est, cioè con la Russia comunista, non ci sono dubbi che Roosevelt credeva possibile sedurre e convertire il buon Stalin ai suoi ideali. Lo dimostra la sua politica, che coinvolse perfino il Papa Pio XII, la quale finì per prestarsi a sospendere le accuse della «Divini Redemptoris» di Papa Pio XI, per cui collaborare col comunismo, intrinsecamente perverso, significava aiutare a distruggere la Cristianità. (vedi STORIA ESEMPLARE DELLA MANOMISSIONE DI UN MESSAGGIO CRUCIALE, Agerecontra del 13 marzo 2015).

Così siamo arrivati ai patti di Yalta per dividere il mondo in zone della loro influenza, naturalmente in nome dell’autodeterminazione dei popoli decisa da altri. E si creò l’imbroglio che costò tante vite e sofferenze inaudite allora, ma che lasciò strascichi di natura politica fino ai nostri tempi, anche in America Latina. Fu il dominio del potere americano che servì al suo avversario, ma che dopo dovete combattere con ogni mezzo, inventandosi la NATO, che vuol pontificare, a servizio degli americani, perfino nei paesi mediorientali lontani dalle acque atlantiche.

Oggi, la situazione si è di fatto rovesciata, poiché il potere che spande a ferro e fuoco la sua ideologia (democratista), e a questo scopo promuove rivoluzioni e guerre civili pur servendosi della rete dei satelliti europei sottomessi, destabilizzando regimi estranei alle proprie idee, è proprio l’onnipotente gran repubblica americana di cui parlava Benedetto XV. Si pone, quindi, in modo inquietante il gran dilemma del nostro tempo riguardante l’egemonia della nazione dimostratasi aliena a un valido modello di civiltà; che si dice religiosa, ma segue di fatto il piano anticristiano ed ecumenista delle varie logge.

Tale potere americanista ormai è, nell’ordinamento internazionale, un chiaro fattore di abbandono del concetto d’ordine e di pace fondato su una verità vitale per l’uomo, come poteva essere intesa dagli albori della storia. Ora si vuol fondare sulla nuova chimera di un democratismo per cui un uomo, come Obama, o una donna, come potrebbe essere domani la Clinton, servono a far decidere, da quei poteri che li hanno eletti e sostenuti a suon di dollari, per esempio, chi deve governare la Siria. A questo scopo possono promuovere guerre di distruzioni catastrofiche con le più rovinose conseguenze per le masse costrette alla fuga, al punto di sollevare il dubbio che lo scopo del programma stabilito a tavolino sia proprio il caos finale.

Ben inteso, tutto il problema non riguarda la facoltà di comando che può avere un capo con gran potere, nel caso un presidente della repubblica che evoca a sé grandi decisioni. Ciò è nell’ordine naturale di qualsiasi società e può essere pure raccomandabile come era, in condizioni d’emergenza, la dittatura dei Romani. No, il grave problema appare quando queste decisioni sono aliene ai principi dell’ordine naturale, quello legato alla condizione umana.

Il vero potere può essere solo quello improntato alle gerarchie dell’Ordine voluto da Dio su quello dell’uomo, delle Fede sulla ragione, della Grazia sul libero arbitrio, della Provvidenza sulla libertà umana, della Chiesa sullo Stato. Se le decisioni vengono prese secondo la libertà di coscienza e del libero esame che un capo si prende contro la libertà delle coscienze di seguire ed ordinarsi al bene, che è l’Ordine Cristiano, allora tutto sembra permesso, per la rovina generale…

E il segno più evidente della presente involuzione nel governo degli uomini sta proprio nell’impressionante allontanamento della falsa chiesa conciliare da questi principi cattolici, per cui, senza il ristabilimento della Chiesa di Gesù Cristo, è vano credere possibile qualche autorità autentica per riordinare il mondo.

32 Risposte

  • E’ non è un caso che l’americanismo sia stato condannato da Leone XIII; l’infallibilità è infatti attribuita non soltanto alle questione di Fede ma anche di costume. Fu John Ireland, già cappellano militare degli unionisti durante la guerra di secessione, diventato vescovo di Saint Paul nel Minnesota, che si recò a Parigi per l’esposizione del 1892; in una conferenza, alla quale partecipo’ in redingote, che affermo”: “Noi preti, e noi vescovi vivono in mezzo al popolo…voi francesi studiate le opere di Bourdalou o del padre Lejeune…invece dovreste studiare i libri di economia sociale”. La Chiesa in America, è certamente la chiesa del popolo: il nostro cuore batte per questa Repubblica”. Ed ancora Mons. Spalding: “Gesù Cristo non ha insegnato al mondo la filosofia, ma una Chiesa”. L’ideologia del “fare”, od ancora meglio del “fare affari”, è alla radice della condanna di Leone XIII:

  • Osservazioni condivisibili, pur con dettagli erronei riguardanti:
    A i carri “stalin” erano costruiti a pezzi negli Usa ed assemblati nell’Urss dal momento che la Russia non possedeva tecnologia industriale sufficiente a creare rapidamente i pezzi da assemblare. Solgenitzin descrive bene questa situazione.
    B La guerra con il Giappone fu provocata apposta prima costringendo il Giappone a limitare il suo naturale espansionismo commerciale in Asia,poi nascondendo la mossa dell’attacco a Pearl Harbour. Apposta per scatenare l’ira del popolo-bue americano nazionalista e patriottico ,mentre il presidente e le alte gerarchie sogghignavano per aver ottenuto quanto volevano.
    Il finale delle bombe atomiche era la sperimentazione piena, “in vivo di quanto gli scienziati ebraici avevano preparato.Non per nulla furono scelte città che non offrivano alcun motivo strategico-militare, ma avevano la più alta densità di cristiani-cattolici di tutto il Giappone.
    Il richiamo in patria del gen.Mac Arthur, durante la guerra di Corea, fu l’ultima mossa di un presidente traditore e servo del sionismo, per evitare il collasso della Corea del Nord e della Cina che l’aiutava. Altrimenti che spauracchio avrebbero dato al popolo americano per il futuro ?Invano i cinesi di Kiang-kai schek , rifugiati in 22 milioni sull’isola di Formosa, avevano sperato che Mac Arthur spazzasse via i comunisti dalla Corea e dalla Cina.Il suo presidente aveva ben diverse mire…
    Così è stata gestita sempre la politica internazionale degli Usa, asserviti al potere economico in mano al sionismo.

  • Osservazioni interessanti. Infatti i motori dei carri armat “Stalin” potevano solo essere fatti all’estero (Studebaker, etc?), l’URSS all’inizio “non possedeva tecnologia industriale sufficiente a creare rapidamente i pezzi da assemblare.” Ma poi è andata in rovina per aver rinversato il grosso delle sue risorse per far vedere al mondo la loro capacità. Si pensi al lo Sputnik e al supersonico “Concordski! Quanto al punto B, lo credo anch’io, ma spetta agli stessi americani dirlo per primi. Poi, suI patetico e costosissimo richiano del gen. Mac Arthur, e alla criminale decisione di usare l’atomica, siamo già a Truman. Anche qui si applica il termine di involuzione nel governo; del senso morale certamente.

  • “Il più grande tradimento di Truman è stato la consegna della Cina al comunismo, toccando di presiedere ai funerali del popolo cinese, al generale Marshall “Premio Nobel” per la Pace, massone e complice di tutti i traditori che hanno pugnalato alle spalle l’Occidente.
    Primo intento di Marshall fu quello di convincere Chiang Kai Shek a ricevere i comunisti nel suo Governo, nel 1946.
    Al rifiuto del generalissimo, poiché questo avrebbe legalizzato l’attività dei cospiratori, Marshall, Truman e gli altri della banda si infuriarono, e cominciarono a rendere difficile la vita ai nazionalisti cinesi.
    Sotto il pretesto di “corruzione” e di “incapacità” rivolte a Chiang, il governo americano recise gli aiuti militari alla Cina nazionalista, mentre la Russia aiutava e armava i comunisti di Mao Tse Tung. Il risultato di questo tradimento dell’alleato è noto.
    L’esercito, nazionalista affondò e i suoi resti si ritirarono a Formosa, mentre il comunismo si impadronì del più grande popolo del mondo.
    La Cina finirà per essere, per l’Occidente, un nemico ancor più temibile della stessa Russia!
    Poco dopo che i comunisti, per il tradimento degli ebrei nordamericani, si impadronirono della Cina, i soldati d’America morirono per difendere la Corea dagli attacchi dei cinesi e dei sovietici.
    Quando, nel 1950, i comunisti trattarono il problema della conquista della Corea, Truman passò la questione al suo collega Stalin.
    Questi chiese di ordinare al generale Douglas Mac Arthur di difendere il paese aggredito.
    Questa farsa era scontata, perché il contrario equivaleva a “scoprirsi” totalmente come complice dei comunisti.
    Ciò che Truman intendeva salvare non era la Corea, ma l’apparenza del suo “anticomunismo”, infatti, era sicuro che, in seguito, i comunisti avrebbero guadagnato “per altre vie”.
    La presenza e l’energia di Mac Arthur cambió il trionfo comunista in una sconfitta che minacciava la distruzione dello stesso regime comunista cinese.
    Allora, il grande traditore Truman destituì Mac Arthur, anticomunista convinto, coprendolo di insulti e calunnie, per giustificare un tale gesto, inconcepibile nel momento in cui i nordamericani, che difendevano la Corea, stavano conseguendo la vittoria, ponendo in difficoltà i presuntuosi cino-sovietici.
    Tuttavia, poco tempo dopo, Mac Arthur ebbe un’accoglienza trionfale al suo ritorno a New York.
    In quell’occasione, il traditore Truman se ne andò a rilassarsi in un campo sportivo…
    La medesima attitudine proditoria e mendace fu messa in atto da Truman contro il senatore Joseph Mac Carthy che tentò di ripulire lo Stato dal virus comunista che lo infestava e che ne minava le basi.
    A Mac Carthy fu riservata una fine peggiore di quella del generale Mac Arthur: egli fu perseguitato, insultato, scarnificato in tutta la stampa giudaica del mondo. Una coalizione giudeo-massonica paralizzò la sua azione patriottica e, sospettosamente, quando già lo si riteneva “bruciato”, mori di “morte naturale” mediante un ben assestato “trattamento medico”.
    Questa è stata, in linea generale, l’attività “patriottica” del “fratello” Truman1.
    1 Per chi volesse ulteriori dettagli su questo tema, può leggere il libro: “La grande cospirazione ebraica ” fine citazione.

  • Per chiarire, a proposito di Truman:
    “Harry Salomon Truman, pure di origine israelita, benché ritenuto cristiano. Il suo nome vero è Shippe.
    Era stato preparato come degno successore del suo fratello di razza e di credo, poiché era vicepresidente, e proclamato presidente dalla moglie di Roosevelt Eleanor, nota come infaticabile agente del comunismo.
    La filiazione massonica di Truman è stata resa nota nel periodico argentino “Noticias Graficas” del 22 giugno 1949, in occasione della riunione massonica del 20 giugno, a Chicago, ove si parlò del “fratello” Truman.”

  • Grazie per l’articolo ed i commenti splendidi.
    Chi è l’autore de “La grande cospirazione ebraica”? Esiste un formato in pdf?

    Grazie ancora.
    Sia lodato Gesú Cristo

  • Anch’io mi complimento per l’articolo di Arai e i commenti di Mardunolbo. Illuminante la sua frase “… Altrimenti che spauracchio avrebbero dato al popolo americano per il futuro?” Oggi il grande inganno continua con l’Isis e ci porta dritti dritti alla Terza Guerra Mondiale. Un bel pretesto per fare entrare in scena come Salvatore della situazione e Padrone del mondo il falso Messia/Anticristo, additato a tutti dal falso Profeta/Antipapa. Chiedo a Mardunolbo di indicare gentilmente presso quale editore è stampato il libro “La grande cospirazione ebraica”. Grazie.

  • Involuzione nel governo degli uomini ma evoluzione per il governo sionista aggiungerei io.La grande cospirazione ebraica si è servita dei presidenti della forte nazione Americana .Il popolo americano è stato tradito pesantemente.Nella costituzione americana una clausola prevede che: Nessuno può essere eletto presidente degli stati uniti se non è cristiano.Clausola che sembra essere stata introdotta da B. Franklin che benché massone temeva il sionismo.Ed allora avremo un Ebreo Presidente Roosvelt che si dichiara episcopaliano:ma discende da Klaes Martensen Rosenfeld.Poi Harry Salomon Truman che si dichiara battista ma il suo vero nome è Shippe,e infine il peggiore Dwight David Eisenhower anche lui episcopaliano ma in realta nemico del Cristianesimo.Vi invito a leggere Traicion a Occidente di Traian Romanescu.

  • Per carità non facciamo di Kennedy un santo…ne ha fatte di porcate pure lui e anche belle grosse! e non sto parlando di chi si portava a letto

  • “Involuzione nel governo degli uomini ma evoluzione per il governo sionista”, infatti, queste sono le due variabili dell’equazione storica, il cui esito – che stiamo vivendo – fu profetizzato dal Signore in Luca 21, 24. Riguardo al governo americano, che poi si estese alle nazioni, tale potere rivoluzionario giudaico era presente dall’inizio attraverso la massoneria, ma proprio in forze, penso da W. Wilson, come descritto. La dichiarazione dell’inglese Balfour è del 1917, ma allora già si può dire che tutto era legato in una sola equazione a due variabili; Cristianesimo o Rivoluzione… e dentro questa, tutte le insidie anticristiane venute dal potere giudaico.

  • Putroppo non ho il libro “la grande cospirazione ebraica” ma ho solo degli stralci di cui ho pubblicato qui qualche pezzo. Credo che Antonio, nel commento delle 10,12 abbia indicato un altro autore valido poichè ho anche io analoghe descrizioni.
    Del resto tutti noi possiamo vedere come con incredibile spudoratezza gli Usa ed Europa (rintronata) osino dissuadere la Russia dall’aggredire i terroristi islamici. Si stanno preparando scenari incredibili se non li vivessimo direttamente ogni giorno. Notate come nessun telegiornale parli mai di quel che succede in Siria !

  • Se cliccate sul mio nome vi potete collegare a chiesaviva e andare al capitolo i giganti del male nella sezione massoneria . Li c’è una parte del libro Traicion a occidente di Romanescu. E’ lincontro famoso di Eisenhower con Krusciov.

  • La grande cospirazione ebraica,arma dell’avversario contro il Cristianesimo non potendo distruggere la Chiesa Cattolica la corrompe dall’interno.Il sinodo di questo ottobre fa parte della cospirazione.Fortemente voluto dal marrano Walter Kasper quest’ultimo ha preparato insieme ad altri pseudo cardinali il loro Instrumentum Laboris per manovrare il sinodo.Il documento sinodale è pieno di espressioni e parole che porteranno i fedeli ad una trasmigrazione dalla Genuina Dottrina Cattolica ad un nuovo senso del credere senza che se ne accorgano.Ipeccatori sono definite come delle vittime innocenti . persone ferite che vanno curate con la misericordia ;non a caso segue il Giubileo.All’inizio del documento i dogmi e le regole definite da papi precedenti vengono nominati come suggerimenti,vi rendete conto?La chiesa Cattolica suggerisce non sancisce.Si gioca molto sul sentimento comune di vogliamoci tutti bene .Questo sinodo è pieno di veleni preparati dagli attori della cospirazione e bisognerebbe scendere in campo contro chi lo sta effondendo nella cristianità,so che ancora ci sono sacerdoti all’interno del Vaticano che si oppongono ma pochi ed inutilmente poiche le decisioni le prendono imarrani prelati tocca anoi laici combattere questo sinodo satanico dico satanico perché subdolo,intriso di aberrazioni, dove si cancella il peccato e lo si fa diventare solo una ferita da curare senza pentimento.

  • Nel sito: onepeterfive.com c’è a preliminary analysis of The Instrumentum Laboris.Vengono focalizzati i paragrafi 115-121-122-123-124 dove si nota bene la volontà di Kasper di avvelenare la Dottrina.Il sito è in inglese .

  • Grazie per tanti preziosissimi contatti!

    Dal mio posso indicare le letture migliori che mi hanno dato la certezza che il nemico numero uno, la testa da schiacciare, è il giudaismo, che comanda la massoneria che a sua volta è comandato da Satana.

    -Massoneria e sette segrete
    -Complotto contro la chiesa
    -Il problema dell’ora presente (2 volumi)
    -La massoneria alla conquista della chiesa
    -Paolo VI beato mai (3 parti)
    -1962 rivoluzione nella chiesa
    -Mistero d’iniquitá

    Ce ne sono molte altre, ma dopo queste letture possiamo combattere avendo ben presente chi è il nemico da cui ci dobbiamo difendere, ovviamente combattendo in primis il peccato e la carne avendo sempre il catechismo di San Pio X come guida principale che ci aiuta a comprendere la Bibbia.

  • Cliccare sul nome di Antonio è stato davvero sorprendente; c´è tutta Chiesa Viva degli ultimi anni. Peccato che non siano quelli i «miei nn.» dove c’erano documenti di primo piano e lavori di prim’ordine come quelli del giudice Agnoli.
    Don Villa era legato a dei cardinali romani e non poteva varcare una certa linea. Perciò, per esempio, dopo averci richiesto un lavoro su Papa Paolo IV e la sua Bolla «Cum ex apostolatus», non l’ha voluto pubblicare!
    In questo senso era uno di quei chierici di valore che pensa che il suo dovere stia attaccare i nemici della Chiesa viva, senza nemmeno discuttere se chi lo deve fare in prima persona ed è il riferimento per la difesa, sia presente. Un dovere mal compreso che son sarà ora Adessa con le sue sparate a riparare. Triste è doverlo dire, ma la dritta via è una sola: attaccarci alla Sede della Voce del Signore – la prima difesa della Fede che, se manca, testimoniarlo dai tetti, senza inventarsi fantasmi materialiter o altre battaglie chisciottesche, è il primo dovere.
    I nemici ci saranno sempre e sono legioni: la nostra speranza di difesa della Chiesa è solo una: la presenza viva del Vicario del Signore. Il mondo clericale – e non meno don Villa – aveva accantonato questa verità cruciale. Poveri noi se non la rievochiamo in tempo, intrattenuti da altre chimere politiche o culturali!

  • Caro Daniele già una volta hai definito Don Luigi Villa un Defensor Fidei solo in parte e da quel che ho capito non ti pubblicò un lavoro tuo.Ti reputo un valoroso difensore della Fede,Daniele e non sto ha discutere sul come lo fai.Don Villa ricevette tre volte l’ ordine di combattere la massoneria nella Chiesa Cattolica,non fu una sua iniziativa.L’allora padre Pio lo comandò e non sto a guardare il pelo nell’uovo che tu chiami dovere mal compreso.Secondo te padre Pio ha sbagliato persona? Ho conosciuto don Villa :tre volte sono stato da lui e ti posso assicurare che è stato benedetto da Nostro Signore Gesù Cristo e come tutti gli uomini e donne Tranne Gesù e Sua Mamma hanno dei difetti piccoli e grandi che inficiano per nulla nel caso Di Don Luigi Villa.Io so delle sue debolezze come lui ha conosciuto le mie .Ilsuo lavoro è stato immane nei decenni ed è stato protetto nei momenti pericolosi dal Signore stesso.L astio è doveroso indirizzarlo verso i vari Kasper e non verso i Defensor Fidei.Non sto qui ad elencare i Grandi risultati della sua Buona Battaglia che Ha ottenuto.

  • Falso. Non ho mai provato astio verso don Villa, anzi. Nemmeno quando mi diceva essere conveniente che celebrasse le due messe, la nuova e la Cattolica (sulla quale mi aveva pubblicato un lavoro in dieci puntate). Le ho risposto di non meravigliarsi se per questo perdesse delle suore. Il fatto è che quando si sente la voglia di esaltare un tal dovere mal compreso, perché accordato soltanto alla linea di cardinali che restavano anonimi, la critica è doverosa, anche postuma, perché non è nemmeno personale, va a ogni pietosa auto-contraddizione di combattere duramente la massoneria, ma riconoscere un «papa» massone o filo-massone. A chi e come si può insegnare a combattere per la Fede con queste inezie clericali? Dicendo che è stato Padre Pio, che non poteva sbagliarsi, ha ordinarlo?

  • Non riesco a comprendere il senso delle ultime tre righe del commento Daniele.Comunque al sig. Adessa hanno ucciso un familiare per il suo lavoro a don Villa tentarono di ucciderlo diverse volte.E poi non mi hai risposto .Secondo te padre Pio ha sbagliato persona ?

  • Antonio: che senso ha la domanda se padre Pio ha sbagliato persona? Ha assicurato infallibilità anche a don Villa?
    Per favore ricordami le righe che non comprendi e principalmente daci le notizie che sai di questa terribile morte e tentatvi. Grazie

  • Certo lo hi detto tu stesso ma più che infallibilità io la chiamerei protezione celeste.Don Luigi Villa ha agito esattamente come un agente segreto soprattutto nei primi anni e questa sua prudenza la ha conservata quando ha cominciato a fare di più lo scrittore teologo .Don villa aveva il cuore dei bambini ma nonostante questo rimaneva prudente.Forse per questo non ha voluto pubblicare il tuo lavoro non credo che non gli sia piaciuto visto come scrivi.Le ultime tre righe sono due frasi oppure una sola ?Riguardo al sig. Adessa non è una cosa recente me ne ha parlato lui stesso nel 2007 la prima volta che andai a Brescia da don Luigi Villa mi sembra per il suo lavoro con don Villa.Certamente è stata la massoneria.Dei tentativi a don Villa mi sembra strano che non li conosciate visto che hai collaborato con lo stesso don Villa

  • Domando perdono al sig.Adessa nel caso lo avessi offeso nel rendere pubblica una confessione su affari personali ma mi sembrava opportuno nel contesto della discussione .

  • Don Villa agente segreto? Se lo dici te… ma sarà stato per poco perché lui promosse pure convegni a Roma (uno sulla perdita del senso del peccato, se ben ricordo). Quanto a attentati, mi raccontò quello a Parigi (Champs-Élysées), quando si è preso un pugno che gli spaccò la mascella. Ma era troppo breve il tempo insieme per scambiarci lagne su persecuzioni personali. Riguardo al lavoro sulla «Cum ex» non era solo mio, comunque era principalmente la parola di un grande Papa che i chierici – per finta prudenza – si permettono di omettere. Per ora può bastare così.

  • Mi dispiace ma non condivido il sentimento di erigere un sacerdote come luce per tutti noi. Specialmente se questo sacerdote aveva delle resipiscenze ed omissioni ed incoerenze che inficiavano proprio il suo lavoro , pur nobile ed importante fosse.
    Il desiderio di elevare un “capo” ad ogni costo è una spinta comprensibile in questi tempi truci e neri di buio,e senza il normale capo per i cattolici, ma è una spinta sbagliata e pericolosa. Così come mons Lefebvre, pure mons Guerard e così don Villa ! Per favore non creiamoci idoletti dei tempi di confusione… Ognuno sappia con prudenza discernere ed accogliere quanto di “giusto” arriva considerando la logica che esiste in un discorso od ipotesi o teoria, ma senza scannarsi tra noi per questa ! Noi che aspiriamo alla Verità + di qualsiasi cosa e che cerchiamo la luce che non troviamo dai pastori attuali !

  • Devo ringraziare a Mardunolbo, sia per i suoi validi commenti, che hanno arricchito l’articolo, sia per questa chiusura che mi risparmia la risposta che può dispiacere all’amico Antonio. Si perché anch’io non posso condividere il sentimento di erigere – per esempio don Villa a esempio di sacerdote, pur in vista delle sue nobili intenzioni e degl’importanti lavori fatti fino alla fine. Il problema è che questi erano fatti volutamente solo in parte. Per prudenza? Ebbene questa era ed è la «prudenza» sbagliata e pericolosa che ha condotto a questi tempi da bergogliarsi. Oggi si sentono quelli che insegnano fedeltà alla linea di Guérard o di de Nantes o di Mgr Lefebvre. Ho dovuto far ricredere uno di questi superiori documentando che «queste linee» non sono né uniche, né sempre cattoliche secondo i loro stessi testi e parole!
    Perciò “ognuno sappia con prudenza discernere ed accogliere quanto di “giusto” arriva considerando la logica che esiste in un discorso o ipotesi o teoria”… e non secondo il proprio idoletto o opinione! Noi siamo cattolici che aspiriamo alla Verità integra, perciò: «poni mente a ciò che è detto senza voler sapere chi l’ha detto!»

  • Caro sig. Arai Daniele,

    Volevo leggere un commento del sig. sul Sinodo. Manca a tutti buon senso, perchè i pastori sono più ferite che le famiglie che vogliono guarire. Penso ancora che siamo davanti il caso che sono i pastori che feriscono molti famiglie. Nessuno cattolico che ha buon senso può pensare che le proposte di Bergoglio e Kasper possono essere medicina per le famiglie.

    Bergoglio è una sorta di Voltaire che se dice cattolico. Siamo davanti un sinodo che la parola d’ordine è: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”. Questo comincia con la tacita constatazione che Bergoglio, molti vescovi e cardinale non sono d’accordo con ciò che dice Nostro Signore Gesù Cristo. Infatti, è ad un diritto di dire che vogliono ridurre l’insegnamento di Nostro Signore, perché hanno di ripetere le sue parole, ma hanno di insegnare un’altra cosa attraverso la pastorale.

    Il problema della libertà non è stato molto trattato nella Chiesa del Concilio. La Humani Generis stabilisce dei limite per la discussione tra i teologi in quanto il Bergoglio e la Chiesa del Concilio discutono una dottrina già definita per la Chiesa. Che tipo di libertà è questa? Me sembra, infatti, essere una libertà di tipo voltariana, non cattolica. Un punto interessante sulla questione della libertà è che se può sospettare che la comunione nella Chiesa del Concilio si basa sulla libertà e non sulla fede. Infatti, ci sono persone in tutti i gradi della gerarchia, movimenti e ordine che hanno la stessa libertà, ma non hanno la stessa fede. Questa è la evidenza del mio sospetto, se hanno la stessa libertà, per fare un esempio, l’Opus Judei e il CN, la comunione della Chiesa del Concilio se basa sulla libertà, non più sulla fede.

    Ancora sulla mancanza di buon senso nel sinodo: tutti sappiamo che avvrà di questo evento un’ermeneutica della riforma nella continuità e una da rottura e il sinodo dei mass media (l’unica novita sarà il Sinodo di Marta Media). Quindi, quale il senso di un sinodo se non hanno sono capace di risolvere i problemi di principi di questa Chiesa? E quando se vede un’uomo come Kasper proporre dell’eresie in un sínodo, se deve essere imbecile per continuare a crederr che il problema della Chiesa del Concilio è solo di ermeneutica.

    Per finire, la renuncia di Ratzinger, non può essere considerata un altro atto in più del Colegio dei vescovi?

  • Caro Gederson, ha fatto bene a ricordare questi punti. Infatti una vera evoluzione o, nel senso inverso, involuzione nella vita degli uomini e delle società può solo avvenire a partire dalle questioni più alte, perciò gerarchicamente d’alto in basso; perciò dalla fede sulla ragione, dalla verità sulla libertà, dai principi sui valori, insomma dal Pensiero di Dio su quelli degli uomini. In questo senso si capisce l’intenzione di far prevalere sulla Misericordia divina un’untuosa misericordia bergogliona che può piacere agli uomini ma è contraria all’ordine della loro vita spirituale e sociale. Quando le questioni più importanti sono date in pasto a un’astrusa opinione pubblica di stampo modernistico allora tutto è rovesciato. In questo senso nel prossimo articolo voflio ricordare un insegnamento del Papa Pio XI: “Ed è certo uno dei più pericolosi errori dell’età nostra l’aver preteso di separare la moralità dalla religione, togliendo così ogni solida base a qualunque legislazione.” Non si tratta forse del principio che questo sinodabulo vuol rovesciare?

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