In galera, in galera! L’ultima crociata del Pd di Matteo Renzi l’ha lanciata il possibile candidato sindaco di Milano, Emanuele Fiano. Che il 2 ottobre scorso ha presentato una proposta di legge firmata da altri 63 suoi compagni di partito per mandare in galera chi fa il saluto romano o commercia in immaginette, busti e ricordi vari di Benito Mussolini. I 64 deputati del Pd chiedono di introdurre nel codice penale un nuovo articolo, il 293 bis, che prevede la pena della reclusione da sei mesi a due anni per chiunque “propaganda le immagini e i contenuti propri dle partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero delle relative ideologie, anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli ad essi chiaramente riferiti, ovvero ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità”.
Una proposta che oltre a riempire non poco le patrie galere avrebbe l’effetto di azzerare il Pil a Predappio e dintorni, dove il merchandising del Duce ancora fa ottimi affari, vendendo ricordi, immaginette, cimeli (busti, quadri, monete) e perfino bottiglie di vino dedicate a Mussolini. Secondo Fiano & c dovrebbero finire in galera non solo i produttori, ma anche i vari commercianti al dettaglio o gli ambulanti che vivono di quello. “Sono ormai frequenti”, spiegano, “i fatti di cronaca che riportano la denuncia e lo sconcerto da parte dei turisti in viaggio nel nostro Paese che si trovano di fronte a vetrine che pubblicamente espongono oggetti o immagini che si richiamano a tali ideologie”.
Quanto al saluto romano, Fiano se la prende con il tribunale di Livorno che nel marzo scorso “ha assoplto quattro tifosi scaligeri ripresi dalle telecamere nell’atto di compiere il saluto romano durante la partita di calcio Livorno-Hellas Verona del 3 dicembre 2011”. Siccome oggi “il saluto romano non costituisce reato perchè non è punibile il gesto in sè”, è necessario per il Pd “un intervento normativo che colpisca in maniera inequivoca l’espressione di un gesto così inequivocabilmente legato alla retorica del passato regime fascista”. Non sarà per altro semplicissimo per i magistrati decidere: circolano molte foto di personaggi (da Renzi a Ignazio Marino) colti nell’atto di salutare con la mano destra e il braccio teso davanti a sè. Rischieranno la galera pure loro se un pm applicherà alla lettera la legge?
Già in questo post con le immagini che pubblichiamo per fare capire, rischiamo una decina di anni di carcere. Perchè la proposta prevede pure una aggravante (un terzo di pena in più, quindi da un minimo di 8 a 32 mesi di carcere) per chi diffonde gadget e immagini fasciste “attraverso strumenti telematici o informatici”. Pronti dunque ad arrestare chiunque le diffonda su facebook o i social network, “terreno privilegiato attraverso le nuove tecnologie che consentono con pochi click di veicolare messaggi, immagini o simboli a una platea di destinatari certamente sconosciuta ai tempi in cui fu approvata la legge Scelba”, che vietava la riorganizzazione del disciolto partito fascista.
Rispondo secondo prassi e tradizione: ME NE FREGO!!!2
Non passa giorno che questi pidioti non riescano a ostentare sempre di più la loro crescente supidità.