Istruzione Cattolica venerdì, 21:44

Stavo or ora riflettendo, parlando con un amico prete, che “non abbiamo mai avuto fedeli così ignoranti” come da quando tutto a messa è diventato “comprensibile” e persino la pastorale “adulta” rasenta l’infantilismo.
Abbiamo dovuto attendere la messa nella nostra lingua per non capirci più nulla. Abbiamo dovuto aspettare la “partecipazione” per diventare così passivi mentalmente nonostante l’attivismo fisico. Siamo giunti al punto in cui è diventato una astrazione indefinibile persino la Presenza Reale sull’altare: spesso i fedeli non ne sono più consapevoli, il clero, dal canto suo, quando non è scettico è indifferente; entrambi sono fermi sulla strinsciante quasi certezza che si tratti di un simbolo.
Eppure le nostre nonne non erano così. Le nostre nonne spesso non sapevano né leggere né scrivere, non conoscevano né il latino né l’italiano, eppure capivano e sapevano non tutto ma l’Essenziale.
Vedete, una mia nonna era nata nel profondo Sud del 1909,in un paese di grande miseria, dove l’analfabetismo era del 99% e la fame pure. Era già vecchia quando io nacqui.
Il giorno prima alla cresima (lo stesso fu per la prima comunione) mi chiamò e così come aveva fatto con i suoi figli, mi spiegò cosa stavo facendo, in due parole: “ADESSO TU DIVENTI un CRISTIANO COMPLETO”.
Capii tutto e rimasi basito, perché, solo allora mi resi conto, dopo tanti anni di catechismo ero arrivato a quel giorno senza sapere di preciso cosa stessi facendo, cosa significasse. Perché nessuno era stato capace di trasmettermelo.
Mia nonna invece, che non aveva alcuna cultura e ciò che sapeva l’aveva imparato da sua nonna e “a (come diceva lei) dottrina”… come chimavano il catechismo di una volta, mi consegnava quello che le era stato trasmesso a sua volta.
Non l’ho mai dimenticato.
Allora ebbe ragione il cardinale di Monaco: il dramma della chiesa è la scomparsa “delle nonne” che trasmettevano quel che avevano ricevuto.
Vedete, una mia nonna era nata nel profondo Sud del 1909,in un paese di grande miseria, dove l’analfabetismo era del 99% e la fame pure. Era già vecchia quando io nacqui.
Il giorno prima alla cresima (lo stesso fu per la prima comunione) mi chiamò e così come aveva fatto con i suoi figli, mi spiegò cosa stavo facendo, in due parole: “ADESSO TU DIVENTI un CRISTIANO COMPLETO”.
Capii tutto e rimasi basito, perché, solo allora mi resi conto, dopo tanti anni di catechismo ero arrivato a quel giorno senza sapere di preciso cosa stessi facendo, cosa significasse. Perché nessuno era stato capace di trasmettermelo.
Mia nonna invece, che non aveva alcuna cultura e ciò che sapeva l’aveva imparato da sua nonna e “a (come diceva lei) dottrina”… come chimavano il catechismo di una volta, mi consegnava quello che le era stato trasmesso a sua volta.
Non l’ho mai dimenticato.
Allora ebbe ragione il cardinale di Monaco: il dramma della chiesa è la scomparsa “delle nonne” che trasmettevano quel che avevano ricevuto.
Autore: Il Mastino
Fonte: http://gloria.tv/media/2gZGdSCFMfz