Intervistato da Brescia Today, don Fabio Corazzina, già coordinatore nazionale di Pax Christi, l’associazione portata alla ribalta soprattutto da don Tonino Bello, apre alle unioni gay ed al matrimonio per i sacerdoti.
“Non bisogna essere fondamentalisti ed integralisti ed incapaci di vedere la vita della gente. – ha dichiarato – Non si deve commettere l’errore di erigere dei muri. Tutti siamo chiamati a superare i confini e ad accogliere, a tenere le porte aperte in un continuo confronto con il Vangelo. La Chiesa che trasforma i confini in muri non è la mia Chiesa, è quella contro la quale ho lottato e continuerò a lottare. Credo che lo Stato debba riconoscere le unioni civili, anche quelle tra omosessuali, perché tali coppie devono essere tutelate.Estendendo i diritti (e i doveri pure) e la tutela ad altre forme di famiglie non si toglie niente alla famiglia tradizionale e non si attacca la sua dignità.”
Rispetto al tema del matrimoni per i sacerdoti, don Corazzina ha testualmente detto che è “giusto che venga concessa la possibilità ai singoli di scegliere e decidere liberamente. Il celibato non è un dogma, ma è una legge vigente nella Chiesa occidentale che potrebbe essere riscritta e motivata in qualsiasi momento.”
E chi se lo piglia questo qui!?!
Degno esponente della chiesa conciliare che NON E’ la Chiesa cattolica.
Ha la faccia da peppone , dal resto a far vedere peppone amico di don camillo , qualche disguido poteva nascere 🙂 .
Basta guardarlo.