L’ultima bufala è l’avere inventato di sana pianta la storia di una guardia di sicurezza musulmana che ha bloccato il kamikaze islamico prima che entrasse allo Stade de France, venerdì scorso, salvato così migliaia di vite.
La bufala è nata da un avvincente racconto degli eventi pubblicato dal Wall Street Journal. La storia citava uno steward che ha chiesto di essere identificato solo come ‘Zouheir’.
L’uomo ha raccontato come uno degli attentatori suicidi avesse un biglietto per la partita tra Francia e Germania, e che venne respinto dalle guardie di sicurezza che avevano scoperto il suo giubbotto esplosivo. L’immigrato islamico si era così fatto esplodere fuori lo stadio.
Ovviamente, i fanatici dell’immigrazione, che sono una specie patetica, hanno preso la notizie e l’hanno manipolata.
Così, lo steward che ha raccontato l’atto di eroismo di alcune guardie di sicurezza, è diventato egli stesso la ‘guardia di sicurezza eroe’. Islamica oltretutto, solo basandosi sul nomignolo.
Ma non solo, questo tal Zouheir non è nemmeno stato un testimone, era di stanza in altre zone dello stadio, e che cosa ha sentito riguardo il mancato ingresso del kamikaze è, in realtà, un racconto di seconda mano da parte di colleghi che erano più vicino alla zona.
Questi fatti non hanno però fermato la bizzarra propaganda su Zouheir, salutato come un eroe musulmano sui social network e su siti di notizie tra cui spicca il noto sito di bufale Huffington Post.
“Zouheir” è stato menzionato più di 8.000 volte su Twitter.
Sono così disperati dal trovare una figura positiva tra gli immigrati, da inventarsela.