Report su Felice Maniero

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Segnalazione di Sigfrido Ranucci

«La figlia di Felice Maniero uccisa per vendetta»

A smentire la tesi del suicidio della figlia dell’ex boss della mala del Brenta è Giancarlo Carpi. L’anticipazione dell’inchiesta di Report in onda domenica.

 Non sarebbe stato un suicidio per una delusione d’amore, quello di Elena, la figlia dell’ex boss della mala del Brenta Felice Maniero. Sarebbe stata invece uccisa per una vendetta nei confronti di quel padre colpevole di aver collaborato con la giustizia. È quanto racconta per la prima volta a Report Giancarlo Carpi, l’ex camionista che negli anni Novanta aveva fondato con altri la struttura militare segreta “Legione Brenno”, una struttura coinvolta in un traffico di armi. Carpi aveva partecipato segretamente alla guerra tra Serbi e Croati ed era poi finito in carcere a Padova, dove aveva contatti con uomini legati alla mafia veneta. Gli uomini riferivano di un prossimo omicidio della giovane trentenne.

Dopo un volo nel buio dalla finestra della sua mansarda nel febbraio 2006, Elena Maniero fu ritrovata senza vita in un cortile di un condominio a Pescara dove viveva sotto falso nome. La vicenda è stata archiviata come suicidio per motivi sentimentali, nonostante i dubbi dell’epoca di Felice Maniero, che invece oggi – contattato da Report – non sembra più credere all’ipotesi dell’omicidio.

«Gli hanno ammazzato la figlia», rivela ora Carpi all’interno di una incredibile inchiesta di Report dedicata invece a un gruppo di contractors clandestini incaricati di addestrare delle milizie in Somalia e al traffico di armi internazionale, in onda domenica prossima alle 21.45 su Rai3.

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