Il Presidente Anpi di Soave aveva duramente attaccato il Fascismo dicendo che non fece riforme ma fu solo violenza e dittatura….Da L’Arena di Verona di oggi gli replica il nostro Responsabile Matteo Castagna
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Perfetto,non serve aggiungere altro.Bisognerebbe scriverlo sui muri delle citta’ a perpetua memoria.Dimenticavo. Bisognerebbe avvisare la Boldrini che voleva togliere il nome di Mussolini al foro italico.
Ah! Ah! Ah! L’INPS l’ha inventata Mussolini? Altra balla fascista.
Il sistema della previdenza sociale fu istituito in Italia nel 1898 con la creazione della Cassa nazionale della previdenza: si trattava di una assicurazione volontaria, finanziata dai contributi pagati dai dipendenti, ed integrata dall’intervento statale e da versamenti volontari dei datori di lavoro. Nel 1919 divenne obbligatoria l’assicurazione per invalidità e la vecchia con la Cassa nazionale per le assicurazioni sociali (CNAS), che prevedeva l’iscrizione obbligatoria per tutti i lavoratori. Questa istituzione divenne nel 1933 Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale (INFPS). L’ultima modificazione del nome avviene nel ’43, diventando INPS.
Per onestà intellettuale devo dire che Mussolini ha istituito, nell’aprile del 1939, la pensione di reversibilità, cioè la parte della pensione spettante ad uno dei due coniugi alla morte dell’altro, molto importante viste le centinaia di migliaia di vittime causate dalla seconda guerra mondiale alla quale l’Italia prese parte per volere di Mussolini (ma che bravo cristiano: infatti è noto a tutti che nostro Signore Gesù Cristo non è il Dio della pace, ma della guerra). Sempre nel 1939 i limiti di età per andare in pensione vennero fissati a 60 anni per gli uomini e 55 per le donne.
Le pensioni di vecchiaia e invalidità hanno origini antiche e all’epoca di Mussolini erano già obbligatorie per tutti i lavoratori. Il duce si limitò a cambiare il nome della CNAS in INPS, a creare un unico testo legislativo pensionistico e a introdurre le pensioni di reversibilità, il TFR, i sussidi di disoccupazione e di maternità. Vorrei concludere ricordando che in Norvegia, nel 1936, senza bisogno di alcuna dittatura, fu approvata una legge che istituiva le pensioni di vecchiaia per tutti i cittadini.
Un elenco interminabile di norme e leggi sulla previdenza sociale furono aggiunte dopo la seconda guerra mondiale, con l’avvento dell’Italia repubblicana e antifascista.
Hai capito, Signor Castagna? Legga e impari e non dica bugie perché, altrimenti si va all’inferno con le palle di fuoco in bocca. Ah! Ah! Ah!
Astioso Franco, il suo post, nonostante la disamina storica, dimostra proprio che l’ INPS lo ha inventato, in quanto tale, il Duce. Se questo le brucia, a noi non importa. Il dato storico è che l’INPS fu inventato da Benito Mussolini. E’ noto a chi ha letto il Vangelo ed è cristiano che Gesù non è venuto a portare la pace ma la spada. Forse è un altro dato che i parrocchiani pacifisti o catto-comunisti amano dimenticare o correggere o mistificare come hanno mistificato la storia.