In premessa, “Christus Rex” comunica ai lettori che in questo articolo non vi è alcun intento polemico, ma viene espressa l’opinione dell’autore in maniera molto chiara e approfondita. Egli rigetta ogni forma di “conclavismo” che ha eletto “papi” (come già ha avuto modo di precisare in un commento all’Editoriale della scorsa settimana) né ritiene che noi abbiamo autorità di eleggerne uno. Questo articolo è motivo di riflessione sulla situazione del Papato. Nessuno abbia a sentirsi colpito perché intenzione, almeno la nostra, è ESCLUSIVAMENTE quella di dibattere rispettosamente per il Bene della Chiesa. Ogni contributo, pacato e costruttivo, in tal senso, è auspicabile e gradito.
L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
- Poiché la questione della successione nella Sede di Pietro è alla base della crisi che sembra senza uscita per il cattolici odierni, cominciamo per vedere cosa si è fatto per evitare che già nel conclave per eleggere il successore di Paolo 6º, tutto continuasse con un altro «papa conciliare». In tal senso abbiamo la lettera di Mgr. Lefebvre a molti cardinali elettori.
Lettre de Mgr Lefebvre à plusieurs cardinaux
«Eminence Révérendissime,
«A nouveau la Providence vous appelle à rejoindre la salle du Conclave pour élire le futur successeur de Pierre. La situation de l’Eglise est telle que seul un Pape tel que saint Pie X peut arrêter l’autodestruction dont Elle souffre surtout depuis le Concile Vatican II. Poursuivre les orientations de ce Concile et des Réformes post-conciliaires, c’est étendre l’apostasie et mener l’Eglise vers sa ruine. On juge l’arbre à ses fruits, dit Notre Seigneur Lui-même. Or d’ici peu des diocèses nombreux vont se trouver dans une pénurie tragique de prêtres.
«Maintenir comme bases de l’activité de l’Eglise des documents comme ceux de la «Liberté Religieuse», de«L’Eglise dans le monde», et des «Religions non chrétiennes», et bien d’autres qui sont à l’origine des Réformes post-conciliaires, c’est admettre «la fumée de Satan» dans l’Eglise.
«La Réforme Liturgique en particulier et celle de la Sainte Messe spécialement atteint l’Eglise en ce qu’Elle a de plus essentiel et de plus cher : le Saint Sacrifice de Notre Sauveur, avec son infinie satisfaction.
«Un Pape digne de ce nom et vrai successeur de Pierre ne peut pas déclarer qu’Il se donnera à l’application du Concile et de ses Réformes. Il se met, par le fait même, en rupture avec tous ses prédécesseurs et avec le Concile de Trente en particulier.
«L’Eglise qui est essentiellement Tradition c’est-à-dire transmission fidèle du dépôt de la foi de génération en génération ne peut supporter une rupture comme celle de Vatican II sans s’autodétruire. Cette rupture n’a été possible que par la pression des groupes progressistes à l’intérieur d’un Concile «pastoral», d’«aggiornamento».
«Seule la réaffirmation constante de la foi catholique peut être la source de l’unité. L’autorité du Souverain Pontife ne se justifie qu’à ce prix. Les circonstances dans lesquelles elle a été conférée à Pierre le manifestent avec clarté. Comment peut-on utiliser cette Autorité si vénérable au service d’un oecuménisme qui transforme les catholiques en protestants, en athées, ou en charismatiques?
«Nous vous supplions, Eminence, d’avoir ces pensées présentes à l’esprit lorsque vous devrez faire le choix du Successeur de Pierre. Nous prions l’Esprit Saint de vous donner Lumière et Force pour que le Règne de Notre Seigneur arrive. Daignez agréer, Eminence Révérendissime… in Xto et Maria.
NOTE : Le cardinal Karol Wojtyla, archevêque de Cracovie et futur Jean-Paul II, aurait été destinataire de cette lettre.
Inutile voler oggi fare l’analisi dei termini di questa Lettera; ci basta sapere che una «successione conciliare» era gravemente contestata da un Vescovo che raccoglieva dubbi e contestazioni di un grande numero di cattolici fedeli sulla mutazione, sia nella Dottrina, sia nella Liturgia.
In questo senso, molto era già stato testimoniato e scritto allora, con parecchie rotture, abbandoni e perfino espulsioni di marchio «conciliare».
Ci basti quella del dotto Rv. Padre Gesuita messicano Joaquín Saenz y Arriaga (fondatore della “Union Catolica Trento”). Come dottore in filosofia e teologia, faceva parte del gruppo che editò il libro “Complotto contro la Chiesa”, che fu presentato col pseudonimo di Maurice Pinay alla vigilia del Concilio in diverse lingue. Quando questo Vaticano 2 seguì la via opposta invertendo le vie della Chiesa e smontando le sue difese, egli rifiutò da subito tale insegnamento e scrisse nel 1966: “La nueva Iglesia Montiniana” a cui fanno seguito, “Cisma o Fé”?, “Escomulgado?” e nel marzo 1973, un documentato e voluminoso libro dal titolo: “Sede Vacante. Paulo VI no es legittimo Papa”.
L’autore vi sosteneva, in base alla legge della Chiesa, che Paolo 6º (Montini) non era Papa legittimo ma antipapa, o perché al momento dell’elezione non era, per precedente eresia soggetto capace della carica o perché, eletto, ha perso il pontificato per eresia, approvando il «Concilio e la nuova messa».
In questo senso la lettera sopra di Mgr Lefebvre già sembra un avviso inutile.
Eppure, essa servì di ammonimento su quanto succederà negli anni seguenti del pontificato di Giovanni Paolo 2º, Karol Wojtyla, di Cracovia, che era uomo del Vaticano 2. Così, nel 1983, Mgr Marcel Lefebvre insieme a Monsignor Antonio de Castro Mayer, scrivono a questo «papa» quanto segue sotto in un riassunto della storia di tali documenti, tradotti in italiano.
«Lettera aperta al Papa – Manifesto Episcopale» (21 novembre 1983)
Nel novembre 1983, Mons. Lefebvre e Mons. Castro-Mayer inviarono a Giovanni Paolo una Lettera aperta con un dettagliato Manifesto Episcopale:
“La situazione della Chiesa, da venti anni, è tale che essa appare come una città occupata. Migliaia di sacerdoti e milioni di fedeli vivono nell’angoscia e nella perplessità a motivo della “autodemolizione della Chiesa” Gli errori contenuti nei documenti del Vaticano II, le riforme postconciliari, e particolarmente la Riforma liturgica, le false concezioni diffuse da documenti ufficiali, gli abusi di potere compiuti dalla gerarchia, li gettano nel turbamento e nel disagio. […] Tacere in queste circostanze significherebbe farsi complici di queste cattive opere (cfr. 2Gv 11) […] È con i sentimenti di S. Paolo di fronte a S. Pietro, allorché gli rimproverava di non seguire la “verità del Vangelo” (Gl 2, 11-14), che noi ci rivolgiamo a Voi”.
Non vi fu risposta. Cominciava a farsi evidente, o il disinteresse per le questioni riguardanti la fede, o allora, il che è peggio, la deliberata deviazione dalla verità del Vangelo. E la conferma è continuata a venire indirettamente dai fatti.
Un anno dopo il «Manifesto» dei due Vescovi, il Vaticano fece la mossa dolosa dell’Indulto per la Messa tradizionale; a condizione che gli interessati prendessero le distanze dai dissidenti del Vaticano 2, mentre Giovanni Paolo 2º appoggiava vecchie e nuove eresie, dalla protestante alla neocatecumenale, avendo perfino predicato nel tempio luterano di Roma, affermando che si dovrà “rifare il processo a Lutero in modo più oggettivo”, dando così ad intendere che la sentenza di Papa Leone X sulla questione di fede sia ingiusta e riformabile.
Si riceveva regolarmente in Vaticano esponenti massonici, come il B’nai B’rith, con cui conclusero rapporti di collaborazione … Ma ai due Vescovi si riservava solo animosità e disprezzo. Si delineava l’esistenza di un «altra chiesa»!
Ora, poiché le parole finali del Manifesto richiedevano una risposta mai venuta, un anno dopo, nel novembre 1984, Mons. de Castro Mayer, dopo il silenzio che cadde su tutte queste gravissime questioni, concesse il giorno 6 un’importante intervista al noto «Jornal da Tarde» di S. Paolo, dichiarando che “il Vaticano 2, nei suoi documenti, come la dichiarazioni Dignitatis humanae, proclamava una eresia oggettiva per cui: “La Chiesa che aderisce formale e totalmente al Vaticano II con le sue eresie, non è né può essere la Chiesa di Gesù Cristo. Quelli che seguono o applicano tale dottrina dimostrano una pertinacia che normalmente configura l’eresia formale. Se ancora non li abbiamo accusati categoricamente di tale pertinacia fu per dirimere la minima possibilità d’ignoranza su questioni così gravi. Ma se può non essere ancora chiara la pertinacia nella forma di un’effettiva offesa alla Fede, questa pertinacia si manifesta nell’omissione di difenderla”. – E l’indulto per la Messa tradizionale? “Lo considero doloso, poiché pretende autorizzare, come se fosse illegale, quanto non richiede tale autorizzazione!”
Nel 1985 i due Vescovi, di fronte al pertinace silenzio del Vaticano su questioni così gravi per la Fede, prepararono un’ altra lettera al «Papa» per l’occasione del Sinodo per l’occasione del Sinodo dei vent’anni del Vaticano 2º, scrivendo insieme a Giovanni Paolo per dire che, “se il sinodo non tornava al magistero della Chiesa, ma ribadiva in materia di libertà religiosa tale errore, fonte di eresie: avremo il diritto di pensare che i membri del sinodo non professano più la fede cattolica … e Voi non sarete più il Buon Pastore.” Su tali gravissime parole Giovanni Paolo fece solo un ironico commento alla stampa; dimostrava così la sua pertinacia di fronte a quella vera e propria ammonizione che le era arrivata pubblicamente.
Inutile, ricordare che la «pastorale ecumenista» di Giovanni Paolo II continuò come prima, peggio di prima. Il 2 febbraio 86, in India, riceve in fronte da una sacerdotessa di Siva il segno del “tilak”. Poi, a Madras, le ceneri iniziatiche di sterco di vacca sacra, ecc. fino alla riunioni delle grandi religioni ad Assisi.
Dichiarazione di Buenos Aires
Alla fine del 1986, dopo l’abominio d’Assisi, i due Vescovi si trovarono a Buenos Aires per pubblicare una dichiarazione che accusa la “rottura con la Chiesa”.
«In conseguenza alla visita di Giovanni Paolo 2º alla sinagoga e al congresso delle religioni ad Assisi Roma ci ha fatto chiedere se abbiamo l’intenzione di proclamare la nostra rottura con il Vaticano in occasione del congresso di Assisi. A noi sembra piuttosto che la domanda dovrebbe essere la seguente:
«Credete e avete l’intenzione di proclamare che il Congresso di Assisi consumi la rottura delle Autorità romane con la Chiesa Cattolica? Perché è proprio questo che preoccupa coloro che sono ancora cattolici. In effetti, è ben evidente che a partire dal Concilio Vaticano II il Papa e gli Episcopati si allontanano sempre più nettamente dai loro predecessori. Tutto ciò che è stato messo in opera dalla Chiesa nei secoli passati per difendere la fede, e tutto ciò che è stato compiuto dai missionari per diffonderla, fino al martirio, è considerato ormai errore di cui la Chiesa deve scusarsi e per cui dovrebbe farsi perdonare …Da qui il voltafaccia completo di Roma a partire dal Vaticano II che ci fa ripetere le parole rivolte da Nostro Signore a coloro che stavano per arrestarlo: Haec est hora vestra et potestas tenebrarum – Questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre (Lc XXII 52-53)… voltate le spalle ai loro predecessori e rompete con la Chiesa Cattolica, vi mettete al servizio dei distruttori della Cristianità e del Regno Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo… Il colmo di questa rottura con il magistero anteriore della Chiesa si è raggiunto ad Assisi, dopo la visita alla sinagoga. Il peccato pubblico contro l’unicità di Dio, contro il Verbo Incarnato e la Sua Chiesa, fa fremere d’orrore: Giovanni Paolo II che incoraggia le false religioni a pregare i loro falsi dei: scandalo incommensurabile e senza precedenti… noi che restiamo in modo indefettibile attaccati alla Chiesa Cattolica Romana di sempre, siamo obbligati a constatare che questa religione modernista e liberale della Roma moderna e conciliare si allontana sempre più da noi che professiamo la fede cattolica degli undici papi che hanno condannato questa falsa religione. La rottura non viene dunque da noi, ma da Paolo VI e da Giovanni Paolo II, che rompono con i loro predecessori … Noi consideriamo, dunque, come nullo tutto ciò che è stato ispirato da questo spirito di rinnegamento: tutte le riforme postconciliari e tutti gli atti di Roma che sono compiuti con questa empietà. Buenos Aires, 2 dicembre 1986.
Seguirono alla fine del 1987 le parole scritte da Mgr Lefebvre ai futuri vescovi in altra forma: «in Vaticano ci sono degli anticristi». Sono parole che venivano come inevitabile conclusione dei documenti sopra. Questi testi rimarranno per sempre nella storia della Chiesa dei nostri tempi tenebrosi più che le tante prediche, omelie e scritti ormai nascosti o dimenticati. Peccato che del Vescovo Antonio de Castro Mayer si abbiano solo le parole di quanto già allora diceva pubblicamente durante le consacrazioni episcopali di Ecône, testimoniate da molti e dallo stesso P. Schmidberger: siamo senza papa, in Vaticano c’è un antipapa. Tutto ciò è nella mia «Lettera aperta ai dirigenti della FSSPX» che è stata pubblicata l’11 luglio 2014 su agerecontra … senza alcuna risposta.
Si deve sapere, però, che pure questa Fraternità, in un scritto teologico di msr Tissier de Mallerais, riconosce che la chiesa conciliare è un’altra Chiesa.
Il deleterio «conclavismo» dell’illusionismo clericale
A questo punto, vista la continuità dottrinale modernista conciliare promossa dai «papi conciliari» è evidente che i conclavi che li hanno eletto devono essere considerati nulli perché i loro eletti al momento dell’elezione non erano, per precedente eresia modernista, soggetti capaci per la continuità della carica o perché, eletti, persero il pontificato per eresia, promuovendo il Vaticano 2. È il «CONCLAVISMO» MODERNISTA SPACCIATORE DI ANTICRISTI l’elemento di cui nessun cattolico può gloriarsi. Ciò detesto, allo stesso tempo che professo la Fede cattolica nella necessità assoluta del Papa, quindi del conclave per eleggerlo.
In questo senso, già prima della morte di Giovanni Paolo 2º, scrivevo ai dirigenti della FSSPX e altri, sull’opportunità di ripetere la lettera di Mgr Lefebvre ai cardinali elettori, ma ne traendo le conclusioni sul periodo di apostasia dilagante da Roma in tutto il mondo come conseguenza di «pontificati» almeno dubbi e responsabili della perdizione di una infinità d’anime. Perciò si domandava ai chierici, a cui erano dirette le lettere, di considerare il momento di riconosciuta Sede vacante per lanciare l’allarme pubblico dei falsi pontificati conciliari. Risposte: zero. Sembra che siamo in un mondo chierici intontiti dall’illusione della legalità canonica di tutti i «conclavi» elettori di tali eresiarchi.
Quale si pensa che debba essere la posizione cattolica oggi? Nella totale mancanza di una vera autorità oggi, e data l’importanza assoluta di un Papa cattolico che possa cancellare gli effetti del «tempo» di Bergoglio, è da proporre da ora che tutti i veri cattolici si concentrino su questo scopo, che è senza alcun dubbio quello della Chiesa cattolica ridotta a un resto fedele all’Unico suo Capo.
Ma non fu il Signore stesso a volerSi rappresentato nel mondo da un Vicario fedele che confermi la Sua Chiesa affinché essa non sia confusa con le varie «altre» che sono pronte a conciliazioni con le varie sinagoghe di Satana?
Il questo senso, la parola d’ordine è che i cattolici si stringano attorno ai chierici rimasti fedeli a questo mandato divino per supplicare la presenza del Vicario del Signore Signore stesso, alla Sua Misericordia solo ci si deve appellare per avere questo capo proposto in modo pubblico e universale nel modo migliore al Suo divino vaglio. Se lo sarà, allora finalmente un Papa potrà avere la sua azione riconosciuta con un segnale della Grazia divina. Dalla Profezia data per il nostro tempo, ormai centenaria, si sa che questo atto sarà la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. Così sia.
…si stringano attorno a vescovi, chierici etc.
Credo che converrai, Arai caro, che quanto da te qui splendidamente scritto corrisponde a quanto scrivevo io ieri, più o meno.
Questo non certo per praesumptio possidentis, ma per calcare la mano sul fatto che tale “posizione” è condivisa.
Concordo e mi associo a quello che è e deve essere ben più di un invito!
Dove posso trovare i chierici rimasti fedeli a questo mandato divino.
Giusto! Ben più di un invito! Una parola d’ordine; non mia, non tua, ma conforme a quella che la Chiesa ha seguito all’insegna delle Parole del Signore: avere un capo che Lo rappresenti confermando la Professione di Fede che procede non da uomini, ma da Dio. I Cattolici potranno riconoscere la legittimità di tale Vicario di Cristo, successore di Pietro, dall’amore che porta alla continuità e difesa della Parola evangelica, quella che nei nostri tempi il modernismo conciliare deturpa ogni giorno con Bergoglio. Seguirà presto il mio commento dei punti sui quali impostare l’invito all’azione pratica da concordare. AMDG
Rispondo subito all’importante interrogativo di Ardito: credo fermamente che questa parola d’ordine per l’elezione di un Papa cattolico, che metta fine all’infezione modernista conciliare, debba risuonare per quella che è: parola d’ordine di un’intera Chiesa militante. In tal senso è diretta a tutti, chierici e laici che intendono essere la legittimità del vero successore di Pietro, dimostrata dall’amore che porta alla continuità e difesa della Parola evangelica, come è nel Magistero della Chiesa di 260 Papi e 20 Concili ecumenici. Questa visione, a causa della sua necessaria universalità, può non essere necessariamente inclusa in quella del così detto «sedevacantismo». Quindi, si può credere trovare concordanza con diversi chierici rimasti fedeli anzitutto a questo mandato divino, nel tempo voluto dal Signore per ristabilire una vera unità cattolica.
i nomi, i nomi, mi può dire qualche nome ?
Il secondo punto da meditare è quello del tempo voluto dal Signore per ristabilire una vera unità cattolica. Allora i nomi saranno resi pubblici dagli aderenti stessi. Ora è prematuro e azzardato fare nomi, come vorrebbe Vittorio Zanni, che però non credo dubiti che ci siano e più di quanti si possa pensare saranno nell’ora della vacanza papale resa evidente in tutto il mondo, ma secondo l’ora del disegno divino.
AMDG. Io ci sono. Messe necessariamente non una cum.
Dal suo articolo emerge chiaro che le ammonizioni ci furono da parte di chi aveva l’Autorità di farle, ci fu pure la pertinacia. La FSSPIOX ama il gallicanesimo, tentazione francese? Se anche i capi lo amano tanti chierici e fedeli invece no, tra i modernisti qualche rarissimo fedele chierico è rimasto, anche fedeli , anzi in numero maggiore. L’IMBC deve capire che la sua tesi non ha retto al tempo e questo viene detto con carità. Nel 1985 le cose stavano diversamente da ora:bisogna farsene una ragione, ne va dell’anima. Dio accompagna con segni la Sua Chiesa (non mi si fraintenda) “e questi sono i segni di coloro che credono in me”. La prima Chiesa tra cruente persecuzioni si diffuse nel mondo di allora, segno di benedizione del Suo Capo, in 30 anni…. si faccia il paragone. Quindi manca qualcosa all’IMBC. Pur essendo sante persone. Uniamo le nostre forze per amore di Gesù Cristo dileggiato e dilaniato nella Sua Carne da questi apostati anticristi.
Ripeto la domanda che feci sullo scorso editoriale. Magaldi scrive che fornirà le prove di quanto scrive( a noi interessa dell’appartenenza di Roncalli alla massoneria ) (Turchia e Francia) se dovrà farlo. Le stesse sono custodite in studi legali a Londra, NewYork e Londra.Ora noi come Chiesa Cattolica diffamata da ciò possiamo chiedere di avere le prove di tali elenchi massonici. Come si potrebbe fare?
Riguardo all’ultimo quesito, spero di poter interessare la persona giusta a fare tale richiesta. Quanto all’IMBC, penso che sia giunta l’ora in cui capiranno che il gran problema sia proprio una falsa successione a Roma. Basta che lo riconoscano nel caso presente per tornare al giusto e buono.
Il vero conclavismo non è cercare di avere un pap legittimo dopo ormai Più DI 50 anni di sfacelo ecclesiale, bensì il considerare legittimi degli impostori perché eletti da un conclave o perché occupano in maniera proditoria una sede che non è loro.
INFATTI conclavismo è quello di Roma se lo si vuol chiamare col proprio nome ed è ciò che Arai, agere contra, i commentatori dicono in tutti i modi a delle sante persone ..sorde. Nel tentativo di far comprendere l’errrore madornale in cui si sono invischiati, facendo presente che senz’altro è più comodo (ma viziato di omissione) starsene nel tran tran dell’impegno quotidiano senza cercarsi altri guai, ammetto che all ‘IMBC almeno sono stati coraggiosi a togliersi dalla FSSPIOX , ma il fatto di essere rimasti feriti dalla chiusura altrui non giustifica il ripetersi loro di chiusura attuale. Vorrei invitarli a riflettere o a dare una risposta almeno a me. Se le nuove consacrazioni episcopali sono non valide da dove saltano fuori i vescovi? Da un cilindro magico?farina del diavolo.Non si può obbedire a loro e non si è tenuti su questo punto perchè 1-non hanno giurisdizione magisteriale 2- non hanno l’infallibilità 3- hanno fatto una nuova dottrina di cui è capo mgs Guerard con tesi come assunto indispensabile (questo può diventare scisma effettivo, non solo tacciati di scismatici da introvigne) 4- non si vuol sapere nulla di lavorare per il papato 5- all’imbc è sufficiente una materialità apostata. Non importa loro di un Papa?
Ora questo non è giusto, non è retto e non l’accettiamo.
Voglio ancora fare un ragionamento sempre sulla base della carità (amore a Dio).
Ammesso (non concesso) che esistano allo stato papa e conclave materiale con giurisdizione materiale , che ce ne facciamo? Peggio di nulla in quanto l’umanità sta sfracellandosi (prossima tappa pedofilia, già inclusa nel matrimonio civile e quindi bestialità, poi annientamento umanità). Vogliamo la formalità, sono disposti a battersi per un Papa formale?
Vorrei ancora aggiungere qualcosa e ciò perchè è vitale in questa ora battersi per la Verità che può essere solo UNA. (Allo stato si assiste a una guerra fra cattolici mentre i veri nemici:i neo-modenisti – se la ridono. Tra i resistenti chi ha ragione? sedeprivazionisti- sedevacantisti-don Floriano-osservatore cattolico- vaticano cattolico- ecc.??? TUTTI e NESSUNO di questi o meglio : i sedevacantisti hanno ragione ma non riescono a sfilare la matassa, almeno sino ad ora, anche per lo spietato ostruzionismo di veri credenti come l’IMBC. Escluderei la FSSPIOX e tutti coloro che sono in comunione con Bergoglio (salvo mutamento di comunioni con apostati), escludo i modernisti con “residenziali” per lo stesso motivo, (da questi 2 lati arriveranno i fedeli poi, non ora). Altri hanno UNA PARTE di ragione (sembra quasi.. la luce in tutte le religioni del CVII). La Chiesa SUSSISTE ora (eclissata- La Salette- E’ nel sepolcro: 36 ore e 36 anni?) nei non una cum.Per giurisdizione supplita direttamente da Cristo. Mai dal popolo viene la giurisdizione. Essendo ormai la giurisdizione materiale quasi nulla nei neo-modernisti in comunione con l’apostata ,soppravvive in casi come Sarah Burke…presumo, non in Ratzinger-Bergoglio-conclave “materiale”). Chiedo di nuovo a don Ricossa e all’IMBC rigirando il coltello nella piaga per curare (curarci tutti, in primis io), è possibile accettare una situazione come quella attuale di degenerazione totale senza attivarsi per un papato FORMALE?dove è dimostrata la pertinacia e la formale eresia… e’ POSSIBILE UN’APOSTASIA, APOSTATI con AUTORITA’ DIVINA? Mi sembra grossa la cosa, se è possibile significa tenere in Croce Gesù Cristo fino a calende greche senza far nulla…Apostasia abbinata a giurisdizione materiale….. ma manca sempre la formale ed allora ci si attivi per l’Autorità formale .
Anche in Chiesa viva esiste ancora la Chiesa di Cristo, anche in radio spada esiste ancora la Chiesa di Cristo , checchè ne pensino altri in merito non approvando, anche in alcuni Vescovi vaganti, ma .. esiste in Vaticano? COME FEDELI VOGLIAMO un PAPA che sia PAPA “materiale” e FORMALE. Scrive l’IMBC per i vescovi vaganti ” evitando di ricevere i sacramenti da ministri ordinati in maniera dubbia o illecita, nell’attesa che-con il ristabilimento dell’Autorità- la situazione canonica di queste persone sia decisa appunto dall’Autorità ecclesiastica(pag.41 di Sodalitium n.67)”. Quando???? In questo periodo storico (S.Caterina mica si arrese ed attese che altri intervenissero) vedo che dicendo di non avere giurisdizione si decide cosa si deve fare e cosa non si deve fare, si giudica quindi… si fa come i protestanti, ognuno la sua chiesa, le sue idee e i propri giudizi andando avanti senza prendere decisioni, senza cercare un’UNIONE (questa manca) in Cristo, senza volere (di fatto ) un Papa. Ma questo non è il modo che Dio può approvare, siamo chiamati al martirio, anche morale, anche spirituale, non solo fisico. Gesù dice:” Se questi tacessero griderebbero le pietre.”..attenzione.
sto cercando qualche CHIESA che si celebra la messa vera, attualmente quando entro nelle varie chiese per ascoltare la MESSA, ascolto di tutto e noto poca riverenza e partecipazione, la cosa che mi da un mare di fastidio, e quando viene scambiato il segno di pace, solo di facciata, dopo si continua come prima e più di prima, sto male nel vedere che tutti prendono LA SANTA COMUNIONE (CORPO DI CRISTO), con le mani e nessuno si inginocchia. Non vedo nessuna differenza tra quelli che vanno in Chiesa, e quelle persone che non vanno, e dicono di essere atei, fanno le stesse cose o peggio.
Una volta chiarito che oggi c’è una neochiesa conciliare (che non sussiste nella Chiesa di Gesù Cristo, ma è un suo simulacro), si capisce che essa abbia un suo «conclave», i suoi «papabili» e il suo «papa». Ciò può continuare ancora per anni, se Dio lo permetterà in vista del buio nel mezzo cattolico. Quindi, un Papa autentico può solo essere suscitato fuori da tale struttura empia, che sembra quella di Baal. Ma noi siamo ancora in attesa di meritare la celebrazione del Sacrificio unico di Elia. Perciò del «tempo» di Dio! Questo tempo può ben essere quello della prossima sparizione del «gran sacerdote ecumenista». Sarà l’ora in cui vedranno tutti la sede vacante, anche nel vistoso simulacro che è la chiesa conciliare: ora di verità per tanta gente offuscata da illusioni!
spietato ostruzionismo di veri credenti come l’IMBC.
che bel commento pacato e costruttivo …
spietato agg. [der. di pietà, col pref. s- (nel sign. 2)]. –
1. Che non prova pietà, privo di sentimenti di pietà, o che si comporta senza mostrare pietà: Per non perder pietà si fé spietato (Dante); essere, mostrarsi s.; giudice s.; condanna, sentenza, decisione s.; che non perdona, inesorabile: morte, sorte s.; accusatore, nemico s.; con valore più grave, di una crudeltà disumana, efferata: le truppe d’occupazione sono state s. con la popolazione civile; agire, comportarsi in modo s.; alla rivolta fece seguito una s. repressione; all’attentato si rispose con s. rappresaglie.
2. fig. e iperb. Accanito, ostinato: un settore commerciale in cui la concorrenza è s.; fra le due cosche mafiose c’è una lotta s. per il predominio sul territorio; iperb. o scherz., fare una corte s. a una ragazza; anche, in espressioni letter., molto forte, intenso, violento: dalla finestra il riflesso s. del mare lo accecava (Tomasi di Lampedusa). ◆ Avv. spietataménte, in modo spietato, senza alcuna pietà: reprimere spietatamente una rivolta.
spietato
agg. [der. di pietà, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. a. [di persona, che non prova o non mostra pietà: assassino s.] ≈ crudele, disumano, feroce, impietoso, inesorabile, (ant.) nequitoso. ↔ benigno, clemente, compassionevole, misericordioso, pietoso, umano. b. [di fatto, che non lascia scampo: condanna, sentenza s.] ≈ inesorabile. ↓ grave, pesante. ↔ blando, leggero, mite, moderato. c. [di atto, che rivela grande crudeltà: s. rappresaglie] ≈ crudele, disumano, efferato, feroce. ↑ barbaro. ‖ cruento, sanguinario. ↔ [→ SPIETATO (1. a)]. 2. (fig., iperb.) [di azione e sim…
https://forum.termometropolitico.it/154953-lista-delle-messe-non-una-cum.html http://www.sodalitium.it/
Grazie Silvano per aver richiamato, dizionario alla mano, questa parola. Infatti, saranno già 30 anni che persone come me sono oggetto di uno spietato ostruzionismo, attraverso un lavorio di ingiurie, calunnie e finalmente isolamento, accusati d’essere appestati di «sedevacantismo», «conclavismo», avversioni alle nuove «tesi» teologiche, ecc. Per esempio, si da notizia di tutto, ma del mio libro sul Vaticano 2, che riprende per 2/3 l’insegnamento dei Papi, guai a parlarne! Giusto qualche giornale di destra se ne è occupato. Ciò accade sia in Italia e in Europa, sia nel Brasile dei Rifan e compagnia bella. La conferma di questa avversione per volta viene nei pochi commenti in cui traspare, in mancanza di argomenti, quel livore comandato in sede clericale. Già ad altri in posizione simile è stato rifiutata perfino la comunione. Ma si deve distinguere i vari casi. Io ho la fortuna di avere oggi pochi ostruzionisti che, usando il dizionario, finiscono per favorire la verità che non richiede fatica a distinguere le parti in causa. Si tratta di fedeltà alla Chiesa di Dio, non a quelle di uomini.
…decisione sentenza inesorabile ostinata. Ostruzionismo -silenzio … a lottare per avere un papa formale o almeno rispondere alle domande…chiarire insieme analizzando insieme invece di… condannare chi cerca una soluzione, es. radio spada, chiesa viva. La pietà carità va a Dio innnanzittutto.
Rispetto tale opinione decisione , ma consiglio allora di rivolgersi ai vescovi residenziali per chiedere un papa formale.
Con ciò chiudo con IMBC, ad ognuno le proprie scelte.
Per cattolico 2: mi scriva, col suo nome e cognome, e le risponderò: info@sodalitium.it
Per tutti: (ri)leggete: L’elezione del Papa, Sodalitium, n. 55
Anch’io ritengo che questa attuale antichiesa non sussiste di fatto, materialmente non è, in alcun modo si può affermare che E’. La chiesa anglicana funziona come questa e non ha sacramenti validi, a parte il battesimo che vale anche tramite un ateo.Alta chiesa di tradizionalisti bassa chiesa di modernisti, tesi antitesi sintesi. Ma la tesi è di Dio e nel caso la tesi è la Chiesa(non la tesi di mgs Gerard) e quindi non praevalebunt. La Chiesa sussiste là ove si conserva la vera fede. Fino alla morte.L’anti-chiesa da sempre scimmiotta la Chiesa , Satana è la scimmia di Dio infatti. le tenebre sono fitte causate dal timore degli uomini. Ho letto che a Gerusalemme a Pasqua la cerimonia del fuoco è particolare in quanto il fuoco viene suscitato da Dio e si alternano le varie confessioni anno dopo anno (miracolo di Elia). Il Papa deve essere suscitato, interessante. Fuori da Gerusalemme Gesù doveva morire, fuori da Roma deve essere suscitato? E’ scritto “tutti hanno peccato, non ne è rimasto nemmeno uno..” veramente dobbiamo guadagnarci la grazia di Dio che abbiamo offeso grandemente.Il tempo di Enoch ed Elia. …prossima sparizione del gran sacerdote ecumenista, 2017 è una data importante, qualcosa dovrà succedere, speriamo che sia tolto di mezzo il nemico coi nemici vari, gli occupanti abusivi, gli usurpatori delle cose di Dio, dellla Chiesa di Dio.
ChiamateLo “PAPA IN PECTORE CRISTI” nelle vostre sofferte preghiere, carissimi e veri miei cattolici martiri di cuore (simili nel martirio ai pastorelli di Fatima); nominateLo così e osserverete i frutti di questa mistica nomina nelle vostre preghiere martiri; nominateLo così unitamente alle invocazioni ai Sacratissimi Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe e non sarete desolati in eterno. Ora è vicinissimo al Cuore afflito della Sposa di Cristo come un vero e vecchio e fedele amico dello Sposo. La Vera Chiesa è sulle strade (non le strade della teologia della liberazione ecc.), buttata fuori dai Suoi Palazzi Regali, svestita dalla Sua Maesta Regale, usurpata e rinegata di indegni figli che non amano più le Sue Virtu Cristiche. Sono tutti due coperti di stracci pregando Dio di perdonare i figli indegni ed usurpatori e di fargli desistere dalle loro sceleratezze e convertirsi veramente da cattolici. Questo avverà però solo per pocchi, per un piccolo gregge; l’indurimento di tanti e così grande ed ormai definitivo… La santa Ira di Dio e la Sua Spada Folgorante sono ormai inarrestabili…
Con affetto ed afflizione,
don +germoglio dell’Eucaristico ed Immacolato Cuore di Maria Santissima Regina e Madre della Somma Verità
Ritengo opportuno dibattere in questa sede ed avere risposta in tale sede, pienamente disponibile a fare mia la tesi se è convincente che possa sussistere una giurisdizione materiale (il problema direi che resta lì) nei cosiddetti residenziali , che non sono più tali, sono semplicemente scomunicati, tralci secchi che si sono autoseccati per congiungersi al maligno. Che quindi non possono essere Chiesa con linfa, neppure linfa a riposo nel periodo invernale (materialità) conservata nella radice.Hanno spostato la radice in altra pianta maligna come un ramo che si piega per far mettere radici nel terreno e poi si taglia. Nel caso si taglia con entrambe le piante vive e comunicanti, qui invece c’è una parte che si è ibridata in antichiesa, quindi Cristo stesso ha già fatto il taglio come dice Paolo IV.Sono grano e zizzania, grano e pula.
E’ opportuno in quanto- la Chiesa non ha segreti-non si tratta di questioni private- si tratta di verità o di ricerca verità – la verità va predicata e urlata dai tetti a tutti-si tratta di carità-la carità è paziente, benigna, non si cura dei torti…- la carità viene incontro a tutti coloro che cercano la verità – la carità è Dio che si dona-la verità vi farà liberi.
Il dibattito, a parte la consueta “clericalata” senza argomenti di Silvano, è interessante e si mantiene su livelli di stile e di rispetto. Qualche frase piccata si poteva evitare, volendo tutti un parlare costruttivo. Comunque io sono dell’idea di leggere l’articolo di Sodalitium 55 e, eventualmente, di ripartire da lì per ragionare.
Commento e risposta lucida di Cattolico 2; proprio adesso che si può dibattere in questa sede aperta e libera e trovare risposte logiche su un problema riguardante la Fede di tutta la Chiesa, l’invito di tornare al segretismo (delle sacrestie o confessionali) mi sembra come minimo inopportuno e irrispettoso. Qui siamo pienamente disponibile a fare chiarezza su testimonianze prestate e slegate da illusioni, come sia trovare che possa sussistere oggi qualche sede di giurisdizione residenziali, che sarebbe tanto nascosta da non pronunciarsi su nulla di quanto accade di deviato da mezzo nella Chiesa. Qui ho ricordato gli scritti pubblici dei due Vescovi poiché bene o male era l’occasione perché qualche «residenziale» fedele di farsi vivo.
Nel nostro giro di amici ci sono state anche iniziative per scovare qualche voce nascosta o tenuta lontana dai problemi per ragioni politiche, in Albania o in Cina. Sì, col nostro amico Tom Chapman abbiamo cercato contatti con quelli della «Chiesa del silenzio» per la Cina, dove Tom è andato due volte e ha parlato con persone della «Chiesa sotterranea» (16 milioni), senza sapere di più che l’ordine di averli fatto aderire al NOM. Restavano quelli ucraini. Ma anche li, almeno i continuatori del Cardinale Slipyi, due dei quali furono consacrati vescovi da lui a Roma, senza cercare il consenso di Paolo 6º, poi si sono riconciliati con Giovanni Paolo 2º. Nella Chiesa non si deve fare segreto su questioni simili, perché riguardano tutti. E infatti, se un’autorità con vera giurisdizione – per confermare la Fede – non si trova oggi, vuol dire che si deve aspettare tale continuazione per altra via – sacerdotale, dato che è potere che viene direttamente da Dio. Non si tratta più di questioni clericali private – si tratta di una ricerca della verità per tempi unici come i nostri – verità che va testimoniata dai tetti a tutti con la carità suscitata da Dio a servizio della Sua Chiesa.
http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.it/2014/01/santa-messa-non-un-cum-in-diretta-dalle.html
E’ chiaro non è necessario leggere l’articolo di Sodalitium 55 Mons. Guerard des Lauriers lo spiega nei suoi scritti Cahiers de Cassiciacum e l’abbé Bernard Lucien, che ha abbandonato la tesi stessa ed è rientrato con i modernisti come ha anche fatto il padre Olivier de Bligniers, per il fatto che sono mancati i presupposti. Il troppo legalismo ha portato in effetti a cinquant’anni di sede vacante, è impensabile che i Padri radunati a Costanza per il Concilio seguissero pedestremente le regole istituzionali, tanto è vero che ricorsero anche al conciliarismo per risolvere il Grande Scisma d’Occidente anche se valevole solo “pro hic et nunc”. Tra l’altro vescovi residenziali non ci sono più in area latina perché non più in possesso di valida ordinazione ed il Concilio di Trento prevede che se un vescovo non riceve nel lasso di sei mesi la consacrazione episcopale decade dal suo ufficio ripreso anche dal canone 333. D’altro canto non sono necessarie monizioni canoniche per provare l’eresia formale. Gli occupanti la sede romana conoscono perfettamente la dottrina cattolica sono stati ammoniti “ratione caritatis” da Mons. Lefebvre e da Mons. de Castro Mayer nel 1985 con il secondo manifesto episcopale e hanno dato prova di averle ricevute. Anche perché le monizioni canoniche si fanno da un superiore ad un inferiore così mostra il commento al diritto canonico del 1917 da parte del canonista NAZ e nessun vescovo è superiore per autorità ad un altro vescovo.
«Quel acte de révolte requiert l’hérésie formelle? – L’acte d’hérésie étant un jugement erroné de l’intelligence, il suffit donc, pour commettre le péché d’hérésie, d’émettre sciemment et volontairement ce jugement erroné, en opposition avec l’enseignement du magistère de l’Eglise. Dès l’instant qu’on connait suffisamment l’existence de la règle de la foi dans l’Eglise et que, sur un point quelconque, pour un motif quelconque et sous n’importe quelle forme, on refuse de s’y soumettre, l’hérésie formelle est consommée». (…) Cette opposition voulue au magistère de l’Eglise constitue la pertinacité, que les auteurs requièrent pour qu’il y ait péché d’hérésie. (…) Il faut observer avec Cajetan «In II II, q. XI. a. 2», et Suarez «De fide», que cette pertinacité n’inclut pas necéssairement une longue obstination de la part de l’hérétique et des monitions de la part de l’Eglise». A. MICHEL, in: D.T.C. alla voce Hérésie – Hérétique, Vol. VI, col. 2222.
Per quanto riguarda le monizioni della Chiesa, se si legge il D.D.C. (Dictionnaire de Droit Canonique) così si esprime: «La monizione di cui parla il Codice è un avvertimento indirizzato, dall’Ordinario a un fedele cristiano, chierico o laico, che si trova nell’occasione prossima di commettere un delitto o su chi pesa, dopo un’inchiesta un sospetto grave di colpevolezza” e oltre aggiunge ancora “La monizione può essere provocata sia dal risultato di un’inchiesta, sia per una denuncia, sia per un pubblico rumore (can. 1939)»
Qui non si tratta di sospetto ma di chiara apostasia dalla dottrina cattolica. Per conferma si vedano anche i “dubia sulla “Dignitatis humanae” inviati” da Mons. Lefebvre a Ratzinger quando era “prefetto della congregazione per la dottrina della fede” ai quali dettero pure una risposta, gli stessi colloqui di Mons. Lefebvre con il Vaticano mostrano chiaramente una conoscenza sufficiente della dottrina ante Vaticano II da parte degli occupanti la Sede Apostolica. Non si venga a dire che il peccato di eresia formale non è uguale al delitto di eresia formale, perché è un puro sofisma, in quanto la situazione attuale fa decadere qualsiasi eccezione di sorta perché non si tratta di peccato interno, ma di peccato pubblico è come dire che un concubino in foro interno non è concubino in foro esterno perché non è stato giudicato la semplice convivenza pubblica con un altra persona “more uxorio” è la prova evidente del concubinato tipo chi contrae solo matrimonio civile.
Caro Matteo, per cortesia verso un prete amico e intelligente si poteva seguire l’idea di leggere l’articolo di Sodalitium 55 e, eventualmente, di ripartire da lì per ragionare.
Il fatto è che, sapendo essere lo scritto sulla questione «L’elezione del Papa, Sodalitium, n. 55», interamente fondato sulla «tesi», non si tratta di un punto di partenza ma di un vero impasse. Ringrazio Fra Leone da Bagnoregio che ci ricorda dottamente in vari suoi aspetti alieni ad ogni realtà, perché lo è. Del resto, già l’idea di una successione «materialiter» (per evitare la frase piccata che si merita) è piuttosto bizzarra!
Mi sembra, però, che se don Ricossa avrà la forza e la virtù di ricredersi, allora sì, insieme al suo gruppo, si potrà eventualmente ripartire per ragionare a proposito di questa tremenda questione che richiede l’amore alle cose di Dio messo al di sopra di quello per le proprie idee. Unione di preghiere nei Sacri Cuori di Gesù e Maria.
le “clericalate” servono, servono … servono a far vedere a tutti che siete quattro gatti in fila per sei col resto di due al soldo del portoghese
@silvano: E a te che te ne ….?
No Silvano, se noi fossimo quattro gatti, come dice lei, non perdereste tempo con noi…
Fra’Leone intende dire “il vero conclave eretico”…
So che non è un ragionamento teologico, ma mi pare che la tesi non ci abbia favoriti nell’elezione di un papa formaliter. Qualcuno l’ha notato, e non mi sembra un fatto a poco.
Quanto al concilio imperfetto e al conclave, io ho scritto che sarà la Divina Provvidenza a suggerirci come procedere, anche perché ora la “materia prima” non c’è. Del resto neppure la tesi fornisce soluzioni. CHI CONVOCHEREBBE oggi un conclave per eleggere un Papa misconoscendo, così, l’autorità di Bergoglio e anche quella di Ratzinger? Che cosa risolve la tesi a questo riguardo? Bisognerebbe forse chiarire quali esiti è in grado di garantire la tesi che non possano essere garantiti anche dal “simpliciter”!
Che conclavismo eretico professeremmo se non indichiamo i componenti del conclave (come fanno gli eretici, che infatti poi di solito lo indicono)?
Io penso che allo stato non si possa indire un conclave, e nel con tempo resto persuaso che solo un conclave potrebbe porre rimedio a questa fase diabolica. Non vedo, ALLO STATO, né elettori né eligendi. Scandalizza tanto pensare (e pregare in tal senso) che la Divina Provvidenza voglia guidare la Chiesa in quest’opera di nuova, necessaria presenza di un Papa? Mi pare che anche Fra’ Leone e Arai possano concordare su questo.
NON siamo conclavisti eretici perché NON ci attribuiamo alcuna autorità nell’indire un conclave. Ma la Chiesa può, guidata da NSGC.
http://www.agerecontra.it/public/press40/?page_id=4480 per chi chiedeva per la S Messa
Può solo scandalizzare che qualcuno pensi di guidare la Chiesa in questa prova senza pregare e ricorrere in tal senso alla Divina Provvidenza. Resta, però, che è la stessa Divina Provvidenza che volle la Chiesa guidata dalla necessaria presenza di un Papa, Vicario di Cristo, perché opera attraverso degli uomini in qualsiasi situazione storica. Certo, a considerare il panorama clericale umano presente, si può essere tentati a dire che manca la «materia prima». Ciò non sarà mai vero poiché sempre la vera Chiesa ha la possibilità di chiedere e avere un vero papa. La santità è in un’altro piano, come lo fu a Costanza. Quanto al TEMPO e alla possibilità di poter convocare un «conclave» o «concilio imperfetto», quando, negli ultimi giorni di Giovanni Paolo, ho scrivo a «diverse autorità» per ricordare la lettera che per il conclave precedente di Mgr Lefebvre, che il TEMPO della Divina Provvidenza è naturalmente quello della morte del papa (o dell’antipapa). Allora, un mondo cattolico intero, o già era o diverrà cosciente della SEDE VACANTE. Per quelli che già lo erano sembrerà che poco cambi, invece, penso che devono capire che molti che non lo erano appartengono a un «resto» più allargato che rifiuta la continuazione del Vaticano 2 con i suoi promotori. Ciò deve diventare il vero spartiacque da preparare da ora. Quanto al diritto su chi potrà convocare il conclave allora penso sia questione da sollevare dopo l’altro evento, cioè che la chiesa conciliare convocherà automaticamente il suo conclave. Ecco il punto di rifiuto da arrivare in grande numero: del No al conclave per continuare il Vaticano 2. Qui, su questo Veto suscitato dalla Fede, la Divina Provvidenza avrà un popolo sul quale attuare il Suo aiuto a favore del Regno di Dio e della Sua Giustizia; in resto verrà dopo con la Sua benedizione. E torno alla prima frase del commento.
Il tempo quindi sarebbe la prossima sedevacante dell’attuale ac per morte o dimissione? La materia per un Papa non necessariamente deve essere un chierico. Poi chi di dovere provvederà agli ordini e consacrazione espiscopale infatti.Molto interessante il commento che mi era sinora sfuggito di don germoglio. PAPA IN PECTORI CRISTI con la SPOSA CHIESA raminghi e derisi , gettati fuori di CASA: uniti ai CUORI Sacratissimi di Gesù Giuseppe e Maria.
E’ chiaro che si finisce nel falso apparizzionismo. Il problema è che non si contempla che la Chiesa è una società perfetta ed ha al suo interno tutte le possibilità di perpetuarsi. Si sono messi limiti a tale possibilità con manomissioni legaliste, tipiche del fariseismo. In realtà si vuole considerare la “chiesa conciliare” come Chiesa Cattolica, pertanto tutto è conseguenziale la validità del conclave che accomuna Fraternità San Pio X e IMBC e altri gruppi il conclave è elevato a dogma e come unico mezzo per uscire dalla crisi, perché tutti i suoi componenti “pseudo cardinali” che non credono in maggioranza neppure all’acqua calda, sono solo eretici in buona fede “materiali” quindi con possibilità di reviviscenza canonica e possono tranquillamente eleggere chi vogliono forse Satana in persona purché abbia pure lui una apparenza canonica. Il fatto sta che anche venisse Nostro Signore Gesù Cristo in persona per confermare un papa eletto “non canonicamente” sarebbe un impostore perché giustamente per qualcuno la lettera è più importante dello spirito.
Allo stato presente di decadenza e divisione del mondo cattolico, il «tempo» sopra vuol essere più che altro quello di supplica alla Misericordia divina, affinché susciti una degna reazione e sufficiente unione in quel frangente, per l’onore della Sua Chiesa. Eppure, già da ora per meritarlo si deve operare per far luce su quelle sacche dove si deforma la visione del papato in senso misticoide (apparizzionista), come se la Chiesa non fosse una società perfetta a cui fu concesso e ordinato di perpetuarsi. Perciò la testimonianza pubblica del falso conclave conciliare nel momento della sua visibilità nel mondo, farà sapere quanti – coerenti alle proprie accuse al Vaticano 2 – ne verranno fuori allora, riconoscendo che la lettera è per lo spirito e non il contrario. Così come il vero Papa è per la Fede Cattolica Apostolica Romana e non per l’abisso ecumenista conciliare; testimonianza per chiarire pure quanti ignorano la gravità di tale perfidie di tempi finali, che tale conclave anticattolico pretende continuare.
Boh ! Riesco personalmente a capire ben poco la differenza tra conclavismo, sedeprivazionismo ed”ismi” vari…Se la chiesa ha in sè le possibilità di rinnovarsi , ecco che è materialiter ,non formaliter, ma può raccogliere comunque le due dimensioni.
Per il resto non comprendo molto di legislazione canonica e quindi non mi addentro nelle diatribe.
Sono convinto comunque che un papa che dice eresie e presenta opere che sostengono eresie , non sia papa; tutto qua ! Che poi questo sia materialiter ma non formaliter, non scalza la realtà di fondo sulla quale non vorrei che ci si azzuffasse. Preghiamo ed attendiamo che il Signore faccia cessare questa attesa angosciosa e devastante per la Chiesa dei fedeli.
Qualcuno dimentica che Cristo ha operato istantaneamente la conversione di Saulo, divenuto poi Paolo. Personalmente la cosiddetta Tesi di Cassiciacum più che una tesi mi sembra un rigoroso ragionamento coronato da una pacifica conclusione cattolica. Insomma, niente di inventato o costruito a tavolino. Il sig. Arai invece appare un tantino arrogante ed inopportuno nel pretendere di porre un limite all’azione di Cristo. Il Papato è stato insieme alla Chiesa eclissato con il benestare di Dio in pena dei peccati degli uomini. La soluzione, al momento opportuno, verrà da Cristo e la cosiddetta Tesi di Cassiciacum è l’unica a non escludere aprioristicamente una tale evenienza! Invito il sig. Arai a smettere i panni di sommo inquisitore convinto di poter addirittura, senza aver nessuna autorità, ragionare per trovare delle soluzioni. Non spetta a lui. Questa tragica situazione è un unicum nella Storia della Chiesa e pare far riferimento alla “grande potenza d’inganno che se possibile ingannerà anche gli eletti”. La chiesa conciliare non è come una delle tante chiese scismatiche sorte nel corso della storia, essa conserva le apparenza della Vera Chiesa e ne continua ad occupare materialmente il posto. Il ragionamento di mons. Guerard des Lauriers sembra proprio prendere atto di questo grande mistero. Abbiate quindi più rispetto dell’IMBC che a differenza di tanti davvero dimostra autentica obbedienza e sottomissione al Papato e quindi a Cristo, se non altro per i sacrifici che i suoi componenti, al pari di altri degnissimi sacerdoti e fedeli desiderosi di rimanere con Cristo, hanno fatto e continuano a sostenere a maggior gloria di Dio.
Ne approfitto per complimentarmi con sig. Arai per il pregevole coraggioso libro di cui è autore con le Edizioni Radio Spada. L’ho letto e trovato molto interessante.
Non sono né utili né cristiani i commenti dove, allo stesso tempo che si confessa non capire o che certa tesi sembra buona solo perché proposta da chierici da lodare per aver trovato la «loro» soluzione, allo stesso tempo si accusa chi fa ragionamenti sulla questione che riguarda tutti i veri cattolici. Si ricordi che la fede non esclude mai la ragione. Il resto è sentimentalismo. Perciò più corretto e cristiano è semmai, contrapporre a un ragionamento un altro e non un giudizio su persone.
SANCTE MICHAEL ARCANGELE DEFENDE NOS IN PROELIO.La testimonianza pubblica è urgente che ci sia. Nessuno in questa sede ha intenzione di offendere l’IMBC: come si elencano i torti della tesi di FSSPIOX o di DonN.. altrettanto si denunciano i difetti della tesi di mons.Guerard che messa alla prova del tempo non ha retto. (Salvo che nel ’58 ci sia stato qualcosa di strano , che c’è stato comunque, da chiarire) potrei dire che una certa carica papale-si tratta di affermare che è una carica papale comunque ( se si vuol chiamare materiale accettoanche) se ci fu nei decenni scorsi ora è certo che non esiste al 100%. Senza polemica alcuna ma per amore di verità. D’altronde alla Verità siamo debitori e a nessun altro. Senza alcuna acidità ma con profonda carità dico quindi che l’IMBC ha la stessa linea della FSSPIOX, escluso l’una cum ( il non una cum da quanto sentito comunque può essere anche nella F per chi lo vuole, ma senza che sia pubblica la cosa, è ciò è segno di mancanza di coraggio per alcuni e per altri di ipocrisia, con tutta la carità che si ha anche verso la stessa). La ragione a me dice che la tesi non è ragionevole in quanto permette agli apostati di fare ciò che fanno e di portare l’umanità al baratro finale sociale ma soprattutto la dannazione delle anime. Evidente ai sassi ciò. Comunque direi di lasciar perdere la tesi , mi pare che si possa concordare nel non vederne che frutti individualistici , non sufficienti , tarati da un certo egoismo-quieto vivere (e l’albero si giudica dai frutti), una autogiustificazione per non cercarsi guai, e non sia ragionevole in primis.Lo scismatismo è in effetti in buona misura caratteristica (gallicanesimo) per la fraternità (che però pare essere rientrata in toto sotto le ali bergogliane) e purtroppo anche per lIMBC, se non fosse che nella situazione attuale gli scismatici sono i diavoli modernisti infiltrati. Ma aderire formalmente o materialmente a tali cariche (caricate in entrambi i casi di Autorità) è sganciarsi dalla Verità.L’accusa di Introvigne ha dei fondamenti. La tesi porta ad accettare l’apostasia quanto l’una cum (si può vedere un minor grado di gravità ma la colpa resta e mi riferisco alle due tesi, papa eretico, papa materiale, in entrambi i casi infallibilità di conclavi ormai di scomunicati). Nessuno si azzuffa nè vuole azzuffarsi. La grande potenza di inganno si vede eccome anche in queste assurde tesi. Temo che come avvenuto nel vaticano, ovvero infiltrazione nei seminari, per giungere al vertice, sino ad arrivare a un conclave falsato (probabile), papato falsato, concilio falsato, sinodi eretici e conclavi nulli. Così il nemico abbia cercato di infiltrarsi anche altrove dove vedeva resistenza. Di certo nella fraternità l’ha attuato in quanto ci sono i frutti di piena comunione, e anche altrove si valuti bene perchè il perfetto è l’infiltrato. Se io mi siedo a capotavola ci sono seduto ed è indubbio, che poi io sia il capo-famiglia non è invece certo. Se quel posto è riservato al capofamiglia e non lo sono, devo essere fatto spostare, se poi sono un estraneo devo essere buttato fuori: nonbasta dire COME UNA TRAPPOLA che in quella sedia quanlcuno è seduto e quindi lo lasciamo lì. C’è qualcosa di parecchio contorto in tal ragionamento molto sofistico e velenoso (x ale). E’ evidente ,comunque non si perde tempo a cercare sul dizionario il significato di certi termini sopra usati.
Sig. Arai, prendo atto che lei abbia capito quello che voleva capire del mio commento e insiste nell’affibbiare o negare patenti di cattolicesimo. Con lei è inutile discutere perché è aprioristicamente convinto di avere la Verità in tasca! Apprezzo il suo impegno ma mi dispiace che non sappia riconosce quali sono i limiti entro i quali esercitarlo.
Sig. Cattolico 2, anche lei vedo che è sordo a qualunque opinione non sia la sua. Riguardo alla sua “ostilità” nei confronti della “tesi”, le ricordo che essa non è oggetto di Fede e ciò che importa e che conduca ad aprire gli occhi sulla falsa chiesa conciliare e sulle nefaste conseguenze che essa ha sulle anime. Quanto ai frutti penso che lei non possa dir nulla di negativo anche perché lo stesso ragionamento da lei fatto potrebbe benissimo essere applicato a lei e a quelli che condividono la sua posizione. Respingo al mittente tutte le sue infondate accuse e la invito ad essere più obiettivo. Saluti
Voglio aggiungere che io non ho inteso in nessun modo essere offensivo nei confronti del sig. Arai Daniele. Io condivido quanto lui sostiene e rispetto e apprezzo i suoi ragionamenti, ci mancherebbe. Tuttavia le conclusioni a cui luiè giunto o giungerà non lo autorizzano in nessun modo a distribuire patenti di cattolicità. E’ questo che non ritengo giusto. Così come non mi piace l’atteggiamento arrogante(non dico che il sig. Arai sia arrogante bensì lo sia questo suo specifico comportamento) di chi crede in forza delle proprie convinzioni bollare aprioristicamente come non cattolico chi se ne discosta o le critica. Noto questo atteggiamento anche il cattolico2 e penso sia ingiusto e poco obiettivo. Detto questo, confermo che non è mia intenzione offendere nessuno. Ribadisco la mia stima e il mio fraterno affetto nei confronti di tutti!
Ci sembra che vi siano due argomentazioni di fondo:
1) quella di Arai, che ha già scritto di voler spiegare prossimamente le “modalità operative” dell’indizione di un valido conclave che elegga un legittimo Successore di Pietro. Anche noi saremmo incuriositi da questo.
2) quella che ritiene impossibile, allo stato delle cose attuali, che i “tradizionalisti” possano indire un Conclave che elegga legittimamente il Papa.
Il tema è delicato quanto di grande importanza. Secondo noi va ben studiato. Poiché l’intento di tutti è il Bene della Chiesa, proponiamo ad Arai di scrivere il “vulnus” del suo ragionamento (nei tempi compatibili con le sue possibilità) o meglio “lo studio di fattibilità” basato sul Magistero e la teologia cattolica, di inviarcelo privatamente, al fine di consentire un confronto sereno e chiaro con l’altra posizione. E’ evidente che dalla comparazione delle due argomentazioni (che appunto, visto il tema importante e delicato, chiediamo venga effettuato, preliminarmente, IN PRIVATO) potrà uscire, nell’onestà, lealtà e buona fede di tutti, qualcosa di utile. Se l’obiettivo è cercare unità d’intenti per l’elezione di un Papa, capendo che non si sta parlando di bruscolini e premettendo che il “conclavismo” che ha eletto pseudo-papi come ad esempio Lino I, che abita in Inghilterra e invia lettere apostoliche ci sembra una evidente fesseria che oltrepassa l’eresia, ci sembrerebbe bene dipanare ogni dubbio, ogni ombra di ambiguità, intanto tra noi, coinvolgendo don Ricossa. Quindi chiediamo all’amico Arai la gentilezza di un prossimo editoriale d’altro argomento (ne ha scritti di memorabili e apprezzabilissimi) e di inviarci privatamente “lo studio di fattibilità” così da consentire a tutti il pacato confronto. Vorremmo queste cose per amore della Verità, per evitare fraintendimenti o inutili discussioni. Con lo studio si potrà giungere all’Unità nella Verità su questo argomento? Lo vedremo, ma senza beghe.