Martedì, Matteo Salvini partirà per un viaggio a Gerusalemme e Tel Aviv con una nutrita delegazione leghista e soprattutto con un’agenda fitta di incontri di livello: un ministro, due viceministri, il vicepresidente della Knesset e Avigdor Liberman, leader del partito di destra «Israel Beitenu». È un salto di qualità nelle relazioni internazionali leghiste, finora segnate da qualche inevitabile delusione (il tentativo precedente di farsi ricevere in Israele non andò a buon fine , il visto negato dalla Nigeria) e qualche evitabile gaffe, come la visita di Salvini in Corea del Nord, «che sembra la Svizzera», e quel che è peggio insieme con Razzi, si legge su “la Stampa“.
Il tour israeliano è stato preparato con cura.
Il gran tessitore è il «ministro degli Esteri» leghista, il deputato romagnolo Gianluca Pini, e le dichiarazioni della vigilia certo non dispiacciono a Gerusalemme: «L’Europa dei matti vuoi fare entrare la Turchia e mette sanzioni contro i prodotti di Israele » , ha già tuonato Salvini. Pini mette le mani avanti dicendo che nell’annoso contenzioso mediorientale «Israele ha il 99,99% delle ragioni». Prevista anche una visita allo Yad Vashem dove Salvini farà una dichiarazione «molto netta» a sostegno dello Stato ebraico. Ma, spigolando nel programma, l’appuntamento più sorprendente è quello con monsignor Giuseppe Lazzarotto, nunzio apostolico a Gerusalemme: «Il primo incontro ufficiale fra Salvini e un esponente della Santa Sede», chiosa soddisfatto Pini. Se tutto andrà bene, insomnia, è un bel colpo. Anche a uso interno: la credibilità di un leader si vede dai suoi contatti internazionali. Così , Salvini sta moltiplicando i viaggi all’estero, e sono lontanissimi i tempi di quando l’estero iniziava a Firenze.
In carnet c’è un viaggio in Giappone e poi Donald Trump
Anche in Europa c’è una nuova opportunità: la Brexit. Per l’europarlamentare Luca Fontana, ideologo della Lega salviniana, l’uscita della Gran Bretagna dalla Uè sarebbe la prova provata che la scelta europea non è irreversibile. «Manderemo una delegazione a Londra a esprimere il nostro sostegno», annuncia Pini, benché i rapporti con l’Ukip siano cattivi dopo che Farage ha deciso di non entrare nel gruppo anti-Ue al Parlamento di Bruxelles.
Fonte: http://www.secoloditalia.it/2016/03/putin-israele-politica-estera-salvini-parte-punti-fermi/
Ecco qua anche la lega che fa il suo atto di sottomissione ai mandanti dell’invasione europea ! Come volevasi dimostrare, l’ignoranza delle connessioni internazionali, fa fare castronate mega-orientali…
Perchè suppongo ignoranza, non malafede !
Qui sotto si legge di uno che conosce bene Israele ed i sionisti:
nel 1929 l’ebreo Elias Ravage, non si sa se in un futile sciacquo di autocoscienza o se come arrogante schiaffeggio degli stupidi “goyim”, scriveva:
“Voi cristiani non avete ancora capito tutta la profondità della nostra colpevolezza. Noi siamo degli intrusi, noi siamo dei distruttori. noi siamo dei rivoluzionari. Noi ci siamo impadrontiti del vostro mondo, dei vostri ideali, del vostro destino. Noi siamo stati la causa prima non solo della l’ultima guerra[’15-’18], ma di quasi tutte le guerre, non solo della rivoluazione russa, ma di tutte le grandi rivoluzioni della vostra storia. Noi abbiamo arrecato la discordia ed il disordine nella votra vita privata e nella vostra vita pubblica. E lo facciamo ancor oggi. Nessuno potrà dire per quanto ancora continueremo ad agire”
La dove un re od un intero popolo cristiano sale sul patibolo, sottostante e nascosto sta l’ebreo sionista. Quando il 30 genn. 1649 ad un piccolo nobilotto di campagna Oliver Cromwell riesce a mandare al patibolo il proprio re Stuart Carlo 1, l’ebreo Manasseh Ben Israel ed i sephardim di Amsterdam (detentori del prestito finanziario)sono alle spalle del nobilotto. Quando il 21 genn. 1793 il re dei Francesi Luigi XVI viene ghigliottinato, dietro un brillante avvocato di Arras, Maximilian Robespierre, stanno nascosti già dal congresso di Wilhelmsbad dell’estate del 1782, l’ebreo Mayer Amschel Bauer , noto come Rotschild e gli “askhenazim” di Francoforte. Quando il 18 luglio 1918 un Romanov, lo czar di tutte le Russie Nicola II e tutta la sua famiglia vengono trucidati ad Ekaterinenburg, l’ebreo Vladimir Ilic Ulianovic (Lenin sta nascosto dietro il comitato esecutivo.
Quando si scatena la 1 guerra mondiale per l’uccisione del Granduca d’Austria in Serbia, è opera di un certo Princip ebreo, guarda caso…
Fermiamoci qui. Risulta ovvio pertanto che se si sapessero bene le cose e si reagisse nel modo più opportuno, molte cose della storia sarebbero state riscritte, guerre comprese.Ma non sapendo la storia viene diretta da chi sa ed ha obiettivi ben precisi in testa.
E possiamo star certi che i figli di satana sono moto più furbi e perseveranti, dei figli della Luce, perchè Satana dà loro il dominio del mondo, basta inchinarsi
Ci sono altri risvolti su questo viaggio, indicativi del personaggio e quelli che seguono la Lega acriticamente e con venerazione:
http://www.radiospada.org/2016/04/salvini-in-israele-approfitta-del-suo-viaggio-per-genuflettersi-davanti-alla-potente-lobby-siete-il-mio-modello/