di Arai Daniele
La Chiesa, come società perfetta istituita da Nostro Signore per la salvezza, è invitta perché vive della fede nella Verità ovvero in Gesù Cristo, Suo Capo.
La Cristianità, invece, dipende dalla salute della Chiesa Militante e può soffrire pesanti sconfitte, fino a sembrare liquidata, come succede nei nostri tempi.
È quanto rivela simbolicamente il Segreto di Fatima, più chiaro nel 1960.
Il cattolico sa che la Chiesa e il Papa hanno tantissimi nemici, ma che il potere dato a questo capo, per rappresentare il Signore vincitore del mondo, è senza limite; è l’anima che reggerà sempre le civiltà.
Quindi, la soppressione o sospensione di tale potere è la causa perché la Cristianità è per ora senz’anima; liquidata. Eppure, alla fine, la Chiesa invitta, retta nella Fede, la riporterà in vita e in gloria, poiché riavrà questo Papa che accoglierà la Profezia; sono termini chiari del Messaggio di Fatima.
Il famigerato Vaticano 2 é il processo subdolamente legato a un nuovo ordine mondiale, che provare a identificare agli occhi del mondo la Chiesa Cattolica con la sua nuova entità «conciliare». Un processo di omologazione ecumenista che procede alla pari di quello della globalizzazione mondialista.
Più passano gli anni, però, e più cresce il sospetto e la resistenza a tale «chiesa pentita», che è un’altra. Infatti, essa stessa si dissocia del concetto che possa rappresentarsi, come la Cattolica, quale depositaria della Verità unica, di Dio stesso per gli uomini. Tale entità conciliare, al contrario, diffonde la credenza che la Chiesa non abbia da spartire col governo dell’umanità se non quello stabilito da enti sopranazionali quale l’ONU. Ecco che una parola sui grandi problemi del mondo e perfino sui vari massacri di cristiani, spetta a tutti gli enti civili e religiosi, tra cui la chiesa conciliare; una tra tante altre!
Il compimento attuale di tale processo compiacente d’apostasia di massa implica un lungo corso di decadenza clericale. Riassumiamo allora i principali eventi storici della Chiesa e della Cristianità negli ultimi cent’anni per arrivare al presente. Andiamo dalla Iª Grande Guerra all’apparizione di Fatima; poi dalla rivoluzione russa alla 2ª Grande Guerra mondiale. Seguì la guerra fredda della modernità americanista di mezza Europa contro la sovietizzazione operata dalla Russia, per spargere i suoi errori contro la Chiesa di Cristo nel mondo.
Questi erano quelli errori filosofici covati nella stessa Europa e condannati dalla Chiesa. Accolti dalla rivoluzione modernista del Vaticano 2, «tolsero di mezzo» le difese della Chiesa a queste colluvie d’errori, aprendo a ogni libertà di culto ed eresie. Con la vera Chiesa indifesa, perché disarmata dal suo interno, il Cristianesimo divenne sempre più chiaramente la fede più perseguitata del mondo. Domanda: È tanto difficile localizzare storicamente l’evento scatenante di tale processo di disarmo cattolico?
Quando, finalmente nel 2000 è pubblicata la visione del ‘Terzo Segreto» di Fatima che figura la liquidazione» del Papato, questo crollo viene alla luce in termini biblici: il vero ostacolo all’avanzata anticristiana è stato “tolto di mezzo”; evento “più chiaro nel 1960”! Infatti, il potere delle chiavi era allora in mano a chi aprì alla rivoluzione modernista, ai sovietici, agli ebrei, ai massoni, levando le difese della Chiesa a tali d’errori; disarmando la Chiesa dal suo interno.
Per il cattolico, le intime ragioni di questo deleterio corso discendente della Chiesa di Dio è riferibile al Mistero che coinvolge tutta la Storia. Come è già nell’Antico Testamento: si tratta della conseguenza di un adulterio generale del Popolo della Fede, che invoca castighi, il primo dei quali è il silenzioso abbandono di Dio. Ciò richiede un contrito esame di coscienza sugli eventi che hanno determinato il presente, tenendo conto che l’aiuto divino è sempre stato alla portata della santa Chiesa per difendere la Fede.
Non si può negare, seguendo il breve riassunto degli eventi di questi ultimi cento anni, che essi iniziano e si compiono alla luce di quanto era nella Profezia di Fatima. Quindi, il corso degli eventi era previsto e annunciato nel messaggio di luce della Madre di Dio a Fatima, che oltre a essere portatore di avvisi lo era pure di aiuti. Ecco il ricordo del «Mistero cristiano» dell’intervento divino in terra, ripetuto in un’ora buia per l’umanità. Eppure, è stato offuscato dall’opposto «mistero d’iniquità», con l’aggravante d’essere oscuramento perpetrato allo stesso interno della stessa Sede romana.
Ecco descritto cosa rappresentò nel Mistero Cristiano la rottura degli anni 1958-1960. Molto si è scritto su questa rottura dottrinale e liturgica, meno sulle trame per soffocare l’avviso profetico per i nostri tempi e neutralizzarne l’aiuto, con le inevitabile cadute in tutti i piani, religiosi, morali e fisici. Rivediamole allora.
Alla fine dicembre 1957 la Madonna trasmise a suor Lucia di Fatima una visione della situazione della Chiesa e del mondo in pericolo, che la Veggente comunicò in una grave intervista a Padre Agostino Fuentes.
A tale situazione corrispondeva la consapevolezza di Pio XII, che s’è confidato dicendo: – dopo di me il diluvio! Tuttavia, ricevendo nel mese d’agosto del 1958, era alla fine, un gruppo de pellegrini americani guidati da padre Leo Goode, chiese: “Credete a Fatima?” Alla risposta positiva il Papa aggiunse: “Se vogliamo la pace, dobbiamo tutti ubbidire alle richieste di Fatima; il tempo di dubitare di Fatima è passato. Ora è il tempo di agire.” (FGS, p. 73). Sì, ma il «Terzo Segreto», che sarebbe più chiaro proprio in seguito, rimaneva sigillato in Vaticano. E Pio XII morì! Alla sua morte, il «mistero» legato al messaggio profetico, che sarebbe più chiaro nel 1960 poiché inevitabilmente attinente a questa morte e al conclave per la sostituzione del Papa, rimase ignorato.
È eletto allora il modernista e filo massone Angelo Roncalli, per cui un altro spirito aleggia nell’atmosfera del Vaticano. Passò a prevalere un ottimismo smodato per far dimenticare il clima di rigore e le visioni di pericoli per la Fede, non solo di Papa Pio XII, ma di Fatima, che saranno poi visti come «profeti di sventure», a cui opporre le aperture volute per la Chiesa.
Quest’altro spirito apparirebbe presto come quello da tempo programmato, svelando il piano illuminista e massonico per mutare la Chiesa. Il suo più grande nemico da allora, si veste da papa!
Il «Mistero» dell’iniqua «discontinuità programmata»
Giovanni 23 non voleva alcuna continuità del suo Vaticano 2 col «Concilio ecumenico del Vaticano», voleva, dichiarando il contrario, la rottura delle difese della Cristianità, come preconizzato da autori di estrazione cattolica come Lamennais, Loisy, Sangnier, Renan, Mounier e Maritain, solo per menzionare alcuni francesi più influenti, a cui si deve aggiungere i De Lubac, Congar, Daniélou, Chenu della nouvelle téologie, tutti divenuti cardinali nella «chiesa conciliare», che farà santo il « annientatore » Roncalli!
Ora nell’ambito delle commemorazioni per il 50° anniversario del maledetto Vaticano 2, da continuarenell’”Anno della Fede” [riconciliata e accordata con il progresso, il liberalismo e la civiltà moderna],L’Osservatore Romano, principale organo quotidiano del Vaticano, ha pubblicato articoli su questo argomento, tra cui uno di Marco Roncalli dal titolo “Vaticano II in mostra” (10 ottobre 2012, pag. 4). In essol’autore presenta una panoramica della mostra di una settimana a Bergamo, la città di Giovanni 23. Si tratta dello spettacolo della Fondazione col suo nome e diretto da p. Enzio Bollis, contando sul sostegno della Diocesi. Esso mostra per la prima volta manoscritti degli archivi della Fondazione, tutti correlati al pontificato di Roncalli, ma normalmente inaccessibili al pubblico. Qui ci interessa uno sulla storia del Vaticano 2, che è stato convocato, come recita, esplicitamente contro il Concilio Vaticano (Iº e unico).
Tra questi documenti c’è la nota di mons. Loris Capovilla, segretario di Giovanni 23, in cui, in suo nome, ha dato istruzioni per la redazione della Bolla «Humanae salutis», che ha convocato il Vaticano 2. Nel testo scritto da Capovilla, ci sono note a margine scritte a mano da Giovanni 23 stesso. È chiaramente affermatoin tale testo – Marco Roncalli ci assicura – che Roncalli non intendeva seguire il corso del Concilio Vaticano I, perché “né nella sostanza né nella forma essa corrisponderebbe alle condizioni attuali.”
Questa documentazione è nel site http://www.traditioninaction.org/, November 28, 2012, Breaking News on Vatican II – John XXIII wanted a rupture with the past, il cui autore conferma che Giovanni 23 non voleva alcuna continuità col precedente Consiglio Ecumenico convocato e diretto da Papa Pio IX. “Quando ha affermato che il Vaticano II non deve seguire il Vaticano I “né nella sostanza o nella sua forma,” stava dicendo che dovrebbe essere completamente diverso, questo non è lontano dal dire che dovrebbe essere il contrario. Anzi, dire che la sostanza dovrebbe essere diversa significa che la dottrina difesa deve essere diversa. Dire che la forma dovrebbe essere diversa significa che il carattere militante dei documenti del Vaticano I deve essere evitato.
Eppure, l’ipocrisia conciliare escogitò, di fronte a una crescente reazione contro il V2, di collegarlo al Vaticano I, per dare legittimità al primo. Per questa ragione Giovanni Paolo 2 beatificò Giovanni 23 insieme a Pio IX e, a volte, adottò misure “conservative”. E per la stessa ragione Benedetto 16 insistette sull'”ermeneutica della continuità”. Il fine di tutte queste iniziative è di far finta che il Vaticano 2 non è la rivoluzione programmata nella Chiesa cattolica per sostituirla con un’altra completamente diversa.
Si veda pure la questione del «silenzio intenzionale sul comunismo, ufficialmente riconosciuto» i alla fine del testo pubblicato di Giovanni 23, questione legata agli «errori della Russia». Su questa infida manovra cito quanto ho scritto sul «sì sì no no» del 15.9.84 per rilevare quanto operato da Montini, succeduto a Giovanni 23 col nome di Paolo 6º, con le stesse adulterine «aperture al mondo» e agli «errori della Russia»!
Ora, condizionati da questi problemi si sono formati i successivi governi in Italia e nel mondo, con personaggi che plaudono ai compromessi nell’ambito della storia di tali vergogne e tradimenti clericali; un quadro tenebroso che portò ad ogni altra apertura; ora all’islamizzazione. Di fronte a una situazione di resa ormai inevitabile, che «valori» propone la nuova mentalità europea per affrontarla? Propone la loro conversione alla nuova mentalità illuminista ed ecumenista, aperta a ogni ribellione pansessuale!
Chi può immaginare che questo «pensiero frocio» sia capace di affrontare l’impeto islamico di conquista dell’Europa e del mondo mentre quanto resta della Cristianità è spenta dalle becere trovate di Bergoglio per compiere la programmata trasformazione ecclesiale messa in opera dal suo santo Giovanni 23 e successori? Per essi, ricordare questioni di fede sollevate in termini come «integra e pura», «totale», «piena», applicati alla Religione e alla Chiesa è inaccettabile: è antiecumenico. Eppure, sono proprio quei termini che esprimono l’incompatibilità della Verità con una «fede ecumenista» del relativismo della chiesa divisa tra tante. Basta ricordare le parole de Maria a suor Lucia: ‘Nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell’eternità il Cielo!’
È proprio questo il ricordo portato dalla Regina dei Profeti a Fatima; richiamo anti-ecumenista, anticomunista, anti-illuminista, antimodernista, insomma, opposto agli errori sociali preconizzati dalla rivoluzione russa. Esprime la realtà della Chiesa oggi alterata, la fede che include l’amore per difendere la Sede della Verità, anima della fede.
La divina Passione di Gesù e della Sua Chiesa
Dall’istituzione alterata, come descritto. che la moltitudine vuol vedere come la Chiesa, viene una voce che falsifica la realtà del peccato, della giustizia e del giudizio sullo spirito del mondo, ispiratore di tutte le credenze, ideologie e eresie già condannate. Trattasi della falsa chiesa, aliena alla Verità inspirata dallo Spirito Santo e creata da Gesù: Me ne vado, ma manderò a voi il Paraclito. “Quando egli verrà, accuserà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio; di peccato perché non credono in me; di giustizia perché vado al Padre e voi non mi vedrete più; di giudizio perché il principe di questo mondo è già giudicato. (Gv 16, 7)… Ecco che viene l’ora, ed è venuta, che sarete dispersi ciascuno per conto suo e Mi lascerete solo. Ma Io non sono solo, perché il Padre è con Me. Questo vi ho detto perché abbiate la pace in Me. In questo mondo avete da soffrire; ma abbiate coraggio: Io ho vinto il mondo». (Gv 16, 7-30)
Può esserci una chiesa accordata al mondo sconfitto da Gesù Signore che non sia falsa? Dante ipotizza (Inf. XXXIII), che taluni prelati-traditori, cardinali, vescovi, chierici – hanno l’anima già dannata mentre il corpo vive, retto da un demonio. Altrimenti non si spiega come costoro, davanti alla divina testimonianza sacerdotale di Gesù, in cui pone due realtà opposte – Dio-mondo – scelgano di convertire i fedeli al mondo in tradimento a Dio. Come non concludere che la loro sia, secondo la legge, tacita rinuncia alla fede con una pubblica apostasìa? Può un cattolico scegliere tesi teologali (contrarie ai Papi) per accettare la legittimità di apostati, senza cadere parimenti dalla parte del mondo?
La Chiesa della Verità è provveduta fin dalla sua istituzione di governo e di leggi con tutti i mezzi per operare dalla sua Sede in vista della sua missione essenziale e perenne: rappresentare l’unica autorità di Dio in terra. Tale missione integrale ha origini nella SS. Trinità; proviene dal Padre ed è trasmessa dal Figlio e si esercita nello Spirito Santo. È il potere, dato direttamente da Dio stesso all’uomo eletto per essere Vicario di Cristo, non della Chiesa, per il Suo disegno vitale: il contrario de arrendersi al mondo!
Chierici come Roncalli o Montini, elevati alla suprema posizione, volevano, secondo un piano apertamente modernista e massonico, cambiare la Chiesa, cambiando il rapporto della Chiesa con le nazioni cristiane. Tra tanti esempi c’è quello della Spagna cattolica di anima «carlista», che “o è cattolica o non esiste come entità statale organizzata, perché la patria spagnola comporta l’unità nella fede cattolica… della politica subordinata alla maggior gloria di Dio, è ideale universale. È la politica delle comunità locali (fueros di diritto naturale) sotto il vertice del re (diritto naturale e divino). Vale per la Spagna come per il mondo cattolico, dove il re è il luogo-tenente del Signore, Re dei Re. Tale piramide di potere ha la religione cattolica come religione di Stato e s’ispira nella dottrina sociale della Chiesa. Niente più legittimo e praticabile e non solo in Spagna. Ma l’anticristo di turno, Paolo 6º, impose a Franco di cancellare il diritto della Chiesa in Spagna (richiesta antipapale). Franco rimase a metà strada; quella dell’Opus Dei et similia conciliari, per la débâcle prestabilita dell’Europa.
Le intenzione di Roncalli e Montini – che sono quelle della presente «chiesa conciliare» – derivano da dottrine ereticali precedenti alla loro «elevazione», per cui s’inquadrano nella sentenza della Bolla «Cum ex» di Papa Paolo IV, che rende nulle le loro elezioni, pur se avessero avuto il voto unanime dei cardinali. D’allora si vede una chiesa conciliare sprovvista d’autorità cattolica, ma occupata da falsi cristi, che continuano ad implementare le dottrine condannate, come cattoliche. Possono tanti cattolici tacere su tali tradimenti, che durano da più di mezzo secolo? Se continueranno a farlo saranno le montagne a scuotersi e i mari a urlare!
se è vero che Don R. usa il messale di GXXIII allora Ferrari (dell’IMBC e che cita poi testualmente Don Francesco) che scrive ” La parte che….(dopo il codice del 1917) da cercarsi nel codice di diritto canonico, che però…” vorrebbe confermare quanto chiedevo sopra di chiarire e cioè che ci si riferisce all’ultimo
codice dei modernisti (quello definito invalido dai sedeprivazionisti)? Su ciò vorrei chiarire.
A quanto mi risulta, l’IMBC usa il Messale di San Pio V, NON quello di G23, ritenendo G23 un Papa dubbio i cui atti sono quindi non vincolanti. In ogni caso ripeto: consultare don Ricossa o qualsiasi altro sacerdote dell’IMBC. Penso che ci sia un modo di contattarli via mail o financo telefonicamente! Non penso che sia loro costume sottrarsi a legittime e oneste richieste di chiarimento!
Non diciamo …fesserie ! Il messale usato dall?IMBC è il messale di S.PioV, basta assistere per capirlo. Se non si assiste e si va alla messa della fraternità FSSPX, allora si può sentire di tutto e credere a tutto, anche che Bergoglio è papa, nonostante tutto…
Mi sembra che si stia scivolando, ancora una volta, verso la fantasia, però, maligna !
la maligna perfidia lusitana è diabolica …
A noi risulta di no.
Del resto sembra che finora adotti il suo Messale del 1962. Perciò ai commenti di quest’articolo penso sia inutile sperare che risponda. Vediamo il prossimo.
queste parole sono malsane e sataniche … non si accettano sermoni del venerdì da siffatto “personaggio”
Ma è così semplice: domandatelo all’interessato.
Meno semplice sarà esorcizzare un rincagnato spiritato.
Non trovo semplice domandare all’interessato in quanto preferisce ignorare…
comunque papale papale Don Ricossa non convince con la tesi, e tralasciando Silvano , riguardo a Ale lo trovo pure lui poco convincente avendo scritto che aveva già qualche risposta da dare dopo aver scorso il documento di Benedetto che voleva comparare a Ferrari, e poi dice di non avere risposte.
Mi rendo conto che qui ci siano dei sedicenti(fino a prova contraria) cattolici perditempo che non hanno altro da fare tutto il santo giorno, e quindi possono permettersi di commentare fino allo sfinimento. Io non sono uno di quelli. Sig. Cattolico2, io ho qualche risposta da dare ma personalmente, non a nome dell’IMBC. Ho semplicemente consigliato di rivolgersi direttamente all’interessato perché credo sia il modo migliore per chiarirsi eventuali dubbi. Quando e se avrò tempo e voglia posterò un mio personale parere ma dubito fortemente(per usare un eufemismo) che possa risultare più interessante e competente di quello del Superiore dell’Istituto. Io ho interesse quanto lei ha capire per formulare un giudizio, e interrogare don Ricossa è l’unico modo per chiudere il discorso. Non ho interesse come, fanno alcuni commentatori di professione a parlarmi addosso senza avere nulla di intelligente e veramente interessante, oltre che risolutivo, da dire. Mi sia riconosciuto che sono stato il primo ad ammettere di non poter risolvere i vostri quesiti. Che senso avrebbe fornirvi un ennesimo parere oltre al fatto che, RIPETO, non ho ancora avuto il tempo di documentarmi a dovere(il documento linkato dal sig. Benedetto è oltretutto in lingua francese francese ed io non sono una madre lingua). Io non ho mai manifestato l’ambizione di essere, in questa sede, tecnicamente convincente. Si chieda a don Ricossa e si eviti di cincischiare e polemizzare ulteriormente.
Giusto Ale ! Sono d’accordo che vi siano commentatori che non hanno altro da fare se non polemiche spinte allo sfinimento.
Era già stato detto che non aveva tempo da dedicare visto che, anche, lavora; ma evidentemente alcune frasi non vengono recepite bene…