FATIMA E L’ORA DEL COLPO ALL’ANIMA DELL’EUROPA CRISTIANA

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Roncalli-MontiniL’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

La Chiesa, come società perfetta istituita da Nostro Signore per la salvezza, è invitta perché vive della fede nella Verità ovvero in Gesù Cristo, Suo Capo.

La Cristianità, invece, dipende dalla salute della Chiesa Militante e può soffrire pesanti sconfitte, fino a sembrare liquidata, come succede nei nostri tempi.

È quanto rivela simbolicamente il Segreto di Fatima, più chiaro nel 1960.

Il cattolico sa che la Chiesa e il Papa hanno tantissimi nemici, ma che il potere dato a questo capo, per rappresentare il Signore vincitore del mondo, è senza limite; è l’anima che reggerà sempre le civiltà.

Quindi, la soppressione o sospensione di tale potere è la causa perché la Cristianità è per ora senz’anima; liquidata. Eppure, alla fine, la Chiesa invitta, retta nella Fede, la riporterà in vita e in gloria, poiché riavrà questo Papa che accoglierà la Profezia; sono termini chiari del Messaggio di Fatima.

Il famigerato Vaticano 2 é il processo subdolamente legato a un nuovo ordine mondiale, che provare a identificare agli occhi del mondo la Chiesa Cattolica con la sua nuova entità «conciliare». Un processo di omologazione ecumenista che procede alla pari di quello della globalizzazione mondialista.

Più passano gli anni, però, e più cresce il sospetto e la resistenza a tale «chiesa pentita», che è un’altra. Infatti, essa stessa si dissocia del concetto che possa rappresentarsi, come la Cattolica, quale depositaria della Verità unica, di Dio stesso per gli uomini. Tale entità conciliare, al contrario, diffonde la credenza che la Chiesa non abbia da spartire col governo dell’umanità se non quello stabilito da enti sopranazionali quale l’ONU. Ecco che una parola sui grandi problemi del mondo e perfino sui vari massacri di cristiani, spetta a tutti gli enti civili e religiosi, tra cui la chiesa conciliare; una tra tante altre!

Il compimento attuale di tale processo compiacente d’apostasia di massa implica un lungo corso di decadenza clericale. Riassumiamo allora i principali eventi storici della Chiesa e della Cristianità negli ultimi cent’anni per arrivare al presente. Andiamo dalla Iª Grande Guerra all’apparizione di Fatima; poi dalla rivoluzione russa alla 2ª Grande Guerra mondiale. Seguì la guerra fredda della modernità americanista di mezza Europa contro la sovietizzazione operata dalla Russia, per spargere i suoi errori contro la Chiesa di Cristo nel mondo.

Questi erano quelli errori filosofici covati nella stessa Europa e condannati dalla Chiesa. Accolti dalla rivoluzione modernista del Vaticano 2, «tolsero di mezzo» le difese della Chiesa a queste colluvie d’errori, aprendo a ogni libertà di culto ed eresie. Con la vera Chiesa indifesa, perché disarmata dal suo interno, il Cristianesimo divenne sempre più chiaramente la fede più perseguitata del mondo. Domanda: È tanto difficile localizzare storicamente l’evento scatenante di tale processo di disarmo cattolico?

Quando, finalmente nel 2000 è pubblicata la visione del ‘Terzo Segreto» di Fatima che figura la liquidazione» del Papato, questo crollo viene alla luce in termini biblici: il vero ostacolo all’avanzata anticristiana è stato “tolto di mezzo”; evento “più chiaro nel 1960”! Infatti, il potere delle chiavi era allora in mano a chi aprì alla rivoluzione modernista, ai sovietici, agli ebrei, ai massoni, levando le difese della Chiesa a tali d’errori; disarmando la Chiesa dal suo interno.

Per il cattolico, le intime ragioni di questo deleterio corso discendente della Chiesa di Dio è riferibile al Mistero che coinvolge tutta la Storia. Come è già nell’Antico Testamento: si tratta della conseguenza di un adulterio generale del Popolo della Fede, che invoca castighi, il primo dei quali è il silenzioso abbandono di Dio. Ciò richiede un contrito esame di coscienza sugli eventi che hanno determinato il presente, tenendo conto che l’aiuto divino è sempre stato alla portata della santa Chiesa per difendere la Fede.

Non si può negare, seguendo il breve riassunto degli eventi di questi ultimi cento anni, che essi iniziano e si compiono alla luce di quanto era nella Profezia di Fatima. Quindi, il corso degli eventi era previsto e annunciato nel messaggio di luce della Madre di Dio a Fatima, che oltre a essere portatore di avvisi lo era pure di aiuti. Ecco il ricordo del «Mistero cristiano» dell’intervento divino in terra, ripetuto in un’ora buia per l’umanità. Eppure, è stato offuscato dall’opposto «mistero d’iniquità», con l’aggravante d’essere oscuramento perpetrato allo stesso interno della stessa Sede romana.

Ecco descritto cosa rappresentò nel Mistero Cristiano la rottura degli anni 1958-1960. Molto si è scritto su questa rottura dottrinale e liturgica, meno sulle trame per soffocare l’avviso profetico per i nostri tempi e neutralizzarne l’aiuto, con le inevitabile cadute in tutti i piani, religiosi, morali e fisici. Rivediamole allora.

Alla fine dicembre 1957 la Madonna trasmise a suor Lucia di Fatima una visione della situazione della Chiesa e del mondo in pericolo, che la Veggente comunicò in una grave intervista a Padre Agostino Fuentes.

A tale situazione corrispondeva la consapevolezza di Pio XII, che s’è confidato dicendo: – dopo di me il diluvio! Tuttavia, ricevendo nel mese d’agosto del 1958, era alla fine, un gruppo de pellegrini americani guidati da padre Leo Goode, chiese: “Credete a Fatima?” Alla risposta positiva il Papa aggiunse: “Se vogliamo la pace, dobbiamo tutti ubbidire alle richieste di Fatima; il tempo di dubitare di Fatima è passato. Ora è il tempo di agire.” (FGS, p. 73). Sì, ma il «Terzo Segreto», che sarebbe più chiaro proprio in seguito, rimaneva sigillato in Vaticano. E Pio XII morì! Alla sua morte, il «mistero» legato al messaggio profetico, che sarebbe più chiaro nel 1960 poiché inevitabilmente attinente a questa morte e al conclave per la sostituzione del Papa, rimase ignorato.

È eletto allora il modernista e filo massone Angelo Roncalli, per cui un altro spirito aleggia nell’atmosfera del Vaticano. Passò a prevalere un ottimismo smodato per far dimenticare il clima di rigore e le visioni di pericoli per la Fede, non solo di Papa Pio XII, ma di Fatima, che saranno poi visti come «profeti di sventure», a cui opporre le aperture volute per la Chiesa.

Quest’altro spirito apparirebbe presto come quello da tempo programmato, svelando il piano illuminista e massonico per mutare la Chiesa. Il suo più grande nemico da allora, si veste da papa!

Il «Mistero» dell’iniqua «discontinuità programmata»

Giovanni 23 non voleva alcuna continuità del suo Vaticano 2 col «Concilio ecumenico del Vaticano», voleva, dichiarando il contrario, la rottura delle difese della Cristianità, come preconizzato da autori di estrazione cattolica come Lamennais, Loisy, Sangnier, Renan, Mounier e Maritain, solo per menzionare alcuni francesi più influenti, a cui si deve aggiungere i De Lubac, Congar, Daniélou, Chenu della nouvelle téologie, tutti divenuti cardinali nella «chiesa conciliare», che farà santo il « annientatore » Roncalli!

Ora nell’ambito delle commemorazioni per il 50° anniversario del maledetto Vaticano 2, da continuarenell’”Anno della Fede” [riconciliata e accordata con il progresso, il liberalismo e la civiltà moderna],L’Osservatore Romano, principale organo quotidiano del Vaticano, ha pubblicato articoli su questo argomento, tra cui uno di Marco Roncalli dal titolo “Vaticano II in mostra” (10 ottobre 2012, pag. 4). In essol’autore presenta una panoramica della mostra di una settimana a Bergamo, la città di Giovanni 23. Si tratta dello spettacolo della Fondazione col suo nome e diretto da p. Enzio Bollis, contando sul sostegno della Diocesi. Esso mostra per la prima volta manoscritti degli archivi della Fondazione, tutti correlati al pontificato di Roncalli, ma normalmente inaccessibili al pubblico. Qui ci interessa uno sulla storia del Vaticano 2, che è stato convocato, come recita, esplicitamente contro il Concilio Vaticano (Iº e unico).
Tra questi documenti c’è la nota di mons. Loris Capovilla, segretario di Giovanni 23, in cui, in suo nome, ha dato istruzioni per la redazione della Bolla «Humanae salutis», che ha convocato il Vaticano 2. Nel testo scritto da Capovilla, ci sono note a margine scritte a mano da Giovanni 23 stesso. È chiaramente affermatoin tale testo – Marco Roncalli ci assicura – che Roncalli non intendeva seguire il corso del Concilio Vaticano I, perché “né nella sostanza né nella forma essa corrisponderebbe alle condizioni attuali.”

Questa documentazione è nel site http://www.traditioninaction.org/, November 28, 2012, Breaking News on Vatican II – John XXIII wanted a rupture with the past, il cui autore conferma che Giovanni 23 non voleva alcuna continuità col precedente Consiglio Ecumenico convocato e diretto da Papa Pio IX. “Quando ha affermato che il Vaticano II non deve seguire il Vaticano I “né nella sostanza o nella sua forma,” stava dicendo che dovrebbe essere completamente diverso, questo non è lontano dal dire che dovrebbe essere il contrario. Anzi, dire che la sostanza dovrebbe essere diversa significa che la dottrina difesa deve essere diversa. Dire che la forma dovrebbe essere diversa significa che il carattere militante dei documenti del Vaticano I deve essere evitato.

Eppure, l’ipocrisia conciliare escogitò, di fronte a una crescente reazione contro il V2, di collegarlo al Vaticano I, per dare legittimità al primo. Per questa ragione Giovanni Paolo 2 beatificò  Giovanni 23 insieme a Pio IX e, a volte, adottò misure “conservative”. E per la stessa ragione Benedetto 16 insistette sull'”ermeneutica della continuità”. Il fine di tutte queste iniziative è di far finta che il Vaticano 2 non è la rivoluzione programmata nella Chiesa cattolica per sostituirla con un’altra completamente diversa.

Si veda pure la questione del «silenzio intenzionale sul comunismo, ufficialmente riconosciuto» i alla fine del testo pubblicato di Giovanni 23, questione legata agli «errori della Russia». Su questa infida manovra cito quanto ho scritto sul «sì sì no no» del 15.9.84 per rilevare quanto operato da Montini, succeduto a Giovanni 23 col nome di Paolo 6º, con le stesse adulterine «aperture al mondo» e agli «errori della Russia»!

Ora, condizionati da questi problemi si sono formati i successivi governi in Italia e nel mondo, con personaggi che plaudono ai compromessi nell’ambito della storia di tali vergogne e tradimenti clericali; un quadro tenebroso che portò ad ogni altra apertura; ora all’islamizzazione. Di fronte a una situazione di resa ormai inevitabile, che «valori» propone la nuova mentalità europea per affrontarla? Propone la loro conversione alla nuova mentalità illuminista ed ecumenista, aperta a ogni ribellione pansessuale!

Chi può immaginare che questo «pensiero frocio» sia capace di affrontare l’impeto islamico di conquista dell’Europa e del mondo mentre quanto resta della Cristianità è spenta dalle becere trovate di Bergoglio per compiere la programmata trasformazione ecclesiale messa in opera dal suo santo Giovanni 23 e successori? Per essi, ricordare questioni di fede sollevate in termini come «integra e pura», «totale», «piena», applicati alla Religione e alla Chiesa è inaccettabile: è antiecumenico. Eppure, sono proprio quei termini che esprimono l’incompatibilità della Verità con una «fede ecumenista» del relativismo della chiesa divisa tra tante. Basta ricordare le parole de Maria a suor Lucia: ‘Nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell’eternità  il Cielo!’

È proprio questo il ricordo portato dalla Regina dei Profeti a Fatima; richiamo anti-ecumenista, anticomunista, anti-illuminista, antimodernista, insomma, opposto agli errori sociali preconizzati dalla rivoluzione russa. Esprime la realtà della Chiesa oggi alterata, la fede che include l’amore per difendere la Sede della Verità, anima della fede.

La divina Passione di Gesù e della Sua Chiesa

Dall’istituzione alterata, come descritto. che la moltitudine vuol vedere come la Chiesa, viene una voce che falsifica la realtà del peccato, della giustizia e del giudizio sullo spirito del mondo, ispiratore di tutte le credenze, ideologie e eresie già condannate. Trattasi della falsa chiesa, aliena alla Verità inspirata dallo Spirito Santo e creata da Gesù: Me ne vado, ma manderò a voi il Paraclito. “Quando egli verrà, accuserà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio; di peccato perché non credono in me; di giustizia perché vado al Padre e voi non mi vedrete più; di giudizio perché il principe di questo mondo è già giudicato. (Gv 16, 7)… Ecco che viene l’ora, ed è venuta, che sarete dispersi ciascuno per conto suo e Mi lascerete solo. Ma Io non sono solo, perché il Padre è con Me. Questo vi ho detto perché abbiate la pace in Me. In questo mondo avete da soffrire; ma abbiate coraggio: Io ho vinto il mondo». (Gv 16, 7-30)

Può esserci una chiesa accordata al mondo sconfitto da Gesù Signore che non sia falsa? Dante ipotizza (Inf. XXXIII), che taluni prelati-traditori, cardinali, vescovi, chierici – hanno l’anima già dannata mentre il corpo vive, retto da un demonio. Altrimenti non si spiega come costoro, davanti alla divina testimonianza sacerdotale di Gesù, in cui pone due realtà opposte – Dio-mondo – scelgano di convertire i fedeli al mondo in tradimento a Dio. Come non concludere che la loro sia, secondo la legge, tacita rinuncia alla fede con una pubblica apostasìa? Può un cattolico scegliere tesi teologali (contrarie ai Papi) per accettare la legittimità di apostati, senza cadere parimenti dalla parte del mondo?

La Chiesa della Verità è provveduta fin dalla sua istituzione di governo e di leggi con tutti i mezzi per operare dalla sua Sede in vista della sua missione essenziale e perenne: rappresentare l’unica autorità di Dio in terra. Tale missione integrale ha origini nella SS. Trinità; proviene dal Padre ed è trasmessa dal Figlio e si esercita nello Spirito Santo. È il potere, dato direttamente da Dio stesso all’uomo eletto per essere Vicario di Cristo, non della Chiesa, per il Suo disegno vitale: il contrario de arrendersi al mondo!

Chierici come Roncalli o Montini, elevati alla suprema posizione, volevano, secondo un piano apertamente modernista e massonico, cambiare la Chiesa, cambiando il rapporto della Chiesa con le nazioni cristiane. Tra tanti esempi c’è quello della Spagna cattolica di anima «carlista», che “o è cattolica o non esiste come entità statale organizzata, perché la patria spagnola comporta l’unità nella fede cattolica… della politica subordinata alla maggior gloria di Dio, è ideale universale. È la politica delle comunità locali (fueros di diritto naturale) sotto il vertice del re (diritto naturale e divino). Vale per la Spagna come per il mondo cattolico, dove il re è il luogo-tenente del Signore, Re dei Re. Tale piramide di potere ha la religione cattolica come religione di Stato e s’ispira nella dottrina sociale della Chiesa. Niente più legittimo e praticabile e non solo in Spagna. Ma l’anticristo di turno, Paolo 6º, impose a Franco di cancellare il diritto della Chiesa in Spagna (richiesta antipapale). Franco rimase a metà strada; quella dell’Opus Dei et similia conciliari, per la débâcle prestabilita dell’Europa.

Le intenzione di Roncalli e Montini – che sono quelle della presente «chiesa conciliare» – derivano da dottrine ereticali precedenti alla loro «elevazione», per cui s’inquadrano nella sentenza della Bolla «Cum ex» di Papa Paolo IV, che rende nulle le loro elezioni, pur se avessero avuto il voto unanime dei cardinali. D’allora si vede una chiesa conciliare sprovvista d’autorità cattolica, ma occupata da falsi cristi, che continuano ad implementare le dottrine condannate, come cattoliche. Possono tanti cattolici tacere su tali tradimenti, che durano da più di mezzo secolo? Se continueranno a farlo saranno le montagne a scuotersi e i mari a urlare!

60 Risposte

  • “il potere delle chiavi era allora in mano a chi…”
    NO:
    -“il potere delle chiavi era APPARENTEMENTE in mano a chi…”
    -“il potere delle chiavi SEMBRAVA che fosse in mano a chi…”
    In realtà sappiamo infatti bene che era nelle saldissime mani di Cristo stesso!
    Affermare che possa essere stato in mani diverse da quelle di un legittimo Pontefice, equivale a lasciare intendere che le “porte dell’Inferno possano aver prevalso, cosa che mai è accaduta e mai accadrà!

  • È scritto: «il potere delle chiavi era allora in mano a chi aprì alla rivoluzione modernista… ». Ha fatto bene Ale a voler precisare, anche perché ciò rimanga coerente a tutto il resto dello scritto. Adesso, però, si deve dire che chi occupa la Sede delle chiavi, le ha materialmente in mano e, di fronte al mondo (solo di fronte al mondo), ha potere per aprire pure il «pozzo dell’abisso» (5ª tromba dell’Apocalisse), come l’ha fatto G23. Ciò è evento del mondo, alieno alla spiritualità del Signore, che ha chiuso il pozzo dell’abisso. Perciò più avanti, ricordando le due realtà opposte – Dio – mondo – (Spirito e materia) si parla di chi ha scelto in quella sede il mondo in tacita rinuncia allo Spirito (apostasia) e aggiungo; Può un cattolico scegliere di accettare la legittimità di apostati, che equivale a dire, che questi abbiano (e nessun altro) il legittimo potere delle chiavi, senza cadere parimenti dalla parte del mondo? È il grave errore che non mi stanco di segnalere.

  • Vorrei gentilmente chiedere ad Arai Daniele come mai la Chiesa, a un certo punto della storia, ha avuto la sfortuna di essere in invasa e guidata dai nemici della stessa Chiesa. Perché Dio ha permesso questo, e perché ci si basa molto su delle profezie extra bibliche che, se si vuol essere onesti, non si ha la prova certa che provengano da Dio?

  • ..forse che Maria SS a Fatima non era mandata da Dio??? forse che Maria SS a La Salette non era l’inviata di Dio??? forse che come dice Bianchi Maria SS è solo una ruota meno importante del volano che è la sede di pietro? e scrivo pietro perchè quello di Bianchi è un finto Pietro. E forse che Dio è da lasciare in disparte come fecero nell’AT, nè + nè – di ora? E quello che dice Dio non è da tenere in conto? L’apostasia era già da tempo nella Chiesa tanto che San Pio X la condannò e non stupisce che l’ultimo attacco del nemico sia stato in grande e dall’interno. Comunque la risposta a Renato viene da Maria SS a La Salette “il clero e le religiose sono una cloaca di impurità, per questo…”. Ben scrive Arai, il peccato di idolatria nell’AT come nel NT. Comunque dall’articolo emerge una formale pubblica apostasia documentata, una contro-chiesa, anti-chiesa voluta da Roncalli in primis. Non fu PAPA, ma falso papa. Falsa chiesa, anti, del mondo (non prego per il mondo ma per coloro che NON sono del mondo) , una cosa nuova che combatte le profezie venute da Dio e combatte certi messaggi fastidiosi che dan prurito alla ” scimmia” di Dio e perseguita anche i veggenti, Massimino, Melania Suor Maria della Croce, Suor Lucia…Lessi una versione diplomatica di Roncalli del segreto di Fatima,diffusa per evitar la 3’g.mondiale, che farebbe pensare ad un costretto cambio di programmi massonico causato dal segreto, forse. Sul libro di LM “Il 3′ segreto di Fatima….” ed salpan leggo a pag.116 “Pio XII..esclamerà in uno dei suoi ultimi messaggi pasquali-Venite Signore Gesù,l’umanità non ha la forza di allontanare l’ostacolo che essa stessa ha creato, cercando di impedire il Vostro ritorno..-” Che significa? Comunque è dovere dichiarare falso ciò che tale è, se ne risponde a Dio. Anticristi coloro che tali son stati e sono.

  • Renato, se non ha capito quel che ho scritto, spero che abbia letto e capito quanto scritto da Cattolico 2. Consiglio, inoltre rivedere San Paolo: “Nessuno v’inganni in alcun modo! Prima dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio… la venuta dell’iniquo avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. Per questo Dio invia loro un potere d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità” (II Ts, 2, 3-12).
    Qui non ci si basa su delle profezie extra bibliche, ma su una Profezia, data per aiutarci a capire dopo il miracolo del sole e confermata dai fatti; ciò almeno per non accadere di credere alla menzogna di anticristi eletti in conclavi assoluti come vicari di Cristo.

  • Ringrazio per la risposta. Non voglio giudicare,ma solo cercare di capire da quando sarebbe iniziata questa apostasia, visto che Paolo se non sbaglio dice:il ministero dell’iniquità é già all’opera. So che Dio normalmente punisce quando la Chiesa devia. Ora, ad un certo punto della storia, ci siamo trovati improvvisamente con dei papi che non sono cristiani, e, la cosa più grave, é che, in base al nostro credo, e alla nostra dottrina, non sono stati cacciati, anzi sono stati osannati e portati sulla portantina come dei Re, senza tenere in alcun conto della loro deviazione dai principi fondamentali dottrinali.

  • Ministero d’iniquità già in atto sin dalla condanna a morte di Gesù, anche da prima, ma ora rivelato a chiunque vuol vedere. Non ci siamo trovati con papi non cristiani, ma con papi falsi, anti-cristi ultimi seduti nel luogo santo. Anche gli anticristi scrive S Giovanni sono nella Chiesa dall’inizio ma ciò non evita che ce ne sia un ULTIMO. La punizione è in corso con la potenza d’inganno. Adempimento di II Tess. alla lettera. AC è chiunque nega Gesù Cristo ad es. mettendo alla pari tutte le religioni e facendo perciò di Cristo un bugiardo.

  • L’apostasia consiste nell’abbandono della propria religione, una tentazione da sempre presente come riferito da San Paolo. L’apostasia spesso è seguita da un’adesione a un’altra religione o anche, la critica e voglia di aggiornamento della propria precedente religione, per modificarla affinché «diventi» quest’altra. Ecco il modernismo apostatico della cricca conciliare, a cominciare da G23. C’è da sapere, però, che quest’idea apostatica viene da prima per il modernista che è per giunta, come minimo filo-massone. Quindi, Roncalli è solo stato ritenuto «papabile» da una gerarchia guasta, come visto da Pio XII. Per rispondere alla domanda sull’inizio dell’apostasia, di cui tratta l’articolo: quella di Roncalli, Montini etc., viene da lontano coperta dalla loro ipocrisia; quella generale inizia in seguito, da quando si poteva capire che tale conclave era nullo poiché elesse uno che voleva cambiare la Chiesa col «concilio» ordinatogli a questo fine dalla sinagoga e dalla loggia, come rimasto dimostrato. Ma si può dire che i dubbiosi, quelli che si aggrappano alla lettera della legge o alle proprie tese per spiegare il «mistero d’iniquità» professino una forma d’apostasia? Essi non si avvalgono forse di un «segno» teologale per cui «l’accettazione pacifica di un Papa da parte di tutta la Chiesa è il segno e l’effetto infallibile di un’elezione e di un pontificato validi»? Ebbene, qui la parola «infallibile» è di troppo. Infatti, il Papa Paolo IV definì che se l’eletto è provato deviato (vuole un’altra chiesa), anche se questa prova si ha tempo dopo l’elezione dalle sue opere, il conclave è nullo anche se avesse avuto l’unanimità del voto cardinalizio (rappresentando tutta la Chiesa). Si tratta di errore umano. Caso contrario, poiché il potere del Papa proviene immediatamente da Dio, si crede validato il da Dio il potere dato «per errore divino» a uno che, con tal elezione ritenuta valida, ha «legittimamente» le CHIAVI per cambiare la Chiesa! Si tratta di un’altra fede e di un’altra chiesa, il che comporta apostasia. È il caso della combriccola di mgr Fellay, come sarà il caso di chi non si pente di considerare legittimamente eletti i «papi conciliari».

  • Impossibile che questa chiesa deviata faccia marcia indietro “sua sponte”. E’ l’illusione dei primi anni di Padre Gerard De Laurier, che ha creato la Tesi di Cassiciacum come un abitino su misura per Paolo VI. Insistervi ancora, come fa don Ricossa, significa non avere capito i segni dei tempi, negare il senso cristiano della storia e favorire l’iniquità vietando la discussione dell’infallibilità degli ultimi 6 conclavi ed elevando la sua ipotesi teologica a dogma necessario per aderire al suo Istituto: norma e condizione che non ha precedenti nella storia del diritto ecclesiastico.

  • Gentile Arai, a quanto mi è dato di capire, il sedeprivazionismo, che lei così così tanto ossessivamente vuole stigmatizzare, non esclude la possibilità(DA DIMOSTRARE INEQUIVOCABILMENTE), che i “papi” conciliari oltre a non essere papi formaliter possano non esserlo nemmeno materialiter. Il problema consiste nell’impossibilità di determinare con certezza assoluta il loro non essere eleggibili prima ancora della designazione! Penso inoltre che la situazione odierna sia, per divina permissione, totalmente inedita e quindi impossibile da spiegare e trattare in modo ordinario, lei stesso nel suo libro edito presso le Edizioni Radio Spada, colloca e spiega questi momenti alla luce di un preciso evento soprannaturale. Un Concilio imperfetto ed un successivo Conclave non penso possa risolvere i problemi, semmai credo possa decisamente acuirli, creando generalizzate ulteriori spaccature nel rimanente cattolico. La Chiesa sarà eclissata, non sostituita, afferma la Madonna a La Salette. La Chiesa Conciliare è il corpo oscurante, finchè rimarrà la Vera Chiesa non potrà tornare a risplendere. Io penso che prima di qualsivoglia azione occorra attendere il momento scelto dal Cielo nel quale la falsa Chiesa inizierà a sgretolarsi sotto ogni punto di vista. Il momento è vicino, il falso sacerdozio è quasi al capolinea, basta attendere e rimanere fedeli. La fretta è da sempre cattiva consigliera! Il nostro Dio è paziente, davanti a lui mille anni sono come un giorno. Pronuncerà il suo basta e allora, solo allora, si sbloccherà l’ingranaggio e tutti coloro che non avranno mai smesso di cercarlo con cuore sincero si raduneranno sotto il suo Stendardo e daranno battaglia al nemico. Non voglio sembrare irriverente ma penso che ora Dio non voglia dare battaglia, lascerà che la chiesa costruita sulla menzogna vada i rovina, lentamente ma inesorabilmente. Occorre aspettare e pregare!

  • ERRATA CORRIGE: “La falsa chiesa conciliare è(rappresenta) il corpo oscurante, finchè rimarrà(tale corpo oscurante), la Vera Chiesa non potrà etc…”

  • Caro amico Ale, giudichi lei chi è ossessionato: chi difende una definizione papale di primaria importanza per la difesa della Fede (Bolla Cum ex), o chi la sopprime per sostenere una tesi accademica? Se questa “non esclude la possibilità (DA DIMOSTRARE INEQUIVOCABILMENTE), che i “papi” conciliari oltre a non essere papi formaliter possano non esserlo nemmeno materialiter”… parla addosso della propria terminologia incongrua per definire un papa. L’entità papale, come ogni altra, esiste solo con materia e forma uniti, diversamente da un’idea o un peccato, materie che prendono forma solo nella consapevolezza di chi le propone, perché non sono entità. È vero che “Il problema consiste nell’impossibilità di determinare con certezza assoluta il loro non essere eleggibili prima ancora della designazione!” Perciò Papa Paolo IV indica la scoperta successiva della deviazione che rende di certo ineleggibili: per i «papi conciliari» è l’intenzione seguita dall’opera per ergere una chiesa modernista e su quest’intenzione scritta di G23 versa l’articolo. È vero che “la situazione odierna sia, per divina permissione, totalmente inedita e impossibile da spiegare e trattare in modo ordinario … prima di qualsivoglia azione occorre attendere il momento scelto dal Cielo”… giusto, ma testimoniare la falsa chiesa con i falsi papi è doveroso e preparatorio per la vera resilienza: tornare alla Chiesa di sempre. “Il nostro Dio è paziente” che i fedeli facciano il proprio dovere di testimonianza … allora, si sbloccherà l’ingranaggio e tutti coloro che non avranno mai smesso di cercarLo con cuore sincero” nella ricerca della Verità “si raduneranno sotto il suo Stendardo e daranno battaglia al nemico (che riconoscono nella testimonianza sincera). Perciò si deve tornare al preciso momento della menzogna che ha rovinato la continuità della Chiesa: l’elezione nulla di Roncalli presa per «volontà di Dio»; bestemmia matrice di apostasie. Ecco l’inevitabile questione di Fede per la cui chiarezza lottare e pregare!

  • Gentile Arai, innanzitutto non intendevo offenderla dandole “dell’ossessionato” in senso assoluto, ma questo penso che l’abbia capito. Quanto alla Bolla cui fa riferimento, i sedeprivazionisti la considerano superata da un successivo intervento in materia ad opera di Pio XII, pur continuando a non escludere aprioristicamente l’ipotesi sedevacantista simpliciter che lei stesso abbraccia. Inoltre ha ragione nel sostenere che “l’entità papale, come ogni altra, esiste solo con materia e forma uniti”, e infatti l’aggettivo “materialiter” è solo convenzionalmente associato al termine “papa” dai sedeprivazionisti, dal momento che di Papa non si può proprio parlare, mantenendo il designato il semplice status di cardinale(ammesso e non concesso che anche la nomina a cardinale sia legittima, ma questo evidentemente poco importa). Tuttavia il fulcro del mio precedente intervento ruota attorno all’idea MIA che sia necessario che il corpo oscurante(la falsa chiesa conciliare)attraversi e porti a termine un processo di autodistruzione(totale autodelegittimazione(personalmente penso che ciò avverrà quando sarà necessario perché sopravviva che la falsa chiesa sia fagocitata dai prodromi di un movimento religioso mondiale), solo allora sarà possibile agire, con il benestare di Cristo perché essa avrà(la falsa chiesa) gettato la maschera e non potrà più essere in nessun modo scambiata con l’autentica Chiesa di Cristo, la quale solo allora eserciterà liberamente la propria potenza attrattiva agli occhi di quanti non hanno smesso nel frattempo di cercare Dio con cuore sincero( e mi riferisco non solo ai sedevacantisti ma anche ai cristiani più sprovveduti, “tradizionalisti” di ogni risma e non). Per questo penso che occorra aspettare ad agire. Allora anche la “Tesi di Cassiciacum” in una situazione del genere cesserebbe di giustificare il permanere di qualsivoglia riserva e ci si troverebbe tutti a combattere sotto il medesimo stendardo senza equivoci. Io non escludo che lei possa aver ragione(in merito all’ipotesi sedevacantista simpliciter)ma al momento ritengo che la Tesi sedeprivazionista sia quella più adatta ad affrontare il momento presente, soprattutto perchè, lo ripeto, essa non esclude ma anzi, a determinate condizioni, è disposta ad accogliere l’eventualità di una totale vacanza della Sede Apostolica. Occorre prudenza e pazienza e santità personale, su questo non ci piove e mi pare che don Floriano(cfr uno degli ultimi sermoni) sia dello stesso avviso.

  • L’articolo di Arai è bellissimo, chiarissimo e perfetto sotto ogni riguardo. Che tutti i problemi siano venuti a galla con la (abusiva) elezione di GXXIII è ormai assodato da moltissime fonti. Asserire, come fa Ale, che Cassiciacum non esclude l’ipotesi sedevacantista simpliciter è una vera presa in giro, perché sappiamo tutti con quale veemenza essa sia combattutta. Per favore, non facciamo acrobazie retoriche che sfiorano il ridicolo, oltre che la menzogna. Dire poi che la Bolla “Cum ex Apostolatus Officio” sia superata da Pio XII mi suona davvero nuova: mi rimetto alla competenza di Arai per saperne di più, ma sento odore di bruciato. L’atteggiamento sedeprivazionista dell’IMBC, come ho già detto in un altro commento, favorisce al contrario la politica dei padroni mondialisti che possono agevolmente controllare sotto molti aspetti i tradizionalisti che gravitano attorno all’Istituto stesso, come pure intorno alla FSSPX. Si potrebbe anche pensare di peggio, con buona probabilità di cogliere nel segno, ma lascio indovinare il peggio ai lettori più avveduti. Quanto alla Chiesa “eclissata”, è un termine ambiguo, che può significare molte cose, a partire dal fatto che la Chiesa è composta anche da noi, resto fedele, fino all’ipotesi, indimostrata, di una Sede Impedita nella clandestinità, ma non vacante. Non cerchiamo perciò di affidarci ad una soluzione di comodo (materialiter), solo perché dà una qualche parvenza di continuità e di sicurezza, a costo di fornire una patente di legittimità a pseudocardinali elettori scelti a loro volta da uno pseudopapa allo scopo di perpetuare una pseudochiesa. L’assurdo è che un lettore come Ale giunge persino a commentare: “Ma questo evidentemente poco importa”!!! Non vogliono un vero conclave, ma gli va benissimo sguazzare nell’anarchia, dove ogni superiore di istituto fa il papa a casa sua e detta al mondo le condizioni di appartenenza. E questa sarebbe la tesi migliore!!!……

  • A commenti capziosi e viscidi come quelli del sig. Benedetto non rispondo, perché è sotto gli occhi di tutti(i non fuori di testa) la buona fede, in ogni caso, dell’IMBC e di don Ricossa nello specifico(come del resto vale per i sedevacantisti simpliciter. Detto questo ribatto solo ad una gratuita e idiota accusa:
    “Non vogliono un vero conclave, ma gli va benissimo sguazzare nell’anarchia”..caro il sig. Benedetto, il mio non importa si riferisce al fatto che volendo anche un semplice laico potrebbe essere designato per divenire Pontefice. Abbassi i toni e si vergogni delle accuse stupide, insensate nonché ei giudizi temerari che sono usciti dalla sua bocca. Io parlo con gente educata e cristiana, come lo è il sig. Arai che esprime le proprie opinioni nel rispetto degli altri senza risentimenti, non con strani figuri, senza nessuna autorità oltre che autorevolezza e credibilità che credono di essere dei padreterni.

  • Inoltre riguardo la presunta ambiguità del termine eclissato: “L’eclissi, o eclisse, è un evento ottico-astronomico che avviene quando un qualsiasi corpo celeste, come un pianeta o un satellite, si interpone tra una sorgente di luce (ad esempio una stella, come il Sole) ed uno dei due corpi celesti sopracitati, e pertanto il secondo corpo entra nel cono d’ombra (o di penombra) del primo. In astronomia viene genericamente usato anche il termine “occultazione”. Vuole insegnare alla Madonna come parlare, per caso?

  • Ringrazio il Sig. Ale per la dotta lezione di astronomia, nonostante la quale, la sua interpretazione resta una tra le molte possibili. Io non ho dato dello stupido o dell’idiota a nessuno, né ho inteso giudicare le persone, tanto meno i sacerdoti tradizionalisti di zelo encomiabile, ma solo rompere l’incantesimo che si vuole costruire attorno a idee discutibili, che si vogliono imporre senza motivi fondati. La sua accesa reazione, priva di argomenti, dimostra solo che ho toccato un nervo scoperto. Io ho invece ancora fiducia nelle qualità intellettuali e morali del clero dell’IMBC per augurare a loro che possano rivedere serenamente le posizioni non supportate da elementi veritativi. Infatti le idee cattive si possono condannare e cambiare a differenza delle persone. Il pensare male, o peggio, è solo un’ipotesi possibile che la buona fede degli interessati avrà cura di smentire coi fatti per evitare scandali a gloria di Dio: “Virtus non timet quod facit” recita l’adagio. Mi permetto di correggere ancora le uscite di Ale, quando afferma che un semplice laico può essere eletto papa. Non è così. Dal momento che accetta le regole stabilite dai papi materialiter e sta al loro gioco, sappia che il venerato papa San Giovanni Paolo II, detto il Grande, ha stabilito nell’apposita Costituzione apostolica, che per essere eletti papi occorre essere almeno presbiteri. Se invece rifiuta le innovazioni materialiter, allora deve importargli e importargli assai della invalidità dei cardinali eligendi ed elettori secondo la Bolla sopra citata, che aspetta ancora di essere smentita. Inutile fare il risentito e mancare di rispondere con solidi contenuti pretendendo l’esibizione di titoli cosiddetti autorevoli. Siamo in un blog e non in una rassegna stampa. Deve bastare l’autorità dei contenuti esatti; come dice l’Imitazione di Cristo: “Non voler sapere chi l’ha detto, ma poni mente a ciò ch’è detto”.

  • Lei non ha la minima idea di cosa sia il cosiddetto “papa” materialiter secondo la tesi sedeprivazionista. E’ solo un povero chiacchierone. Quando saprà di cosa sta parlando, torni e si potrà discutere tranquillamente, ammesso e non concesso che nel frattempo non abbia indetto un conclave insieme a qualche altro demente.

  • Chiedo gentilmente alla Redazione di NON pubblicare il mio ultimo commento. Si è venuto a creare un clima teso e, per quel che mi riguarda, non più adatto per proseguire la discussione. Grazie

  • “si deve tornare al preciso momento della menzogna che ha rovinato la continuità della Chiesa: l’elezione nulla di Roncalli”- ”
    “Che tutti i problemi siano venuti a galla con la (abusiva) elezione di GXXIII è ormai assodato da moltissime fonti”
    Concordo pienamente con Arai e Benedetto, da sempre vado ripetendo, qui e su altri blog cattolicvi, che il colpo di mano modernista del 26 ottobre 1958 (una dura loatta attorno alla stufa, le minacce di morte a Siri ed alla sua famiglia. ecc.) ha interrotto la continuità apostolica petrina. A quello miravano i modenisti, la massoneria internazionale (Montini era il loro “agete all’Avana”), sin dal tempo della famosa “Istruzione dell’Alta Vendita” (nell’800), in modo da avere mano libera per cancellare l Chiesa Cattolica dalla faccia della erra, compito che sta egregiamente portando a termine l’ultimo usurpatore del soglio petrino, il signor Giorgio Bergoglio.

  • Arai
    Caro amico Ale, le parole scambiate tra cattolici devono aver per metro la verità e la carità. Quando le ho chiesto di giudicare chi è ossessionato: – chi difende una definizione papale di primaria importanza per la difesa della Fede (Bolla Cum ex), o chi la sopprime per sostenere una tesi accademica? – non pensavo ad alcuna offesa. Sono sicuro che Lei è in buona fede, anche troppa ripetendo talune opinioni, come sia che la Bolla cui facevo riferimento, i sedeprivazionisti la considerano superata da un successivo intervento in materia ad opera di Pio XII! Perciò, torno a chiederle di giudicare Lei stesso se la materia trattata dal Papa Paolo IV, cioè che un conclave che ha eletto papa un chierico che era e si comprova poi, deviato dalla Fede, non debba essere considerato nullo? Attento perché è materia della più rilevante gravità per la continuazione del Papato cattolico e perciò per la difesa della Fede. Infatti, l’elezione di uno come Roncalli che voleva cambiare la Chiesa col «concilio» ordinatogli a questo fine dalla sinagoga e dalla loggia, come rimasto dimostrato, fu disastrosa e continua ad esserlo per la Chiesa e per il mondo, fino a quando questa perfidia non sarà testimoniata e condannata. Altrimenti, si continua a vivere l’ora blasfema della sua canonizzazione, con tutte le sue conseguenze! Si, perché, il contrario di considerare nullo tale conclave, come prescrive la Bolla, significa moltiplicare l’apostasia di quelli che credono nella menzogna di una chiesa in cui l’elezione di un anticristo, sterminatore delle difese dottrinali, come Roncalli, sia «volontà di Dio»; bestemmia matrice di apostasie.
    È l’inevitabile questione di Fede per la cui chiarezza si deve lottare e pregare, anche per gli amici tratti in questo dannato inganno. Santa domenica a tutti.

  • Sebbene Paolo VI, abbia dichiarato qualcosa circa il fumo di Satana, ciò non lo priva nè attenua la sua responsabilità.
    Ricordo che quando iniziò a manifestarsi la crisi, tutti i tradizionalisti di allora pensavano che essa sarebbe finita con la morte di Paolo VI: si cercava la responsabilità in una persona, morta quella persona tutto sarebbe rientrato nella normalità. Infatti, ricordo l’esultante Padre Villa, che su Chiesa Viva, esaltò Woijtila. Non solo lui, persino l’abbè de Nantes, modificò il nome del suo bollettino (Contrereforme Catolique) ribatezzandolo LA RENAISSACE CATOLIQUE. Più o meno tutti credevano che scomparso Paolo VI, anche la crisi sarebbe rientrata. Anche una certa associazione sedicente para-tradizionalista italiana pensava ciò. Tutti furono ingannati. L’elezione di Luciani prima, e quella di Woijtila dopo, smentirono le rosee previsioni.
    Il “papa polacco anticomunista”, funse da cortina fumogena. Il sipario si strappò solo quando Woijtila riprese a dare la comunione nella mano, che aveva furbescamente non dato i primi anni dopo l’elezione.
    Inutilmente si gridò all’inganno. Woijtila nel suo discorso di Casablanca del 1981, esaltò l’islam, confermando che la linea del concilio non sarebbe cambiata.
    Per questo, appurato che la “crisi” è ormai strutturale, bisogna che sia ripristinata la Vera autorità, iniziando ad espungere tutti i documenti del vaticano 2. Per quanto sia difficile, sul piano umano non vedo altra soluzione, esperite ormai tutte le altre possibilità.

  • Rammaricandomi per i toni usati ieri con sig. Benedetto, auguro una Santa Domenica a lui e a tutti!

  • A Ale. Se lei dice” non papa ma cardinale” è già detto da lei medesimo “non papa materialiter”.Importa poco che sia cardinale o no, eh no,parecchio importa invece , perchè costoro non solo sono scoomunicati ma pure manco vescovi, il che qualcosa significa e non poco.Siamo molto oltre “i prodromi” che lei descrive, siamo in pena alter new religione mondiale dove pur fellay vi si rifugia ed è accetto: altro che religione UNA. Riguardo invece a Benedetto : come ci fu infiltrazione nel papato difficil creder che non ci fu anche altrove, e quando si sostiene un papa eretico(sia materialiter che formaliter non varia ) si va CONTRO la DOTTRINA Cattolica. Un Papa NON può essere disubbidito e criticato e non tenuto come papa formaliter.Nel 1958 partirono molto 2 chiese parallele? Che i frutti di quella sedente vaticano siano marci indubbio è, che non sia Chiesa ma NRM altrettanto.
    Oltre alla doc. di Arai riporto altre doc. sul non pontificato di Roncalli. N.Goldman (pres.Congr.Mond. Ebraico)” GXXIII il 26.10 del 1960 aveva deciso di proporre all’ordine del giorno del Concilio il problema delle relazioni cristiano-ebraiche…In queste relazioni si esigeva un radicale cambiamento da parte della Chiesa. Innanzittutto le organizzazioni ebraiche avrebbero dovuto inviare al Papa, tramite Bea,un memorandum, chiedendo che il problema venisse proposto al Concilio.”Statman ohne staat” Berlino 1970 pp 378-379-poi S.Schmidt “Agostino Bea.Il cardinale dell’unità” Roma Città nuova 1987 p.612 n.179 : Il 1 febbr.1962 GXXIII ricevette Bea in udienza privata e decise che gli schemi… Il memorandum ,chiesto da Roncalli al Benè Berìt tramite Bea il 26.10.1960, venne scritto e ultimato il 27 febbr.del 1962 e fu presentato da Nahum Goldman e da Label Kantz . A partire da tali tracce presentate dalla massoneria ebraica si è giunti a NA e DH………rabbi A.J.Heschel sin dal…. esercitò un notevole influsso sulla elaborazione di NAetate- e poi Landau A. su Tribune juive n.903,1001,genn.1986 dic.1987 “…..i dirigenti ebrei vi ricevevano in segreto un inviato del papa, padre YYves Congar,incaricato da Bea, a nome di GXXIII di chiederci…. Gli ebrei chiedevano una completa riabilitazione. NA-come mi ha detto p.Congar- costituì una rivoluzione nella DOTTRINA sugli ebrei…che aveva effettivamente conosciutouna mutazione totale. (tratto da pagg.113-114 di don Nitoglia “Islam metafisica nmedievale araba e filosofia moderna ebraica”.

  • Ohhh, bene, ho riletto informazioni interessanti sul concilio indetto da Roncalli.
    Ci tengo a precisare, quanto ,deduco, a molti sfugge: in ogni discorso dell’IMBC non si cita alcun papa come “papa” ma con il suo cognome, proprio ad indicare che non sono considerati papi per nulla ! DIVERSAMENTE molto, da quanto viene fatto dalla comunità FSSPX che tanti fedeli raccoglie proprio per la “morbidezza” e collusione con la chiesa falsa. Inoltre mi permetto di aggiungere che la tesi dell’IMBC è tesi elaborata da teologo che con senso di misericordia ed umiltà, cioè non ponendosi al posto di Dio, ha voluto definire la situazione definita pure da mons. Lefebvre (“la sede è vacante…), con solamente l’appoggio razionale e teologico come si fa con una teoria. Anche io mi sento nel profondo, “sedevacantista” (come odio queste definizioni !) ciononostante non mi sento così deciso dal definire un essere umano come eretico conclamato, proprio per le continue doppiezze che caratterizzano questi pseudo-papi post-conciliari. Queste doppiezze tipiche dei modernisti, che sono già ,di per sè, eretici di modernismo al primo impatto. Mi sta bene che altri ecclesiastici siano “sedevacantisti” sic et simpiliciter, dal momento che hanno di certo più ragioni e conoscenze di quanto ne abbia io… Aspetto dunque che questi, tra cui non mancano vescovi, facciano la loro parte e convochino,. quando riterranno opportuno, un concilio imperfetto da cui si dichiari l’attuale pseudo-papa eretico e, quindi , decaduto da ogni autorità.
    Personalmente mi irrita e spaventa, che laici qui si arroghino il diritto, pur avendo studiato l’argomento, di dare definizioni ed impartire d’autorità “scomuniche” che spettano a religiosi. Nei primi secoli la chiesa ebbe raduni in cui per forza di cose si dovettero sviscerare argomenti oscuri per poter arrivare a definizioni canonizzate e valide per la comunità cristiana intera. Noi non siamo religiosi ma laici che discutono. Non abbiamo alcuna autorità ricevuta da mani vescovili e non possiamo , ancora una volta, insistere nei propri argomenti patentando altri di incoerenza o devianza, salvo per un gruppo: la comunità FSSPX. Qui trovo la schizofrenia piena e l’arzigogolio dialettico tipico del male. Qui trovo il senso del potere preso in sè ! Non lo trovo AFFATTO nell’IMBC. Grazie dell’ascolto, ho finito !

  • Una postilla: sono d’accordo con Ale che ritengo abbia esposto in modo congruo e razionale le argomentazioni che condivido (pur sentendomi sedevacantista pieno dentro di me!)

  • I “papi” conciliari e post-conciliari erano e sono ambigui e doppi perché professavano e continuano a professare apertamente l’eresia modernista. La doppiezza è uno degli elementi tipici dei modernisti, mischiano continuamente dottrine eterodosse moderniste con la dottrina ortodossa cattolica. Da un punto di vista meramente psichiatrico i modernisti verrebbero definiti schizofrenici.

  • Per quanto mi riguarda non affibbio scomuniche ad alcuno, prendo atto che il Magistero bimillenario dichiara scomunicati certi elementi, quindi voler ritenere certi elementi parte del Corpo Mistico è di fatto un’eresia. In quanto contro il Magistero della Chiesa Cattolica. Salvo mi si dimostri che ciò non è vero.

  • Ritengo che i commenti sopra, a parte alcune righe legate a irritazioni o sentimenti personali, siano costruttivi nel senso di portare a una conclusione per chi ha fede – e in quest’ambito non vi è differenza né tra chierici e laici, né tra dotti e semplici catechizzati. Vorrei allora esprimere tale conclusione in pochi punti, che potranno in futuro essere la base per altre iniziative concrete, su quanto è ampiamente accertato, sempre nell’amore e fedeltà alla Chiesa:
    – che l’«aggiornamento» voluto per «la coscienza della Chiesa» di stampo modernista e filo massonico, prodotto dal Vaticano 2, è un’altra dottrina in rottura con quella precedente, fondata nella Tradizione ;
    – che quest’«altra dottrina» si dimostra parte di un processo unico, iniziato con iniziative di aperture e di avvicinamenti pubblici senza precedenti, in rapporto a noti nemici della Chiesa e della Fede, con Giovanni 23 e continuata con tutti i suoi successori fino al presente Jorge Bergoglio;
    – che questo processo, anche se rivela un piano elaborato da tempo e da molte menti, solo poteva essere messo in opera da un chierico che ha raggiunto la Sede delle chiavi dell’autorità cattolica, ossia Giovanni 23;
    – che l’evento per cui costui ha raggiunto il potere, e che perciò segna il momento in cui tale processo di esecuzione del piano è passato dalla condizione potenziale a quella in atto, è stato il conclave che lo ha eletto;
    – che la convocazione del Vaticano 2 e gli accordi relativi con il B’nai Brith, con il Cremlino comunista, con i Protestanti e altri compromessi messi in atto da allora per la mutazione liturgica, senza soluzione di continuità, iniziarono con Giovanni 23, quindi sono conseguenza della sua elezione;
    – che tale rivoluzione svelatasi un blocco unico nelle sue intenzioni di portata liberale, ecumenista e aperta a un nuovo ordine globale, ha un’origine precisa nel momento che ha acquisito di fronte al mondo una «autorità cattolica» nella persona di Giovanni 23 e successori.
    Al conclave che l’ha eletto, va imputata la condizione di causa di quanto seguì in questi oltre cinquanta anni. E poiché senza risalire alla causa appurata non si corregge la situazione in atto, questa causa va denunciata dai tetti, come primo requisito per seguire l’unica via di ripresa dalla vacanza della Vera Autorità.
    Infatti, senza ripristinarLa, iniziando ad espungere tutti i documenti del Vaticano 2 e deviazioni conseguenti, sul piano umano non c’è soluzione.

  • Mardunolbo ha centrato il problema. Vi è un’interessante analogia tra ciò che accade in Spagna con l’avvento al potere di una illegittima discendenza. I Carlisti introdussero il principio dell’autorità di esercizio, subordinandola alla legittimità di origine e cioè, solo professando la Vera Fede, si acquisisce la legittimità e quindi l’autorità. Pur non essendo decisivo, tale principio deve essere rispettato anche in riferimento alla crisi unica e spaventosa che si è abbattuta sui cattolici, pur inconsapevoli nella maggior parte.
    Non è forse un atto di Fede, ( “E voi, chi dite che io sia?”. Lc, 8, 20, e “pasci le mie pecore” Giov, 21 e Mc cap.8) il motivo per cui Gesù diede a Pietro l’autorità sulla Chiesa?
    Solo in funzione della Fede si giustifica l’autorità del papa, così come la difesa dei buoni costumi e della Santa Religione, legittima l’autorità dei Re.
    Che senso ha, proclamare l’autorità di uno che ha apertamente rinnegato Cristo? Bergoglio iniziò col rifiutarsi di recitare il tradizionale: “Sia Lodato Gesù Cristo”… sostituendolo con: “frateli e sorele. buona seera…” . L’assurdità di tale situazione non può sfuggire, e perciò necessario che chi ha passato la vita a lamentarsi abbia il coraggio di tentare ogni mezzo legittimo, pur di farci uscire da questo incredibile assurdo.; se non la, sarà responsabile al pari degli altri. Se non trova il coraggio, si ritiri in un eremo, ma almeno non si accodi alla schiera dei nemici, e lasci fare a quelli che tentano di uscire dal pantano, in cui ci hanno gettato coloro che per “quieto vivere” non hanno fatto il loro dovere.
    Tale è infatti, la vera ragione, che ha portato alla crisi temporanea dell’Opera di Cristo.

  • Su tutti i punti del commento ultimo di Arai, sono pienamente d’accordo !
    Questo è quanto si deve fare, da parte laica, per far conoscere la devastazione ecclesiale in atto.
    Ai consacrati spetta la decisione finale di dichiarare Bergoglio eretico, cioè non-papa quindi fuori dalla chiesa e convocare un concilio per elezione di un papa in linea con la Tradizione, quindi un papa pieno nel suo potere.Sarà il Signore, quando vorrà, che muoverà chi conosce Lui per ottenere quanto i veri fedeli anelano da 50 anni !

  • Caro don Ricossa, così come quando mi ha fatto una domanda su Lucia di Fatima io ho subito risposto, ora sono io a chiedere la cortesia di una sua risposta sui punti sopra. Grazie.

  • Anch’io attendo i dati precisi del documento di Pio XII che avrebbe soppiantato la precedente bolla di Paolo IV sui conclavi. Grazie.

  • Per fortuna che abbiamo trovato un nuovo comico che ci fa divertire in questa valle di lacrime: Silvano Crozza.

  • Siamo tutti interessati al riscontro di don Francesco che quindi sollecitiamo calorosamente senza spirito polemico.

  • Lascio che sia l’autore Avv. Pietro Ferrari, con alcuni passi del suo libro “Non Possumus” edito presso le Edizioni Radio Spada, a rispondere alle domande dei gentili sig. Arai, Benedetto e Cattolico:

    “Secondo i sedevacantisti “simpliciter” Costituzione Apostolica “Cum ex Apostolatus officio” di Papa Paolo IV(che prevedeva l’invalidità dell’elezione di chi ha deviato dalla Fede)non sarebbe mai stata abrogata né da San Pio X con la “Costituzione vacante Sede Apostolica) del 25 Dic. 1904, né da Pio XII con la Costituzione “Vacantis Sedis Apostolicae” dell’8 Dic. 1945, nei suoi aspetti dottrinali. Per i cosiddetti tesisti(sedeprivazionisti) invece tale Costituzione(la “Cum ex Apostolatus Officio) è stata abrogata trattando materia inerente alla disciplina e alla procedura di designazione papale, pertanto non più applicabile oggi ma comunque di rilevante importanza, essendo un precedente che dimostra la possibilità che ci sia un eletto da tutti riconosciuto che non è vero Papa. La parte concernente le cariche diverse dal Papato è attualmente(dopo il CJC del 1917) da cercarsi nel CJC, che però non concerne il Papa che, in quanto legislatore, non è suddito alla legge ecclesiastica. La parte concernente l’elezione del Papa ora si deve cercare solo nelle Costituzioni Pontificie riguardanti detta elezione , l’ultima delle quali è quella di Pio XII. In queste Costituzioni il Papa regola tutta la materia(elezione papale) e quindi ci si deve riferire solo ad essa. La Bolla di Paolo IV aggiunge al diritto divino una clausola di diritto ecclesiastico: esclude dall’elezione i soggetti che hanno deviato dalla Fede cattolica o sono caduti in eresia, senza essere necessariamente eretici(formali) e dichiarati tali. Questa disposizione molto opportuna non è di diritto divino(di diritto divino è l’esclusione degli eretici formali) ma ecclesiastico, e in quanto non ripresa dalla Costituzioni in vigore è per i sedeprivazionisti inapplicabile”

    – pagg 200,201 e ulteriori approfondimenti nelle pagg seguenti del sopracitato volume.

    PS: (ovviamente questo è quanto scrive l’ottimo Autore, non penso che tale opera sia stata in nessun modo sottoscritta dal Reverendo Ricossa. Ciononostante, essendo l’ottimo autore un fedele dell’IMC, credo e spero di non essere stato irragionevole a fidarmi).

  • Dimenticavo: invito gli interessati che eventualmente risponderanno, a non rivolgersi più a me, in quanto semplice conoscitore della posizione.

  • Non ho ancora letto il libro citato dell’Avv. Ferrari: vedrò di leggerlo quando sarà possibile.
    Intanto cito anch’io uno studio sullo stesso argomento che, mi pare, dice esattamente il contrario anche sul diritto divino: “Mystère d’iniquité”, Enquete théologique, historique et canonique. Préface de Mgr Daniel L. Dolan
    resistance-catholique.org/mystere-iniquite/Mystere-dIniquite.pdf
    leggere soprattutto da p. 112 in avanti.

  • Caro sig. Cattolico2 le non risposte diverranno risposte, almeno per quanto riguarda me, quando avrò avuto il tempo di leggere e tradurre(essendo questioni tecniche, non basta evidentemente una semplice lettura con traduzione simultanea)dato che non faccio il commentatore di professione e, non so lei, ma io durante il giorno ho altre cose da fare!
    Personalmente avrei già una risposta da dare, dopo aver affrontato un lettura sommaria del documento proposto dal sig. Benedetto, tuttavia preferisco effettuare una traduzione scritta e confrontarla col testo dell’Avv. Ferrari laddove vengono approfondite le poche righe che ho riportato sopra.

  • Gent.Ale io non riesco a capire il ragionamento di pag.200 e segg.di non possumus, e le chiederei di spiegarmi meglio, se ritiene. In primo luogo si dice che è sostituita da Pio X e Pio XII. Mi direbbe la norma in base a cui sarebbe abrogata? La parte concernente le cariche diverse dal papato è attualmente da cercarsi nel codice di diritto canonico , per cortesia mi dice quale? ..che però non concerne il Papa – e va bene ma nel caso i tesisti dicono che NON è papa o sbaglio? Se non è papa è cardinale o vescovo o sacerdote, mi dice cosa è Bergoglio? Se non è papa gli si applica il cdc o no? La parte concernente l’elezione del papa… mi sta anche bene (riesce a trovare dei cardinali residenziali con la qualifica per eleggere? Chi sono?) ma qui non si tratta di eleggere qualcuno ma di prendere atto di uno stato della apparente chiesa che non è Cattolica . Essere eretici formali è di diritto divino, perchè? eretici materiali è di diritto ecclesiastico, perchè? A me pare nella mia grande ignoranza che Dio vede bene se quella eresia materiale sia anche formale mentre noi no. Ma nel caso c’è eresia materiale e formale e pertinace.Ci sono anche 2 papi in persone che sono tenute per la stessa carica a sapere cosa fanno. In base a cosa si dice che non c’è eresia formale?Il canone 188 prevede l’ufficio vacante per pubblica defezione, perchè non si applica a un vescovo (sempre che mi dimostri che è vescovo Bergoglio)? Mi dice che NOn è papa.Poi si citano fior di dottori a favore del sedevacantismo, pienamente valide concludendo in modo assurdo “se non è dichoarato eretico non si può negargli ubbidienza”: ma allora se non c’è la dichiarazione ha torto l’Istituto MBC a negare l’obbedienza? Si cita poi di nuovo la giusta tesi di SAlfonso M de Liguori sulla necessità delConcilio perchè spogliato immediatamente da Cristo il papa eretico e poi si torna a ribadire ancora che l’IMBC vuole le ammonizioni , ma è evidente da quanto detto prima che non sono necessarie.. come mai? Necessario è il concilio per dichiarare lo stato di sedevacante, non le ammonizioni. La pertinacia è provata solo dopo le ammonizioni : su che base si dice ciò? Tutto spetta ai vescovi, per la tesi, mi spiega chi sono i vescovi con nome e cognome? Quanti sono vescovi ancora? Uno che è all’inferno non è eretico perchè non è stato ammonito, forse??? Non sanno costoro che vanno contro il vangelo e la dottrina e il magistero di 2000 anni? Allora rientrano tra i pazzi? Non possono essere giustificati di non sapere perchè è l’essenza della loro carica (sempre che carica si voglia fraudolentamente ammettere sia). Ignoranza affettata che ci fa a fette, altrochè. Che chiunque può vedere leggendo semplicemente il Vangelo e leggere il Vangelo è dovere di qualunque cristiano. Bergoglio occupa la sede di Pietro nè + nè – di quanto lo fa una scimmia che si mette là, per mancanza di materia cattolica. Se la sede fosse vacante totalmente si dovrebbe eleggere un papa, è scritto, ma allora la sede non è vacante? E’ vacante a metà? Cosa vuol dire? Se me lo spiega meglio perchè non capisco. Dato che poi non si ubbidisce. Dopo queste cose potremo procedere oltre, eventualmente.

  • Gentile cattolico2, mi confesso inadeguato a rispondere alle sue domande. In primo luogo perché, come già detto, semplicemente conosco la tesi sedeprivazionista e non vorrei addentrarmi in una spiegazione col rischio di travisare i suoi contenuti confondendo gli interlocutori interessati a chiarimenti e non a pareri, per quanto legittimi e apprezzabili. In secondo luogo perché ancora non ho avuto il tempo il tempo di tradurre il documento segnalato dal sig. Benedetto e vorrei vederci più chiaro anch’io. Nel caso tuttavia dovessi trovare contributi in merito offerti da persone con al riguardo più competenza della mia, sarò felice di pubblicarli. Nel mentre la saluto e se interessato, le faccio notare che in uno degli ultimi articoli pubblicati( http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=22414#more-22414 ) ha commentato don Ricossa, colga dunque, se vuole, l’occasione per girare a lui le domande che a posto a me o qualsiasi altra.

  • Uno dei migliore lavori che conosco sulla carriera di Angelo Roncalli, studio perspicace di stampo accademico, è quello pubblicato su Sodalitium da don Francesco Ricossa, il sacerdote intelligente e ben formato, dedicatosi a decifrare tale sfinge clericale per la gravità fatale delle sue aperture. Ma tale analisi s’è fermata senza una conclusione consona a quanto documentato. Anch’io ho un libro sull’enigma Giovanni 23, presentato da Franco Bellegrandi, che è passato da varie mani per finalmente … non essere pubblicato. Ma qui il problema va in senso contrario a quello di don Francesco, fermatosi, pare, perché la conclusione che Roncalli fosse un deviato non eleggibile sarebbe contraria alla tesi che sposa. Del resto sembra che finora adotti il suo Messale del 1962. Perciò ai commenti di quest’articolo penso sia inutile sperare che risponda. Vediamo il prossimo.

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