Il governo polacco pronto ad abolire la legge sull’aborto

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capa polacca

Segnalazione Corrispondenza Romana

Buone notizie, finalmente: giungono dalla Polonia, dove il partito di maggioranza, Prawo i Sprawiedlywosc (Diritto e Giustizia), ha annunciato pubblicamente di voler puntare con decisione all’abolizione della legge sull’aborto, senza compromessi: lo ha annunciato la premier, Beata Szydlo (nella foto), parlando alla radio pubblica, nonché il leader storico, Jaroslaw Kaczynski. Il motivo è evidente: tutelare la vita del nascituro.

Al Seim, la Camera Bassa, la formazione cattolica ha i numeri per riuscire a raggiungere l’obiettivo: «Dobbiamo e vogliamo restaurare il primato dei valori cristiani di difesa della vita e distanziarci dal comodo mainstream dell’Europa secolarizzata – ha assicurato il portavoce dell’esecutivo – E’ la promessa fatta agli elettori, il ritorno alle tradizioni». Affermazioni perfettamente in linea, peraltro, con quanto richiesto esplicitamente dalla Conferenza episcopale polacca.

La normativa attualmente in vigore, che il governo intende eliminare, prevede la possibilità d’abortire in caso di stupro, di malformazioni gravi del bambino oppure nel caso la madre sia in pericolo di vita.

Il deciso proposito manifestato dalla maggioranza al governo della Polonia ha fatto propria la richiesta del movimento «Porre fine all’aborto», ma rappresenta anche una aperta sfida al regime del “pensiero unico” e del “politicamente corretto”: non a caso, ha già scatenato la reazione stizzita dell’Unione Europea e della Commissione diritti dei minori dell’Onu, che non più tardi di quattro mesi fa si era premurata di inviare ai leader polacchi una serie di “raccomandazioni” pro-choice, evidentemente e provvidenzialmente rimaste disattese.

La notizia non è solo importante in sé, bensì anche per la valenza che riveste: rappresenta un chiaro monito rivolto anche a tutti gli altri Paesi membri dell’Ue: cancellare la legge sull’aborto si può. Anzi, soprattutto per i cattolici impegnati in politica, si deve (M.F.).

14 Risposte

  • Splendida notizia!
    Altroché i nostri “pro-life”, come ad esempio il presidente e fondatore dell’ associazione pro-life più grande d’Italia, che si arrampica disgustosamente sugli specchi per difendere una legge-compromesso che, in certi casi, consente l’aborto DIRETTO e vieta ‘obiezione di coscienza!
    Si permette persino di sputare sui Papi e sul Magistero, di deridere il concetto di Regalità sociale di Cristo e di FINGERE di non capire la differenza fra aborto TERAPEUTICO (che la Chiesa ammette, anche se solo in casi gravissimi) e aborto VOLONTARIO o DIRETTO (sempre condannato anche se praticato per salvare la vita della madre: non si può uccidere un innocente per salvarne un altro)!
    Non ha desistito neppure dopo che gli ho spiegato il tutto varie volte e neppure dopo che l’ho informato che l’aborto effettuato dopo il 2° mese procura sofferenze ATROCI al bambino!

    http://www.radiospada.org/2016/04/cortei-no194-a-milano-e-caserta-il-9-aprile-2016-ddl-aborto-e-reato/

    Mi interesserebbe molto conoscere il parere del Prof. Antonio Diano (che ha scritto vari articoli contro l’aborto) e del Prof.Luciano Pranzetti (i cui articoli leggo sempre con piacere): come può essere che uno che si definisce “cattolico” e “pro-life” si riduca così?
    Superbia? Orgoglio? Scarsa preparazione filosofico-teologica? Colpa del relativismo teologico-morale che sta’ devastando tutto?

  • Troppo tardi!
    Il moderatore isidoro ho ripulito gli oltre 70 commenti (per la maggior parte miei e dello pseudo pro-life)!
    Peccato perché era una buona occasione per riscoprire secoli e secoli di Magistero, ciò che disse Amerio sull’aborto, la differenza fra aborto DIRETTO e aborto TERAPEUTICO, le indegne arrampicate sugli specchi di un “pro-life” abortista, ecc.!
    Inoltre resta un articolo INDEGNO senza più nessuno che ricordi il punto di vista cattolico!
    Comunque si può vedere dall’articolo quanto ingiusta sia la “legge” proposta da Guerini, e che egli non è un vero pro-life ma soltanto uno che voleva abolire la legge 194.
    La legge da lui proposta è senza dubbio MIGLIORE della 194 ma rischia fortemente di trasformarsi in una trappola: se dovesse passare, tantissimi “pro-life” e tantissimi “cattolici” la riterranno una legge giusta ed equilibrata e la battaglia contro l’aborto, almeno a livello italiano, si spegnerà del tutto!
    Comunque dubito fortissimamente che quella legge riesca a passare!

  • Vivere in un tempo ove mancan punti di riferimento sotto tutti gli aspetti impone di guardare solo a Gesù . Anche se han cercato di ri-formare anche LUI.
    Ma è sconvolgentemente tristissimo.

  • Nonostante la notizia dolorosa e significativa di un lancio di gas contro i sobborghi di Aleppo (da parte Isis con aiuto turco) mi rincuora questa notizia sulla Polonia !
    Fa il paio con la notizia che l’Olanda ha detto NO all’ingresso della Ucraina in Europa !
    LìAustria chiuderà le frontiere con l’Italia se questa misera nazione renziana non bloccherà l’immigrazione massiccia. O il governo prende provvedimenti seri o si rischia che l’immigrazione si attesti in Italia creando sconvolgimenti tali da suscitare una rivolta popolare (auspicabile per ripristinare ordine dal caos) con conseguente travolgimento dei governicchi sinistri inseriti da finanza europea e mondiale.

  • Diego, tu deliri? T avevo risposto anche su quell’altro sito diversamente tradizionale ma lì vige la sharia!
    Da un punto di vista legale la proposta abrogazionista dell ‘avv. Guerini è la migliore possibile in una Corte Costituzionale dove non si arriverebbe neanche al referendum raccogliendo venti milioni di firme, in quanto non sarebbe ammissibile una abrogazione tout court che crea una vacatio legis dall’ipotetica vittoria referendaria fino al recepimento nei due rami del Parlamento. Vanificare sforzi immani per accontentare chi ragiona come te e accampa cavilli probabilmente per non sporcarsi le mani è un insulto a Gesù Cristo!
    Magari avessimo i numeri polacchi e il cuore cattolico di quel popolo ma siamo una minoranza della minoranza e occorre usare pragmatismo e non slogan di presunto celodurismo che magari è solo impresso in quattro righe anonime ma nei fatti è aria fritta!

  • Mikael, piantala tu di delirare: l’aborto DIRETTO non è cattolico!
    Ho solo detto che la legge “Guerini” non è cattolica e che i medici obiettori, giustamente, ci sputeranno sopra!
    Ma che sia molto migliore della 194 non c’è alcun dubbio!
    Pensi forse che sia cattolico obbligare un innocente a ricevere la morte e qualcun altro a diventare assassino?
    Hai voglia anche tu di impugnare il Magistero?
    Accomodati pure, dietro a Lutero e dietro a Guerini!

  • PIO XI

    “Ma dobbiamo ricordare pure, Venerabili Fratelli, l’altro gravissimo delitto, col quale si attenta alla vita della prole, chiusa ancora nel seno materno. Per alcuni la cosa è lecita, e lasciata al beneplacito della madre e del padre; per altri è invece proibita, salvo il caso in cui esistano gravissimi motivi, che chiamano col nome di « indicazione » medica, sociale, eugenica. Costoro richiedono che, quanto alle pene, con cui le leggi dello Stato sancirono la proibizione di uccidere la prole generata, ma non venuta ancora alla luce, le pubbliche leggi riconoscano la « indicazione », secondo che ciascuno a modo suo la difende, e la dichiarino libera da qualsiasi pena. Anzi, non mancano coloro i quali domandano che le pubbliche autorità prestino il loro aiuto in simili mortifere operazioni; enormità che, purtroppo, in qualche luogo, si commette frequentissimamente, come è noto.

    Per quanto riguarda la « indicazione medica e terapeutica » — per adoperare le loro stesse parole — già abbiamo detto, Venerabili Fratelli, quanta compassione Noi sentiamo per la madre, la quale, per ufficio di natura, si trova esposta a gravi pericoli, sia della salute, sia della stessa vita: ma quale ragione potrà mai aver forza da rendere scusabile, in qualsiasi modo, la DIRETTA uccisione dell’innocente? Perché qui si tratta appunto di questa. Sia che essa si infligga alla madre, sia che si cagioni alla prole, è sempre contro il comando di Dio e la voce stessa della natura: «Non ammazzare ! »[52]. È infatti egualmente sacra la vita dell’una e dell’altra persona, a distruggere la quale non potrà mai concedersi potere alcuno, nemmeno all’autorità pubblica. E, con somma leggerezza, questo potere si fa derivare, contro innocenti, dal diritto di spada, che vale solo contro i rei; né ha qui luogo il diritto di difesa, fino al sangue, contro l’ingiusto aggressore (chi, infatti, chiamerebbe ingiusto aggressore una innocente creaturina?); né può essere, in alcun modo, il diritto che dicono « diritto di estrema necessità », e che possa giungere fino all’uccisione DIRETTA dell’innocente. Pertanto i medici probi e capaci si adoperano lodevolmente a difendere e conservare sia la vita della madre, sia quella della prole; per contro si farebbero conoscere indegnissimi del nobile titolo di medici coloro che, sotto il pretesto di usare l’arte medica, o per malintesa pietà, insidiassero alla vita della madre o della prole.”

    PIO XII

    “Noi, secondo l’insegnamento costante della Chiesa, abbiamo illustrato una tesi che è uno dei fondamenti essenziali non solo della morale coniugale, ma anche della morale sociale in genere : cioè che il DIRETTO attentato alla vita umana innocente, come mezzo al fine, — nel caso presente al fine di salvare un’altra vita, — è illecito.

    La vita umana innocente, in qualsiasi condizione si trovi, è sottratta, dal primo istante della sua esistenza, a qualunque DIRETTO attacco volontario.”

    GIOVANNI PAOLO II

    “Pertanto, con l’autorità che Cristo ha conferito a Pietro e ai suoi Successori, in comunione con i Vescovi – che a varie riprese hanno condannato l’aborto e che nella consultazione precedentemente citata, pur dispersi per il mondo, hanno unanimemente consentito circa questa dottrina – dichiaro che l’aborto DIRETTO, cioè voluto come fine o come mezzo, costituisce SEMPRE un disordine morale grave, in quanto uccisione deliberata di un essere umano innocente. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta, è trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale” (EV 62).

    Chi NON è d’accordo eviti di sclerare contro di me e se la prenda CON LORO…io mi limito a riportare il Magistero Cattolico, NON esprimo opinioni personali!
    Dei LURIDI COMPROMESSI alla DC un cattolico non sa che farsene: mai sentito il concetto di Regalità Sociale di Cristo?

  • La legge da lui proposta è senza dubbio MIGLIORE della 194 ma rischia fortemente di trasformarsi in una trappola: se dovesse passare, tantissimi “pro-life” e tantissimi “cattolici” la riterranno una legge giusta ed equilibrata e la battaglia contro l’aborto, almeno a livello italiano, si spegnerà del tutto!
    Comunque dubito fortissimamente che quella legge riesca a passare!
    In non vanifico nessuno sforzo, ho solo detto che quella legge (PUR MIGLIORE della 194) non può essere considerata cattolica!
    Una legge che permetta l’ASSASSINIO dell’innocente è un insulto a Cristo!

    Altro da dire, MIKAEL?

  • E, per evitare inutili repliche di gente che magari è cattolica e in buona fede, mi spiegherò meglio:
    se la legge “Guerini” sostituisse la 194 ne sarei FELICISSIMO (se avessi la certezza che ciò NON spegnerà la battaglia pro-life)!

    Ciò che ho sempre voluto dire è che tale legge non si potrà considerare cattolica e che poi bisognerà continuare a battersi per eliminare COMPLETAMENTE l’aborto DIRETTO/VOLONTARIO!

  • Se vai sul sito del NO194 trovi il testo della nuova legge che è in linea col Magistero Universale della Chiesa. È prevista la galera per i medici che praticano l’aborto e per tutti i collaborazionisti del delitto. L’obiezione di coscienza sarà permessa pure nell’ipotesi estrema in cui l’aborto venga consentito: nel caso alquanto raro in cui la madre e il bimbo rischino entrambi la vita non ipoteticamente ma in stato attuale ed imminente di pericolo! E anche in quel caso la donna potrebbe optare per seguire l’esempio di Santa Gianna Berretta Molla o per l’aborto. La nuova legge poi replicherebbe quella esistente nel ventennio con l’inasprimento delle pene. Veramente faccio fatica a trovare il senso della contestazione se non vedendoci un’antipatia personale nei confronti dell’avv. Guerini.
    In Italia dovremmo andarcene via tutti visto che non si trova una legge cattolica e qui stiamo a discutere del sesso degli angeli!!!

  • Concordo con Diego, spetta a Dio decidere se vivrà la madre o il figlio, non agli uomini che decidono al posto di Dio. E di pasticci ne abbiamo fatto già troppi.

  • Ottimi i commenti di Mardunolbo e di Cattolico 2!

    Niente bugie, MIKAEL!

    Il Magistero della Chiesa proibisce SEMPRE l’aborto DIRETTO!!!

    NESSUNA LEGGE PUO’ IMPORRE LA MORTE ALL’INNOCENTE!
    NESSUNA LEGGE PUO’ IMPORRE AD UN UOMO DI DIVENTARE UN ASSASSINO!

    L’ABORTO VOLONTARIO/DIRETTO (quello della “legge” Guerini) NON è cattolico: la si finisca di dire che il Magistero della Chiesa lo consente, evitiamo di dare scandalo, sarebbe come dire che il Magistero della Chiesa consente di prelevare il cuore alla moglie NON consenziente per salvare la vita al marito!

    NON è MAI LECITO UCCIDERE L’INNOCENTE ed è stato detto più volte, ma visto che non lo si vuole capire…posterò un ulteriore commento che chiude la questione:
    A questo punto perseverare diventerebbe diabolico!

  • PIO XI
    “Ma dobbiamo ricordare pure, Venerabili Fratelli, l’altro gravissimo delitto, col quale si attenta alla vita della prole, chiusa ancora nel seno materno. Per alcuni la cosa è lecita, e lasciata al beneplacito della madre e del padre; per altri è invece proibita, salvo il caso in cui esistano gravissimi motivi, che chiamano col nome di « indicazione » medica, sociale, eugenica. Costoro richiedono che, quanto alle pene, con cui le leggi dello Stato sancirono la proibizione di uccidere la prole generata, ma non venuta ancora alla luce, le pubbliche leggi riconoscano la « indicazione », secondo che ciascuno a modo suo la difende, e la dichiarino libera da qualsiasi pena. Anzi, non mancano coloro i quali domandano che le pubbliche autorità prestino il loro aiuto in simili mortifere operazioni; enormità che, purtroppo, in qualche luogo, si commette frequentissimamente, come è noto.
    Per quanto riguarda la « indicazione medica e terapeutica » — per adoperare le loro stesse parole — già abbiamo detto, Venerabili Fratelli, quanta compassione Noi sentiamo per la madre, la quale, per ufficio di natura, si trova esposta a gravi pericoli, sia della salute, sia della stessa vita: ma quale ragione potrà mai aver forza da rendere scusabile, in qualsiasi modo, la DIRETTA uccisione dell’innocente? Perché qui si tratta appunto di questa. Sia che essa si infligga alla madre, sia che si cagioni alla prole, è sempre contro il comando di Dio e la voce stessa della natura: «Non ammazzare ! »[52]. È infatti egualmente sacra la vita dell’una e dell’altra persona, a distruggere la quale non potrà mai concedersi potere alcuno, nemmeno all’autorità pubblica. E, con somma leggerezza, questo potere si fa derivare, contro innocenti, dal diritto di spada, che vale solo contro i rei; né ha qui luogo il diritto di difesa, fino al sangue, contro l’ingiusto aggressore (chi, infatti, chiamerebbe ingiusto aggressore una innocente creaturina?); né può essere, in alcun modo, il diritto che dicono « diritto di estrema necessità », e che possa giungere fino all’uccisione DIRETTA dell’innocente. Pertanto i medici probi e capaci si adoperano lodevolmente a difendere e conservare sia la vita della madre, sia quella della prole; per contro si farebbero conoscere indegnissimi del nobile titolo di medici coloro che, sotto il pretesto di usare l’arte medica, o per malintesa pietà, insidiassero alla vita della madre o della prole.”
    PIO XII
    “Noi, secondo l’insegnamento costante della Chiesa, abbiamo illustrato una tesi che è uno dei fondamenti essenziali non solo della morale coniugale, ma anche della morale sociale in genere : cioè che il DIRETTO attentato alla vita umana innocente, come mezzo al fine, — nel caso presente al fine di salvare un’altra vita, — è illecito.
    La vita umana innocente, in qualsiasi condizione si trovi, è sottratta, dal primo istante della sua esistenza, a qualunque DIRETTO attacco volontario.”
    GIOVANNI PAOLO II
    “Pertanto, con l’autorità che Cristo ha conferito a Pietro e ai suoi Successori, in comunione con i Vescovi – che a varie riprese hanno condannato l’aborto e che nella consultazione precedentemente citata, pur dispersi per il mondo, hanno unanimemente consentito circa questa dottrina – dichiaro che l’aborto DIRETTO, cioè voluto come fine o come mezzo, costituisce SEMPRE un disordine morale grave, in quanto uccisione deliberata di un essere umano innocente. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta, è trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale” (EV 62).

    ROMANO AMERIO

    “Di qui si vede come l’argomento Beethoven non sia un argomento cattolico. Consiste nel vietare l’aborto non perché il titolo assiologico dell’infante è identico a quello della madre, essendo quello di uomo, ma perché l’individuo cui si toglie di nascere non si sa se non sia per riuscire un gran genio, un gran santo, un gran servitore del genere umano, un alpha plus secondo la classificazione dell’Huxley. L’argomento non è cattolico perché offende tre verità. Prima: tutti gli individui umani, perché aventi il loro fine in Dio e non negli uomini, sono assiologicamente UGUALI. Hanno ciascuno maggiore o minore perfezione per cagione dei doni naturali, del merito morale, del dono di grazia (in cui non vi hanno due eguali), ma questa graduazione accidentale o di quantità non può mai sopprimere la loro essenziale parità assiologica. Seconda: nessuna diminuzione può essere inflitta dall’uomo all’uomo se non per ragione di colpa e perciò l’infante che è innocente è per ciò stesso INOFFENSIBILE. Terza: il valore dell’uomo come uomo sfugge a ogni metretica: si è più o meno virtuoso, più o meno bello, più o meno dotto, ma non si è (benché sia comune il dirlo) più o meno uomo.”

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