Negazionismo, ok del Senato al ddl «Pene fino a tre anni di carcere»

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Vietate anche l’apologia e la minimizzazione della Shoah, dei genocidi, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra. Gattegna (Ucei): «Pagina importante»

di Redazione Online

La cerimonia delle candele, a Birkenau, in occasione dei settant’anni della liberazione del campo di Auschwitz -Birkenau  (Ap/Alik Keplicz) La cerimonia delle candele, a Birkenau, in occasione dei settant’anni della liberazione del campo di Auschwitz -Birkenau (Ap/Alik Keplicz)

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Il Senato dice sì al ddl contro il negazionismo che ora deve passare all’esame della Camera. I sì sono stati 234, 8 gli astenuti e 3 i no. Il disegno di legge punisce il negazionismo, l’apologia e la minimizzazione della Shoah, dei genocidi, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra con la reclusione fino a tre anni. I primi firmatari del disegno di legge sono stati Silvana Amati, senatrice del Partito democratico, e Lucio Malan, senatore di Forza Italia, cui si sono aggiunti molti altri parlamentari appartenenti a diversi schieramenti politici.

Gattegna: «Si scrive una pagina importante»

«Si scrive una pagina importante nella storia del nostro Paese. Un provvedimento che costituisce un baluardo per la difesa della libertà di tutti, mirato a colpire i falsari che tentano di negare la Shoah, di offenderne le vittime e di colpire chi difende il valore universale della Memoria. La norma è il frutto di una lunga collaborazione tra le istituzioni e le Comunità ebraiche e porterà all’attuazione anche in Italia della Decisione quadro europea 2008/913/GAI, che obbliga gli Stati membri a combattere e a sanzionare penalmente certe forme ed espressioni di razzismo, xenofobia e dell’istigazione all’odio» interviene in una nota, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, che ringrazia i parlamentari che si sono impegnati per il ddl e il presidente del Senato Pietro Grasso. Gattegna precisa anche che «l’impegno dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con la Comunità ebraica di Roma, è stato quello di predisporre assieme al Parlamento un disegno di legge che non configuri un reato d’opinione, ma vada a colpire atti lesivi della dignità umana – prosegue la nota -. Su questo principio si fonda il testo di legge approvato al Senato, che costituisce un argine contro chi vuole distorcere la Storia al fine di seminare odio e antisemitismo. Uno strumento normativo che non si sostituisce, bensì integra il ruolo fondamentale dell’educazione – aggiunge – l’unica azione in grado di prevenire che le nuove generazioni vengano avvelenate da versioni strumentalmente alterate dei fatti storici».

La commozione di Pacifici

«Ci sono voluti mesi di duro lavoro e un ampio dibattito sia in Commissione Giustizia sia in Aula, ma alla fine il primo grande passo è compiuto. È un atto che ci commuove, perché la mente va soprattutto a tutti quei sopravvissuti che hanno dato e ancora danno la loro vita per raccontare alle future generazioni l’orrore della macchina della morte nazista e l’inferno dei campi di sterminio. Negare ciò che loro hanno vissuto, negare la Shoah, deve essere punito perché altro non è che la massima espressione moderna dell’odio nei confronti degli ebrei» afferma, in una nota, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.

Grasso: «Passo decisivo»

«L’approvazione del disegno di legge sul reato di negazionismo ad amplissima maggioranza, quasi all’unanimità, conferma l’intenzione, da parte delle istituzioni repubblicane, di compiere un ulteriore e decisivo passo nel contrasto a tutte le forme di offesa alle vittime e di negazione di quella terribile pagina della nostra storia che è stata la Shoah»scrive inoltre il presidente del Senato Grasso in una lettera inviata a Renzo Gattegna. Grasso,che era presente, insieme con il presidente dell’Ucei, il 27 gennaio scorso ad Auschwitz, per la commemorazione dei settant’anni dalla liberazione, si definisce «sinceramente orgoglioso» per la votazione avvenuta nell’Aula di Palazzo Madama, e aggiunge: «Come presidente del Senato ho più volte espresso la necessità di dotarci di una legge che introducesse il reato di negazionismo: l’Italia finalmente esprime in maniera chiara l’adesione agli orientamenti normativi presenti in altri Paesi e già in vigore a livello europeo».

Il testo del ddl

Più in dettaglio, il testo approvato dal Senato prevede che incitare pubblicamente a commettere un delitto sarà tanto più grave se l’istigazione si fonderà sulla negazione della Shoah, dei crimini di guerra o contro l’umanità. Il provvedimento modifica l’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, la cosiddetta legge Reale, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale. Con le nuove regole riscritte nella commissione Giustizia presieduta da Francesco Nitto Palma, il Senato, trasformando il negazionismo in un’aggravante anziché in un reato (come prevedeva il testo precedente che in un primo momento si voleva votare addirittura in sede deliberante), ha voluto salvaguardare la libertà di espressione e ha voluto evitare limiti o restrizioni alla ricerca storica. Per evitare l’introduzione di un reato di opinione, insomma, si prevede, attraverso un intervento sulla legge Reale, un’aggravante di pena di tre anni se la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dallo statuto della Corte penale internazionale. Contestualmente si è ridotto da cinque a tre anni il limite massimo della pena per chiunque pubblicamente istighi a commettere delitti.

 

 

 

 

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/15_febbraio_11/negazionismo-ok-senato-ddl-pene-fino-tre-anni-carcere-b0ed36fc-b218-11e4-bc1b-1ae1969d3e69.shtml

 

Una Risposta

  • Per fortuna la notizia è del 2015 ! Ovvero sembra sia stato bloccato l’iter per altre manovre governative più importanti.
    Dobbiamo augurarci tutti che questa legge liberticida che profuma di cloaca immane, venga allontanata dal parlamento italiano,poichè fa parte di quelle leggi che servono ai padroni che gestiscono a distanza governi ed economie.

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