Segnalazione Arianna Editrice
di Giuseppe Altieri
Fonte: agernova
“Si credono i padroni dell’umanità e purtroppo lo stanno diventando: la politica democratica ha cessato di resistere loro, spianando la strada alla dittatura incondizionata dei poteri forti, economici e finanziari, che ormai dettano le condizioni della nostra vita pubblica”. Parola di Noam Chomsky, considerato il maggior linguista vivente, autore del capolavoro “Il linguaggio e la mente”.
A 86 anni, il professore statunitense dimostra una lucidità di pensiero e di visione che non lascia spazio a dubbi. Nessuna illusione: “Le nostre società stanno andando verso la plutocrazia. Questo è il neoliberismo”, dice Chomsky, in Italia per il Festival delle Scienze di Roma nel gennaio 2014. Il titolo dell’ultima raccolta di testi inediti tradotti in italiano è estremamente esplicito: loro, gli oligarchi globali, signori delle multinazionali e grandi banche d’affari, sono “I padroni dell’umanità”.
“La democrazia in Italia è scomparsa quando è andato al governo Mario Monti, designato dai burocrati seduti a Bruxelles, non dagli elettori”, afferma Chomsky. In generale, come riporta il newsmagazine “Contropiano”, per Chomsky “le democrazie europee sono al collasso totale, indipendentemente dal colore politico dei governi che si succedono al potere.”
Sono “finite”, le democrazie del vecchio continente – Italia, Francia, Germania, Spagna – perché le loro sorti “sono decise da burocrati e dirigenti non eletti, che stanno seduti a Bruxelles. Decide tutto la Commissione Europea, che non è tenuta a rispondere al Parlamento Europeo regolarmente eletto. Puro autoritarismo neo-feudale: questa rotta è la distruzione delle democrazie in Europa e le conseguenze sono dittature”.
Per Chomsky, il neoliberismo che domina la dottrina tecnocratica di Bruxelles è ormai un pericolo planetario. Il fanatismo del “libero mercato” come via naturale per un’economia sana poggia su di un dogma bugiardo e clamorosamente smentito. In realtà senza il supporto pubblico (in termini di welfare e di emissione monetaria) nessuna economia privata può davvero svilupparsi.
Oggi il neoliberismo si configura come “un grande attacco alle popolazioni mondiali”, addirittura “il più grande attacco mai avvenuto da quarant’anni a questa parte”. Desolante il silenzio dell’informazione, che coinvolge gli stessi “new media”: la loro tendenza è quella di “sospingere gli utenti verso una visione del mondo più ristretta”.
Desolante analisi, ma veritiera. Anche in questo sito si evidenzia come gli articoli che coinvolgono il mondo intero sono abbastanza trascurati, mentre gli articoli “locali” o sulle buffonate di Bergoglio, attirano ben più commenti.
Sarebbe ora che gli italiani si sveglino e guardino al di là della povera e ormai disfacente Italia, per saper capire come va il mondo e quali oligarchie hanno il potere in mano.
Proprio così caro Mardunolbo. Del resto è oggi problema europeo se dobbiamo sentire la voce di Chomsky per le infamie che succedono dalle nostre parti. Ripeto quel che dicevo sul mio «Ridendo castigant…»: Passando al campo civile, piuttosto incivile, abbiamo il recentissimo caso del presidente Hollande sul caso del comico Dieudonné. I «grandi», come lui (scherzi a parte), bene farebbero a fermarsi un momento su delle lucide considerazioni per non entrare nella storia vestiti da tirannetti piccoli piccoli. Si leggano almeno quanto scrive Noam Chomsky sul caso Faurisson: “the first time that a modern Western state openly affirmed the Stalinist-Nazi doctrine that the state will determine historical truth and punish deviation from it.” (La prima volta che uno stato occidentale moderno afferma apertamente la dottrina Nazi-Stalinista che lo stato può determinare la verità storica e punire le deviazioni da questa).
Il numero delle visite, però, non è minore rispetto ai commenti. A nostro avviso, articoli che coinvolgono il mondo intero sono considerati più difficili e molti hanno una sorta di timore a commentare perché non si sentono all’altezza o perché condividono e basta.
Dieudonnè è un grande sia per la sua capacità teatrale, sia per il coraggio. Gli va appresso Faurisson, ebreo, che ha il coraggio di dire la verità in questi tempi in cui gli asini comandano come scrisse la beata Neumann.
Da speranza e rincuora il commento dello Staff !