L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
Il sì sì no no pubblicò nel suo Anno X n. 12 il breve articolo di Monsignor Antonio de Castro Mayer dal titolo: PERSECUZIONE RELIGIOSA, Eccolo:
- «II Concilio Vaticano II nella Dichiarazione sulla Libertà Religiosa, stabilisce come diritto naturale dell’uomo la facoltà, in materia religiosa, di seguire la propria coscienza, ossia la religione che ha scelto, e questo prescindendo dai dovere di certificarsi che essa sia la vera religione, della vera Chiesa. Va anche oltre: estende questo diritto agli atei, di modo che sarebbe diritto ( naturale) dell’uomo anche essere ateo (n. 2).
- Nella Costituzione Gaudium et Spes, sulia Chiesa nel mondo di oggi, lo stesso Concilio fissa la dottrina che, a motivo dell’lncarnazione, il Figlio di Dio si sarebbe unito in certo modo ad ogni uomo, alla natura umana di ognuno, elevandola ad una dignità senza pari ( n. 22).
- Nessuno in buona coscienza potrà dire che la Dichiarazione sulla Libertà Religiosa e la Costituzione Gaudium et Spes non siano parti essenziali dei Concilio, e potrà pensare che questi documenti trattino argomenti marginali, toccati dal grande Sinodo in modo puramente casuale. Perciò, chi accetta il Concilio Vaticano II senza riserve, accoglie gli insegnamenti sopra menzionati.
- Ora, il diritto naturale alla libertà religiosa, insegnato dai Concilio e qui ricordato, è inammissibile per un cattolico, perché annulla il comando imposto ad ogni uomo di accettare che fuori della Chiesa cattolica non c’e salvezza (Concilio Lat IV). Dal canto suo la suddetta dottrina della Gaudium et Spes elimina la distinzione tra ordine naturale e ordine soprannaturale, che è distinzione di Fede. La elimina poiché dichiara che l’uomo soltanto per il fatto di essere uomo, già partecipa della sublime dignità di figlio di Dio; prima, perciò, di ricevere il Battesimo, che, come insegna la Fede, è il canale dato agli uomini per accedere a quella sublime dignità. Anche tale dottrina è perciò inammissibile per un cattolico.
- II Vaticano II contiene altri punti censurabili. Non li citiamo ora poiché quelli qui messi in evidenza bastano per confermare la nostra conclusione, ossia: pretendere d’imporre l’accettazione integrale del Vaticano II comporta una violenza contro la Fede; voler poi infliggere punizioni a causa di riserve sostanziali sullo stesso Concilio Vaticano II si configura come una persecuzione religiosa.»
La libertà religiosa all’errore scatena l’attacco alla Verità
Nell’intelligenza della visione del «Segreto di Fatima» – terza parte – può ancora sembrare enigmatico che ci siano frecce assassine. Trattandosi di una profezia, che sarebbe più chiara nel 1960, si può dire che gli eventi vissuti negli anni successivi devono poter chiarirlo. Infatti, gli «esecutori» del Papato, il Vescovo vestito di bianco e di tutto il suo seguito, erano due gruppi: uno di soldati che spararono con arme da fuoco, e l’altro con frecce. Qui si può capire come la visione – non corrispondente a nessun massacro storico di questi tempi – è per forza di natura simbolica. Il primo gruppo di un potere civile (venuto dal mare?), il secondo di un potere di tipo clericale (venuto dalla stessa terra, interno? V. Apoc. 13). Questo si deduce dal fatto che nessuno difese le vittime; quelle, fedeli al Papa, sono state tutte martirizzate. Quale il possibile riscontro da trovare nella vita della Chiesa che da allora, cioè dal tempo di Giovanni 23 in poi, è stata radicalmente mutata nella sua Dottrina e Liturgia? Prima di tutto la sparizione del Papato cattolico; poi la morte civile di tutti i suoi fedeli seguaci; preti espulsi delle proprie parrocchie, prelati della Tradizione derisi e isolati, tanti fedeli rimasti senza pastori; una vera persecuzione.
La libertà religiosa e di coscienza era già nella pancia di Roncall eletto «papa»; poi nella «Pacen in terris», riferimento della DH.
Quale sia stato il fattore mortale di quelli spari e frecce è qui di rimbalzo decifrato nelle parole del preclaro Vescovo perseguitato e resistente fino alla fine della sua vita: l’unica Chiesa della Tradizione è perseguitata da quell’«altra», che dichiara il diritto religioso di tutti e di ogni setta di spararle contro con l’armamentario ecumenista di modo a liquidarla per sempre.
«L”ecumenismo conciliare colpisce più con la prassi che con una dottrina. La «dottrina» si trova nella dichiarazione Dignitatis Humanae, con cui il Vaticano 2 ha voluto sancire come diritto naturale dell’uomo la libertà religiosa, intesa come scelta «religiosa», anche atea, anche anti’religiosa.
Per la dottrina cattolica tale diritto sarebbe un’aberrazione logica se non fosse prima una bestemmia, come dice il manifesto episcopale. lnfatti, è inimmaginabile che la Chiesa, la cui voce è la voce stessa di Dio, possa affermare il diritto dell’uomo a scegliere tra le svariate concezioni umane di Dio, contro l’unica Verità che Dio stesso ha rivelato di Sé.
Sullo stesso nº di sì sì no no, Sua Ecc. za Mons. de Castro Mayer ci risponde su come giudica la dottrina sulla libertà religiosa, premessa e fondamento del pan-cristianesimo attuale.
Ci ha risposto: «Essa è eretica. II Vaticano II dichiarando diritto naturale dell’uomo di seguire la religione dettatagli dalla propria coscienza, o anche di non seguirne nessuna, proclama il diritto ali’errore. Ora, I’errore non può essere fondamento di nessun diritto. L’ errore è contro la natura umana, fatta per la verità. Come può esso rivendicare attinenza con questa natura? C’e da aggiungere che in materia esiste una legge divina che implica I’ obbligo da parte dell’uomo di professare la religione cattolica. Come si può concedere un diritto contro questa volontà sovrana? Peggio ancora: come si può dire che questo diritto contro la volontà divina è un diritto naturale fondato cioè nella natura umana?
Lo si può affermare soltanto se si ammette che l’uomo sta al di sopra di Dio! Ora ciò è peggio che una eresia: è la più aberrante apostasia! Perciò il Concilio Vaticano II ha proclamato una eresia oggettiva. Quelli che lo seguono e lo applicano hanno dimostrato una pertinacia che normalmente caratterizza un’ eresia formale. Ancora non li abbiamo accusati categoricamente di questa pertinacia per dirimere ogni minima possibilità di ignoranza su questioni cosi gravi. Comunque anche se questa pertinacia non si manifestasse in forma di effettiva offesa alla Fede, si manifesta, almeno e chiaramente, nell’omissione di difenderla».
Nel n. 9 di si si no no, anno X, a conclusione dell’articolo «Nuova Tappa», a cui seguiva l’altro, «irreversibile», definizione data al cammino ecumenista da Giovanni Paolo 2 in occasione dei suo viaggio in Svizzera, ci ponevamo questa domanda: -La nuova Chiesa conciliare, ingaggiata irreversibilmente nel connubio ecumenista può sussistere nella Chiesa cattolica che da 20 secoli insegna, quale dogma di Fede, di essere l’unica Sposa di Cristo e, perciò, l’unica Arca di Salvezza? Mons. de Castro ci risponde: «La Chiesa che aderisce formalmente e totalmente al Vaticano II, con le sue eresie, non è né può essere la Chiesa di Cristo. Per appartenere alla Chiesa cattolica, alla Chiesa di Cristo, è necessario avere la Fede, ossia non mettere in dubbio o negare nemmeno un articolo della Rivelazione.
Ebbene, la Chiesa dei Vaticano II approva dottrine che sono eretiche, come abbiamo visto prima. Si può ammettere, però, la possibilità che ci siano fedeli in buona fede, i quali non sanno che il Concilio Vaticano II ha aderito ali’eresia. Ma i Vescovi? E’ difficile ammetterlo anche se non lo si nega come possibilità assoluta. Riguardo poi alla possibilità che un papa governi la Chiesa rifiutando quello che essa ha già definito, purtroppo dalla storia avremmo soltanto delle risposte vaghe e dalla teologia controverse…
«Nel presentare la Chiesa cattolica come “una tra le altre”, Giovanni Paolo II sta corrompendo la visibilità della vera Chiesa di Cristo e perciò sta insegnando una vera eresia. La Chiesa cattolica e l’unica sposa di Gesù Cristo. Non ce ne sono altre. I fedeli su questo punto non devono seguire l’insegnamento papale e devono anche impedire che altri lo accettino».
Lo spirito menzognero del Conciliabolo vaticano 2
Giovanni Paolo II sarebbe consapevole delle insidie che demoliscono la Fede nella Chiesa e i principi morali nella società civile. Perciò si sperava che le affrontasse, usando tutti i poteri di cui dispone e soprattutto spronando tutti i fedeli ad invocare con preghiere e penitenze, l’aiuto divino per superare tanta ribellione e profanazione.
E’ necessario tornare alla vera Carità, che, per amore di Dio e delle anime condanna gli errori e testimonia la Verità, si chiude, intransigente a satana e si apre devotamente a Dio, denuncia le seduzioni mondane e difende la libertà della Chiesa. Ma questa Carità e la missione della Chiesa sono state aggiornate dal Vaticano 2: Giovanni 23 ha aperto la Chiesa al mondo; Paolo 6 ha accolto «con immensa simpatia» il culto dell’uomo; . Giovanni Paolo 2º, forse disperando di trattenere l’immane ondata di fumo satanico da Iui stesso descritta, ha scelto di cavalcare la tigre dei riformismo conciliare. E’ stato a Canterbury, all’ONU, nel tempio luterano di Roma, al Concilio ecumenico delle Chiese, partecipando ad atti liturgici in ambienti ambigui, rivoluzionari e degradanti, dove anche la morale oggettiva era umiliata. E tutto senza reazioni della massa dei cattolici, divenuti sempre più estranei alle questioni essenziali della Fede e perciò indifferenti al pericolo di eresie e di scisma. Basta poi qualche reclamizzato rimprovero alle chiese popolari-marxiste, alla rivoluzione, alla teologia della liberazione o ad altre imposture politico-ecclesiali, per riaccendere la loro cieca fiducia nella vigilanza dei vertici vaticani. E tuttavia questi errori grossolani sono soltanto conseguenze dell’ avvelenamento capitale qui denunciato da Mons. Mayer: il falso diritto alla libertà di errore, l’obiezione di coscienza al comando divino. «Vi s’apriranno gli occhi e sarete come dei»: la seduzione, dell’ eresia originale, oggi e riproposta dallo «spirito» di un «Concilio Ecumenico» di quella Chiesa nata proprio dalla redenzione di quel peccato. Ecco la causa ultima della grande apostasia: «Aver creduto alla menzogna per non aver accolto l’amore della verità» (Tess. II, 2).
In passato il Papa arginava gli errori del mondo. Oggi, la situazione appare capovolta: la Chiesa è occupata da chi proclama irreversibile le stesse libertà e «diritti» prima condannati e spara frecce assassine a quanti vogliono difenderla. Non sarà questa l’interpretazione reale e attuale della visione del «TERZO SEGRETO DI FATIMA»?
Tuttavia, contro ogni speranza umana, sappiamo che il Signore col Suo potere e per la Sua gloria, da un piccolo «resto» fedele, farà rinascere lo splendore della Sua Casa. Per la desolazione odierna ci ha inviato la Vincitrice di ogni eresia, ed Ella ha già messo a Fatima la pietra, che senza opera umana, infrangerà gli idoli e la dottrina della babilonia moderna.
Ai cattolici spetta solo dar testimonianza della Fede, preservando il sigillo di Dio nelle proprie menti e la consacrazione all’Immacolata nei propri cuori. AI resto il Signore provvederà.
GRAZIE AD ARAI E A CHI HA PUBBLICATO1
Nelle visioni della Valtorta Gesù parla agli apostoli e sembra parlare anche agli apostoli di oggi, di questa chiesa in crisi:
“Voi siete il sale della Terra. Tali dovete divenire: sale della Terra. Con il sale si preservano le carni dalla
corruzione e con la carne molte altre derrate. Ma potrebbe il sale salare se non fosse salato? Con voi Io
voglio salare il mondo per renderlo insaporito di sapor celeste. Ma come potete salare se mi perdete voi
sapore? Cosa vi fa perdere sapore celeste? Ciò che è umano.
L’acqua del mare, del vero mare, non è buona a bere tanto è salata, non è vero? Eppure, se uno prende una
coppa di acqua di mare e la getta in un’idria di acqua dolce, ecco che può bere, perché l’acqua di mare è tanto
diluita che ha perso il suo mordente. L’umanità è come l’acqua dolce che si mescola alla vostra salsedine
celeste. Ancora, se per un supposto si potesse derivare un rio dal mare e immetterlo nell’acqua di questo lago,
potreste poi voi ritrovare quel filo di acqua salata? No. Si sarebbe perso in tanta acqua dolce.
Così avviene di voi quando immergete la vostra missione, meglio: la sommergete, in tanta umanità. Siete uomini. Sì. Lo so. Ma, e Io chi sono? Io sono Colui che ha seco ogni forza. E che faccio Io? Io vi comunico questa forza poi che vi ho chiamati. Ma che giova che Io ve la comunichi se voi la disperdete sotto valanghe di senso e di sentimenti umani? Voi siete, dovete essere, la luce del mondo. Vi ho scelti, Io, Luce di Dio, fra gli uomini, per continuare ad illuminare il mondo dopo che Io sarò tornato al Padre. Ma potete voi dare luce se siete lanterne spente o fumose? No, che anzi col vostro fumo – peggio è il fumo ambiguo all’assoluta
morte di un lucignolo – voi offuschereste quel barlume di luce che ancora possono avere i cuori.
Oh! miseri quelli che cercando Dio si rivolgeranno agli apostoli e in luogo di luce avranno fumo! Scandalo e
morte ne avranno. Ma maledizione e castigo ne avranno gli apostoli indegni. Grande sorte la vostra! Ma
anche grande, tremendo impegno! Ricordatevi che colui a cui più è dato, più è tenuto a dare.”
Stupenda pagina che direi è della Valtorta (?), mica per nulla condannata dal SUffizio che già andava a braccetto col mondo (?). Si direbbe che abbia predetto coll’acqua salta nell’acqua dolce ed il fumo peggiore dello spegnimento la situazione dei pontefici, in particolare gli ultimi dal 58 ma temo già BXV fosse stato aperto al mondo. E così l’acqua salata non si sente più ma evaporando la massa resta il sale, resta l’errore che c’è comunque. Nel fumo si può dire , è papa e si può dire non è papa, se fosse spento del tutto non si potrebbe dire è acceso. Però ormai è spento del tutto e da un poco di anni. Blondet riferendosi al sale della terra (anche lì il sale rimane seppure l’umanità lo avvolge ma in bene, ed evaporando la umanità della sensualità -morte-resterà la vita eterna in Dio) dice di aver capito finalmente perché oltre che essere inutile se scipito, viene anche calpestato, e dice: si rivoltano contro coloro che hanno sdoganato il peccato rinnegando ed edulcorando la Legge di Dio, la mano che continua a porgere il cibo avvelenato (clero in primis ) viene infine sbranata. Se Dio è SOLO misericordia non parlatemi di giustizia, non accetto alcun castigo, voglio solo strade fiorite dai fiori del male.
Mi era sfuggito l’inizio che conferma la Valtorta, leggendo veloce. Chiedo venia.
Deuteronomio 31, 32. ..negli ultimi giorni il male vi coglierà…le mie frecce esaurirò contro di loro… di fuori li priverà di figli la spada e di dentro il .terrore…se non perché la loro Roccia li ha venduti, il Signore li ha abbandonati… Dalle viti di Sodoma viene la loro vite,dalle piantagioni di Gomorra; la loro uva è è uva velenosa… “Dove sono i suoi dei, la roccia in cui confidavano?” …Non c’è altro dio con me, Io faccio morire e faccio vivere…Quando avrò affilato la mia spada folgorante e la Mia Mano si accingerà al giudizio…Inebrierò le mie frecce di sangue…Esultate nazioni per il Suo popolo…
I vari “campioni” del Conc. Vat. II, ovvero i papi eretici, si sono tutti distinti, dimostrando, chi in un modo chi nell’altro, ma PALESANDOLO in più occasioni, che il loro dio era ed E’ Satana, e NON Cristo, in questo seguiti da cardinali e vescovi, fino ai preti, con, ahinoi, poche eccezioni. Molta colpa del loro inveterato successo è dovuto purtroppo ai cattolici che di cattolico hanno solo la sigla e vivono, o meglio vegetano, nell’ignoranza più crassa. Ma quel che è peggio, anche coloro che si professano bravi cristiani, non riescono a superare la loro dipendenza dal vicario-idolo rappresentato dal papa di turno… “Il Papa è Papa anche se è eretico, poiché è lo Spirito Santo che ha parlato nel Conclave, quindi Dio lo permette”. Sentito dire più volte !!! Veramente il card. Danneels che in quanto ad oscenità non scherza, aveva detto nella sua biografia autorizzata, che Bergoglio era stato scelto da un gruppo di cardinali di cui lui faceva parte e che chiama “La Mafia di St. Gallen (Ch) “molto tempo prima….,” ovvero ai tempi di pieno regime ratzingeriano, quindi “ ADIOS PALOMA”. Sarebbe bene che si leggesse l’ultimo numero di “Chiesaviva” N°496 sett..2016 che riguarda i Papi? eretici, iniziando da San Matto XVI continuando con il Card. Juan Torquemada, Papa Innocenzo III, San Roberto Bellarmino, Papa Paolo IV e il Papa santo PioV.
Oggi mi vengono in mente le parole di San Pio da Pietralcina: “ Dio fammi morire perché non ne posso più di questa umanità”. Dio non lo esaudì subito, aveva ancora bisogno di lui, il dopo sarebbe stato senza santi, o perlomeno non visibili, tralasciando tutti i cristiani che sono stati martirizzati e continuano ad esserlo da quegli islamici che sventolano il Corano, nel quale il card. Lehmann, ora in pensione, trova “tanta poesia”.
Ratzinger “il fine teologo” ha detto, quando aveva ancora il dire, che “chi non accetta in toto il Conc. Vat. II, non può rimanere nella (C)chiesa” che tradotto significa “slocciate”, invito puntualmente raccolto da molti, che si sono fatti addirittura sbattezzare.
L’emorragia di cristiani cattolici dalla (C)chiesa si conta ormai in alcune centinaia di milioni, vuoi per gli scandali anche pedofili, vuoi perché per chi non ha i nervi saldi e forse una fede blanda, conosce poco le Sacre Scritture, il disorientamento, il disgusto e l’ormai totale mancanza di fiducia in un apparato che sguazza nella cloaca più sordida è eccessivo e la Croce da portare è troppo pesante, infatti pesa, e parecchio, chiedetelo a Gesù. La ‘porta per entrare’ si fa sempre più stretta. La massoneria principalmente ebraica, fautrice dei mali nel mondo, ha fatto il suo lavoro distruttore, grazie alle connivenze interne di coloro che hanno ridotto la Sposa di Cristo a ‘Meretrice di Babilonia’.
P.S.
In quanto alla Valtorta si dovrebbe considerare che ogni qualvolta usciva una nuova edizione dei suoi libri, questa era diversa dalla precedente.
l’amico ha fatto bene di ricordare la chiave del grande «guaio» apocalittico attuale:
«il vicario-idolo rappresentato dal papa di turno… “Il Papa è Papa anche se è eretico, poiché è lo Spirito Santo che ha parlato nel Conclave, quindi Dio lo permette”.
L’assistenza dello Spirito Santo c’è nel conclave cattolico regolare, no in quelli dell’inganno con papabili che intendono cambiare la Chiesa – da Roncalli in poi.
E Dio lo permette a causa dei peccati, nostri e del mondo. Ma qui c’e da capire bene: permette il disastro, mai lo autorizza.
Infatti, l’autorità del papa viene immediatamente da Dio non dal conclave, né dalla Chiesa. Pensare che Roncalli e seguaci abbiano avuto l’autorità papale è attribuire a Dio la responsabilità della demolizione della Sua Chiesa. Giudizio più empio di questo solo nei nostri tempi di generale apostasia.
Eppure è diffuso e perciò ne diviene la controprova.
CHIESA VIVA N 496. Innocenzo III,BOLLA PAPA PAOLO IV, SAN PIO V “elezione nulla”. Anatema ai 2 attuali pontefici. Il Concistoro straordinario 8can.353, CJC deporrà presto l’antipapa Francesco!?
pare che il concistoro straordinario si svolgerà nella cabina telefonica all’altezza del numero civico 43 di Via Albere a Verona …