di Matteo Castagna per www.vvox.it (quotidiano on-line) http://www.vvox.it/2016/10/29/goro-e-castel-dazzano-dove-sono-le-soluzioni-dei-buonisti/ ARTICOLO PIU’ LETTO DELLA SETTIMANA SU VVOX.IT
Nell’ultimo periodo assistiamo ad una sorta di risveglio di buona parte della popolazione dal torpore borghese nel quale la nostra società dei consumi è sprofondata da decenni, e vediamo famiglie con bambini nel passeggino, pensionati e lavoratori, dall’operaio al professionista, dallo studente al professore universitario, scendere in piazza a gridare la propria protesta contro il governo, che impone un’immigrazione fuori controllo, che desta timori, non solo per d’ordine pubblico, ma per vere e proprie incompatibilità culturali e religiose, che potrebbero sfociare in un ingestibile caos.
Questa fetta di popolazione, prima abituata a protestare in casa o al bar, oggi sfila a centinaia tra le vie di Pescantina, di Legnago, di Castel d’Azzano, attraverso comitati spontanei, iniziati con qualche decina di partecipanti un anno fa, ma che oggi spaventano l’establischment, i media controllati dai soliti noti, la Chiesa di Bergoglio da un lato e le cooperative rosse dall’altro, che sui migranti hanno creato un business.
Requisire l’Hotel Cristallo a Castel d’Azzano è stato un grave errore, che ricorda l’esproprio proletario dei regimi comunisti e che ha visto la vigorosa risposta del paese, sceso in piazza a protestare e a vincere la prima battaglia, inducendo il prefetto a sospendere il provvedimento. Goro e Gorino sono andati oltre, passando alle vie di fatto, cacciando gli immigrati. I radical chic che bollano questi fenomeni come forme di razzismo sono gli stessi o gli amici di coloro che non volevano i “profughi” a Capalbio perché gli disturbavano la villeggiatura, non sanno interpretare e fornire soluzioni concrete all’esasperazione della gente, che non ne può più di una palese disparità di trattamento tra gli italiani disoccupati a fronte di stranieri nullafacenti ospitati a spese del contribuente negli alberghi, del buonismo soffocante e dell’ ipocrisia di chi guarda allo straniero in cambio di denaro, ma snobba il vicino di casa che non ha nulla. Si vergogni certa satira maleodorante, che mette alla gogna la disperazione e l’ansia del nostro popolo!
il 4 di dicembre DEVE essere un giorno NO.