Un’eclatante protesta contro la magistratura messa in scena a due giorni dalla commemorazione della strage di Capaci. a scendere in piazza non è il Pdl come qualcuno potrebbe pensare. Un grande striscione dalla scorsa notte avvolge il muretto perimetrale di piazza Vittorio Emanuele Orlando ovvero quella antistante la cittadella della giustizia di Palermo.
“Pretendo un processo anche contro di me per calunnia- scrive Francesco Carbone autore del grande striscione -. Il coraggio di denunciare”.
Non si comprende come l’uomo sia riuscito a mettere in posa quanto necessario alla protesta in un’area super sorvegliata. L’opera di montaggio deve essere stata lunga e complessa. il cartellone, infatti, avvolge il muretto perimetrale della piazza antistante il palazzo di giustizia di Palermo.
“Ho piazzato questo maxicartellone – spiega provocatoriamente Carbone- aspettando che il capo della Digos ne ordini il sequestro e mi denunci per vilipendio alla magistratura, così da poter finalmente approdare in un’aula di tribunale. Sono 5 anni che denuncio, inascoltato, e mi è rimasto solo questo mezzo per riuscire, in qualche modo, ad approdare in un’aula di tribunale per essere finalmente ascoltato e dimostrare così anche il mio rispetto per le istituzioni”.
Carbone, non nuovo a queste iniziative, chiede l’avvio di una azione penale “Continuo a presentare esposti contro un’associazione di tipo mafioso finalizzata all’acquisizione illecita di appalti pubblici. Operano indisturbati nella massima illegalità – sostiene – sicuri di essere protetti da personaggi illustri, ma tutto questo viene ignorato anche da chi avrebbe l’obbligo di indagare”.
“La legge va applicata – è scritto nello striscione di protesta – anche contro il nipote di un ex capo della polizia italiana”.
mav