di Enrica Perucchietti
Fonte: intelligonews
“La Mogherini sta cercando di ricucire la frattura, anche perché la decisione di mandare le truppe nel Baltico ha creato una escalation che va ben oltre la guerra fredda”. Muove da questa “pedina” l’analisi che Enrica Perucchietti, scrittrice, calibra nell’intervista a Intelligonews delineando lo scacchiere geopolitico internazionale nella partita a scacchi tra Putin e Obama.
La Mogherini annuncia che non ci saranno sanzioni contro la Russia nell’agenda Ue, al contrario di quanto paventato nei giorni scorsi. Che mossa è da parte di Bruxelles?
“Forse sta cercando di ricucire la frattura, soprattutto agli occhi dell’opinione pubblica, anche perché la decisione di mandare le truppe nel Baltico ha creato una escalation che va ben oltre la guerra fredda”.
Renzi oggi da Obama: qual è la vera richiesta degli Usa all’Italia in tema di politica estera?
“Secondo me Obama, ovviamente prima delle elezioni alla Casa Bianca, cercherà di mantenere l’equilibrio sempre più precario che Washington ha nella politica estera. Mi sembra che in qualche maniera, gli Stati Uniti stiano perdendo i pezzi e anche questo braccio di ferro esagerato, con toni preoccupanti sia per quanto riguarda i cyber-attacchi su cui si è espresso anche Obama; dall’altro l’intervista di Biden è davvero da brividi perchè arriva a paventare un’azione militare se la Russia continuerà a intervenire sul voto per le presidenziali e quindi a sottintendere quasi una sorta di reazione militare in caso di vittoria di Trump. E’ possibile, quindi, che Obama stia sparando le ultime cartucce e stia cercando di riportare nell’alveo statunitense gli alleati storici, soprattutto quelli che non possono fare grandi richieste, come l’Italia”.
In Siria dove la Russia viene accusata di crimini di guerra; oggi i radi aerei sono sospesi per 8 ore. Cosa sta succedendo e qual è la strategia di Putin?
“Ritengo che ci sia una campagna diffamatoria nei confronti della Russia– come successo anche con Assad e in questi anni di conflitto – in cui l’informazione viene abilmente manipolata a proprio uso e consumo dall’Occidente e sempre in concomitanza con strategie sullo scacchiere geopolitico. Putin si sta muovendo bene; il problema è che adesso l’escalation mediatica e gli attacchi contro la Russia si stanno incrementando e non ci si rende conto che si rischia la terza guerra mondiale: siamo veramente sul filo del rasoio”.
Isis pressochè smantellato in buona parte dell’Iraq e della Siria, il caso della città di Dabiq liberata: ma allora non era così imbattibile e allora perché c’è voluto così tanto tempo. Cosa c’è dietro?
“Penso che anche qua siamo all’interno di un’informazione sempre più virtuale. La creazione del nemico pubblico numero 1 di stampo orwelliano, serve per distrarre l’opinione pubblica da situazioni di politica interna e soprattutto per compattarla contro una minaccia esterna virtuale, magari anche immaginaria. Abbiamo assistito a una sorta di staffetta: morto Al Qaeda, Isis ne è l’erede perfetto, perché bisogna sempre avere una minaccia per tenere in crisi perpetua la nazioni e le popolazioni: questo tipo di manovra, secondo me, da rimettere in discussione tutto ciò che c’era stato detto prima; a parte tutti gli indizi che porterebbero a pensare che Isis come Al Qaeda siano invenzioni create dall’Occidente”.
Demonizzare Putin è diventata l’unica vera missione dei neocon americani, di cui fa parte la mattanza in M.O., ovviamente seguita pedissequamente dai media occidentali, quelli europei compresi. Quest’ultimi vogliono ignorare che con questi servili atteggiamenti causano la rovina dell’ U.E. che sicuramente non verrà risparmiata, quando l'”Orso” ne avrà abbastanza. Oramai la verità è stata buttata
nella latrina delle menzogne nella quale si agitano i guerrafondai.