RICORDO DI UN EROICO TESTIMONE DI QUEST’«OCCIDENTE» SEMPRE PIÙ IN BILICO

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terremoro-in-norciaL’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

Questa elezione del nuovo presidente americano può bastare per testimoniare oggi uno stato d’incertezze croniche a livello mondiale, di lunga e variegata gestazione storica, da cui è nata quell’americana. Essa è legata alle rivoluzioni europee, sia protestante, sia illuminista liberale, poi americanista, nemiche della Chiesa civilizzatrice e santificatrice.
Cosa definisce quest’incertezza di fronte al degrado spirituale, ormai pluri-secolare? Secondo il Vangelo è il distacco dalla «Parola del Regno», dopo averla inteso, scambiandola con parole del mondo; quindi, distacco dei popoli cristianizzati che scelgono di lasciare i semi evangelici alle spine e tra le rocce; le perle ai porci; la luce dei misteri soprannaturali del Regno in mezzo alla zizzania ecumenista delle superstizioni di false credenze (v. Mt 13).
Essere nella Chiesa Cattolica è voler appartenere al regno dei cieli, simile a un tesoro nascosto nel campo; una perla preziosa.» Trovarli e buttarli … è scambiarla con una setta protestante o massonica, portatrici di squilibri e guerre. Ecco il degrado coinvolgente persone e popoli.
La Dottrina della Chiesa è fondata sul Pensiero del Signore e coltivata dal miglior pensiero prodotto dall’uomo; farne a meno è scegliere quanto contrasta la verità stessa che definisce l’uomo, come creato da Dio; allontanare da questi principi è seguire la via del degrado. Oggi, quali sono e che fanno i veri capi che hanno potere nel mondo? Nel piano dei fatti, non sembra che ci siano molti a governare con la propria testa: Putin, Netanyahu e Erdogan, ai quali si può aggiungere ora, se dura, Trump. Ogn’uno con un pensiero politico religioso diverso; due ancora nell’area cristiana. Intanto, non sarà facile per nessuno affrontare l’instabilità del mondo che vive su delle basi esplosive, mentre manca a Roma chi segni la rotta con principi eterni.
A questo punto preferisco ricordare un eroico sacerdote che tutta la vita operò affinché i capi ricorressero a quelle basi più solide, che solo la Parola del Regno può edificare e che sono oggi nelle parole della Profezia di Fatima. Penso che in essa, cioè nella terza parte – del massacro virtuale del Papa con tutto il suo seguito fedele – siano inclusi queste anime nobile pronte a ogni forma di martirio, anche quello dell’isolamento e «morte civile», per amor di Dio.
La morte di padre Floridi nel 1986 fu una tragica perdita per la Chiesa che soffre del silenzio. Nell’ottobre di quell’anno, Padre Alessio Ulisse Floridi SJ fu internato nella Clinica “Regina Apostolorum” di Albano per accertamenti e analisi. Aveva avuto un’infiammazione renale e i suoi superiori l’avevano consigliato di tornare dagli Stati Uniti, dove era parroco della Chiesa ucraina “Holy Trinity” di Staten lsland (New York), per celebrare, con le sue sorelle e amici, i 50 anni di vita religiosa nella Compagnia di Gesù. Sono stato a visitarlo il 3 novembre, trovandolo discretamente bene, anche se camminava con una certa lentezza, conservava sempre la sua nobile e gentile presenza. Abbiamo parlato del Brasile, dell’Ostpolitik e di Fatima. Il suo libro era stato lanciato in America e lui , se l’operazione del giorno 6 fosse riuscita, voleva accettare inviti per corsi e conferenze su l’argomento “dissidenza”, includendo il Brasile e altri Paesi.
Con quale sorpresa e dolore, il giorno 7, telefonando al!a Clinica ho appreso la notizia della sua morte. Parlando con l’infermiera del reparto sacerdoti mi informò di uno “choc” post-operatorio, estremamente raro, che ancora sorprendeva tutti. Aveva subito una seconda operazione d’urgenza. ma senza risultato. Il suo decesso sorprese e angosciò, ma anche edificò chi era presente. La sua bontà e mansuetudine lo fecero amico di tutti. Dietro la sua giovialità c’era il lottatore, preparato ad ogni sacrificio e persecuzione per la causa della Verità, nella Chiesa che soffre in silenzio. La sua vocazione fu, fin dall’inizio, la difesa dei perseguitati. Chi l’ha conosciuto, sentendo la sua forza ed equilibrio nella fede, lo cercava per risolvere ogni problema. Nella sua parrocchia russa, vicino a Boston, venivano cattolici di tutte le estrazioni a assistere le funzioni nel Rito Bizantino della Chiesa «Uniata» legata a Roma per, in mezzo al vento delle “novità” rimanere saldi nella Tradizione. Non fuggì mai dai grandi problemi.
Ora, quella drammatica operazione causò un tragica perdita per la Chiesa che soffre e conta sempre meno sacerdoti che insegnano il dogma, la preghiera e il precetto della penitenza. La Messa per P. Floridi era in Rito bizantino, al “Russicum”; la sua sepoltura fu tra i Gesuiti, nel Verano di Roma. Lo ricordò la sua ex “Civiltà Cattolica” del 20 dicembre, pur segnalando la sua poca accortezza verso i risultati positivi (!) dell’ostpolitik vaticana (come la nomina dei vescovi oltre cortina, conosciuti collaborazionisti – n.d.r.). L’Osservatore Romano, ne diede la notizia solo a dicembre, riprese parte di quell’articolo nel numero del 4 gennaio, guardandosi bene, però, dal menzionare il suo libro “Mosca e il Vaticano”. Notificava così la sua morte: «Al primo intervento, si scoprì che il male aveva radici molto più profonde di quanto era apparso dagli esami clinici; nel giro di quasi 24 ore si dovette così ricorrere a più di un’operazione nel tentativo estremo di vincere il male. Ma la sua fibra, pur resistente e valida, non ha resistito».
Padre Floridi, pochi anni prima era stato invitato a ministrare un corso della durata di 5 anni, nell’Università Urbaniana su “Ateismo e Marxismo”. Ma era la Roma delle grandi aperture! L’idea portata avanti dal Card. Slipyj aveva trovato il consenso più ampio dei fedeli anche in Vaticano e contava già su l’organizzazione e i fondi necessari, quando, dall’alto, arrivò un secco “niet”. A Roma, perfino il “Russicum”, creato da Pio Xl per affrontare gli errori sparsi dalla Russia, sembra alieno a questa missione, ricordata fin dal 1917, dalla Madonna di Fatima!

ACCORDI “MOSCA- VATICANO”:

IL FUMO SI ADDENSAVA – Nelle successive traduzioni del suo libro “Mosca e il Vaticano”, P. Floridi S.J., ha sempre aggiunto nuove, documentate informazioni, su quella “Ostpolitik” tanto strana, che solo funzionava in detrimento degli oppressi, dei dissidenti, offuscando la credibilità della Roma cattolica. l suoi araldi, Villot. Casaroli, Willebrands e ausiliari minori, come il già rettore del Russicum, P. Mailleux, pretendevano giustificarsi davanti ai cattolici ucraini, per esempio, con pensieri del genere: «Essi non possono aspettarsi che la Santa Sede rischi l’imbarazzo di dover sollevare la questione dell’esistenza della Chiesa cattolica ucraina nell’URSS, quando c’è la possibilità d’instaurare un dialogo ecumenico con la Chiesa ortodossa russa» (op. ct., p. 292). Si vuole lo stesso oggi con la Cina della «chiesa patriotica»!
Con l’incontro del 27 ottobre 1986 ad Assisi, i cattolici hanno visto che la politica che privilegia il dialogo ecumenistico pacifista in detrimento di una Chiesa legata a Roma, con milioni di fedeli , ma spogliata e soppressa dalla tirannide sovietica, è politica “irreversibile” (!) del vertice della Chiesa conciliare. Nella cerimonia suddetta, a destra di Giovanni Paolo Il, c’era Filarete, il metropolita sovietico, vero il boia ecclesiastico dei cattolici ucraini. Un po’ più avanti c’era il Cardinale Lubacivski, successore del Cardinale Slipyj, che aveva dovuto resistere alle insistenze degli altolocati vaticani, desiderosi di arricchire lo spettacolo pacifista con il solito scambio di baci-abbracci tra questi due rappresentanti ucraini degli oppressi e degli oppressori. Ma che pace ci può essere tra la Chiesa di Cristo e quella del KGB di Stalin e compagni? E che nozione di giustizia e pace possono avere gli ecumenici Etchegaray e capi, proponendo l’oblio delle persecuzioni tutt’ora in atto? l fumi di questa strana cerimonia non si sono ancora dispersi nelle memorie mentre nuovi frutti di persecuzioni restano vivi nel mondo.
La ripercussione dei desideri di andare in Russia del antipapa polacco di allora, come di quello argentino ora, deve aver destato nuovi sospetti nei dirigenti sovietici, che attraverso Filarete lo accusano pubblicamente di scarsa simpatia per l’Oriente ortodosso (”Il Tempo”, 30 dicembre 1986). Non solo, ma la Chiesa filosovietica di Filarete comunica la futura canonizzazione del prete ucraino ex-cattolico, Havryil Kosteìnyk (che ha dimostrato la virtù eroica nel tradire Roma e l’Arcivescovo Slipyj, incarcerato ed esiliato in Siberia!).
Oggi, per la testimonianza della figlia di Kostelnyk, si sa che egli finì per essere pedinato e poi ucciso, il 20 settembre 1948, da un agente del NKVD (poi KGB). Ma questo fatto non imbarazza il Patriarcato di Mosca, che attribuisce il crimine ad un agente vaticano, tramite le mani di nazionalisti ucraino-tedeschi (cf. “Il Tempo”, 31 dicembre 1986). Ecco la verità calpestata e I’Ostpolitik ben servita! Si trattava di un prete che ha ubbidito Stalin contro Slipyi!
Padre Floridi ha dedicato la vita alla missione della liberazione dell’Ucraina cattolica e della conversione della Russia comunista, che sono possibili soltanto predicando la verità e accusando l’errore, la menzogna e l’oppressione, come quella sovietica, che oggi riappaiono, ma con altre denominazioni. Le vittime di ciò, come il “martire” Kostelnyk, forse avranno di che scusarsi davanti al Giudice Supremo, ma che scusante hanno i fautori dei compromessi vaticani che servivano allora a stabilizzare il fatiscente impero dei dichiarati nemici di Dio? Non gli sono mai mancate le voci e le testimonianze di quelli che hanno avuto fame e sete di giustizia fino al l’ultimo sospiro. (Pubblicato in “Chiesa viva” Aprile 1987, firmato da Arai Daniele).

L’OSTPOLITIK VATICANA È STATA FATTORE DI PACE?

In quel 1986 era stato liberato Sakharov, ma altri 200 dissidenti furono liberati solo più tardi. Sacharov, liberato dall’esilio di Gorkij nel dicembre 1986, fu eletto nel maggio 1989 deputato del Soviet supremo. Qualcosa cambiava in URSS; non erano legati alla Ostpolitik ma al grande fallimento economico del regime, ora governato da Gorbaciov. Più concreti e significativi sono stati i risultati conseguiti da lui in politica estera. Si proclamava sostenitore della necessità di dar vita a un nuovo ordine internazionale (discorso all’ONU del 7 dicembre 1988), che passi dall’era del confronto, incompatibile con la presenza della minaccia atomica, a quella della cooperazione, così da trovare soluzioni globali ai guai del nostro tempo; troppo bello!
Gorbaciov ha legato il suo nome agli accordi, definiti di portata storica, perché sottoscritti dal governo americano di Ronald Reagan per la riduzione degli arsenali nucleari; ritiro delle truppe dall’Afghanistan; abbandono della politica della presenza sovietica nel Corno d’Africa e nell’Africa australe; l’accordo con la Cina e ricerca di soluzioni politiche per la crisi cambogiana. Riguardo all’Europa, attraverso accordi di cooperazione con i paesi della CEE e il sostegno, nei paesi del Patto di Varsavia, alle forze impegnate in politiche riformiste. Gorbaciov correva ai ripari con iniziative politiche-diplomatiche per pervenire a forme d’integrazione con le sue «glasnost» e «perestroika», ma con nessuna intenzione di pace religiosa. Al centro della sua politica, era la consapevolezza che alla fine doveva misurarsi con il disastroso crollo dei regimi sovietici dell’Europa centrale e orientale, e cioè con la liquidazione delle strutture stesse del sistema di alleanze dell’URSS. Infatti, alla fine del 1989, crollava il regime del muro di Berlino, ma non il comunismo con tutti i suoi errori e tentacoli mondiali. Il problema di Gorbaciov era di riciclare il comunismo facendolo riapparire con una forma migliore. Se questa era una bestia apocalittica, un’altra, “con le corna dell’agnello” sarebbe venuta al suo aiuto.
Chi poteva meglio aiutarlo in quest’inganno che Giovanni Paolo 2º, che operava nella linea di G23 e P6 per far “svolgere la Chiesa come sacramento di unità sinfonica delle molteplici forme di pienezza”? Costui invitò le «grandi religioni del mondo» ad Assisi in vista di una comunione universale di tutte le religioni e credenze. Ma la «libertà religiosa» conciliare contemplava pure l’apertura alle ideologie, o no? È curioso che lo stesso giorno che scomunica Mgr Lefebvre e i fedeli dell’ arcivescovo, che ancora lo riconosciuto come papa, K. Wojtyla riceve in Vaticano un gruppo di giornalisti sovietici, asserendo: “Sicuramente c’è un clima di perestroika che seguiamo con interesse. Questa democratizzazione, questa maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale, non solo soddisfa le attese del Occidente… corrisponde pure alla dottrina sociale della Chiesa”!
Tuttavia, il capo sovietico Gorbaciov, padre della perestroika corrente, non ha mai nascosto: “La nostra ispirazione viene da Lenin. Sono le idee di Lenin che alimentano la nostra filosofia di relazioni internazionali e il nuovo modo di pensare”. Chi può credere che la ritoccata dialettica del regime sovietico, il leninismo della perestroika, porti alla conversione della Russia, per cui la Madonna ha chiesto la consacrazione? In linea con il Vaticano 2, dopo l’apertura al protestantesimo, alla Massoneria, all’giudaismo, alla democratizzazione religiosa, allora si voleva rifilare ai cattolici anche le idee di Lenin riciclate con la dottrina sociale della Chiesa?
C’è stato allora lo «scisma della perestrojka conciliare», tra questa nuova setta e quelli che si chiedono, come si sono sempre chiesti tutti i cattolici e Padre Floridi; che cosa ha che fare la luce con il buio? Cristo con Belial? Si ricordi, Putin è il successore della lotta di Eltsin con i comunisti, non proprio della perestroika di Gorbaciov, che è stato a punto di scomparire. Ora, Trump ha vinto confrontandosi duramente con la Killary e i suoi miliardari apatridi.
La lotta è tra principi seminati dall’Alto, no su misere strategie, che alla fine producono sempre solo illusione e vergogna. Emulando la nota frase: chi ha raggirato la lotta e la persecuzione con disonore, avrà lotta, persecuzione e disonore. Ecco come finirà la Babilonia conciliare sempre più in bilico: «Vae, vae… civitas (Ap XVIII).
“Un’altra parabola propose loro Gesù: «Il regno dei cieli è paragonato a un uomo che seminò buon seme nel suo campo. Mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico, seminò fra il grano la zizzania e se ne andò. Quando poi crebbe il frumento e portò frutto, allora apparve anche la zizzania. I servi andarono dal padrone e gli dissero: “Signore, non hai forse seminato buon seme nel tuo campo? Come mai c’è della zizzania?”. Egli rispose: “Il nemico ha fatto questo”.I servi gli dicono: “Vuoi che andiamo ad estirparla?”. Ed egli: “No, perché c’è pericolo che estirpando la zizzania sradichiate insieme ad essa anche il grano. Lasciate che crescano entrambi fino al raccolto; al tempo del raccolto dirò ai mietitori: Radunate prima la zizzania e legatela in fasci perché sia bruciata; poi raccogliete il grano per il Mio granaio”». (Mt 13, 24-30) Ecco che il Signore permette che la zizzania infesti il Vaticano, sino la Sede suprema, ma il «non praevalebunt» vale per il grano cattolico.

33 Risposte

  • Ostpolitik di GPII.
    17/24 giugno 1993: la Commissione internazionale mista per il dialogo tra Chiesa Cattolica e Chiesa Ortodossa, riunita a Balamand (Libano) emette una dichiarazione in cui, fra l’altro, si afferma che la tendenza al proselitismo, quale forma di apostolato da parte della Chiesa cattolica uniate, non può essere più accettata né come metodo né come modello dell’unità cercata dalle nostre Chiese in quanto confligge con la Chiesa Ortodossa E’ da considerare come sorpassata ecclesiologìa.
    E questo sarebbe il “santo subito” GPII.

  • E pensare che Papa Pacelli inviava di nascosto sacerdoti nell’Urss per aiutare la “chiesa del silenzio” (anche don Camillo, in un suo viaggio in incognito in Russia, con Peppone e compagni, spronava un pavido pope ortodosso a fare il suo dovere andando a dare l’estrema unzione ad una vecchietta morente). Purtroppo però Montini, allora Sostituto alla Segreteria di Stato, faceva la spia al Kremlino condannando questi poveri sacerdoti al gulag e alla morte. Quando Pacelli lo scoprì, per poco non gli venne un infarto : ancora a letto, volle allontanare Montini da Roma e non volle più rivederlo, né lo promosse cardinale; avrebbe voluto inviarlo in un remoto convento a fargli espiare le sue colpe, ma la massoneria vaticana lo costrinse a inviarlo a Milano, roccaforte dei modernisti, da dove poté organizzare la rivincita (disse poi che pregava ogni giorno per la morte di Pacelli), oltre ad essere “pizzicato” di notte dalla Militar Police in giro per Milano in abiti borghesi ed in compagnia equivoca (lgbt).

  • Caro nostro don Villa che stai nei cieli: fa’ che la tua battaglia continui con la stessa forza e determinazione. I lupi travestiti da agnelli, anzi, ora lupi a viso aperto, sono entrati nell’ovile spalancato dallo stesso pastore e custode. Intercedi presso il Signore perché dica “basta” a questo cancro del modernismo massonico, quello che tu hai combattuto “usque ad effusionem spiritus”.

  • L’Ostpolitik di Casaroli fu uno dei più grandi tradimenti attuati da Paolo VI; era in linea con l’infame gesto compiuto contro il Cardinale Mindzenty, primate d’Ungheria: esso fu il preludio delle “aperture”. Ma lo storia riserba sempre delle sorprese che annientano i traditori prima o poi. Quanto è successo martedì 8, ne è la conferma; mentre la “chiesa” vira all’estrema sinistra, il mondo va dalla parte opposta. Un vero disastro per i progressisti vaticani, che oltre ad aver svenduto la dottrina, diplomaticamente davvero non ne imbroccano una, che sia UNA.

  • Per saperne di più su Montini occorre andare su chiesaviva. com e cercare il N° 441 del sett. 2011. Una seconda monografia riguarda Wojtyla N°430 sett.2010 e la terza è dedicata a Ratzinger N° 457 febb.2013.
    Con questi ‘campioni’ per non parlare di quello attuale, il quale oltretutto si distingue per una rozzezza e una maleducazione senza pari, è un marxista, cosa dobbiamo attenderci
    se non solo danni incalcolabili causati al genere umano, sia dal punto spirituale e di conseguenza quello materiale.

    “Putin, Netanyahu e Erdogan, ai quali si può aggiungere ora, se dura, Trump”.

    Putin è legato a Israele (Net.) Erdogan a Putin, Trump a Putin e a Israele (Net). Trump dura, eccome durerà, tutti i suoi figli hanno sposato degli ebrei, la maggior parte dei suoi collaboratori che ha messo nelle proprie società sono ebrei, non ha fatto che reiterare che Israele deve essere difesa sempre, e via così. Potrebbe essere una pedina per il raggiungimento del Nuovo Ordine Mondiale, ovvero il coronamento del sogno biblico di dominare il mondo intero.
    Il ‘Homeland’ ovvero la Patria sono gli USA, non Israele, e come potrebbe essere diverso visto che i dominatori sono kazzari-askenazi, non giudei nel senso stretto.

  • Una nota del sito è importantissima: qualcuno sa spiegarla?
    Censure, loro rimozione da chi ha giurisdizione, sacramenti sacrileghi.
    Ringrazio chi vorrà intervenire in merito.

  • Se ho capito bene queste “censure” erano state fatte proprio per combattere le eresie nella Chiesa cattolica e chi le praticava, o per chi teneva dei comportamenti scandalosi che offendevano le leggi divine e non le seguivano. Poiché oggi i ‘veri cattolici’ si trovano in una situazione talmente grave che genera ‘volutamente’ confusione, ecco che il ‘serpente’ si avvale di leggi che riguardavano la Chiesa precedente, che non era ancora divenuta la sinagoga di satana, almeno non così evidente come ai tempi nostri. Ratzinger aveva già detto che chi non accettava il Con. Vat. II NON ERA DEGNO di rimanere nella Chiesa, de facto parecchie persone si son fatte sbattezzare, altri sono passati alla Chiesa ortodossa-cattolica. “22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, sicché il cieco e muto parlava e vedeva. 23E tutte le folle stupivano e dicevano: «Non è costui il Figlio di Davide?». 24Ma i farisei, udito ciò, dicevano: «Costui scaccia i demoni solo per virtù di Beelzebub, principe dei demoni». 25E Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; ed ogni città o casa, divisa contro se stessa non può durare. Mt. 12, 22-24
    Poiché PROPRIO con il Con. Vat. II questa ‘casa’ divisa contro stessa, non è durata! come può una persona provvista anche solo di un poco di buon senso, pensare di accettare le ‘censure’ messe in atto da ‘antipapi’ ovvero dai TRADITORI eretici e peggio! di Cristo che ha fondato la Sua Chiesa su Pietro, e del quale “dovrebbero” essere il Vicario? Allora queste ‘censure’ vanno applicate a QUESTI, e non ai cristiani fedeli alla ‘parola’. Quindi vale la pena di ricordare, per calmare le coscienze, : “O SEI CON ME O SEI CONTRO DI ME” e ancora Geremia 17:5 Così dice l’Eterno: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall’Eterno! Geremia 17:7 Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno!
    I conduttori sono uomini, il papa è un uomo mentre Dio è Dio, confidare solo in Dio è la benedizione. Quindi andare avanti a pregare il Santo Rosario, e cercare di trovare una Messa tradizionale, almeno per una volta al mese, confidare in Cristo, che conosce le sofferenze meglio di noi. Arriverà il giorno del Giudizio, la Madonna alla Sallette ha detto con parole ‘durissime’ quale sarà la fine dei servi di satana.

  • Avete informazioni su questo sito exsurgatdeus ?
    Vi sono varie cose e vi leggo di sinodi segreti, di santi padri , sono confuso …

  • Caro Jade: ti rendi conto che Bergoglio, ogni qual volta programma una sua iniziativa “pastorale”(!), si consulta con il luciferino Eugenio Scalfari? Per uno che ha scardinato un Ordine, come quello dei Frati dell’Immacolata, questa è la prassi. Da qui la certezza che lo Spirito Santo gli stia lontano distanze abissali.

  • @ Cattolico “Tutto iniziò nel 1958.” : caro amico e frarello, anche nel nickname, in altro commento ho fatto notare come ques’anno si compiano i 58 anni dal 1958, anno del colpo di stato in Vaticano, dell’usurpazione del soglio petrino legittimamente spettante a Giuseppe Siri, costretto a rinunciarvi da oscure minacce alla sua vita, a qurella dei suoi familiari, allo stesso Vaticano ed ai cristiani in Russia nel caso non avesse voluto rinunciare. Quindi il papa vero era lui, Gregorio XVII, e Roncalli un usurpatore. Sembra poi, a quanto si legge, che la cosa si sia ripetuta nel 1963 con Montini, di cui Roncalli era solo un amico prestanome e anticipatore (infatti lo nominò subito cardinale e lo inviò poi per il mondo in sua vece); anche allora vinse Siri, a quanto si legge, ma Montini ebe la meglio. Così, per ringraziare il suo mèntore, Montini partecipò, otto giorni dopo, alla mesa mera celebrata nella cappella Paolina (in conremporanea con una’altra messa nera negli USA), presente anche Villot, che la sera prima della morte di papa P I ebbe con lui un furioso litigio (dato che Luciani lo voleva estromettere dalla segreteria di Stato) e, all’uscita dallo studio pontificio, sembra che disse ad una suora “è per stanotte”. Queste notizie, se confermate, non ci sorprenderebbero, ben sapendo che Satana è menzognero e omicida fin dal principio; allora, chi lo segue, segue le sue messe nere per ringraziarlo, come sara ?

  • I complotti esistono, ma devono essere ragionevoli ed il più possibile documentati. Altrimenti sono congetture di mitomani. Quindi il nostro consiglio è quello di prendere con molta prudenza ogni notizia ad effetto, ogni teoria del complotto, sinodo segreto o altro. Proprio per evitare di confondersi. A noi interessa l’essenziale perché è attraverso di esso che si cerca la Salvezza Eterna. Convincersi, ad esempio, che Siri sarebbe eventualmente stato eletto papa, ma una congiura lo avrebbe fatto rinunciare non è un elemento essenziale, una “conditio sine qua non” che fa di noi dei buoni o dei cattivi cattolici. Scervellarsi in intellettualismi e vedere ovunque complotti potrebbe risultare, alla lunga, una patologia che si scatena nel “maniaco compulsivo” o nella psicosi più o meno grave. Manteniamo l’equilibrio e osserviamo gli avvenimenti.

  • @luciano pranzetti. “Ti rendi conto….”Per la verità ho seguito dall’inizio, ‘l’intronizzazione’
    di Bergoglio e ho fatto tutte le mie considerazioni su un altro sito 15 gg. dopo che fu ‘scelto’ il che non significa precisamente ‘eletto’ come infine venne fuori per bocca del più che discutibile card. Danneels. Queste considerazioni sono divenute un articolo: purtroppo avevo visto giusto ma non potevo certamente sapere in quale abisso di nefandezza la Chiesa sarebbe precipitata a causa di un individuo (B.) “che ha per padre il diavolo”, e come potrebbe essere assistito dallo “Spirito Santo” latintante da molto tempo perché cacciato dall’uomo.
    Attenzione chi pecca contro di LUI non avrà mai perdono, e Dio stesso che attraverso Cristo ce lo dice. Mi rattrista enormemente dover constatare che il Vangelo, il testo più importante che sia apparso sulla terra, e una difesa imperdibile ! sia così trascurato anche dai cattolici credenti.
    Viviamo nei tempi della ‘ grande desolazione’ i cambiamenti epocali che verranno, certamente non senza spargimento di sangue anche per chi rimane fedele a Dio, ne saranno e già sono in certe parti del mondo, le conseguenze, ma Cristo non abbandona le ‘sue pecore’. In quanto a B. dico:” Que se vaya donde el diablo a perdido su poncho”.

  • @ Staff “Christus Rex”. Riguardo alla ‘cappella Paolina’, la più antica nel Vaticano, Ratzinger
    l’aveva fatta ‘ riconsacrare’, in quanto sconsacrata antecedentemente e svuotata di tutti gli arredi sacri, pare dal suo predecessore il quale non faceva certamente mistero della sua ‘vera appartenenza’ come si è visto davanti alla ‘Chiesa delle Beatitudini’, a Tabga in Israele, dove era seduto su un sedile fatto all’uopo e dallo schienale alto sul quale era raffigurata una croce rovesciata, questo è documentato su una fotografia. Inoltre basterebbe ripensare al bastone pastorale con questo Cristo pendente, una vera blasfemia. La storia della doppia messa nera è uscita su un numero di Chiesaviva, dubito fortemente che don Villa si sia sbagliato, in quanto mi diceva spesso: “Mi raccomando….sempre ‘documenta facta’ anche se certi dettagli le parranno inutili”. Spesso quando cammino in campagna, guardo il cielo…

  • Jade, credo di aver trovato finalmente la successione dei fatti. Lei sbaglia a credere in Ratzinger che ha inventato nientemeno che un DOPPIO papato e ci sono le foto sue con la mitria col dio pan. http://docplayer.it/19718864-Sacrifici-umani-chiesa-viva-la-verita-vi-fara-liberi-jo-8-32-anno-xliii-n-475-ottobre-2014.html Legga il punto 16, tra gli altri. Se cerca troverà anche le foto di BXVI col dio pan sulla mitra. Quindi tutto inizia nel 1958. Il card.Siri è eletto Papa e accetta col nome di Gregorio XZVII. Interviene a questo punto la b’nai b’rith (dovevano avere un Papa vero per mettere un antipapa che non avesse l’assistenza dello Spirito Santo) che minaccia (forse bomba nuclkeare) e il guaio fu che i cardinali in massa (penso pochissimi non si unirono) costrinsero (quindi rinunce NON valide) il Papa a farsi da parte. Uscì una fumata bianca e non uscì il Papa, la radio disse abbiamo un Papa e il Papa non uscì. Molto dopo un’altra fumata successiva (la quarta forse) ed esce l’antipapa Roncalli GXXIII nome di un già dichiarato antipapa (molto significativo). Il Papa (in rosso) viene fatto prigioniero e sorvegliato a vista da ecclesiastici venduti a satana, a Genova.Il vescovo vestito di bianco Roncalli si finge papa ed inizia lo smantellamento della Chiesa col CVII. E’ massone, comunista e pedofilo. Deve aprire le vie all’eletto della massoneria Montini (che aveva il veto da parte di Pio XII di esser fatto cardinale) e ciò fa. Montini demolisce la Chiesa con NO, CVII ecc.. Antipapa. Comunista,massone e omosessuale amante dell’attore Paolo Carlini (ti dimostrerò il mio amore: e si fa chiamare papa Paolo…)Segue GPI, incidente di percorso, vuol dichiarare guerra alla massoneria e viene eliminato subito. Viene sostituito con GPII , forse erano ingannati questi 2? Segue Ratzinger , abile smantellatore della Chiesa con Rhaner e altri eretici già al CVII come esperto del card.Frings , vestiva già allora in camicia e cravatta come Rhaner. Combatte a spada tratta contro Fatima e viene posto come continuatore della demolizione alla morte di GPII . Inventa il doppio papa , con Bergoglio, ultimo della serie degli antipapi (6 alla data). Antichiesa (massonica) con antipapi. La Chiesa è ECLISSATA, nell’esilio del Papa prigioniero che muore nel 1989. Nel 1991 i cardinali che è riuscito di nascosto a creare con il camerlengo eleggono il successore che in suo onore prende il nome di Gregorio XVIII. Si tenga presente che i cardinali in massa hanno voluto così e quindi l’inganno è totale, quasi. Nella primavera eleggono dunque il nuovo Papa (l’attuale che sembrerebbe essere un sacerdote vienamita) e il 13 (non ricordo di quale mese, se maggio…)
    1991 consacrano la Russia al Cuore Immacolato. In quell’anno cade il governo comunista. Il Papa attuale è probabilmente l’alto prelato che lancia gli anatema su Chiesa viva.
    Ora riflettiamo che allo stato attuale l’apparente chiesa è un disastro ridotta a sette come i protestanti: setta del papa eretico, setta del papa materiale, setta del sedeplenismo bicefalo, modernisti eretici apostati, setta dei motupropristi, setta dei sedevacantisti sempliciter, setta dei conclavisti ecc., Abbiao tanti papi, non solo il duetto biancovestito ma anche i Ricossa, Fellay, fratelli Dimond,gli eletti palmariani, gli eletti vari dei conclavisti.. Nessuno di loro vince però, quindi qualcosa non quadra.
    Non quadra perché non prevalebunt e il Papa c’è vivo e vegeto ma in esilio. Perché nessuno di questi gruppi lo riconosce e lo vuole, ognuno sta bene così. Apostasia totale. Al 99,5% è così.

  • Settete e risettete è tutta na setta! Mo chiamamo quelli de Montefiascone, ce penseranno loro.
    Se scherza ma l’appassionata lettura di “Chiesaviva” è un pò pericolosa.

  • Pericolosa certamente, dannosa ai protestanti e sette varie… Nel credo dico che credo in una Chiesa UNA SANTA cattolica apostolica… qua ce n’è troppe, quindi non sono l’UNA e neppure la SANTA…Ciò è illogico perché smentisce la Parola divina di Gesù…

  • Se lei sa dov’è il Papa “in esilio” me lo dica al più presto perchè, se “ognuno sta bene cosi”, per me è assai scomodo ed anche pericoloso fare chilometri per una Messa che lei definisce dei settari. Mi dica dov’è che vado direttamente da lui.

  • Comunque amano tutti continuare a essere settari, perché non chiedere ai settari di informarsi meglio? Forse non interessa a loro sapere se c’è o no un Papa invece di attendere la conversione di un anticristo?
    Comunque penso sia vera la questione delle censure , dei riti sacrileghi, validi ma illeciti, e del fatto di essere comunque scismatici . Viviamo tempi pericolosi e se saprò di più le faccio sapere, per dovere. Intanto cerco di capire faticosamente.

  • Ogni fatica sarà premiata con un 7-7 e poi 7. Il 666 è andato in pensione.
    Grazie per tenermi presente nel suo “dovere”.

  • Jade lei ha scritto una Parola determinante nella diatriba: ogni Regno diviso in sé stesso va in rovina. Fotografia della situazione attuale. Ci si tira a sorte le vesti di Ns Signore. Quindi dobbiamo obbligatoriamente cercare la Tunica inconsutile. Simboleggiante l’unità e l’indefettibilità della Chiesa (UNA sola).

  • @cattolico 2, come vede qui lei non è mai stato censurato. Chi ci segue sa che lo facciamo solo se di fronte a oscenità, insulti o peggio. Quindi siamo sempre molto tolleranti, altrimenti non avrebbe senso consentire di commentare. Va detto, però, che la facoltà che si dà di commentare non obbliga nessuno a scrivere tutto ciò che gli passa per la mente, sempre e ovunque. In merito al c.d. “settarismo” abbiamo capito da decine di post che lei attribuisce a tutta la “galassia tradizionalista” questo difetto. Non abbiamo capito, però, altrettanto bene cosa lei proponga in alternativa al Tradizionalismo Cattolico, se per lei vi sia un legittimo Sovrano Pontefice oppure no, come lei faccia ad assolvere al terzo Comandamento e dove. Inoltre, la fase di studio della dottrina, che non va disgiunta dalla preghiera e dalle buone opere, non deve creare confusione ma fare chiarezza nella testa di chi si accinge alla materia. Se crea confusione, significa che esiste un problema o più di uno. Il primo potrebbe essere l’approccio. Voler capire tutto subito, soprattutto di argomenti difficili sui quali la Chiesa non si è mai pronunciata solennemente, pretendere di avere l’ultima parola su qualcosa di disputabile e disputato, non appare un bene. Subire la sindrome del complotto e dell’accerchiamento può avere effetti molto negativi. Accorgersi magari di certo settarismo potrebbe insegnare il metodo per evitarlo, senza buttare il bambino con l’acqua sporca. Affidarsi a testi certi del Magistero Perenne, è la prima buona cosa. Cosa le serve disputare di ipotesi teologiche se, magari, non ha mai letto e meditato il Catechismo tridentino? Se da un lato, possiamo darle ragione che nel nostro ambiente si possono trovare delle modalità settarie, dall’altro si possono trovare situazioni in cui l’intellettualismo la fa da padrone fino al punto di portare a vivere realtà parallele o nell’alienazione. Non troverà pace interiore se passa il tempo a litigare con tutti, dietro una tastiera. Se si fa convincere che la Verità non si trova dove c’è la Tradizione Cattolica incorrotta, finirà per credere agli ufo. Ne abbiamo visti tanti, nel corso degli anni, che nella foga, sono finiti delusi e si sono allontanati dalla Fede, facendosene una propria o scadendo nell’apostasia. Quindi le chiediamo di far proprio un consiglio: si metta tranquillo, preghi molto, studi e applichi gli insegnamenti della Chiesa di sempre, si sforzi di fare al meglio le cose ordinarie. Rifletta prima di sparare sentenze, magari su persone buone che da anni conducono la Buona Battaglia tra mille sacrifici che, magari, lei neppure conosce. Siamo tutti peccatori e limitati. Non troverà nessun “perfetto” in noi. Perfetto è Gesù Cristo e perfetto è il Magistero. Osservare i propri doveri di stato è IL DOVERE di tutti noi. Vedrà che poi uscirà dall’inquietudine.

  • Un’osservazione in merito al “Regno diviso che va in rovina”. Se parliamo della Chiesa, ovvero il Corpo Mistico di Cristo, non può né dividersi né andare in rovina perché è perfetta. Potrà ridursi nella sua dimensione visibile per colpa degli uomini, ma non può dividersi né andare in rovina. Essa ci sarà fino alla fine dei tempi, perché ce lo ha promesso Gesù Cristo. Chi non crede in questo è eretico perché contravviene ad un Dogma di Fede stabilito direttamente da Dio. Sacre Scritture, Magistero e Tradizione sono i capisaldi della nostra certezza più assoluta. Su di Essi si fonda l’unità nella Verità. L’unità nella diversità non ci interessa.
    Se per “Regni divisi” si intendono i singoli orti, riteniamo che si usino termini impropri che sopravvalutano la realtà. Le “parrocchie” tradizionali non sono “Regni” ma centri di aggregazione fondati sull’unità di Fede, ove i sacerdoti rimasti fedeli al Cattolicesimo romano integrale impartiscono i Sacramenti e mantengono la sana Dottrina e disciplina tradizionali, con l’eccezione dovuta alla crisi tremenda e senza precedenti che viviamo, di non avere alcuna Giurisdizione se non quella straordinaria di supplenza per poter confessare e per i matrimoni, come stabilito dal Diritto Canonico del 1917. Se in alcuni casi esiste la tendenza all’abuso di potere è perché i fedeli non sono sufficientemente preparati in merito ai propri diritti e doveri e, quindi, cadono nel più bieco clericalismo o nel peggior ghibellinismo. Noi siamo Guelfi. Neri…

  • Guelfi Neri come la cariatide che ha messo su casa alla Cattolica di Milano ? … mi auguro per voi di non aver nulla a che fare con il “radiospiedino” di cui sopra

  • Purtroppo, parlando in generale, l’avvento di Internet, della notizia di facile reperimento, velocizza il progresso verso la credenza negli ufo di alcune anime.
    Ho visto alcuni progredire e assumere lentamente svariate forme psico-complottistiche e psico-persecutorie estraniandosi dalla realtà. Dal complottismo degli illuminati allo psico-massonismo passavano al credersi co-profeti del futuro monetario, capendo ben poco il loro momentaneo idolo: il prof. Auriti.
    Sono anime buone e generose che non sanno rinunciare al protagonismo (?). Fatto sta che Internet ha accelerato il loro processo di non credere a più niente o almeno agli ufo.
    Si parla sempre molto in generale.

  • Intendo rispondere ai quesiti postimi e poi chiudo con i commenti. C’è un legittimo Papa ? Sì, da quel che riesco a capire . Perciò non può esistere il sedevacantismo: a cui credetti al 50%. Il 3° Comandamento come lo adempie? Col Santo Rosario per il momento, le opere di misericordia, la preghiera. Non dispongo di altri mezzi. Voglio avere l’ultima parola? No, Litigare? No. Disputare? Sì. Per cercare di capire in questo caos di idee diverse (in una Chiesa che è UNA e PERFETTA). Credo alla Tradizione Cattolica incorrotta? Sì. La Chiesa è perfetta? Sì. E’ una ? Sì. Cattolica Apostolica Romana? Sì.

  • @cattolico 2, per disputare occorre avere le minime nozioni su quanto si va a discettare. Sebbene, nel suo caso specifico, spesso lei ha accusato più che argomentato. Indice di una foga che possiamo comprendere, finché non trova una soluzione ragionevole. Non c’è un papa legittimo, poiché, secondo il Magistero, il Codice di Diritto Canonico (can. 188) non può essere legittimo un pontefice che professi l’eresia. Nel nostro caso siamo messi ancora peggio: non esiste neppure Sovrano Pontefice legittimamente eletto poiché soggetto designato da altri eretici, privi di qualsiasi autorità nella Chiesa Cattolica. Esiste un drastica riduzione della visibilità della Chiesa, come castigo per i peccati dell’umanità, che non ha precedenti e che non è stato definita dalla Chiesa ma che possiamo, comunque constatare dall’evidenza. Quella sedevacantista simpliciter è una posizione teologica garantita dal Magistero della Chiesa (Bolla Cum Ex Apostolatus Officio di Papa Paolo IV, canone 188 del Codex 1917 e altri pronunciamenti di Dottori della Chiesa quali San Roberto Bellarmino nel De Romano Pontifice), non è un’ipotesi teologica né un’opinione personale. La Messa tradizionale “non una cum” il sedente eretico è la soluzione all’assolvimento del terzo comandamento, qualora se ne trovi una entro l’ora di viaggio. Il sacerdote validamente e legittimamente (perché in stato di necessità per la Fede ex Diritto Canonico) ordinato che celebra “non una cum” è l’altra condizione essenziale. Altrimenti restano il Rosario, gli atti di pietà, la lettura del Proprio del giorno. Tutto il resto sono “seghe mentali” (scusi il termine, ma quando ce vo, ce vo!) di detrattori, polemisti da tastiera o persone che cercano ogni pretesto per la lite perché già in lite per motivi personali con alcuni sacerdoti. Et de hoc satis!

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