Cenni di esoterismo in alcuni ambienti neotemplari

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Segnalazione di Corrispondenza Romana

cavtempl

di Padre Paolo M. Siano FI

Alcuni membri di uno dei tanti Ordini neotemplari mi hanno contattato e chiesto un colloquio. Li ho accolti e ascoltati. Mi hanno espresso la loro profonda amarezza, delusione e preoccupazione. Sono entrati in quel gruppo neotemplare con il desiderio di conoscere e vivere i valori spirituali e cristiani degli antichi e autentici Cavalieri Templari, quelli del tempo di San Bernardo da Chiaravalle.

Invece hanno progressivamente percepito e compreso di trovarsi in un ambiente non poco permeato di esoterismo… Mi hanno parlato, tra l’altro, dei seguenti punti che dicono di aver riscontrato all’interno del loro Ordine:

  1. a) l’esistenza, nell’Ordine, di una cerchia interna con un nome ben preciso, più o meno nota agli altri membri non cooptati;
  2. b) il richiamo costante a una «Tradizione» templare trasmessa oralmente da Maestro a discepolo
  3. c) concetti quali « quadro numerologico», «alchimia», «kundalini», il «terzo occhio», ecc…
  4. d) un particolare rito di “comunione” a base di pane e vino (al di fuori della Messa)…
  5. e) presunti riti minori di esorcismo
  6. f) combattimento contro le forze del male, non solo con le comuni preghiere cristiane, ma anche attraverso oggetti (mantelli, colori, anelli…) a cui sembra esser conferita, di fatto, una “efficacia” quasi pari a quella dei Sacramentali della Chiesa (non sanno se quegli oggetti siano stati benedetti da qualche sacerdote dell’Ordine); il suddetto combattimento prevede anche particolari gesti rituali per captare e trasmettere energie;
  7. g) una strana angelologia, ecc…

Queste notizie (alcune delle quali per me del tutto nuove) mi confermano, in sostanza, quanto già da tempo ho scoperto su quell’Ordine grazie a ricerche personali e ad altri canali di informazione.

Per ovvi motivi non posso rivelare l’identità di quei neotemplari, che mi hanno pregato di divulgare le notizie di cui sopra. Posso dire solo che non appartengono all’unico gruppo neotemplare che attualmente gode di approvazione ecclesiastica, ossia la «Milizia del Tempio» («Ordo Militiae Christi Templique Hierosolymitani»), approvata nel 1988 dall’allora Arcivescovo di Siena Mons. Mario Ismaele Castellano O.P., il quale dopo circa due anni (1990) fu nominato dalla Santa Sede Visitatore Apostolico di «Casa Mariana» di Frigento, dando parere positivo alla nascita dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata (tra gli ecclesiastici favorevoli alla nascita di noi F.F.I. ci fu anche il Card. Paul Augustin Mayer O.S.B. della Pontifica Commissione “Ecclesia Dei”).

Torniamo al caso di quei neotemplari, molto preoccupati per i loro Fratelli e Sorelle che sembrano acritici verso quelle idee e prassi. La confusione è favorita anche dall’appoggio che quel gruppo riceve da ecclesiastici (simpatizzanti o membri) forse ignari dei punti a-b-c-d-e-f-g,  sopra accennati.

Anche questo caso mostra che, ieri come oggi, il Neotemplarismo (sorto nel sec. XVIII),  e quindi i gruppi o Ordini neotemplari, che ambiscono a riabilitazioni o a riconoscimenti ecclesiali, devono ben guardarsi da un nemico sottile, sempre capace di infiltrarsi al loro interno: l’esoterismo. Tengo a precisare che, a quanto mi consta, non in tutti gli Ordini o gruppi neotemplari si rilevano “passioni” o inclinazioni esoteriche, più o meno spiccate. Comunque un’ampia ricognizione e analisi della letteratura neotemplare mostra che, certamente, almeno in alcuni ambienti si riscontra qualche simpatia per l’esoterismo, talora poi condannato solo parole, e magari nel tentativo illusorio di distinguere un esoterismo “buono” da un esoterismo “cattivo”… Il fenomeno del Neotemplarismo esoterico risulta trasversale a vari Ordini o ambienti neotemplari.

Ma che c’entrano gli antichi Templari con esoterismo, alchimia, dottrine segrete, ecc. ?

A questo proposito sono interessanti le parole di Bent Parodi (1943-2009), giornalista, esoterista, massone del Grande Oriente d’Italia, 33° grado Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA), che in un suo libro attesta: «non v’è alcuna certezza storica che il Tempio abbia avuto autentici segreti esoterici custoditi al suo interno» («Meditazioni sulla Massoneria», Tipheret, 2007, p. 107). Ancora circa gli antichi Templari, Parodi scrive:

«Quanto alla loro supposta dottrina esoterica è giusto sottolineare che gli storici più seri e documentati non sono stati finora in grado di offrire alcuna certezza al riguardo» (p. 110).

Eppure proprio nella Massoneria RSAA, c’è un connubio interessante tra neotemplarismo ed esoterismo.

Circa l’ambiente neotemplare esoterico e (almeno ufficialmente) non-massonico, mi soffermo su di un caso molto interessante, non tanto lontano nel tempo.

Anni fa ho potuto consultare il «Bulletin d’information» n° 5 [1975] dell’«Ordre Souverain et Militaire du Temple de Jérusalem Gran Prieuré Suisse» (OSMTJ) diretto all’epoca dal Gran Priore Alfred Zappelli († 2001) il quale negli Atti della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla Loggia P2 (CPIP2) risultava essere anche massone del 33° grado, in collegamento con alcuni massoni italiani “33” del RSAA .

Da quel «Bulletin» risulta che l’OSMTJ di Zappelli consta di due strutture in contatto diretto tra loro: l’Ordine cavalleresco, propriamente detto (OSMTJ), e un organismo parallelo, concepito anche come cerchia interna, chiamato «Alto Magistero» o «Ordine segreto» ed è un «Ordine iniziatico» (cf. pp. 3.8-9).  Quel «Bulletin» accenna al «Baphomet» definendolo uno dei simboli più sacri dei Templari la cui spiegazione è riservata ai membri del suddetto «Ordine segreto»… Il «Bulletin» ammette che l’OSMTJ di Zappelli pratica l’«alchimia» intesa come trasformazione dello spirito e cita alcuni brani attribuiti a Ermete Trismegisto…

L’indagine giornalistica di André van Bosbeke e Jean-Pierre De Staercke («Chevaliers du vingtième siècle», EPO, 1988) rivela che dell’OSMTJ di Zappelli facevano parte anche: l’americano Philip Guarino (faccendiere, massone, amico del capo P2 Licio Gelli), Pietro Muscolo (Gran Maestro del «Grande Oriente Italiano»), Luigi Savona (Gran Maestro di un’altra Obbedienza massonica RSAA e del «Rito Filosofico Italiano»).  Tra gli amici neotemplari di Zappelli c’era anche Julien Origas (1921-1983), rosacrociano e martinista AMORC, Gran Maestro dell’Ordre Rénouvé du Temple. Sembra che Origas fosse vicino a un paio di gruppi belgi luciferiani. Origas era membro del Centre Templier d’Etudes Historiques, Philosophiques et Esotériques di Alfred Zappelli il quale si proponeva di aiutare l’umanità a trovare la pace, la Terra promessa, la Nuova Gerusalemme…  (cf. pp. 27.36-38.62-63, 139-147).

Accanto al ramo di svizzero di Zappelli, l’OSMTJ aveva un ramo francese in cui c’erano anche membri del «Service d’Action Civique» (SAC), un servizio segreto francese, “parallelo” e “gaullista” (vi si distingueva persino un SAC “regolare” e un SAC “parallelo”), sciolto nel 1982 dopo la strage di Auriol (1981) in cui fu ucciso con i suoi familiari l’ispettore di polizia Jacques Massié, membro del SAC e del suddetto OSMTJ francese.  Per l’omicidio Massié furono arrestati alcuni membri del SAC. A partire dal “Convento” (Assemblea) di Parigi del 1970, alcuni neotemplari OSMTJ, nonché membri del SAC, erano riusciti a prendere il controllo del ramo francese dell’Ordine. Quel “Convento” si tenne a Parigi, 5 avenue dell’Opera, esattamente la stessa sede della «Grande Loge Nationale Française-Opéra»…  Dopo il caso Auriol-SAC, Zappelli rinnovò il priorato francese dell’OSMTJ affidandolo a Georges Michelon… membro del SAC !  (cf. R. Marhic, L’Ordre du Temple Solaire, Bordeaux 1996, pp. 146-148.153-165.198.204).

La lezione che ci dà il caso OSMTJ-SAC-Zappelli, è che in qualche ambiente neotemplare può maturare un intreccio tra esoterismi, servizi segreti (più o meno deviati), affarismi vari…

Insomma gli amici neotemplari sanno bene che è meglio restare o ritornare a quel sano “templarismo” delle origini, sostenuti dall’intercessione, dall’esempio e dagli insegnamenti di San Bernardo, grande devoto di Maria Santissima, Nostra Signora del Tempio e Mediatrice delle grazie. «Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam»! [Sal 113 (114)]

2 Risposte

  • Strano articolo, a firma di un certo ‘Padre’ Paolo M., generalmente gli articolisti si firmano con nome e cognome, la seconda discrepanza si nota nella frase “Torniamo al caso di quei neotemplari, molto preoccupati per i loro Fratelli e Sorelle…” nonché la richiesta di divulgazione. Non risulta che i Templari abbiano avuto tra le loro schiere delle donne. Il fondatore dei Templari fu Ugo di Pagani, nato a Nocera nel XII secolo nome in seguito francesizzato in Hugues de Paiens-Payns. Nel 1119 alcuni cavalieri, sotto la guida di Ugo de Payns, feudatario della Champagne e parente di Bernardo di Clarivaux, in italiano Chiaravalle, fondarono un nuovo ordine monastico-militare, l’ordine dei Cavalieri del Tempio con sede in Gerusalemme. L’ultimo capo dell’Ordine fu Jacques De Molay. Non sempre quello che inizia bene finisce bene : qui un exscursus sui Templari
    http://www.iviagginellastoria.it/rubriche-2/i-cavalieri-templari/5696-jacque-de-molay-l-ultimo-gran-maestro-dei-templari.html che mi sembra accettabile.
    continua

  • Senza avere nozioni serie sulla gnosi né conoscere bene le scritture, avventurarsi su certi cammini diventa molto pericoloso. Inoltre vediamo anche la fine che hanno fatto i Gesuiti, da troppo tempo solo interessati al potere, con ogni mezzo, che non agiscono certamente nel nome di Cristo se non oramai pochissimi. La stessa sorte è toccata alla Chiesa di Cristo, ancorché se drammatica, non certamente finita, il sangue e le sofferenze dei martiri dei nostri tempi nutrono il terreno della prossima salvezza.
    “Nei suoi tempi confusi, San Bernardo pregava per l’intercessione di Maria,” come si evince dall’Enciclica di Pio XII Doctor Mellifluus, alla stessa maniera, sostiene il Papa, è necessario nei tempi moderni tornare a pregare Maria per la pace e la libertà della Chiesa e delle nazioni.”

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