di Francesco Ognibene
Via libera dell’Assemblea nazionale. I siti web delle associazioni pro life rischiano di trovarsi fuori legge. Negata la libertà di parola on line, ma anche il concetto base della “liberté” laica
L’assemblea nazionale francese. Via libera a una legge liberticida: vietato opporsi all’aborto su internet
Con una votazione per alzata di mano, l’Assemblea nazionale franceseha approvato nella serata di giovedì 1° dicembre in prima lettura la norma che aggiunge agli «ostacoli all’interruzione di gravidanza» puniti dalla legge anche quello «digitale».
La riforma, attesa ora dall’esame del Senato, nasce da un’iniziativa del governo socialista che punta a spegnere la voce dei siti Internet curati da varie associazioni a difesa della vita per sopperire agli effetti di un’altra legge fatta approvare esattamente un anno fa dalla maggioranza cheeliminava la settimana obbligatoria di riflessione per le donne che stanno pensando di abortire. L’eliminazione di quello spazio nasceva dall’idea secondo la quale la donna non deve rendere conto a nessuno della sua decisione di abortire, che dunque da facoltà depenalizzata a certe condizioni diventa “diritto”. La conseguenza della cancellazione di qualsiasi figura con la quale la donna possa confrontarsi prima di decidere ne era l’inevitabile conseguenza.
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Oramai siamo al rimbambimento totale della mente umana determinato dall’amore sponsale di molti, in particolar modo di coloro che dovrebbero indicare il Bene, con Satana, la bestia omicida, negatore della Verità sin dall’inizio.
E Tu santo Padre Bergoglio, che dovtresti dire sempre cose vere e sante, non è il caso di intervenire con la Tua parola diretta, davanti a queste tremende azioni.
Altro che:
“ Non possiamo isistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto.”
Non è forse ora il momento, il giusto contesto? Queste notizie non Ti giungono?
Ma oramai il “chi sono io per giudicare” è diventato il mantra generale delle menti illuminate.
Per cui, come dice il nostro Arai Daniele: Dio è tanto buono che non c’è bisogno di seguire quello che comanda. Questo è quello che si è capito!.
Ma così, se non gridiamo la Verità per illuminare, non diveniamo responsabili di questa deriva morale dell’ umanità? Gesù Cristo cosa ci dirà?
Bergoglio, nè santo nè padre. E’ esattamente l’opposto.