Segnalazione di Corrispondenza Romana
(di Rodolfo de Mattei su Osservatoriogender.it)
Dalla monogamia delle unioni etero e omosessuali alla poligamia, rappresentata dal cosiddetto “poliamore”, l’ultima frontiera sessuale che rivendica la possibilità di poter intrattenere più relazioni intime, sessuali o affettive allo stesso tempo, “con il consenso esplicito di tutti i partner attuali e potenziali”.
Questo è il tema al centro di un incontro, sotto forma di talk show, dal titolo “Poliamore: narrazioni, diritti e riconoscimento”, che si terrà a Roma, presso la Sala del Carroccio del Campidoglio, sabato 10 dicembre.I promotori dell’iniziativa, l’associazione R.Eti. e il portale dedicato all’amore multiplo “Poliamore.org“, lamentano infatti come la “non monogamia” sia ingiustamente rimasta ai margini dell’attuale ampio dibattito in corso “sul tema del riconoscimento della famiglia e delle relazioni“, rivendicando, dal canto loro, la necessità che “si inizi a prendere atto dell’esistenza di relazioni significative che non rientrano nella coppia monogama, eterosessuale o omosessuale che sia. Relazioni che a volte coinvolgono anche minori, con tutte le necessità del caso“. Nel comunicato stampa di promozione dell’evento gli organizzatori sottolineano dunque come, la complessa, e in continua evoluzione, realtà odierna sia costituita anche di relazioni “poliamorose”, basate sulla cosiddetta “non monogamia etica” che richiedono anche loro, così come le nuove forme di relazioni monogame, un riconoscimento ed una legittimazione pubblica e legislativa:
“Non siamo chimere e le nostre relazioni non sono relazioni immaginarie. Tutte queste esperienze, non incluse nella legislazione, non riconosciute dal senso comune, non raccontate nei film, nei fumetti, nelle pubblicità rimangono invisibili. Esse hanno respiro solo all’interno dei nostri microcosmi“.
Il talk show “poliamoroso” sarà condotto da Alfonso Politano, Vice Presidente del Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli che modererà il dibattito al quale prenderanno parte la giornalista Chiara Lalli, autrice di diversi testi pro-gender, Susanna Lollini, avvocata dell’associazione per la tutela legale dei diritti LGBT+, “Rete Lenford“, Bruno Letizia, fumettista, Luca Boschetto, presidente dell’associazione R.Eti ed Enrico Rocco Peduzzi, presentato come “prete” dell’improbabile “Chiesa Pastafariana”. Dalla monogamia omosessuale alla poligamia di ogni tendenza sessuale il passo è breve e logico. Se, infatti, ciò che muove ed orienta il legislatore odierno è il mero ed asettico criterio sociologico, che mira a “regolamentare” i comportamenti socialmente diffusi, al di là di qualsiasi giudizio valutativo o assunto etico-morale, non si vede perché non ci possa essere spazio nel nostro ordinamento giuridico anche per le relazioni “poliamorose” e chissà cos’altro troverà posto nella nostra società in continua evoluzione.Le sale del Campidoglio che pochi mesi fa hanno ospitato le vergognose, fino a pochi anni fa inimmaginabili, celebrazioni delle prime unioni civili italiane tra persone dello stesso sesso, imposte dal neo-fallito governo Renzi, si potrebbero dunque, in un prossimo futuro, apprestare ad accogliere e regolarizzare le nuove formazioni dell’amore multiplo, con buona pace della natura e dei figli allevati in tali folli e disumani contesti famigliari.