Lì per lì mi son chiesto: come mai Matteo Renzi se l’è giocata così male? Come mai le “riforme” che ha proposto agli italiani erano talmente fetenti che anche chi le riforme le voleva (come il sottoscritto) ha dovuto votare no?
Ho dovuto ricorrere alle risorse di fantasia del mio complottismo professionale per ipotizzare: Renzi si è sacrificato per noi. Che sia stato obbligato dai poteri forti a “fare le riforme” non c’è dubbio. JP Morgan gliele aveva dettate nel 2013, a nome dei “Mercati”: le costituzioni dei paesi sud-europei, nate come reazione ai fascismi, sono inadatte all’integraziuone nella UE e nel mondialismo. “Forte influenza delle idee socialiste”, i “diritti dei lavoratori” iscritti nella costituzione; governi deboli di fronte alle regioni, e creazione del consenso mediante clientelismo”. Quindi: cambiare, il mercato globale ve lo chiede.
Renzi, eroico ha capito che doveva obbedire. Ma ha trovato la soluzione per la nostra salvezza nazionale: le riforme le ha fatte, ma rappezzate malissimo. Anzitutto, non ha fatto quelle che davvero servono, come la disciplina del sistema giudiziario e la licenziabilità dei parassiti statali e regionali; doveva abolire le Regioni, ha abolito le provincie – e anche loro così malamente, che le province sono ancora lì.
Ha concepito cambiamenti per cui ha insieme prestato il fianco all’accusa di accentramento statalista, e potenziamento politico delle regioni – attraverso la incredibile ‘riforma del Senato’, consistente nel riempirlo di assessori regionali non eletti, ossia (come ha scritto Economist) “il personale più corrotto della politica italiota”. Per di più, la “riforma” ha esentato quelle che ne avevano più bisogno, le regioni autonome, in primo luogo la Sicilia – che andrebbe commissariata affidandola a SS lituane. Ha consegnato il Senato al suo partito in eterno, dal momento che il PD parte con avvantaggiato dalla presenza delle cinque regioni eternamente rosse.
Ed ha giustificato la patologica raffazzonatura del Senato con la scusa che occorre accelerare l’attività legislativa: quando tutti gli italiani sanno che il problema delle camere è il profluvio, l’eccesso di leggi prodotti a manetta. Al 30 giugno, apprendo da una tabella di Iceberg finanza, le leggi approvate sono state 224; a fine anno saranno più di 500 – quasi due leggi al giorno. E nell’80 per cento dei casi le leggi sono state approvate con una sola lettura in ciascuna delle due camere., quindi rapidissime. Evidentemente, è l’incontinenza legislativa dei nostri (anzi loro) deputati da frenare, non il contrario.
E non basta: ha tentato una riforma costituzionale senza riunire un’assemblea costituente, facendola votare da parlamentari ormai illegittimi perché eletti con una legge dichiarata non-costituzionale, e con un atto di forza del suo governo non-eletto. Poteva bastare? No, ha anche sparso monete sulle clientele, sperando di guadagnarle al suo rabberciato pasticcio, aumentando la spesa pubblica e il debito pubblico.
Ha spaccato il suo partito, il PD, la “Ditta” di Bersani e D’Alema, ossia il più globalista e servo della UE, cosa di cui gli saremo eternamente grati.
Infine, ha fatto il capolavoro: ha trasformato un voto sulle riforme costituzionali in un plebiscito pro o contro se stesso, Matteo Renzi: suscitando l’invincibile tentazione, o piuttosto riflesso condizionato del cane di Pavlov italiota, di mandare a ‘fan k….chi governa.
Ebbene: io non credo che Renzi abbia fatto tutto ciò per idiozia. Non posso crederci, non è da lui. Quindi o non resta che l’ipotesi complottista: l’ha fatto apposta. Dovendo obbedire a JP Morgan, ha eseguito il compito in modo tale da farci respingere sonoramente, con un NO di massa, le sue pseudo-proposte. Fino a suscitare in questo popolo addormentato, corrotto e passivo, un momento di ribellione e dignità.
Grazie, Matteo Renzi. Hai fatto un capolavoro. Ti sei sacrificato per noi. Grazie, mio eroe.
Hai lasciato sola la povera Angela, già orbata di Hollande: dei tre europeisti ne è rimasto uno, che sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Gli analisti prevedono persino un’uscita dell’Italia dalla moneta unica…no, lo so che non avverrà. O meglio: avverrà senza che l’abbiamo preparato e voluto, ordinatamente. Avverrà come la rotta di Caporetto, caoticamente e con inutile superficialità e vergogna.
Per intanto salutiamo il nostro grande sovranista-martire, il nostro kamikaze anti-UE, Matteo Renzi. Hai obbedito malissimo. Quindi, benissimo.
(Naturalmente il pezzo va inteso nel senso del sarcasmo. In Italia occorre pre-avverire)
Fonte: http://www.maurizioblondet.it/saluto-matteo-renzi-eroe-martire-kamikaze/
mi sono sentito umiliato, come italiano, nel vedere quel bamboccio a cena con l’abbronzato con tutto quel codazzo di pezzi di mm…. ABBIAMO PIANTATO LA MATITA NELL’OCCHIO DEL PICCOLO POLIFEMO DI PONTASSIEVE
Ora se approvano il bilancio entro Dicembre, a Gennaio la Consulta si esprimerà su Italicum. Se trovano la quadra, governo di transizione per sei mesi al fine di fare la legge elettorale e poi voto entro metà 2017. Sarebbe il massimo ottenibile. Staremo a vedere
Leggendo tutte insieme le prodezze del ‘uomo della provvidenza’, dei suoi /sue sodali, si ha l’impressione che eravamo e siamo su un ottovolante i cui ingranaggi erano già stati manomessi dai donatori in precedenza, forniti dalla premiata ditta, che in gergo chiamano “La Bestia” e ha molti tentacoli. Ma si sa che una “Bestia ferita” è più pericolosa di una in buona salute, e questo non riguarda solo l’Italia, ma il mondo intero globalizzato. Grillo strilla che la priorità assoluta rimane l’energia (non quella degli integratori). No, la priorità assoluta rimane la sicurezza! Non così si esprimono i ministri dell’economia riunitisi nel Parlamento europeo che è “deluso” del risultato del nostro referendum, ed è la situazione bancaria che preoccupa maggiormente (effetto domino). Come per Trump prima le borse sono cadute, ora si sono riprese, e come al solito quella tedesca ne ha tratto il maggior vantaggio.
continua
In quanto alla ‘povera Angela’ (sic) ora è scoppiato il caso di una diciasettenne studentessa ammazzata da un coetaneo afghano dopo che l’aveva stuprata, il quale però era stato accolto da una famiglia tedesca, tutto questo a Friburgo. Il sindaco ‘verde’ Salomon minimizza, dicendo che il fatto che il colpevole sia un extra comunitario, non aggrava la situazione, in quanto potrebbe anche essere stato un tedesco quindi…e che l’assassino non è un islamico.No? Rimane il fatto che Angela è tranquilla e vuole rimanere sulla sua linea di accoglienza, però concede dei controlli sui migranti senza diritto di permanenza che eventualmente potranno essere rimpatriati, ma ci vorrà tempo! Domani la CDU si riunisce-di nuovo-per stabilire la strategia elettorale, dove saranno presenti anche i rappresentanti della Phillip Morris, il gigante dei tabacchi, che non ha sponsorizzato solo la CDU, ma anche la CSU-SPD della coalizione governativa, e la FDP un partito a sé. Il tutto dal 2010 al 2015 per la modica cifra di 554.000€. secondo l’organizzazione Lobbycontrol, che non vengono evidenziati nella contabilità dei suddetti partiti, il che pare non sia illegale.
http://www.spiegel.de/politik/deutschland/cdu-und-csu-bekommen-besonders-viel-sponsorengelder-von-philip-morris-a-1124456.html Si evincono anche le ‘influenze’ del colosso tabacchiero, sulla Commissione europea, che riguardava un intesa sul traffico illegale delle sigarette, da prolungare, analoga situazione in Germania.
BOLLETTINO DELLA VITTORIA – 4/12/ 2016. “Il malgoverno dell’abusivo Matteo Renzi è stato annientato: esso ha subìto perdite gravissime nell’accanita resistenza alla poltrona; ha perduto quantità ingentissime di materiali e di uomini di ogni sorta – palazzi, leopolde, elicotteri, ministri, ministre, faccendieri, gattopardi, leccardi bianchi, rossi e verdini – lasciando nelle mani vincenti del popolo NO prigioniero il SI’, con interi Stati Maggiori e minori: PD, ALA, NCD, UDC, DS, SC, PSI, CD, IND – oltre a enormi danni economici e morali alla nazione. I resti del “Giglio magico”, della banda più raffazzonata, affaristica, intrigante, immorale d’Italia, risalgono in disordine e senza speranza le valli, i lotti e i passi carrai d’Arno e i boschi dell’Etruria e del Casentino, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Le ceneri sono state dissolte al vento. R. I. P.”
i collaborazionisti esteri (compresi i lusitani) del pinocchio di Pontassieve, una volta individuati, verranno passati per le armi … questa volta NON SI FANNO PRIGIONIERI
@Silvano lei è veramente esagerato. Soprattutto perché Arai non è un collaborazionista di Renzi né del renzismo. Anzi è un antiprogressista e tutta la sua vita lo dimostra. Sul referendum ha votato secondo un ragionamento, che è stato comune ad altri uomini di destra. Lasciamo stare le polemiche sterili e i rancori personali. Non ci appartengono.
Il “renzismo”, per quanto da lei espresso e, forse ache dell’altro, era il male maggiore da abbattere. Ora vediamo cosa fa il centrodestra. In alternativa vediamo cosa farà la gente.