di Arai Daniele
Il Cattolico dovrebbe essere cosciente del tempo in cui vive, poiché la Storia necessariamente ha un senso cristiano, e così va letta. Altrimenti scivola nella storica «apostasia».
Siamo a 500 anni della falsa Riforma Protestante di Lutero (ottobre 1517), fatale scivolone epocale; e a 300 anni della fondazione della prima loggia della Massoneria in Inghilterra (giugno 1717), scivolone di un mondo immerso in auto-riferite «verità» gnostiche, ieri illuministe, oggi database net, ecc.;
100 anni della Rivoluzione Comunista in Russia (ottobre 1917): apostasia assassina.
Alla vigilia di questa, era già in terra, dal 13 maggio 1917, il Segno divino di Fatima, affinché la Chiesa superassi tutti questi mali attraverso un’azione richiesta al Papa: Autorità di Dio in terra; nello stesso giorno e forse ora in cui la Madre di Dio apparve ai tre pastorelli di Fatima per rispondere all’appello per la pace di Papa Benedetto XV, costui consacrava vescovo Eugenio Pacelli. Si trattava del futuro Papa Pio XII, il «Papa di Fatima».
Siamo pure a 100 anni della pubblicazione del Codice di Diritto Canonico voluto da S. Pio X.
In rapporto a questi anni centenari, che cosa rappresenta il 2017 per la Chiesa e il Papato?
Una sua spaventosa apparente sparizione, poiché a suo posto si presenta un’entità che accolse tutte le rivoluzione apostatiche citate. Essa è conosciuta come «chiesa conciliate» del Vaticano 2; che mira al «futuro»! Essa accolse e celebra platealmente tutto, dalla Rivoluzione di Lutero alla Massoneria; contando nelle sue file massoni d’ogni rango, ammiratori d’ogni «progresso» a quello di un antipapa che crede negli UFO: Giovanni 23, oggi fatto loro santo da cé Bergoglio, che non ha difficoltà pure a celebrare i capi comunisti come Fidel Castro.
Non sorprende, perciò, che dopo Pio XII, riguardo all’Evento di Fatima, tale «cupola clericale» sia stata contro l’ascolto della sua Profezia (Giovanni 23) o animata solo a sfruttare la sua popolarità mediatica in mezzo a una oceanica apostasia (Paolo 6 e Giovanni Paolo 2º).
Quindi, il tempo dopo Pio XII rappresenta quello di una mascherata rivoluzione interna alla Religione Cattolica che, non solo a livello mentale ma religioso; racchiude una mostruosa mutazione aperta a ogni libertà di credenza, dalla luterana all’illuminista e senza limiti fisici o di genere. A questa luce, il Cattolico può riconoscere i tratti della Babilonia apocalittica dei tempi finali. Ma solo una piccola minoranza è ancora legata a questo passato, che il mondo rifiuta.
Tutto ciò conferma il fatto correlato, ma ignorato, di quella sbragata apostasia nella fede che rende gli spiriti abbagliati e ciechi ad ogni realtà ed evidenza storica; ecco il 2017. Pare svanita la coscienza dell’Autorità di Dio in terra; subentra la gnosi scientifica del potere virtuale.
Nel 1960 – il dannato conclave accaduto nel 1958 – ovvero l’elezione a papa del modernista filo massone Roncalli, era divenuto «più chiaro» a un risicato numero di fedeli. Si trattava del Terzo Castigo di Fatima che l’«eletto» ha presto archiviato, senza serie obiezioni! Così costui copriva la sua elezione con l’annullare insieme ai mali successi alla Chiesa fino a quell’ora, le sue difese a quanto lui stesso intendeva fare da li in poi. E non ebbe difficoltà a essere accolto.
Nemmeno la sua strana successione, che ancora pontifica, malgrado uno scandaloso dilagare di errori ed eresie. Zombi religiosi sono promossi e mettono in atto le prassi derivate dalle trovate antievangeliche di un burlesco Jorge Bergoglio: – che nessuno si senta oppresso più dal timore dell’Autorità di Dio! E il mondo intero s’è poco a poco immerso nelle falsità e nelle menzogne impresse nelle leggi dai governi apostati da ogni realtà; distruttori della vita con l’aborto, della morale coi loro piani contro natura e dei paesi con le loro guerre scellerate e interminabili.
La questione è di come l’intervento divino di Fatima potrà sanare gli eventi dopo l’inevitabile gran castigo, quando la sola certezza è che il Signore agisce attraverso gli uomini e quel che rimane della Sua Chiesa per salvare il salvabile è quasi niente.
Il primo tema da affrontare, che è alla radice di tutto, come già lo spiegava San Paolo, prima ancora di quello dei «papi burattinai», è quello della grande apostasia della moltitudine di nome cattolico. Sì, perché prima del sorgere dell’anticristo doveva venire la grande apostasia. Infatti, questa defezione in scala planetaria, – sia dovuta alle vedute della vita moderna, o forse al progresso della credenza scientista; sia per la decadenza dei costumi o per il livello di falsità della grande comunicazione legata all’ottusità terrificante dei governi; tutto insomma, sarà per quello che sarà, risale al fatto più che provato del peccato originale: di quell’oscura gnosi fatta «fede moderna» dai nuovi poteri dell’uomo evoluto!
È sembrato a molti che serviva allora e continua a servire un «canone» integrativo in materia dell’idea di autorità religiosa per difendere la Fede integra e pura nella Sede occupata da anticristi. Ma può la Chiesa – come società divina e perfetta – essere mancante di una Legge che la preservi come è stata divinamente istituita? Non sia mai. Il vuoto può essere solo umano, a causa della debolezza causata dai tempi moderni e della conseguente apostasia generale. Solo essa poteva permettere l’insediamento di successivi chierici modernisti e variamente deviati ma applauditi dal mondo. Tutte le scuse e perfino ipotesi sono state stillate per riconoscere una sua legalità!
Perseverare con la testimonianza fedele alla Legge, a tempo opportuno e inopportuno, sembra sforzo divenuto irrealizzabile in mezzo alla grande apostasia che riguarda proprio l’Autorità.
A questo punto, oggi, a quasi sessant’anni dall’elezione di un modernista filo massone, la Sede romana appare occupata legittimamente da un qualche «papa» agli occhi della quasi totalità dei contemporanei di denominazione «cattolica». E se la carica è occupata e l’occupante avrebbe diritto alla successione, tali modernisti filo massoni, ritenuti comunque papi regolari, continuano la regolare successione apostolica risalente al Signore!
Ecco il magno dilemma: poiché il potere della carica pontificia non è concesso dalla Chiesa, né dai cardinali, ma direttamente da Dio, tutto il male di errori ed eresia promosso da questi infiltrati, per quanti riconoscono la loro legittimità nel Signore, avrebbe – blasfemamente – per causa il Signore stesso che gli ha dato il potere, conoscendo le loro intenzioni!
La mancata considerazione di questo empio assurdo rappresenta l’intoppo attuale, che per giunta fa a meno della Legge e in speciale della Bolla «Cum ex» di Papa Paolo IV.
Per sciogliere questo insensato equivoco resta solo testimoniare la nullità dei conclavi elettori di chierici che per errore radicale hanno intronizzato dei falsi «papabili». Il primo della serie, cioè Roncalli, Giovanni 23, è solo venuto allo scoperto ai fedeli con le sue opere per mutare la Chiesa. Gli altri sono solo continuazione coerente dell’empio aggiornamento, fino a Bergoglio.
Questa è la verità sulla «Chiesa occupata» e simbolicamente «liquidata» nella persona del Papa cattolico con tutto il suo seguito fedele, come dalla visione del «Terzo Segreto di Fatima» più chiara nel 1960. In quest’anno centenario di Fatima qualcosa può cambiare? Sì, ma solo dal momento che i cattolici tornino finalmente alla Legge della Chiesa che è radicata nella Fede e d’origine divina. Che cosa ci vorrà perché ciò accada? Non certo la continuazione degli inganni che dilagano con l’avvallo delle autorità del mondo emancipato da Dio.
La sola vera autorità non può essere che di origine divina. E il Signore ha istituito il Suo posto al vertice della Sua Chiesa. Solo a Pietro è stato dato il potere di rappresentare Dio in terra. Come possono i cattolici non essere legati profondamente alla sua presenza vitale per la Chiesa, vitale come l’aria per noi? Con la Sede vacante o peggio, occupata da anticristi, si ha una ferita aperta, un vuoto da colmare per cui pregare fermamente, ma coscienti che il Signore lo ha affidato ad una estrema testimonianza de suo piccolo Resto per il bene generale. Perciò, non si può smettere di parlare di quello che è di somma importanza per la vita dell’umanità: la presenza dell’Autorità divina, che dà vita e senso alla Chiesa Cattolica.
Solo così si affronta il sinistro piano pendente da sempre: azzerare il Cristianesimo attraverso falsi papi, come voluto dalle logge e sinagoghe del mondo!
In tal senso, un sito cattolico serio come questo non può girare al largo di quello che è centrale per la vita di tutte le genti, che legga tutti all’Alto e all’eternità. Ecco il «semper idem» delle questioni qui ricorrenti e a cui si ricollegano tutte le altre riguardo al destino umano. Grazie a chi le segue seriamente con attenzione per testimoniarle in questi tempi di deviazioni eruditamente gnostiche e diaboliche. (Vedi http://wp.me/pWrdv-2py)
Caro Daniele: sarebbe interessante e chiarificante sapere perché mai Pio XII non pensò minimamente a consacrare la Russia o se, avendolo pensato, sia stato dissuaso per propria riflessione o per esterna contrarietà. Se è vero che, durante una passeggiata nei giardini vaticani, egli ebbe la visione del miracolo del sole -analoga a quella del 13 ottobre 1917 – non si capisce questa sua inerzia. Fatto si è che i papi preconciliari – Benedetto XV, Pio XI e Pio XII, non obbedirono al comando della Vergine Maria. Del che non è difficile valutare l’attuale situazione come una conseguenza della loro inadempienza.
Caro amico, è proprio questo che si può dedurre dai fatti, i tre Papi di Fatima, cioè Benedetto XV, Pio XI e Pio XII, non obbedirono alla richiesta di Gesù attraverso la Vergine Maria. «Del che non è difficile valutare l’attuale situazione come una conseguenza della loro inadempienza.» Per chiarificare il perché mai Pio XII non pensò di compiere la consacrazione della Russia, come richiesta, basta pensare che sia stato dissuaso da esterna contrarietà di molti vescovi, già contrari alla canonizzazione di San Pio X e al dogma dell’Assunta. Quanto alla visione del miracolo del sole durante una passeggiata nei giardini vaticani, lo ha fatto sapere lui stesso attraverso il cardinale Tedeschini. Difficile è capire come mai questo non è bastato a convincerlo pienamente. Fatto si è che i tre papi di Fatima hanno mancato e non manchiamo di rispetto dicendo questo perché l’effetto è conosciuto nella Storia dalla loro spaventosa eredità: gli anticristi conciliari.
Non mi risulta che la Madonna a Fatima abbia posto un termine di tempo per la consacrazione della Russia. Durante il regno di questi 3 papi la Russia era in mano al comunismo ateo antiCristo e questo puo’ aver indotto i 3 papi di Fatima ad aspettare tempi migliori per la consacrazione. E’ chiaro che chi ha scritto l’articolo e i commenti, come me stesso, esprime solo la propria opinione che rimane e rimarra’ sempre un’opinione lungi d poter essere accettata come verita’ assoluta.
La Vergine disse ben chiaramente “Il papa mi consacrerà la Russia” e con “un papa”, riferendosi, con ciò, a quello contemporaneo che fu B.XV. Analogamente al comando che Gesù Sacro Cuore (1689) fece pervenire, tramite Santa M. Alacoque, al contemporaneo re di Francia, Luigi XIV che, non curatosi di obbedire, di lì a 100 anni, provocò il castigo della rivoluzione e della ghigliottina con la caduta definitiva della monarchia. Ora se facciamo due calcoli, allegandovi la profezia de La Salette, il significato è evidente.
errata corrige: “e non un papa”.
Nel primo commento all’amico Luciano Pranzetti ricordavo che la richiesta di Fatima veniva da Gesù attraverso la Vergine Maria. Infatti Lui è il Signore della Storia che conosce i tempi per cui 100 anni per gli uomini sono solo un lampo nel piano delle cause ed effetti. Per noi tutto può finire in cent’anni di opinioni, ma alla fine avviene quel disastro implicito nelle parole della Madre di Dio: “se faranno quel che Io vi dirò ci sarà la pace, se nò … Niente, e la bufera delle guerre e del crollo del Cattolicesimo è venuto e dopo cent’anni è senza soluzione in un mondo immenso nella confusione di opinioni inconcludenti per la mancanza della Parola Viva del Pastore colpito.
“tutte le scuse e persino ipotesi sono state stilate per confermare una sua validità”, infatti il piano è .stato attuato a doppia forbice e con tanti dentini per ogni lama…..perfettamente satanico. A Cesare , Maria SS ha chiesto a Fatima che la consacrazione della Russia venisse fatta subito o presto tanto da dire ” Il S Padre lo farà ma sarà tardi”
“Hanno Mosè e i profeti. Se non credono a loro, neppure uno risuscitato dai morti li farà credere”. Il modernismo non nasce fuori ma dentro la Chiesa. E nasce l’11 – 9 -1822, quando Pio VII toglie dall’indice il libro di Galileo. Da allora molti nella Chiesa credono in Dio ma non più nelle Sacre Scritture. Il che è attestato da tre encicliche papali: Provvidenitissimus Deus, Spiritum Sanctum, Divino afflante spiritu. Chi ha orecchie per intendere, intenda. E si rilegga Crombette.
L’idea fissa, è stata sempre voler distruggere la Chiesa, lo comprese già Pio VI quando condannò la rivoluzione francese. Woijtila, invece, nel suo viaggio in Francia ha sconfessato la Chiesa quando fece l’elogio del “Trinomio nefasto”.
Papa Pio VI, il vecchio papa trascinato prigioniero per morire in Francia! Ma poi, il suo boia, cioè Bonaparte, il «messia» della rivoluzione francese, pianificò la manipolazione del papato con un concordato che piegasse il papa e tutti, vescovi e clero (dal «Memoriale di Sant’Elena», pubblicato da mgr Freppel).
Sul registro della prigione (Valence), dove Pio VI morì, il funzionario trascrisse, inviandolo al Direttorio, l’avvenuto decesso con queste parole: “Oggi è morto Giovannangelo Braschi, in arte Pio VI (e l’ultimo)”. Illusione!
Ho da poco letto la lettera che scrisse S.Caterina da Siena a Papa Gregorio XI:credo sia molto edificante e di esempio per chi voglia vivere da vero Cristiano prenderein molta considerazione l’Umilta’ anche verso chi è in errore.Dico ciò invitando voi tutti a uscire dal confine Cattolico Italico ed ad andare a leggere il sito remnantnewspaper.com. E’ da li che ho conosciuto la lettera di S.Caterina.Inoltre la redazione ha mandato una lettera con libello al Papa.Da leggere.
Grazie Antonio. Infatti ho sentito che «The Remnant» ha pubblicato ultimamente cose interessanti, in speciale interesserebbe un articolo recente che parla di possibile errore umano in un conclave- Poiché non sono né sarò abbonato, dovrei sperare che qualcuno abbia la gentilezza di mandarmelo via lo staff.
Non sono abbonato nemmeno io ma il sito che ho indicato credo che riporti online le sue pubblicazioni su carta.