Inventare parole per nascondere la verità e legalizzare pedofilia e incesto

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Segnalazione di Nicola Pasqualato

Abusare legalmente dei bambini in 10 mosse.

Ecco l’operazione strategica messa in piedi fin dalla fine degli anni ’60.
L’abuso legalizzato sui bambini da parte delle persone affette dal disturbo omo-erotico tramite la strategia della Finestra di Overton e l’arma atomica del Linguaggio Performativo di Austin.
Il Linguaggio Performativo inventato da J.L. Austin (modifico le parole par modificare la realtà – l’enunciato performativo è un enunciato che sembra descrivere qualcosa, ma in realtà non la descrive bensì serve ad eseguire un’azione) è lo strumento principe utilizzato per perseguire l’obiettivo per fasi successive.

Prima fase. Invenzione ed introduzione della falsa parola “OMOSESSUALE”.
Infatti ciò che afferma Silvana De Mari è corretto: l’omosessualità non esiste poiché la sessualità prevede sempre l’incontro di un gamete maschile ed uno femminile. La natura pensa alla generazione successiva di conseguenza quando non s’incontrano due gameti di sesso opposto si deve parlare di erotismo, nel caso della presenza di un uomo ed una donna; oppure di omo-erotismo nel caso della stimolazione erotica fra persone dello stesso sesso. Di conseguenza non è corretto usare la parola “omosessuale” (omosessualità, omosessualismo) in quanto il lemma sostiene un concetto inesistente: impossibile.
Più opportunamente occorre utilizzare la parola omo-erotismo (omo-erotico). Nel caso dunque di stimolazione erotica fra persone dello stesso sesso esiste solo l’omo-erotismo, dunque di persone omo-erotiche. La stimolazione omo-erotica, cioè l’assenza di sessualità vera, intesa come l’incontro naturale dei gameti opposti, costituisce la mancata maturazione sessuale della persona.
La prima truffa dunque è stata di tipo semantico: imporre la parola “omosessuale” in vece di omo-erotico.
Lo scopo ora appare quanto mai chiaro: elevare il disturbo omo-erotico a “sessualità alternativa” equiparabile dunque a quella vera, fra uomo e donna.
 
Seconda fase. Derubricazione del Disturbo Mentale omo-erotico in orientamento sessuale nel 1973 (DSM-II sesta ristampa). Gli esperti neuropsichiatri dell’APA (American Psychological Association), spinti dall’onda ideologica della fine degli anni sessanta che produsse l’ideologia dell’emancipazione sessuale della donna, ci cadono con tutte le scarpe e trasformano il Disordine del comportamento “sessuale”, auto od omo erotico, in “orientamento sessuale” equiparabile dunque ad altri orientamenti. Come tutte le ideologie, anche quella dell’emancipazione sessuale della donna produrrà milioni di morti, per aborto.
Terza fase. Imposizione della falsa parola, e del suo concetto inesistente (omosessuale) tramite l’invenzione dello psico-reato di “omofobia”.
Altra parola inesistente introdotta per tentare di annichilire chi tenta di svelare la truffa dell’omo-erotismo assurto a rango di sessualità vera.
 
Quarta fase. Appropriazione da parte di persone omo-erotiche di bambini altrui, cioè generati dalla sessualità altrui, ma in modo “etico” e dunque moralmente accettabile in quanto frutto del “diritto civile” e dunque legale.
 
Quinta fase. Derubricazione del Disturbo Mentale di Pedofilia nel 2015 (DSM-5) in semplice “orientamento sessuale”. Altro passo falso degli psichiatri dell’APA. Provare attrazione erotica da parte di adulti nei confronti di immaturi non è più un Disturbo Mentale bensì un “orientamento sessuale”. Ci risiamo. Il comportamento pedofilo è contemplato come variante della sessualità.
 
Sesta fase. Acquisto legale di bambini portati in grembo da sconosciute che non li vedranno, ne conosceranno mai, per contratto economico stipulato da persone affette da omo-erotismo patologico e che,  aprioristicamente, stabiliscono di non fornire alle creature la necessaria presenza di maschio e femmina.
 
Settima fase. Condizionamento sociale volto all’accettazione della pratica dell’Utero in Affitto anche per le persone affette da disturbo omo-erotico tramite l’elevazione dell’esempio “positivo” di personaggi della politica, del cinema, della canzone e dello spettacolo elevate a “paladini” dell’amore e delle libertà di pensiero e imposte anche nella trasmissione televisiva di massimo ascolto in Italia come il festival di Sanremo.
La parte teorica in Italia è stata affidata all’istituto  di psicologia comportamentista T. Beck che ha realizzato la Strategia Nazionale. La branca della psicologia cognitivo/comportamentale si occupa precisamente di modificare il comportamento delle persone tramite le più varie strategie, in primis la comunicazione a tutti i livelli.
Si tratta di un metodo approvato dalla comunità internazionale per la terapia nei confronti di soggetti incapaci di capire e di comportarsi correttamente (ritardo mentale), ma che ora viene impiegata nei più disparati campi. (qui il post sulla visione d’insieme non esaustiva)

L’Unar, dunque, agisce immediatamente sui media nazionali emanando nel 2013 Le linee Guida per l’informazione Rispettosa delle Persone LGBT (qui). Nella guida si educa la stampa al nuovo lessico (a fianco). Tali progetti, secondo quanto dichiarato ufficialmente dall’UNAR, dovrebbero educare i giornalisti ad adottare, nei loro servizi, un lessico di rispetto nei confronti delle persone deboli, indifese e ingiustamente discriminate, ed invece nei fatti non contengono alcuna indicazione che riguardi, ad esempio gli anziani o i disabili psichici.

Ottava fase.  Iscrizione all’anagrafe italiana di bambini acquistati all’estero in assenza della benché minima valutazione psicologica di chi li acquisti e se ne impossessi e legalizzazione, col sistema del “common law” della stepchild adoption vietata in Italia.
Nona fase. Legge del governo italiano del 2017. Introduzione del reato di “omofobia” per chi sostiene che la pedofilia e l’omo-erotismo siano un disordine del comportamento.
Abolizione della legge 40 (divieto della pratica e della propaganda della fecondazione eterologa).

Approvazione del Disegno di legge n. 1155 fermo al Senato dal 2008 (dalla 16^ Legislatura) per l’abolizione del reato di incesto in quanto “semplice reato contro la morale”.

Decima fase. “Love is love”, l’erotismo fa ciò che vuole e non ha confini…

Fonte: https://nicolapasqualato.blogspot.it/2017/01/inventare-parole-per-nascondere-la.html?m=1

 

 

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