
La Commissione (rinnovata dopo le vicende del 2009) identifica tre aree contigue alla faglia principale responsabile della sismicità in corso, che non hanno registrato terremoti recenti e hanno il potenziale di produrli in futuro. Questi segmenti, localizzati rispettivamente sul proseguimento verso nord e verso sud della faglia del monte Vettore-Gorzano e sul sistema di faglie che collega le aree già colpite dagli eventi de L’ Aquila del 2009 e di Colfiorito del ’97, rappresentano «aree sorgenti di possibili nuovi terremoti».
Ma c’ è dell’ altro. Nessuna infrastruttura nella zona può considerarsi veramente sicura e ora a preoccupare sono le grandi dighe, come quella di Campotosto, 20 chilometri da Amatrice e quasi 50 dall’ Aquila, e il suo bacino di piccole dighe (Sella Pedicate, Rio Fucino e Poggio Cancelli), sebbene i tecnici dell’ Enel abbiano rassicurato gli abitanti: «Abbiamo attivato i controlli e monitoriamo di continuo».
Sciame sismico e maltempo: ancora ieri sera risultavano inattive 800 utenze nelle Marche e ben 27mila in Abruzzo, dove permane l’ allerta neve, si gela, e manca la luce. Il sindaco di Farindola (Pescara), Ilario Lacchetta, ha lanciato un grido di allarme: «L’ 85 per cento del territorio è senza elettricità da giorni. Temo per l’ incolumità delle persone, soprattutto quelle anziane e più deboli».
Poi il pericolo valanghe. Protezione Civile regionale e Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare comunicano che l’ Appennino abruzzese è a rischio 4 su 5 (forte) per caduta valanghe. A Campotosto saranno utilizzati droni per esaminare la frana sul Monte Corno che ha fatto scattare l’ allarme nella frazione di Ortolano, evacuata dopo la slavina che mercoledì ha travolto e ucciso un pensionato. Ricognizioni continue anti slavine anche sui Monti Sibillini. A Capitignano, piccolo comune dell’ Aquilano, il sindaco ha disposto l’ evacuazione del centro storico per cui 160 abitanti hanno dovuto lasciare le proprie case per trasferirsi in autobus nei moduli abitativi provvisori (Map) ed alloggi antisismici nel capoluogo abruzzese.
Uomini delle forze armate hanno salvato la popolazione della Valle Castellana, in provincia di Teramo, completamente isolata da quattro giorni a causa delle avverse condizioni meteo.
Nel Chietino, 209 persone tra cui 162 bambini in gita scolastica sono rimasti bloccati in albergo a causa della grande nevicata che ha bloccato tutte le strade della zona. Soltanto l’ intervento del gruppo Carabinieri Forestali, via terra, è riuscito, alla fine, a riportare tutti gli ospiti dell’ hotel in un luogo sicuro.
Corsa contro il tempo dei Forestali anche per mettere in salvo tanti animali, tra cui molte specie protette, tra cui cervi, daini, caprioli, mufloni, gufi e ungulati selvatici, rimaste senza cibo per giorni.
Brunella Bolloli
Nella tragedia un altra tragedia: un governo, il quarto non votato, con un inettitudine e un indifferenza a dir poco criminale, che bada solo alle proprie poltrone, usano tutti i cavilli burocratici per intralciare gli aiuti. L’unica preoccupazione sono gli invasori da accomodare, mentre gli italiani crepino pure, così c’è più posto e si devolvono i soldi a chi non ne ha diritto.
Ma in tutto questo pesa ancora maggiormente l’assuefazione del popolo italiano, che ormai ha rinunciato a ogni reazione degna di questo nome. Onore solo a quegli eroi e ai volontari che in condizioni estreme si impegnano al massimo, mentre il parlamento europeo pensa solo a minacciare sanzioni, altro comportamento criminale, vil razza dannata! Prima ce ne andiamo da quel inutile e dannoso consesso massonico-lobbistico, meglio sarà, una speranza che potrebbe concretizzarsi presto. Intanto due tarellate da Trump le hanno già prese: niente esercito europeo e NIENTE TTIP, solo trattative separate CON LE VARIE NAZIONI ! A buon intenditor….
….E papa Badoglio cosa dice? doe sono rivolte le sue parole ed i suoi (se ci sono) aiuti?
Vi è un refuso: dove e non doe
Vi è un refuso: dove e non doe