di Arai Daniele
Siamo proprio ai «guai» della Rivelazione, delle «stelle» cadute del Cielo in terra e hanno avuto la chiave… e hanno aperto il pozzo dell’abisso. A descrivere questo male per il nostro tempo è stato Papa Gregorio XVI (Mirari vos, 1830).
La «libertà di coscienza» che svincola, moto della nuova chiesa conciliare
Nella ricerca del termine più irriducibile delle questioni umane di tutti i tempi e luoghi, dall’inizio dei grandi enigmi storici al crollo della Chiesa Cattolica ieri, dalle confusioni dei nostri giorni dovute alle misere tirate di Bergoglio, quale termine si può trovare per tale questione vitale se non quello di «coscienza»? Quale altro potrebbe mettere a fuoco l’origine e il centro d’ogni questione umana?
E poi, su quale proprietà della coscienza va concentrata tutta l’attenzione se non sulla sua libertà di conoscere la verità? Perciò il Signore ha dato all’uomo la chiave vitale nella lezione: «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8, 31). Chiave della lezione basilare affidata alla Chiesa, in primis alla persona del Papa, Vicario di Cristo.
La libertà ha per oggetto il bene conforme la ragione. La libertà di errare «dimostra che siamo liberi, come la malattia, che siamo vivi, ma dell’umana libertà non è che difetto»; «Il poter peccare non è libertà, ma schiavitù», insegna san Tommaso. Eppure, lo spirito del male per incutere proprio la libertà di peccare sussurra inversamente: Conoscerete la libertà e la libertà vi farà veri uomini, nella vostra piena dignità!
L’enigma storico risale alla Genesi e al peccato originale, al quale si deve sempre riferire per arrivare a delle vere risposte in un mondo moderno infettato dalla libertà di errare e di mentire, ai più alti livelli civili e clericali. Come mai il mondo contemporaneo è arrivato a tale infezione, a punto di consacrare religiosamente la formula sopra?
La questione non è limitata soltanto a persone irretite nell’enorme tela d’insidie e inganni odierni, ma è legata a sofismi senza fine con inaudite cadute per l’intera sorte della vita umana in terra. E tutto accelerato a partire da quel periodo rivoluzionario che seguì la morte di Pio XII, l’ultimo Papa cattolico.
Sì, perché spuntò allora un enigmatico «papa buono», deciso a lasciare il suo segno nei tempi nuovi. Pareva segno isolato come un piccolo vertice, di «semplicità geniale», ma presto si dimostrò nella sua realtà come punta di iceberg che svela una colossale piramide di poteri terreni legati alla Massoneria. Tutto, in quel mare sinistro di piani segreti e atroci delitti per «liberare la coscienza umana» per l’erezione di un «nuovo ordine mondiale»: processo finale per svincolare le anime dall’Ordine cristiano.
Quale il ruolo del giocondo Roncalli in questo tenebroso processo rivoluzionario che negli ultimi secoli ha scatenato ogni sofisma e falsità, ogni guerra e violenza per abbattere il Cristianesimo? Ebbene, per difendere l’Ordine cristiano – della Verità incarnata nel mondo – Dio ha istituito la Chiesa e il Papato; Cittadella per la difesa del diritto dato a ogni coscienza d’essere formata nella Verità che libera. Ecco che proprio entro quelle mura in quell’ora è apparso Angelo Roncalli che, eletto «papa buono», avrebbe lavorato per espugnarla con suo – fino allora – celato spirito modernista. Aveva di certo in mente come prioritaria quella questione della «libertà di coscienza» di senso illuminista contrario al Magistero. Tutti i Papi si sono pronunciati per vincolare le coscienze alla Verità di Gesù Cristo, che libera, ora dalla stessa cattedra Giovanni 23 voleva svincolarle alla «libertà che danna»! Proprio quella a cui Papa Gregorio XVI (Mirari vos) attribuì la desolazione dell’«apertura del pozzo dell’abisso». Siamo quindi, con Roncalli, a un enigmatico «Cavallo di Troia» a Roma; un «enigma apocalittico».
Per decifrare l’enigma, che pare di portata terminale, occorre seguire le tappe secolari della ribellione umana divenuta poi rivoluzione a partire dalla trasgressione originale riguardo alla scienza assoluta del bene e del male. Da allora infatti un mare d’idee avanzò per alterare la nozione stessa della libertà e della colpa, che aveva prodotto la caduta primordiale. Per restaurare la natura umana indebolita da tale caduta, il Redentore soffrì la Passione da cui nacque la Sua Chiesa. Essa esiste essenzialmente per questo restauro della coscienza di fronte al tentato oscuramento operato col falso concetto della piena libertà come massimo attributo della dignità umana, questione cruciale per la vita personale e sociale, su cui si è sempre pronunciata la Chiesa, invocando la riparazione a simile male, denunciando e condannando i liberi pensieri erratici ed eretici: dallo gnosticismo al modernismo.
L’enigma storico riguarda il processo secolare d’adulterazioni dei termini della «libertà delle coscienze» riguardo alla Verità divina, in «libertà di coscienza» autonoma, che non esclude né il deismo, né l’ateismo, né il misticismo esoterico e ecumenista, aperto a ogni idea religiosa, come vuole l’illuminismo modernista. l’ora presente, molti sono bravi, qualcuno bravissimo, come Maurizio Blondet. A segnalarne l’origine, però, affinché possano essere sanati, quasi nessuno. E qui abbiamo già un grave male segnalato dall’assenza di chi possa guidare a illuminare una soluzione, riconoscendo che si tratta del male di una intera generazione umana, che a partire dell’uomo – detto occidentale – ex cristiano, si è avviato verso il peggiore dei vuoti, perché si tratta di un vuoto spirituale.
Sarebbe questo un «vuoto» storico passeggero o terminale? Perfino il «catechismo conciliare» (n.675) descrive la somma impostura religiosa che porta alla grande apostasia, ma guai a dire che è in atto a partire dal Vaticano! Eppure, capita in pieno nell’interregno del Segreto di Fatima (1917-2017) con i suoi segni di guerre e rivoluzioni, culminanti nel mistero d’iniquità visibile a Roma.
L’ingovernabilità «metafisica» nella Sede Santa
Quante volte abbiamo visto avverarsi quanto era immaginario in certi film; del papa venuto dall’Est che si fa prendere di simpatia per le malefiche fantasie di Teilhard de Chardin (I sandali del Pescatore); del presidente afro-americano che cambia i destini dell’America e del mondo… Eppure, chi oggi scrive su tale ingovernabilità programmata in Italia, in Europa, nel mondo, non lo fa nel piano immaginario, ma di fronte a una spaventosa realtà contemporanea; discerne una crisi religiosa inaudita perché manca l’Autorità di Dio in terra! Come conseguenza manca il principio stesso dell’autorità umana.
Infatti, oggi, in ogni famiglia del detto Occidente – e il processo si allarga al mondo moderno – c’è un giovane portatore, volente o nolente, della mentalità che si può classificare come quella della “rivoluzione del ’68”. Essa infonde nel fondo dell’anima un odio viscerale per la stessa «autorità»; coltiva un rifiuto della «governabilità» anarcoide dell’immaginazione al potere. E se l’Italia non va mai più governata, anzi va strapazzata da un’infida Europa disunita, lo stesso vale per ogni altra nazione, anche quelle contate tra le maggiori potenze, perché vige ovunque la mentalità che intende cancellare, non solo il ricordo del fascismo (o la mano dura dei «rais»), ma specialmente la direzione morale cattolica tipo Pio XII. Si va verso una ribellione contro l’ultimo capo, l’ultimo padre, l’ultimo papa, in nome della dignità umana! Non è tutto questo nel «Terzo Segreto di Fatima», del Papa abbattuto con tutto il suo seguito fedele.
E qui spunta la miseria di questa generazione di quelli che hanno onorato e onorano degli anticristo in Vaticano. E ciò dal 1958. Va bene che all’inizio era molto difficile distinguere uno come Roncalli dai Papi del passato. Ma dopo tutto è precipitato nella direzione della verità su questo miseri modernista che fa censurare la Profezia di Fatima, che indice il Vaticano 2 di perdizione a causa degli inviti a tutto quanto era considerati deviato da Pio XII. Mancavano forse segnali per capire chi era Roncalli, che avrebbe introdotto la massoneria nella Chiesa? E i suoi successori, era difficile capire chi fosse Montini, Paolo 6, che volle cancellare di colpo la Cristianità? Infatti, lui imponeva a un capo di Stato cattolico (Franco), di non essere più capo di una nazione cattolica. Un «papa» che rovescia la missione del Papa?
E così sono passate queste decadi di errori ed eresie per «liquidare» la Chiesa nella sua Fede e Liturgia. I cattolici? Tanti mugugni, ma il «papa» è il padre di tutti! Vergogna. E siamo a Bergoglio e ancora si deve studiare come liberarsi di un falso papa, che la maggioranza e pure alcuni «studiosi» ritengono che sia comunque il legittimo «padrone della palla»!
Eppure, non vi è riscossa senza tornare alla voce della Verità che insegna: «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv. 8, 31). La libertà ha per oggetto il bene conforme alla ragione. La libertà di errare «dimostra che siamo liberi, come la malattia, che siamo vivi, ma dell’umana libertà non è che difetto»; «Il poter peccare non è libertà, ma schiavitù», insegna san Tommaso. Per risolvere un enigma storico si deve arrivare a delle vere risposte in un mondo infettato da libertà di errare e di mentire, ai più alti livelli civili e clericali.
Come mai si è arrivati a tale pestilenza spirituale in terra? Sì, perché il «guaio« coinvolge un mondo irretito nell’enorme tela d’insidie e inganni odierni, legati a menzogne inaudite con conseguenze senza fine con per l’intera sorte della vita umana in terra. E il cattolico dovrebbe sapere che quando la Sede della Verità è in causa: vuota spiritualmente, ma occupata da gente deviata dalla mentalità mondana, allora la crisi è universale; manca proprio chi ha la Voce per frenare gli umani deliri.
E dobbiamo risalire all’enigma del «papa buono», che pare spuntare quale segno isolato tra le nubi come un piccolo vertice, ma che è stato in realtà come la punta di un iceberg di una colossale piramide di poteri terreni nel mare di piani segreti. Poteri venuti dal mare per mutare la vita degli uomini con violenze in nome della «libertà di coscienza» e ogni altra, per l’erezione di un «nuovo ordine mondiale»: processo per svincolare le anime dall’Ordine della Verità»! Per difendere l’Ordine cristiano – della Verità incarnata nel mondo – esiste la Chiesa e il Papa. Eppure, da quell’ora storica apparve Roncalli che, eletto «papa buono», divenne l’araldo proprio della falsa «libertà di coscienza», quella vista dal Papa Gregorio XVI, come l’«apertura del pozzo dell’abisso».
L’enigma storico riguarda il processo secolare d’adulterazioni dei termini della «libertà delle coscienze» di fronte alla Verità divina in «libertà di coscienza» autonoma, nata da condannati i pensieri erratici ed eretici – dallo gnosticismo al modernismo – che non esclude col suo deismo nemmeno un po’ di misticismo esoterico e ecumenista, aperto a ogni idea religiosa.
Quindi, la prima questione per decifrare l’enigma Roncalli riguarda il come e il quando questa “malattia” cominciò a infettare gli uomini della Chiesa confrontati con la confusione sul rapporto vitale per l’uomo tra la verità e la libertà. Ciò nei tempi moderni, raggiunse dimensioni sociali e religiose impressionanti che richiamano la descrizione menzionata nel libro dell’Apocalisse. La direzione del «roncalpensiero»: un enigma storico?
Poiché tale mutazione per la liberazione religiosa delle coscienze iniziò a venir insinuata come dottrina proprio da questo «papa buono», dimostratosi così un pastore scellerato, in ciò risiede l’aspetto allucinante dell’enigma storico: il volto del neotentatore viene a coincidere con quello apparentemente bonario di Giovanni 23 e adesso Bergoglio, che propina la libertà di coscienza conciliare perfino nelle pagine della Repubblica di Scalfari,
Potevano costoro ignorare il rapporto di tale «libertà di coscienza» emancipata dalla Verità, con l’apertura degli abissi sigillati dal Sangue del Salvatore? Il percorso di tale mutazione pareva mascherata, in materia religiosa, dai due termini della vita politica moderna: destra e sinistra. Che male ci sarebbe di nuovo un altro «papa buono» volesse la sterzata a sinistra? Non starebbero da questa parte i poveri, gli umili, quelli che accettano tutto quanto i grandi delle repubbliche li propinano, anche in materia di pensieri religiosi e politici?
Quale è la direzione del «roncalpensiero», ora di Bergoglio? Nella direzione del pensiero cristiano, si vive come si pensa e si pensa come si crede, secondo la fede. Nel secondo caso si crede come si pensa e si pensa come si vive; la vita presente, con i suoi bisogni e preferenze determinerebbe il vero e il giusto per quel momento, del resto il bene sarebbe in via di evoluzione verso un futuro, perché tutto cambia, spesso in meglio, secondo il credo rivoluzionario che è il nuovo potere mondiale. Tale pensiero in religione è il modernismo, che Roncalli e successori impongono, senza escludere le fonti oscure delle idee umanitariste degli ecumenisti e massoni iniziati all’esoterismo illuminista.
Perché associare qui la direzione del «roncalpensiero», ora di Bergoglio, alla paurosa crisi del mondo contemporaneo, se non per capire le opere prodotte? Per Giovanni 23 non importava sapere da dove si viene, il passato – ma dove si va – il futuro, come se princìpi e fini non fossero legati all’inizio, quindi al passato trasmesso dalla Tradizione. E l’autorità di questa passò ad essere raggirata nel mondo a favore del continuo cambiamento verso un nuovo ignoto. Un futuro slegato da essa si nutre solo di utopie. Ma per i modernisti la realizzazione di questi sogni chimerici, come descritti da San Pio X, sono l’obiettivo della vita sociale, quel «fine» che giustifica i mezzi, come siano le alleanze pericolose con ogni utopismo gnostico e materialista; quel «fine» così accarezzato dalle proprie idee, pure religiose, da giustificare perfino, l’arbitrio che colpisce un mondo clericale fondato sulla Tradizione.
Ma quando si torna a ricordare oggi queste clamorose deviazioni, la domanda è ancora la stessa: come mai il «mondo clericale» ancora ne rimane immerso? Dove la vera reazione in nome della Chiesa cattolica e della Verità senza tornare al cavallo di Troia di Roncalli?
Articolo eccellente che centra in pieno i punti cruciali del tempo presente. I precisi riferimenti al concetto di “libertà di coscienza”, quella vera e quella falsa; l’indicazione di colui che aprì “il pozzo dell’abisso” (secondo le indicazioni della “Mirari Vos”): l’antipapa massone e apostata Roncalli; il richiamo alla Genesi e alla tragedia del peccato, i cui germi primordiali si rinnovano nella società attuale; la constatazione della blanda e superficiale resistenza di coloro che ancora seguono gli antipapi della controchiesa anticristica nata dall’invalido ed eretico conciliabolo Vaticano del 1962-65; scrive giustamente Arai Daniele: “E così sono passate queste decadi di errori ed eresie per «liquidare» la Chiesa nella sua Fede e Liturgia. I cattolici? Tanti mugugni, ma il «papa» è il padre di tutti! Vergogna. E siamo a Bergoglio e ancora si deve studiare come liberarsi di un falso papa, che la maggioranza e pure alcuni «studiosi» ritengono che sia comunque il legittimo «padrone della palla»! “.
Infatti vediamo la ridicola e superficiale “resistenza” dei vari Burke, Caffarra, Sarah, e compagnia cantante, che mi ricordano tanto quell’altra “resistenza” superficiale fatta dai vari Siri, Ottaviani, Bacci e company, che in realtà rafforzò gli antipapi della controchiesa “conciliare”, legittimandoli agli occhi dei cattolici perplessi o scandalizzati dalle riforme neomoderniste e protestanti.
“Siamo proprio ai «guai» della Rivelazione, delle «stelle» cadute del Cielo in terra e hanno avuto la chiave… e hanno aperto il pozzo dell’abisso. A descrivere questo male per il nostro tempo è stato Papa Gregorio XVI (Mirari vos, 1830).” L’apertura del pozzo dell’abisso, resa chiara dopo la morte di Pio XII (o forse venne assassinato, per impedirgli di pubblicare nel 1960 il testo del Terzo Segreto? Non dimentichiamo che non gli fecero neanche l’autopsia. Qualcuno, fondatamente, ha avanzato l’ipotesi che Pio XII fu avvelenato), ha portato proprio al grande inganno mondiale di una controchiesa anticristica (nata da un eretico e invalido conciliabolo), retta da antipapi massoni, che ha “eclissato” la vera Chiesa Cattolica sulla terra, secondo la profezia della Madre di Dio, fatta a La Salette nel 1846: “La Chiesa sarà eclissata. (…) Roma perderà la Fede e diventerà la sede dell’antiCristo”.
La presenza di antipapi che hanno così aperto un lungo periodo di “Sede vacante”, la assenza di un’autorità visibile fondamentale come quella del Papa, i cui effetti si sono fatti sentire fin da subito, dopo il 1958, e che oggi sono diventati così palesi e plateali, anche agli occhi dei più digiuni di dottrina.
Un’assenza di un Papa, che è ricollegata anche all’assenza di un Re, cioè di un sovrano cattolico: l’autorità religiosa e l’autorità civile che nella società autenticamente umana e cristiana, sono strettamente collegate, come ci insegna il santo Magistero infallibile della Chiesa. La sovversione partì in precedenza proprio da Lutero e dal protestantesimo, nel XVI secolo (e la santissima Vergine Immacolata apparve alla madre Mariana de Jesus Torres, nelle apparizioni mariane di Quito (Ecuador), proprio profetizzando questo tempo), si sviluppò con la nascita e diffusione della pestifera massoneria (1717), presto condannata dai Pontefici Romani. L’esplosione anticristiana avvenne con il cosiddetto “illuminismo”, professante una falsa libertà di coscienza, che provocò la satanica rivoluzione francese, che distrusse l’Ordine cristiano negli Stati europei, e di conseguenza nel mondo, minando così anche la stabilità stessa del Papato. Non dimentichiamo che ben due Papi, allora, furono deportati: Pio VI e Pio VII, il Vaticano saccheggiato, e il clero perseguitato. Proprio con la rivoluzione francese ci fu la decapitazione del re Luigi XVI (che fece troppo tardi, in carcere, la consacrazione al Sacro Cuore richiesta da Gesù cent’anni prima, a Luigi XIV), una decapitazione che oltre a rivelare la satanicità dei rivoluzionari massoni, rivelò la ribellione anticristica ad ogni autorità cristiana, civile e religiosa, tipica dei demoni e portata avanti dai loro schiavi nel pianeta Terra: una decapitazione che si ripetè simbolicamente nel 1958, con la morte di Pio XII, e ancora poco tempo dopo, quando visibilmente, in una cerimonia pubblica, l’antipapa Montini depose nella basilica Vaticana il Triregno papale.
La Speranza viene da Gesù Cristo, e dalla santissima Vergine Immacolata, colei che sola credette, quando Gesù era per tre giorni nel sepolcro: poi venne la Resurrezione. Anche noi, seguendo l’esempio della santissima Vergine Immacolata, abbiamo la certezza che un giorno avverrà la Resurrezione anche per la santa Chiesa, ora eclissata e oppressa da intere schiere di schiavi del demonio. La Madre di Dio ci ha promesso nelle apparizioni a Fatima: “Il mio Cuore Immacolato trionferà”. E nelle sue apparizioni a Quito (XVI secolo), profetizzò riguardo a questo tempo: “Verranno tempi funesti nei quali, quelli che dovrebbero difendere con giustizia i diritti della Chiesa, daranno la mano ai nemici della Chiesa per fare quello che questi vogliono.
Però, guai all’errore del saggio, lui che governa la Chiesa, del Pastore del gregge che mio Figlio Santissimo affidò alle sue cure! Quando appariranno trionfanti e quando l’autorità abusi del suo potere commettendo ingiustizie e opprimendo i deboli, la loro rovina sarà vicina. Cadranno per terra!
Allegra e trionfante risorgerà la Chiesa, nelle abili braccia del cuore materno del mio figlio eletto e amatissimo di quei tempi, il quale presterà ascolto alle ispirazioni della Grazia, essendo una di loro la lettura della grande Misericordia che mio Figlio Santissimo e io ti abbiamo usato. Lo abbiamo riempito di Grazia e doni molto particolari, lo faremo grande nella terra e ancora di più nel Cielo, dove gli abbiamo riservato un trono molto prezioso, perché senza timore degli uomini, combatté per la Verità, e difese imperterrito i diritti della Chiesa, per questo giustamente lo possiamo chiamare martire. ” (…) “Allora soffrirà, questa Chiesa, la notte oscura della mancanza di un Prelato e Padre che vegli con amore paterno, con soavità, fortezza, giudizio e prudenza.
Prega con insistenza, grida senza stancarti, e piangi con lacrime amare nel segreto del tuo cuore, chiedendo al nostro Padre Celeste che, per amore al Cuore Eucaristico di mio Figlio Santissimo, per il Sangue Prezioso versato con tanta generosità, e per le profonde amarezze e dolori della sua aspra Passione e Morte, Lui abbia pietà dei suoi Ministri e ponga fine, quanto prima, a tempi così nefasti, inviando a questa Chiesa il Prelato che dovrà restaurare lo spirito dei suoi Sacerdoti.
Questo mio figlio, lo amiamo con amore di predilezione, mio Figlio Santissimo ed io, e lo doteremo di una capacità rara, di umiltà di cuore, di docilità alle divine ispirazioni, di fortezza per difendere i diritti della Chiesa e di un cuore tenero e compassionevole, perché come un altro Cristo, attenda al grande e al piccolo, senza disprezzare i più sfortunati, ai quali darà luce e consolazione nei loro dubbi e amarezze. E perché con soavità divina guidi le anime consacrate al servizio di Dio nei chiostri.
Nella sua mano porrò la bilancia del Santuario, perché tutto si faccia con peso e misura, e Dio sia glorificato.
Per preparare questo Prelato e Padre, saranno di contrappeso la tiepidezza di tutte le anime consacrate a Dio nello stato sacerdotale e religioso. Questa sarà la causa per la quale si approprierà di queste terre il maledetto satana, che si prenderà tutto per l’arrivo di tanta gente straniera e senza fede, che come una nuvola nera oscureranno il limpido cielo di quella che sarà la Repubblica consacrata al Sacro Cuore del mio Divin Figlio.
Con quella gente entreranno tutti i vizi che attrarranno, a loro volta, ogni sorta di castigo, come la peste, la fame, dispute interne e con altre nazioni, e l’apostasia, causa di perdizione di un considerevole numero di anime, tutte molto amate da Gesù e da me.
Per dissipare questa nube nera, che impedisce alla Chiesa di godere il chiaro giorno della libertà, ci sarà una guerra terribile nella quale scorrerà il sangue di ecuadoriani e stranieri, di sacerdoti secolari e regolari, e anche di religiose. Quella notte sarà orribile, perché agli occhi umani il male sembrerà trionfare. Allora sarà arrivata la mia ora, nella quale io, in maniera sensazionale, spodesterò il superbo e maledetto satana, collocandolo sotto i miei piedi e seppellendolo nell’abisso infernale, restando finalmente la Chiesa e la patria libere dalla sua crudele tirannia. ” http://almasapientiae3.altervista.org/apparizioni-e-profezie-mariane-a-quito-ecuador-xvi-secolo-.html
Anche suor Lucia dos Santos, previde il trionfo della Chiesa, dopo l’attuale crisi, che sfocerà in una grande tribolazione, composta da guerre, carestie e pestilenze, come profetizzato dalla Madre di Dio nel secondo segreto; inoltre, leggiamo nella biografia su suor Lucia, pubblicata dalle sue consorelle nel 2014, “Un caminho sob o olhar de Maria” (Carmelo di Coimbra), che ella vide, a proposito del terzo segreto, “Subito dopo, ho sentito lo spirito inondato da un mistero di luce, che è Dio, e in Lui ho visto e udito: la punta della lancia come fiamma che si stacca, tocca l’asse della terra, ed essa trema: montagne, città, paesi e villaggi con i loro abitanti sono sepolti. Il mare, i fiumi e le nubi escono dai limiti, traboccano, inondano e trascinano con sé in un turbine, case e persone in un numero che non si può contare, è la purificazione del mondo dal peccato nel quale sta immerso. L’odio, l’ambizione, provocano la guerra distruttrice. Dopo, ho sentito nel palpitare accelerato del cuore e nel mio spirito, una voce leggera, che diceva: “nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell’eternità il Cielo!”. Questa parola “Cielo” riempì il mio cuore di pace e felicità, in tal modo che, quasi senza rendermi conto, continuai a ripetermi per molto tempo: il Cielo, il Cielo!». ”
La nostra certezza è che dopo il Calvario, l’annichilimento nella Croce e il sepolcro, ci sarà la Resurrezione, la vittoria completa e totale, il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, e il ristabilimento dell’Ordine di Dio contro il caos del demonio. Dio ha avuto, ha e avrà sempre l’ultima parola nella Storia. Accettiamo le sofferenze del tempo presente, come prove per espiare i nostri peccati e quelli del prossimo, imitiamo le virtù di Gesù Cristo, cercando di ricambiare il Suo divino Amore, e vivendo il Paradiso già su questa terra, perchè se siamo uniti con Dio, già abbiamo la pace su questa terra, anche perchè “se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?” (Rm, cap.8); e ancora, “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? la tribolazione, l’angoscia, la fame, la nudità, il pericolo, la persecuzione, o la spada? (Secondo che sta scritto: «Per cagion tua siam tratti a morte durante tutto il giorno, siamo stati calcolati come pecore da macello»): ma in tutte queste cose siamo più che vincitori, per opera di Colui che ci ha amato. Poichè io sono persuaso che nè morte nè vita, nè angeli nè principati, nè virtù, nè cose attuali nè future, nè potestà, nè altezza nè profondità, nè alcun’altra creatura, potrà separarci dall’Amore di Dio in Cristo Gesù Signor Nostro.” (Lettera di san Paolo Apostolo ai Romani, cap. 8).
x frate Angelo. bellissimo commento di cui ringrazio , anche per il collegamento col sito che mi ha edotto ancora di più su madre Mariana e sulla Madonna del Buon Successo che ho avuto la fortuna e la grazia di vedere direttamente a Quito ! Che il Signore ci illumini tutti !
Perché questo incalzare su Roncalli, G23? Per la semplice ragione che la sua elezione ritenuta legittima, anche dal ’60 in poi, è la prima somma eresia fondata su una suprema menzogna. E su di essa si fonda tutto il marciume che seguì e segue. Senza il riconoscimento cattolico di tale perfido «atto fondante», che dà inizio al processo di una falsificazione «metafisica», che va rimossa, non vi è alcuna vera resistenza. Siamo quindi in un ritardo abismale. Un tremendo castigo. L’eventuale rimozione di Bergoglio è soluzione parziale: resta sempre il ‘santo G23’ esempio consacrato della nuova chiesa!
Bisogna dirlo a don Nitoglia, che gioca sempre a nascondino. Inutile dirlo a mons: Fellay, perché è una palla persa.
Speriamo che anche don Nitoglia se ne renda conto e si ravveda
Dubito molto che sia possibile convincere Nitoglia a constatare la vacanza della sede da G23 in poi: per lui è Papa persino Bergoglio.
In certi suoi articoli porta assurdi esempi storici per dimostrare che la sede non è vacante: è ancora al livello “se il papa non parla ex cathedra si può resistere se quello che dice è in contrasto con la Tradizione, se parla ex cathedra no”.
E chi parla così escludendo A PRIORI la vacanza della sede e la sua possibilità è molto difficile de “recuperare”: se, per esempio, Bergoglio dichiarasse ex cathedra la bontà degli atti sodomitici, Nitoglia aderirebbe ad una tale assurdità pur di non riconoscere che una simile dichiarazione sarebbe una prova schiacciante della vacanza della Sede (non che di prove schiaccianti non ce ne siano già, ma un errore pronunciato dalla cattedra dovrebbe convincere anche i più testardi del fatto che il personaggio in questione non sia Papa).
Don Nitoglia e Mons. Williamson sembrano andare d’accordo. Quest’ultimo dice che finché Roma dice ancora qualcosa di cattolico, bisogna stare col papa di Roma…. dimenticandosi che la fede: o è integra, o non è.
Il grave guaio di questi tristi persomaggi è che nella loro cultura non c’è posto per l’assoluto e la trascendenza da tenere unite nella visione della Chiesa di Dio. Così, vedono e misurano un’autorità divina in percentuali; un papa e un magistero a metà: perfino «una chiesa, due dottrine». Peggio di questa…
Dice bene Arai :”tristi personaggi” ! Del resto uscire dalla fraternità e proseguire con gli stessi errori significa un grande orgoglio per non dire “ho sbagliato!”
E’ da tenere a mente quello che dice Arai nel post delle ore 12.33 , si è perso il senso della Trascendenza e dell’Assoluto !
Malattie mentali come positivismo , illuminismo allignano dove non dovrebbero , si vuole essere ” razionali ” , una forma di cecità mentale spacciata come voler essere logici .
Il commento di Hector mi ricorda una delle ultime trovate di don Nitoglia su sisinono, quando di fronte al fatto che la Chiesa è anche una società naturale, scova dei teologi per provare che un’autorità papale messa in dubbio va sostenuta quale è, anche ereticale, per non danneggiare quest’apparenza nociva all’ordine «naturale» della Santa Sede della Fede. Penso di aver già pubblicato qualcosa su questa «scoperta grandiosa» che ignora l’assoluto dell’autorità divina: teologia a ritroso, per dimostrare quel che si preferisce nel dialogo con un mondo possibile!
Infatti, la questione era purtroppo nell’articolo su Trump, dove parlo del «disfattismo» e del necessario «patriottismo cattolico». In esso c’entra la coscienza dell’assoluto proprio all’unica Autorità che può pontificare sulla Verità. Forse vale la pena copiarlo in parte qui.
In verità, la Chiesa è la sua Fede immutabile. L’idea di “aggiornarla” al mondo in contraddizione con la sua natura che formò il Medioevo, non potrebbe essere applicata alla Tradizione. Ecco che suscitò allora la rivolta violenta di Lutero che voleva le coscienze libere dai legami della formazione cattolica. Così venne gradualmente inoculata la tentazione delle libertà e di un indefinito progresso nella mentalità del clero, fino a quando lo stesso papato cade con l’ascesa del lamentevole Giovanni 23, che convocò il Vaticano 2 e oggi si può parlare di un generale ‘disfattismo cattolico’ costituito da una certa vergogna di essere troppo tradizionali e credente nelle verità assolute di fede che non cambiano, credendo nella Chiesa come sede della Verità, anche se è una società pur terrena,. Ecco un concetto diventato discutibile a cui molti pensano che si dovrebbe rinunciare insieme ad altri principi rigorosi per ottenere una migliore convivenza con gli altri di questo mondo. Essi pensano che dovrebbero prendere in considerazione la loro idea di libertà alla quale adeguare quella della Chiesa (Lamenais) e lo stesso per l’autorità del papa. Da qui la discussione infinita di teologi circa la possibilità di un papa eretico… di fede relativa…
Eppure, il potere del Vicario di Cristo essendo concesso direttamente da Dio, non dalla Chiesa, non sarebbe mai concesso a chi intendesse alterare la sua Fede. Il contrario è credere che lo permetta per conformarsi al conclave, o che ignori le intenzione di un eretico. Questa impossibile blasfemia è esclusa nel diritto della Chiesa, ma non nel capo di una folla sterminata di chierici.
Il ruolo del Papa, Vicario di Cristo, è, per definizione, rappresentare il vero Capo della Chiesa secondo la sua volontà di confermare tutti nella Sua Fede; ecco il suo principio fondamentale. E come si sa, “l’esercizio concreto e abituale di una funzione non può essere in contrasto con la definizione del principio costitutivo di tale funzione. Questa è la tesi logica, universalmente accettata dal diritto costituzionale e diritto civile; primo principio di diritto – è principio logico; perfettamente riducibile al principio d’identità e non contraddizione, pilastro d’ogni pensiero umano, metafisicamente costitutiva del pensiero divino. Quindi, una Chiesa con un papa eretico sarebbe in contraddizione con la volontà divina, perché, come è stato ricordato di sazietà, il potere del Papa è concesso immediatamente da Dio. Pertanto, non si può dire che Dio permette.
È vero che l’attuale situazione è permessa da Dio, ma solo nel senso che Dio permette che molti lo credano, sempre come prova per l’integrità della fede; E Dio permette pure che si creda a tante follie e assurdità, al di là di ogni logica e realtà teologica. Tanto è vero che quando il tempo di teologi San Roberto Bellarmino discusso la questione, è stato presto messo il concetto generale che l’eretico non appartenendo al corpo della Chiesa tanto meno può esserne la testa, concetto logico e biologico e tanto più teologico. Ma non è bastato.
La discussione è stata poi ripresa negli anni 69/70 con l’avvento dei «papi conciliari». Nel libro del Dr. Arnaldo Xavier da Silveira sull’ipotesi teologica di un papa caduto in eresia si discutono cinque casi esposti da San Roberto. Ora sul sì sì no no del 15/12 si aggiungono altre posizione di altri teologi, vale a dire Domingos Bañez e Charles Billuart. Entrambi confermano che il papa caduto in eresia si separa dal corpo e dall’anima della Chiesa, ma per Bañez, mantiene la giurisdizione perché essa concerte il governo della Chiesa società visibile. Per Billuard, il corpo fisico della Chiesa è senza testa, ma rimane un corpo “morale” per la giurisdizione. Anche il teologo Garrigou-Lagrange è d’accordo con Bañez sul governo che permane nel capo separato dal corpo della chiesa perché eretico. Si potrebbe, quindi, chiedere: governo a quale fine? Naturalmente, si tratta di opinioni che non trovano l’unanimità tra i teologi, per la semplice ragione che fanno a meno del principio che tutto nella Chiesa è ordinato alla Fede.
Qui non è il caso di occuparsi di questo vespaio teologico, anche di grandi nomi, perché al cattolico dovrebbe bastare la Bolla di Papa Paolo IV, per cui già l’elezione di un eretico è nulla.
La domanda che si pone va solo nel senso di capire il motivo per cui questi religiosi vadano alla ricerca e raggiungano conclusioni dubbiose che danno poi per scontate. Nel caso dello strano scrittore del sì sì no no, lo si capisce già dal titolo: risolvere “Il problema dell’«una cum»” per istruire i suoi. Poco tempo fa, proprio lì, sulla 1ª pagina del noto quindicinale qualcuno, e si può immaginare che sia lo stesso, teneva a spiegare l’esistenza di “una Chiesa – due dottrine”!
La stessa certezza degli argomenti più impossibili per “provare” l’assurdità di una chiesa contro se stessa, di dottrina anti-modernista a pari della dottrina conciliare-modernista, si ripete ora per arrivare alla conclusione: “È pacifico, dunque, per la sana e più alta teologia della 1ª,2ª e 3ª scolastica (San Tommaso, Gaetano, Bañez e Garrigou-Lagrange), che ammesso e non concesso che il papa cada in eresia, manterrebbe egualmente la giurisdizione e resterebbe Capo della Chiesa, pur cessando di esserne membro”. Grandioso. Così l’articolo “risolve” il suo problema sulle messe «una cum Papa nostro … », ammesse di fronte al Signore crocefisso in comunione pur con un eretico pubblico! Il lettore giudichi il peso di argomenti per arrivare a tale soluzione ricercata. Ma qui, come detto, si vuole piuttosto capire le ragione per cui dal tempo della controriforma si fanno questi esercizi di acrobazia teologica nella Chiesa.
Sarà il problema di un certo «disfattismo cattolico» che si fa largo dai tempi di Lutero, dando un salto d’insidia con le persecuzioni illuministiche della Chiesa? Nel mio vecchio articolo circa il tempo che “Roma ha rischiato di vegliarsi protestante” parlo dei due Papi che la Provvidenza ha inviato per affrontare le due questioni in grave pericolo: Paolo IV con la bolla Cum ex, ha definito dichiarando nulli i conclavi elettori di un eretico; e San Pio V, che ha confermato ciò ha codificato il Santo Sacrificio della Messa per sempre.
Purtroppo, l’esempio non è stato seguito onorando l’importanza del contenuto della Bolla del santo papa Paolo IV, come si vede dalla continuazione della discussione del “Papa eretico”, e sorprendentemente, anche oggi nella Chiesa dove si riconosce la presenza di questi, ma tenuti come canonicamente eletti! Naturalmente, in vista di tutto ciò che è stato codificato nella legge della Chiesa, ed è dettata dal principio logico sull’autorità apostolica del Papa, a motivo della carica di Vicario di Cristo, la ostinazione nel discutere ancora dell’assoluta sacralità del ruolo dalla cui ragione deriva la giurisdizione nella Chiesa, deve essere dovuta a qualche sentimento compulsivo. Non sarà forse un certo rispetto umano intellettuale di fronte a idee razionaliste, di vedere tutto, anche le questione naturali, sotto una luce soprannaturale?
L’effetto si vede nella tendenza a ridurre al relativo umano la questione dell’assoluto potere divino concesso al Vicario di Cristo, per non apparire esagerati. Così la Bolla essenziale per affrontare la presente calamità clericale viene messa da parte. Per non offendere altre religiosità o la massoneria? Ecco l’attuale ostacolo dei figli della Chiesa, vittime del disfattismo cattolico sollevato dal nemico.
Devo tornare sulla questione sopra che imperversa sempre più. Qui in lingua spagnola:
“Recientemente también uno de los mayores teólogos del siglo XX, el padre Réginald Garrigou-Lagrange[vii], en su tratado De Christo Salvatore (Torino, Marietti, 1946, p. 232), comentando a Santo Tomás (S. Th., III, pp. 1-90) y retomando la doctrina de los dos Doctores dominicos contrarreformistas arriba citados, precisa que un Papa hipotéticamente herético oculto permanecería siendo miembro de la Iglesia en potencia, pero no en acto, y mantendría la jurisdicción a través de la cual gobierna visiblemente la Iglesia. EL HEREJE PÚBLICO, POR EL CONTRARIO, NO SERÍA YA MIEMBRO DE LA IGLESIA NI SIQUIERA EN POTENCIA, COMO ENSEÑA BÁÑEZ, PERO MANTENDRÍA EL GOBIERNO VISIBLE DE LA IGLESIA.”
Si dice che Báñez afferma, e gli altri seguono, che il papa eretico non è più nella Chiesa, ma mantiene in essa la giurisdizione, che è suprema? Allora potrebbe giudicare che sono quelli che lo giudicano a non essere più nella Chiesa. Ma da dove prendono queste idee? Sono opinioni di teologi fondate su quale principio? Inoltre, poiché Báñez è contemporaneo della Bolla «Cum ex» di Paolo IV sulla materia, quello che è stato scovato su di lui in questo senso, sulla giurisdizione di un eretico, è datata prima o dopo la conoscenza della Bolla?
Rivedendo la gravissima questione: è certo che un eretico non è eleggibile al papato, poiché, l’eresia è incompatibile con la professione di fede. D’altra parte, la giurisdizione nella Chiesa ha per principio la difesa e propagazione della Fede. Quindi il papato in nessun momento è compatibile con l’eresia. Eppure lo si deve ricordare a dei «teologi»?
L’abominio della desolazione in Vaticano, (Daniele 12: 1-13). Ricerca di vincenzo russo: http://www.webalice.it/iltachione
Ovvero: quando con la nuova messa è stato abolito il sacrificio di Cristo e negata la reale presenza di Cristo nell’ostia.
LA MADONNA A FATIMA CHIESE LA CONSACRAZIONE DELLA RUSSIA AL SUO CUORE IMMACOLATO DA SUBITO. SI SAREBBERO COSI’ EVITATE SOFFERENZE E GUERRE PER L’UMANITA’ FIN DA QUELL’ATTO DI CONSACRAZIONE, ED IL MODERNISMO ED IL COMUNISMO NON SAREBBERO DILAGATI NEL MONDO A DANNO DELLE FAMIGLIE E DELLE NAZIONI, (ABORTO, GUERRE, DIVORZIO, FEMMINISMO, CORRUZIONE, FIGLI CONTRO I GENITORI, RIVOLUZIONE SESSUALE, MAMMISMO E DISPREZZO PER LA FIGURA PATERNA, ECC.). SAREBBE SOPRAVVENUTA INVECE UN’ERA DI PACE ED IL MONDO INTERO AVREBBE ACCETTATO IL CATTOLICESIMO COME VERITA’ RIVELATA.
NON ESSSENDO STATE ESAUDITE PERO’ LE RICHIESTE DI DIO, NEPPURE MOLTI ANNI DOPO IL 1917. TRAMITE ULTERIORI PRESSIONI DI SUOR LUCIA, LA MADONNA CHIESE CHE TALE ATTO DI OBBEDIENZA, NON FOSSE RIMANDATO ANCORA, MA CHE ENTRO IL 1960 FOSSE RIVELATO COMPLETAMENTE L’INTERO SEGRETO. COSI’ DIO DETTE ALTRO TEMPO MISERICORDIOSO ALLA CHIESA, CHE STOLTAMENTE NON LO UTILIZZO’. INVECE, ALLA MORTE DI PIO XII, AL CONCLAVE DEL 1958, DOPO CHE ERA STATO GIA’ ELETTO PAPA IL CARDINALE CONSERVATORE SIRI, LA MASSONERIA S’ IMPOSE ALLA MAGGIORANZA DEI CARDINALI E IL CONCLAVE INTERO ORA OCCUPATO DALLA VOLONTA’ DEI MASSONI, NON ESSENDO PIU’ GUIDATO DALLO SPIRITO SANTO FECE DIMETTERE SIRI GIA’ ELETTO PAPA. I CARDINALI CONSERVATORI NON SI OPPOSERO E FECERO ANCH’ESSI PREVALERE IL GIUDIZIO UMANO MODERNISTA PER MANCANZA DI FEDE NELLE PROMESSE DI DIO FATTE A FATIMA TRAMITE LA MADONNA. QUINDI ANDANDO CONTRO L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO, PER TIMORE DELLE MINACCE DEL CREMLINO DI MOSCA, (MOSCA CHIEDEVA L’ELEZIONE DI UN PAPA FILO COMUNISTA E MODERNISTA, E AVEVA MINACCIATO L’ESECUZIONE IMMEDIATA DI VESCOVI E SACERDOTI CATTOLICI NEI PAESI DELL’EST SOVIETICO), TUTTI I CARDINALI, (ORAMAI TUTTI APOSTATI), ELESSERO QUINDI TUTTI INSIEME L’ANTIPAPA GIOVANNI XXIII AL TRONO DI PIETRO, USURPANDOLO CON L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE DELLO SPIRITO SANTO, SCACCIATO VIA DAL VATICANO. FECERO DUNQUE IL PECCATO CHE NON SARA’ MAI PERDONATO, QUELLO CONTRO LO SPIRITO. INFINE L’ANTIPAPA COMUNISTA E MODERNISTA GIOVANNI XXIII INDISSE IL CONCILIO VATICANO II CONTRO IL SILLABO E CONTRO IL CONCILIO VATICANO I. INFINE PERSEGUITO’ IN OGNI MODO PADRE PIO DA PIETRALCINA E DICHIARO’ CHE LA PROFEZIA DI FATIMA NON RIGUARDAVA IL SUO PONTIFICATO ED IL VATICANO. LA BIBBIA E LA MADONNA INDICANO INVECE ENTRAMBE, CHE ALLA FINE DEI TEMPI DEI GENTILI PROPRIO LA VERA RELIGIONE SARA’ COLPITA DALL’APOSTASIA MASSONICA, E CHE QUESTA CHIESA, PRIMA SANTA, CADRA’ ALLA FINE NELLE MANI DEL FALSO PROFETA E DARA’ PERSINO SOSTEGNO ALL’ANTICRISTO. INFATTI PERCHE’ SATANA DOVREBBE COLONIZZARE E DISTRUGGERE LE FALSE RELIGIONI CHE GIA APPARTENGONO A LUI? QUESTA NELLE PROFEZIE BIBLICHE E’ LA PROVA PIU’ GRANDE E CHIARA DISPONIBILE , CHE MOSTRA CHE PROPRIO LA CHIESA CATTOLICA E’ SEMPRE STATA LA VERA RELIGIONE, MA SOLO FINO ALL’APOSTASIA DEL 1958. QUESTA E’ INFATTI LA CHIESA CHE E’ STATA SEMPRE COLPITA DA APOSTATI ED ERETICI CHE SONO USCITI E SI SONO SEPARATI DA ESSA COME ARIO E TANTI ALTRI ERETICI COME GLI ANGLICANI, GLI ORTODOSSI E I PROTESTANTI. LA CHIESA CATTOLICA E’ PURE STATA AGGREDITA DA MUSULMANI, BUDDISTI, INDUISTI E DA OGNI ALTRA FALSA RELIGIONE E DAI RIVOLUZIONARI DI OGNI TEMPO COME GLI ILLUMINISTI, I COMUNISTI, I NAZISTI, I FASCISTI E TANTI ALTRI FANATICI RELIGIOSI ED IDEOLOGICI. TUTTO CIO E’ AVVENUTO DALL’ORIGINE APOSTOLICA FINO ALL’APOSTASIA DEL 1958. POI NEL 1958 E’ STATO COLPITO DALL’INTERNO STESSO DELLA CHIESA ANCHE IL VERO PAPA CUM DIGNITATE E SONO STATE DISPERSE LE PECORE DEL SIGNORE. COSI’ NELL’APOSTASIA DELL’UOMO DELL’ILLEGALITA GIOVANNI XXIII, POSTO ABUSIVAMENTE SUL TRONO DI PIETRO COME USURPATORE, SONO ENTRATI ALTRI ANTIPAPA DAL 1958 FINO AD OGGI. INFINE L’ATTUALE FALSO PROFETA ED ANTIPAPA FRANCESCO, STA LAVORANDO ORA ALLA DEMOLIZIONE COMPLETA DEL CATTOLICESIMO DI SEMPRE , PER L’ IMMERSIONE TOTALE NELL’ERESIA PROTESTANTE DI MARTIN LUTERO. A TALE FINE FRANCESCO I° STA PREPARANDO L’ ABOLIZIONE UFFICIALE DEL SACRIFICIO DELLA MESSA, (GIA’ AVVENUTA DI FATTO AL CONCILIO V. II), CLASSIFICANDOLA ORA COME UN ATTO SOLO COMMEMORATIVO E NON PIU’ COME UN REALE QUOTIDIANO RINNOVO DELLA MORTE DI CRISTO, RIPETUTO ATTUALMENTE PER LA SALVEZZA DI TUTTI GLI UOMINI CHE LO ACCETTANO NELLA VERA ED UNICA RELIGIONE, (L’ARCA MODERNA DELLA SALVEZZA). (Tra poco lo vedrete tutti, sarà Francesco stesso L’ANTIPAPA ad annunciare insieme ai protestanti, che nella messa non è presente realmente Cristo nell’ostia, perche la messa è una cena commemorativa e non è un sacrificio rinnovato e reale. Infatti Francesco non s’inchina già ora avanti al Santissimo, perché per lui NELL’OSTIA non è presente realmente nessun Signore in Spirito e corpo). IL SIGNORE VERO QUINDI, FIN DAL 1958 HA LANCIATO L’ORDINE: “USCITE DA BABILONIA O POPOLO MIO” . (TUTTO IL MONDO LAICO E RELIGIOSO è BABILONIA) BABILONIA LA GRANDE E’ DUNQUE TUTTA LA FINTA RELIGIONE MONDIALE DELLA MASSONERIA DEL NUOVO ORDINE GLOBALIZZATO, CHE INCLUDE ATTUALMENTE LA FINTA CHIESA CATTOLICA VATICANA. LA VERA CHIESA CATTOLICA TRIDENTINA E’ DIVENUTA ORA NON VISIBILE ED E’ COMPOSTA DI PECORE DISPERSE, PERCHE’ IL PASTORE E’ STATO COLPITO, (GEREMIA: 23,1 a 3; MATT. 9: 36; MATT. 26,31). CHI POTREBBERO ESSERE COSTORO? IL MONFORT E MELANIE CALVAT LI IDENTIFICARONO COME GLI APOSTOLI DEGLI ULTIMI TEMPI, CHE SARANNO RIVELATI E RADUNATI DA CRISTO STESSO NEGLI ULTIMI TEMPI DEI GENTILI. PURTROPPO INVECE PER COLORO CHE SI DEFINISCONO CATTOLICI TRADIZIONALISTI E ANCHE PER QUELLI DEL CONCILIO VATICANO II QUESTI FEDELI CRISTIANI DISPERSI NON SONO NESSUNO DI LORO. INFATTI ANCHE SE I CONSERVATORI CELEBRANO ANCORA IN LATINO CIO’ NON BASTA A COMMERCIARE LE MINE DEL SIGNORE. (Bisognava invece scomunicare l’antipapa Giovanni XXIII e lasciare papa il cardinale Siri già eletto per volontà dello Spirito Santo. Purtroppo invece, lo stesso Siri apostatò accettando di dimettersi). COSI’ AD OGGI TUTTI SONO SENZA UN PAPA CUM DIGNITATE E TUTTI NON HANNO ALCUN POTERE DI RIMETTERE LE COSE A POSTO. AVENDO TRADITO TUTTI LO SPIRITO SANTO PRIMA NEL CONCLAVE DEL 1958 E POI ANCORA NEL CONCILIO VATICANO II, LE ORDINAZIONI DEI SACERDOTI E VESCOVI MODERNISTI O TRADIZIONALISTI SONO ENTRAMBE INVALIDE DOPO IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO PRATICATO NEL CONCLAVE DEL 1958. SENZA IL PAPA NON C’E’ ALCUNA CHIESA VIVIFICANTE ED EFFICACE NEL MONDO VISIBILE, MA SOLO IN CIELO. E’ DUNQUE SOLO ALLA CHIESA INVISIBILE DEI SANTI GIA’ IN CIELO CHE SI’ APPLICA: “ tu sei Pietro, e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno contro di LEI”.
USCITE DA BABILONIA POPOLO MIO: APOCALISSE: 18, 1-8; II TIMOTEO: 3,1-5; MATTEO: 7,21-23; GALATI: 5, 24
DOVE ANDARE DOPO L’USCITA DA BABILONIA:EBREI: 13,13
CROCIFISSI, NON CREDUTI E PERSEGUITATI DAL MONDO, MA UNITI CON CRISTO:II CORINTI: 5,15; TITO: 2,14; APOCALISSE:19,7; 21,1-27; 18,1-8; 18,15-21.
IL FALSO PROFETA FRANCESCO, (ULTIMO ANTIPAPA), SIEDE ORA IN VATICANODANIELE: 12,1-13; MATTEO 24,15-28; DANIELE 11, TUTTO IL CAPITOLO ED IN PARTICOLARE IL VERSETTO 31.
SEGNI VISTOSI DI APOSTASIA: MODERNISMO, SOLIDARIETA SOLO MATERIALE PER LE SOLE MISERIE E SOFFERENZE DEL CORPO, INVECE DELL’AMORE PER LA SALVEZZA DELLE ANIME, ( I POVERI PECCANO IN MOLTI MODI COME TUTTI GLI ALTRI UOMINI, NON SONO Già SANTI E Già SALVATI); COMUNIONE IN PIEDI E SULLE MANI CON DISPERSIONE DI PARTICOLE DEL CORPO DI CRISTO; OSTIE CHE VENGONO RUBATE, SACRAMENTI PRATICATI SENZA LA FORMA, LA MATERIA E LE INTENZIONI ANTICHE, COME ERA NELLA CHIESA CATTOLICA DI SEMPRE; ( OLIO DI SEMI IN LUOGO DELL’OLIO DI OLIVA, VINO DOLCE E AROMATICO E NON SECCO E NATURALE; PRETI CHE NON HANNO DURANTE L’ATTO SACRAMENTALE LE INTENZIONI CATTOLICHE MA IDEE PERSONALI ED ERETICHE IN MERITO AI SACRAMENTI); PECCATI NON Più DENUNCIATI COME TALI, MA PERDONATI E/O CONSENTITI COME ATTI DI LIBERTA’ PROIBITI DA DIO, ODIO PER LE PROFEZIE, L’UOMO FATTO DIO A SE STESSO, SINCRETISMO E LIBERTA’ RELIGIOSA IN LUOGO DELL’UNICO BATTESIMO PER LA SALVEZZA ECC. ECC., (VEDI ANCHE PICCOLO ELENCO SOPRA AL PRIMO PARAGRAFO).
Napoli li 12/12/2016 Vincenzo RUSSO, sedevacantista apocalittico