Ucraina: una guerra per procura

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Afghanistan
LIBRO € 14,50
Editore: Arianna Editrice
Collana: Un’Altra Storia
pagine: 336
Brossura – cm 15×21
Giacomo Gabellini
Ucraina – LIBRO
Una guerra per procura.

Questo volume indaga con dovizia di particolari le ragioni che stanno alla base della cronica instabilità ucraina ed evidenzia come le contraddizioni interne al più esteso Paese europeo vengano regolarmente sfruttate dalle maggiori potenze mondiali a proprio esclusivo vantaggio.

Emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni preconfezionate, che mette in luce gli aspetti determinanti del problema e l’entità della posta in gioco.

 

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OMAGGIO SPECIALE: Le conseguenze del crollo dell’URSS in Russia e Ucraina

Nel 1990, la fine dell’Unione Sovietica era nell’aria; l’anno precedente, il Muro di Berlino era stato abbattuto e un personaggio tanto ambizioso quanto avventato come Boris El’cin aveva scalato i ranghi del potere raggiungendo la presidenza della Repubblica russa.

Una volta ottenuto il potere, El’cin aveva assestato un colpo durissimo alla traballante architettura sovietica, facendo approvare una dichiarazione che stabiliva il primato degli interessi squisitamente nazionali su quelli della Federazione con conseguente sottrazione all’Urss del controllo delle risorse naturali e del sistema fiscale russi. Il che rese necessaria una ridefinizione di poteri e competenze, discussa da El’cin in un incontro riservato con il presidente sovietico Mikhail Gorbačëv e quello kazako Nursultan Nazarbaev.

Durante il vertice, che era stato indetto proprio per stabilire le modalità secondo cui attuare la riorganizzazione amministrativa della Federazione, El’cin pose come condizione preliminare per la stipula di qualsiasi forma di accordo il solenne impegno di Gorbačëv a rimuovere dal ponte di comando tutti gli individui ritenuti troppo conservatori e quindi incapaci ad affrontare le sfide che il Paese si sarebbe trovato davanti.

La lista includeva il ministro della Difesa Dmitrij Jazov, il ministro degli Interni Boris Pugo, il vicepresidente sovietico Gennadij Janaev, il primo ministro Valentin Pavlov e il direttore del Kgb Vladimir Krjučkov, che però venne immediatamente a conoscenza delle trame oscure di El’cin avendo preliminarmente incaricato i propri sottoposti di piazzare delle cimici nell’edificio in cui si tenne la riunione. Il potente capo dei servizi di sicurezza sovietici, da sempre una sorta di “Stato nello Stato”, mise al corrente dell’accaduto le vittime sacrificali della cospirazione, facendo loro presente come la spregiudicatezza del nuovo “uomo forte” al comando dello Stato più grande e importante della Federazione tendesse a mettere sempre più in ombra la figura timida e introversa di Gorbačëv potando una minaccia esistenziale all’integrità dell’Unione Sovietica.

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Giacomo GabelliniGIACOMO GABELLINI
Giacomo Gabellini (1985) è redattore di “Scenari Internazionali” e collaboratore di “Eurasia. Rivista di studi geopolitici”. È autore di diversi volumi in cui si analizzano questioni storiche ed economiche, il più recente dei quali (2015) è Eurocrack. Il disastro politico, economico e strategico dell’Europa, pubblicato da Anteo Edizioni.

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