I Gesuiti (conciliari) contro Trump: “Da lui scelte anticristiane”

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di Ivan Francese

Il Generale dei Gesuiti padre Arturo Sosa si racconta in un’intervista all’Ansa e parla a tutto campo dimostrando concezioni politiche molto simili a quelle espresse da Papa Francesco sin dall’inizio del Pontificato nel 2013.

Il superiore della Compagnia di Gesù non esita infatti ad attaccare i populismi, il cui “grande rischio” è quello di “tornare a regimi autoritari, dittatoriali”.

“Quelli che vediamo ora – dice padre Sosa – non sono proprio populismi, ma ‘personalismi’: sono persone individuali che provocano un tipo di leadership che muove la gente, o che usa i sentimenti di paura, o nazionalisti, o religiosi – come il conflitto con l’Islam – per muovere la gente. Ma non sono movimenti con radici popolari, per niente: usano emozioni popolari per avere poteri personali”.

Il superiore della Compagnia di Gesù non esita infatti ad attaccare i populismi, il cui “grande rischio” è quello di “tornare a regimi autoritari, dittatoriali”.

“Quelli che vediamo ora – dice padre Sosa – non sono proprio populismi, ma ‘personalismi’: sono persone individuali che provocano un tipo di leadership che muove la gente, o che usa i sentimenti di paura, o nazionalisti, o religiosi – come il conflitto con l’Islam – per muovere la gente. Ma non sono movimenti con radici popolari, per niente: usano emozioni popolari per avere poteri personali”.

L’attacco a Trump

E il primo populismo/personalismo contro cui il Generale dei Gesuiti mette in guardia i fedeli è quello del presidente Usa Donald Trump: il bando anti-musulmani e il muro al confine con il Messico vanno “contro i valori americani e i valori cristiani“, mentre dell’ipotesi di dividere i figli dalle madri entrate irregolarmente negli States il padre dice addirittura che è “contro la radice dell’umanità”.

Contro i muri anti-migranti

Coerentemente con queste affermazioni, padre Sosa bolla come “inumana” la politica dei muri, anche in Europa, ricordando come essi siano “inutili” perché “in ogni muro ci sono tanti buchi” e “crudeli” perché eretti di fronte a persone che rischiano la vita e in molti casi la perdono.

“Folle identificare islam e terrorismo”

Non solo. Il Generale della Compagnia di Gesù ha anche difeso l’islam dagli attacchi di chi lo identifica con il terrorismo: una tale equazione, nelle parole del religioso, è “una pazzia”: “Terroristi ce ne sono di religione musulmana, atei e pure cristiani – spiega – Identificare una religione o una razza con il terrorismo è una manipolazione che non consente di combattere quest’ultimo.”

Fonte: http://m.ilgiornale.it/news/2017/03/08/i-gesuiti-contro-trump-da-lui-scelte-anticristiane/1372903/

P.S.: Trump deve rendersi conto che il suo maggior nemico è Bergoglio coi suoi sodali (N.d.r.)

7 Risposte

  • Attendo sempre con ansia di sapere chi sarebbero, per questa gerarchia ecclesiastica, i terroristi cristiani…

    Albino

  • @ Staff “Christus Rex”
    Vero, anche perché sanno benissimo che é una falsità.
    Ho paura però che tratteranno da terroristi coloro che oggi (13 marzo) diranno il Rosario di riparazione in piazza S. Pietro per la profanazione anglicana della Sacra Basilica.
    Il discorso di Bergoglio di ieri sul “terrorismo delle parole” mi é parso un significativo campanello d’allarme.
    Albino

  • Non crediamo che abbiano paura di quattro parrocchiani che si riuniranno per un Rosario di riparazione nei confronti di un gesto ecumenista, acattolico, fortemente voluto da colui il quale è ritenuto il legittimo Vicario di Cristo in Terra…Più che da terroristi vanno trattati da (tragi)comici…

  • @Staff “Christus Rex”

    Che non abbiano paura sono d’accordo, ma sarebbe comunque un buon pretesto per gettare fango sul mondo tradizionale…
    Albino

  • il perito chimico argentino ha paura delle chiacchere, perché sa bene che dietro a un venticello c’è sempre un pò di verità … quando anche sto malvagio se ne sarà andato, la resa dei conti tra i cosiddetti vaticanisti sarà implacabile … farebbero bene ad andare ad acquistare una macina …

  • @Albino, esiste un mondo tradizionale che non si lascia gettare fango e che “taglia la mano” a chi solo prova ad afferrare la zolla (perché ne ha le capacità, le conoscenze ecc.) e un mondo tradizionale modello “papa boys” che si prostra per ricevere il fango (sono gli sprovveduti da parrocchia, gli sfigati da tastiera, i clericalisti da guinnes dei primati, gli incapaci e i cialtroni). Quando si fanno cose pubbliche bisogna sapere che esistono questi due gruppi e trarne le debite conseguenze. Oltre al fatto che non ci si improvvisa militanti cattolici come un’armata Brancaleone allo sbaraglio.
    E’ altrettanto vero che a causa dell’idiozia del secondo gruppo (che numericamente è più numeroso) tutto il mondo tradizionale può ricevere un cattivo servizio. Se sarà il caso, risponderemo a dovere.

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