Il comitato apartitico “Verona ai Veronesi” su segnalazione dei residenti del quartiere “Sacra Famiglia” si fa portavoce del malcontento popolare generatosi all’interno della comunità in merito alla possibile sistemazione di un gruppo di migranti presso una struttura sita in località “Genovesa”, che fino a qualche settimana fa ospitava la sede del CRAL (circolo ricreativo lavoratori) di Autostrada Brescia-Padova e che da qualche tempo è mèta di ripetuti sopralluoghi da parte di alcuni emissari prefettizi.
“Verona ai Veronesi” scenderà in piazza con un CORTEO alle ore 20.30 di in Piazza Sforni nel quartiere “Sacra Famiglia” al fianco dei cittadini per opporsi alla prepotenza di questo governo illegittimo e razzista nei confronti degli Italiani, che attraverso i prefetti e con la complicità dei sindaci compiacenti alle direttive di regime, in primis attraverso l’adesione allo SPRAR, continua a sostenere il BUSINESS DELL’ACCOGLIENZA.
Tale deprecabile e squallido fenomeno non solo non subisce battute di arresto, ma nel 2017 sta conoscendo un’esponenziale crescita. Lo stesso Viminale segnala, infatti, un +75% degli sbarchi di migranti nel periodo gennaio-febbraio rispetto al medesimo bimestre del 2016. Tutto ciò a beneficio delle varie cooperative e di quei privati cittadini che con il consueto “zelo generoso e caritatevole”, sgomitano tra loro per contendersi i nuovi arrivati, che ben presto saranno trasformati in schiavi senza diritti e senza dignità, ricattabili e disposti a tutto pur di trovare un qualsiasi lavoro. Questo è il migliore scenario che si dipana per coloro che riusciranno a sopravvivere all’incessante prelievo marittimo di oro nero e di materiale umano da impiegare come forza lavoro, operato quotidianamente dalle navi di numerose ONG a poca distanza dalle coste libiche.
Questi giovani nordafricani introdotti clandestinamente in Italia nel 90% dei casi non godranno mai del riconoscimento dello status di rifugiati e saranno destinati irrimediabilmente a non trovare lavoro e, quindi, saranno pronti a delinquere per sopravvivere, oppure costretti ad elemosinare denaro, magari davanti ai vicini Bricoman, Esselunga, Eurospin e Adigeo, oppure pronti ad essere inseriti nei cicli produttivi industriali come manodopera a basso costo, partecipando attivamente così all’abbassamento ulteriore dei livelli salariali e delle tutele dei lavoratori italiani regolari.
“Verona ai Veronesi” chiama a raccolta, dunque, tutti quei cittadini che non si arrendono né di fronte alla prepotenza ostentata da chi non gode della legittimità per governare né davanti al falso buonismo di persone che dimostrano di avere più a cuore il proprio conto in banca che le sorti della comunità veronese.
Chi non partecipa non ha diritto di lamentarsi. Chi tace è complice di un regime impostore che ci vuole sudditi e non cittadini!