Domenica 19 Marzo 2017, III di Quaresima e giorno di San Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale, modello di padre per l’unica famiglia, formata da uomo e donna e unita nel vincolo del matrimonio per la procreazione.
Anche quest’anno il “Circolo Christus Rex-Traditio” ha organizzato una giornata di studio, preghiera e azione militante a Verona. Le forti pressioni della lobby hanno impedito la location prevista inizialmente, a dimostrazione di quanto l’argomento “Maschio e femmina Dio li creò” sia diventato, per qualcuno, un autentico tabù. Ma chi ha tentato l’ennesimo boicottaggio è rimasto sonoramente deluso, perché con un repentino cambio sala, peraltro di soli 100 metri, tutto si è svolto regolarmente. Soprattutto, la sala civica di Via Brunelleschi 12 è stata riempita, non solo dai militanti e sostenitori del gruppo, ma anche dalle persone del quartiere, da esponenti dei “Giuristi per la Vita”e dei “Genitori cattolici”.
Alle 10.30 il Responsabile Nazionale di “Christus Rex-Traditio” Matteo Castagna ha iniziato la sua relazione introduttiva, parlando della figura di San Giuseppe, della sua Autorità di marito di Maria e di padre putativo di Gesù, cui entrambi si sottomettevano, secondo l’ordine naturale voluto da Dio. Castagna si è soffermato sulla parola sottomissione come atto volontario nei confronti di un giogo soave, di un uomo che fu, in primis, un uomo giusto, saggio, umile ma allo stesso tempo coraggioso e forte sia nell’accettare la castità matrimoniale, che la paternità da una Donna Vergine. Importante il ruolo protettivo nei confronti della Sacra Famiglia, da parte del più grande dei Santi, di colui che ebbe la Grazia di accudire Gesù, Seconda Persona della S.S. Trinità, fanciullo ed accompagnarlo nella sua giovinezza. “Gesù non aveva due San Giuseppe o due Maria, perché la famiglia è da sempre, per natura, formata da un uomo ed una donna. In questo caso eccezionale, per volontà di Dio, con un Figlio consustanziale al Padre Celeste, generato per opera dello Spirito Santo. Grande Mistero della Fede!” Nel citare la splendida devozione del SACRO MANTO, (http://www.preghiereonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=486:-il-sacro-manto&catid=36&Itemid=107) Castagna chiede l’intercessione di San Giuseppe per la famiglia d’oggi e cita il Catechismo di San Pio X quanto al peccato impuro contro natura, ricorda le parole di Santa Caterina da Siena sul “peccato di sodomia che fa schifo anche ai demoni”, le parole di Santa Teresa d’Avila, di San Paolo, S. Tommaso e S. Agostino, San Leone Magno e molti altri Papi, Santi e Dottori della Chiesa. Poi informa del fatto che il Circolo Christus Rex ha formalmente interessato alcuni parlamentari affinché “il giorno di S. Giuseppe torni festivo, magari al posto del primo maggio, dal momento che festeggiare il lavoro che non c’è, appare una presa in giro”. Infine, leggendo gli otto punti del documento appena uscito dei pediatri americani: http://genderfluidbook.blogspot.it/2017/03/gender-i-pediatri-americani-escono-allo.html?m=1 comunica che presto si formerà un gruppo di lavoro internazionale atto a redigere la miglior proposta di legge per estendere il reato di abuso sui minori ai promotori dell’ideologia gender negli asili e nelle scuole primarie, ribadendo con fermezza l’opposizione all’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso.
La dottoressa Silvana De Mari, medico chirurgo con quarant’anni d’esperienza, psicoterapeuta e scrittrice di libri fantasy per bambini tradotta in tutte le lingue, ha parlato per circa un’ora e mezza della famiglia sul piano antropologico, scientifico, ma anche di donna di Fede, a seguito della sua conversione dopo 50 anni di ateismo, di ciò che è naturale e di ciò che non lo è. Con un’ascia in mano ha mimato simbolicamente la forza della Verità (che è Cristo, “Colui che non è venuto a portare la pace come la dà il mondo, ma la spada”) che taglia le fesserie del politicamente corretto, come San Giuseppe tagliava la legna per mantenere con il suo lavoro la Sacra Famiglia.
Ecco uno dei numerosi video realizzati nel corso della giornata, in cui la dottoressa De Mari esprime il suo pensiero: