Cattolica di Assicurazioni e il Presidente Bedoni

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Mentre Cattolica Assicurazioni presenta un bilancio positivo all’assemblea di sabato, il presidente è citato dalla BpVi come ex componente del cda

Cattolica Paolo Bedoni

Dicono i beninformati che dal piano nobile al Lungadige Cangrande a Verona, sede della Cattolica Assicurazioni, filtra un certo nervosismo. Paolo Bedoni, presidente dell’istituto assicurativo e già componente del cda di BpVi (dal 2007 al 2012), avrebbe preso molto male l’atto di citazione relativo alla azione di responsabilità contro trentadue ex amministratori, nell’ambito del contenzioso civile a Venezia. I vecchi vertici (cda, sindaci, revisori) sono accusati di aver danneggiato pesantemente la banca, per un valore di 1 miliardo e mezzo di euro. Mittenti: il presidente Gianni Mion e l’amministratore delegato Fabrizio Viola, noto per essere un tipo tutt’altro che arrendevole.

L’atto di citazione, attraverso il meccanismo della responsabilità solidale (tradotto: vado a cercarmi il maltolto dove i soldi li trovo, ovvero  in chi possiede liquidi o immobili), è arrivato qualche settimana prima dell’assemblea dei soci di Cattolica, che il giorno 22 aprile saranno chiamati a votare il bilancio consuntivo del 2016 e alcune modifiche allo statuto. Sul portale dell’istitituto, aveva annunciato così l’evento Bedoni, lodando i risultati raggiunti dalla sua squadra (nonostante la “grana” del crollo azionario della BpVi, con la vendita incrociata di quote e il possibile scontro in tribunale a difesa dell’investimento, che tuttavia pare sfumare): «Nel 2016 il nostro gruppo ha realizzato un utile netto di 93 milioni. Senza le svalutazioni conseguenti alla crisi del sistema bancario, l’utile sarebbe stato di 150 milioni… Il consiglio di amministrazione – si legge ancora – nella riunione del 16 marzo scorso, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e ha deciso di proporre all’assemblea dei soci un dividendo pari a 0,35 euro per azione… Cattolica: aperta al mercato, ancorata al territorio. Sono queste le due grandi coordinate che hanno tracciato il percorso del nostro gruppo nei suoi 120 anni di storia e che restano punti di forza e irrinunciabili riferimenti anche per il futuro».

Il disappunto per la brutta notizia da Vicenza è comprensibile, dunque. A pagina 292 dell’atto i legali ingaggiati da BpVi, ovvero Carlo Pavesi ed il professore Stefano Verzoni, mettono nero su bianco i loro rilievi accusando Bedoni quale consigliere «in carica dal 6 febbraio 2007 al 26 aprile 2012» di essere «responsabile» per avere preso parte «alla delibera del 21 febbraio 2012 per gli illeciti contestati» relativamente al danno «derivante dagli investimenti Athena Balanced Fund e Optimum Evolution Multistrategy…». E ancora: «… Quanto agli illeciti nel comparto crediti il dottor Bedoni è responsabile per le seguenti operazioni: Giancarlo Ravazzolo… fino a concorrenza dell’importo di 11 milioni; Giancarlo Ravazzolo e Valeria Pillan… fino a concorrenza dell’importo di euro 11milioni e 850mila… Luigi Morato… fino a concorrenza di euro 16,5 milioni; Furio Bragagnolo… fino a concorrenza di 12 milioni». Tra le altre operazioni sulle quali si accendono i fanali dei due legali ci sono quella relativa a «Giuseppe Dalla Rovere… fino a concorrenza di 6,650 milioni» nonché quella che interessa «Nfsi srl… fino a concorrenza di 70 milioni».

Ph: intermediachannel.it

di Marco Milioni

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