Segnalazione di Carlo Di Pietro
Si svolgerà il mese prossimo la Marcia per la Vita , evento la cui stessa definizione si presta ad evidenti perplessità per la sua profonda genericità, in quanto nessuno marcerebbe per la morte , il che non sarebbe grave se gli organizzatori dell’evento non avessero pubblicamente ed esplicitamente criticato la nostra iniziativa referendaria (diretta ad abrogare per quella via la 194) definendola velleitaria .
Rivolgo per l’ennesima volta a costoro , nella persona dell’organizzatrice ufficiale , la dott.ssa Virginia Coda Nunziante , due interrogativi .
1 ) Siete favorevoli all’abrogazione della legge 194 e , in caso affermativo , come la volete abrogare , marciando marciando o per via parlamentare ( con il parlamento iper-laicizzato che abbiamo da decenni , in linea con tutte le assemblee analoghe europee , con l’eccezione della Polonia ) , essendo la via referendaria che il mio Comitato intende percorrere a vostro parere velleitaria ?
2 ) In caso di grave pericolo di Vita della donna che porti a termine la gravidanza , grave pericolo attuale , rigorosamente accertato e non altrimenti evitabile se non con l’interruzione della gravidanza stessa , dando per scontato che occorre cercare se possibile di difendere entrambe le Vite , siete favorevoli a che la donna venga costretta a morire per legge ( nonostante sia essa stessa una persona , per giunta in quel caso innocente e vittima di una tragica situazione , quella di dover scegliere tra la propria Vita e quella del proprio figlio ) o ritenete che , in quell’estrema ipotesi , le debba essere riconosciuto il diritto di scelta se abortire o meno , in linea peraltro con la stessa normativa penale italiana anteriore alla 194 e vaticana sullo stato di necessità ( stato che, del resto, se non ricorre in caso di grave pericolo di Vita non può ricorrere mai ) ?
D’altro canto non esiste un terza via : se la donna non avesse il diritto di scelta in quel caso estremo sarebbe costretta a morire per legge , così come noi non possiamo evadere le tasse perché lo Stato per legge ha il diritto di obbligarci a pagarle .
Il che è peggio dell’abortismo (che per legge consente ma non impone la morte di un individuo, in quanto la madre è ovviamente libera di far nascere il proprio figlio) e del talebanismo (che condanna a morte la adultera, che comunque ha commesso volontariamente una trasgressione per quanto spropositatamente valutata, e non un’assoluta innocente, che subisce aggiuntivamente una condizione drammatica) .
NO194 significa , per l’appunto , tornare alla disciplina ( in termini di ammissibilità della condotta ) che era in vigore prima della 194 , quindi sino al 1978 , che prevedeva quel solo caso di ammissione , ai sensi dell’art. 54 c.p. e in ossequio all’art. 32 della costituzione , non alla notte dei tempi , se mai c’è stata una notte tanto buia in termini di inciviltà .
Chi afferma il contrario (dallo pseudo-intellettuale, al sedicente teologo, al commerciante di gadget in materia e oggetti sacri) dovrebbe studiare (cercando di comprendere) e in ogni caso astenersi dal pontificare sul web o con pubblicazioni varie sulla legge 194, attività dalla quale dovrebbero astenersi in generale coloro che non conoscono la legge e il diritto ( come chiunque è in grado di intuire, la 194 è una legge non un trattato di filosofia o un manuale di cartomanzia ), con la stessa umiltà con cui io rifiuterei un invito come relatore in un dibattito specifico sul trauma da post aborto.
Ricordo che nello Stato Città del Vaticano, la cui sopra citata disciplina è quanto mai significativa al riguardo, il Papa , nella sua veste di Sovrano Assoluto, esercita in via esclusiva la funzione legislativa , quindi ogni legge viene da lui solo approvata e mantenuta applicabile , a partire dal codice penale , in vigore con il testo attuale dal 1929 .
Ma la presente non riceverà alcuna risposta ( pubblica e pubblicabile , non la richiedo privata ): meglio rimanere sul generico , senza obiettivi concreti e posizioni chiare , e riunire tante più persone , dai relativisti che sostengono pannellianamente che occorre rimuovere le cause economiche che indurrebbero o addirittura costringerebbero la donna ad abortire , a coloro ( al 95% uomini e al 4% donne ultrasessantenni ) che considerano la donna incinta come una macchina rottamabile , così definendola espressamente (con affermazione gravissima e radicalmente anticristiana) o di fatto magari inconsapevolmente considerandola come tale , priva di un autonomo diritto a tutelare la propria Vita , soggetto a cui un atto di eroismo (che è molto agevole pretendere dagli altri) dovrebbe essere imposto per legge e ritengono che ciò sia conforme alla sacralità della Vita dal concepimento alla morte naturale che tanto , giustamente , invocano , come se la donna incinta , da cui tutti gli umani nascono , non fosse essa stessa un essere umano.
Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 e omonima associazione
L’autore di questo osceno articolo dimentica che la pseudo-legge che lui vorrebbe far passare vorrebbe VIETARE l’obiezione di coscienza ai medici (in caso di pericolo di vita della madre) ed obbligarli a trasformarsi in assassini e ad andare all’inferno.
Non sa distinguere fra aborto DIRETTO (sempre proibito) ed aborto terapeutico (concesso in caso di pericolo di vita della madre).
Inoltre non riesce a capire che la madre innocente ha lo stesso diritto di vivere del figlio innocente: forse l’autore sarebbe d’accordo ad uccidere una innocente bambina di 7 anni se non ci fosse altro modo per salvare l’innocente vita della madre?
Eppure a suo tempo gli ho spiegato tutto con tanto di citazioni magisteriali (la uniche che contano per noi cattolici), delle fregnacce non sappiamo che farcene!
Inoltre in vaticano, così come nell’antica legislatura italiana l’aborto DIRETTO è ed era semplicemente DEPENALIZZATO in caso di pericolo imminente di morte della vita della madre: NON esiste in Vaticano un oscena legge che OBBLIGA i medici a sopprimere una vita innocente per salvarne un altra, proibendo l’obiezione di coscienza?
E’ così difficile distinguere fra depenalizzare un delitto e obbligare qualcuno a farlo?
E’ così difficile distinguere fra aborto diretto (mai lecito) e aborto terapeutico (lecito se la vita della madre è in pericolo?
Basta con il letame spacciato per cattolicesimo: noi cattolici seguiamo la sacra scrittura (il Quinto Comandamento…e uccidere non è la stessa cosa che lasciar morire, come dovrebbe essere ovvio a chiunque sappia fare 2+2) e il Magistero…le fregnacce le lasciamo ai falsi anti-abortisti (facile fare gli abortisti selettivi sulla pelle del concepito…OVVERO SULLA PELLE DEGLI ALTRI).
E che cosa ci dice il Magistero?
1)PIO XII: “Noi, secondo l’insegnamento costante della Chiesa, abbiamo illustrato una tesi che è uno dei fondamenti essenziali non solo della morale coniugale, ma anche della morale sociale in genere : cioè che il diretto attentato alla vita umana innocente, come mezzo al fine, — nel caso presente al fine di salvare un’altra vita, — è ILLECITO.
La vita umana innocente, in QUALSIASI condizione si trovi, è sottratta, DAL PRIMO ISTANTE della sua esistenza, a QUALUNQUE diretto attacco volontario.”
2)PIO XI: “Ma dobbiamo ricordare pure, Venerabili Fratelli, l’altro gravissimo delitto, col quale si attenta alla vita della prole, chiusa ancora nel seno materno. Per alcuni la cosa è lecita, e lasciata al beneplacito della madre e del padre; per altri è invece proibita, salvo il caso in cui esistano gravissimi motivi, che chiamano col nome di « indicazione » medica, sociale, eugenica. Costoro richiedono che, quanto alle pene, con cui le leggi dello Stato sancirono la proibizione di uccidere la prole generata, ma non venuta ancora alla luce, le pubbliche leggi riconoscano la « indicazione », secondo che ciascuno a modo suo la difende, e la dichiarino libera da qualsiasi pena. Anzi, non mancano coloro i quali domandano che le pubbliche autorità prestino il loro aiuto in simili mortifere operazioni; enormità che, purtroppo, in qualche luogo, si commette frequentissimamente, come è noto.
Per quanto riguarda la « indicazione medica e terapeutica » — per adoperare le loro stesse parole — già abbiamo detto, Venerabili Fratelli, quanta compassione Noi sentiamo per la madre, la quale, per ufficio di natura, si trova esposta a gravi pericoli, sia della salute, sia della stessa vita: ma quale ragione potrà mai aver forza da rendere scusabile, in qualsiasi modo, la diretta uccisione dell’innocente? Perché qui si tratta appunto di questa. Sia che essa si infligga alla madre, sia che si cagioni alla prole, è sempre contro il comando di Dio e la voce stessa della natura: «Non ammazzare ! »[52]. È infatti egualmente sacra la vita dell’una e dell’altra persona, a distruggere la quale non potrà mai concedersi potere alcuno, nemmeno all’autorità pubblica. E, con somma leggerezza, questo potere si fa derivare, contro innocenti, dal diritto di spada, che vale solo contro i rei; né ha qui luogo il diritto di difesa, fino al sangue, contro l’ingiusto aggressore (chi, infatti, chiamerebbe ingiusto aggressore una innocente creaturina?); né può essere, in alcun modo, il diritto che dicono « diritto di estrema necessità », e che possa giungere fino all’uccisione diretta dell’innocente. Pertanto i medici probi e capaci si adoperano lodevolmente a difendere e conservare sia la vita della madre, sia quella della prole; per contro si farebbero conoscere indegnissimi del nobile titolo di medici coloro che, sotto il pretesto di usare l’arte medica, o per malintesa pietà, insidiassero alla vita della madre o della prole.”
3) GIOVANNI PAOLO II (per i sedeplenisti) che fossero tanto sciocchi da rifiutare il Magistero preconciliare: Il testo con cui Giovanni Paolo II ribadisce in maniera molto autorevole l’immoralità dell’aborto è il seguente:
“Pertanto, con l’autorità che Cristo ha conferito a Pietro e ai suoi Successori, in comunione con i Vescovi – che a varie riprese hanno condannato l’aborto e che nella consultazione precedentemente citata, pur dispersi per il mondo, hanno unanimemente consentito circa questa dottrina – dichiaro che l’aborto diretto, cioè voluto come fine o come mezzo, costituisce sempre un disordine morale grave, in quanto uccisione deliberata di un essere umano innocente. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta, è trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale” (EV 62).
Noi cattolici ci atteniamo al Magistero, gli avvocati che vogliono pontificare non ingannano nessuno che non sia disinformato o in malafede.
Riscrivo il Magistero sull’argomento di Papa Pio XI, nel caso ci fossero in giro dei duri d’orecchi (e di cuore) e ricordando che noi cattolici siamo tenuti e vincolati a seguire il magistero.
Ricordo anche che insegnare contro il Magistero significa peccare mortalmente contro la Fede e dare Scandalo (che è un altro peccato mortale):
“Ma dobbiamo ricordare pure, Venerabili Fratelli, l’altro gravissimo delitto, col quale si attenta alla vita della prole, chiusa ancora nel seno materno. Per alcuni la cosa è lecita, e lasciata al beneplacito della madre e del padre; per altri è invece proibita, salvo il caso in cui esistano gravissimi motivi, che chiamano col nome di « indicazione » medica, sociale, eugenica. Costoro richiedono che, quanto alle pene, con cui le leggi dello Stato sancirono la proibizione di uccidere la prole generata, ma non venuta ancora alla luce, le pubbliche leggi riconoscano la « indicazione », secondo che ciascuno a modo suo la difende, e la dichiarino libera da qualsiasi pena. Anzi, non mancano coloro i quali domandano che le pubbliche autorità prestino il loro aiuto in simili mortifere operazioni; enormità che, purtroppo, in qualche luogo, si commette frequentissimamente, come è noto.
Per quanto riguarda la « indicazione medica e terapeutica » — per adoperare le loro stesse parole — già abbiamo detto, Venerabili Fratelli, quanta compassione Noi sentiamo per la madre, la quale, per ufficio di natura, si trova esposta a gravi pericoli, sia della salute, sia della stessa vita: ma quale ragione potrà mai aver forza da rendere scusabile, in qualsiasi modo, la diretta uccisione dell’innocente? Perché qui si tratta appunto di questa. Sia che essa si infligga alla madre, sia che si cagioni alla prole, è sempre contro il comando di Dio e la voce stessa della natura: «Non ammazzare ! »[52]. È infatti egualmente sacra la vita dell’una e dell’altra persona, a distruggere la quale non potrà mai concedersi potere alcuno, nemmeno all’autorità pubblica. E, con somma leggerezza, questo potere si fa derivare, contro innocenti, dal diritto di spada, che vale solo contro i rei; né ha qui luogo il diritto di difesa, fino al sangue, contro l’ingiusto aggressore (chi, infatti, chiamerebbe ingiusto aggressore una innocente creaturina?); né può essere, in alcun modo, il diritto che dicono « diritto di estrema necessità », e che possa giungere fino all’uccisione diretta dell’innocente. Pertanto i medici probi e capaci si adoperano lodevolmente a difendere e conservare sia la vita della madre, sia quella della prole; per contro si farebbero conoscere indegnissimi del nobile titolo di medici coloro che, sotto il pretesto di usare l’arte medica, o per malintesa pietà, insidiassero alla vita della madre o della prole.”
CAPITO? Basta con gli pseudocattolici che vogliono insegnare la morale ai cattolici, ai Papi e all’Autore del Quinto Comandamento!
Non vi ho già confutato (e scornato) abbastanza l’anno scorso? Perché ritornate alla carica? Ci tenete così tanto a dare scandalo e a fare brutte figure?
Siete già stati messi KO dal Magistero cattolico: avete perso anche quest’anno!
L’autore di questo acattolico articolo (e i suoi sodali) sarebbero disposti ad uccidere il marito se non ci fosse OGGETTIVAMENTE altro modo per salvare la vita della moglie? E ad uccidere la moglie se non ci fosse OGGETTIVAMENTE altro modo per salvare la vita del marito?
La risposta a queste domande sarebbe molto interessante…ma verrà data?
Comunque, e qui concludo, io ho citato il Magistero e se voi acattolici criptoabortisti volete PROVARE a confutarmi dovete citare atti di Magistero, i discorsi in contraddizione con Esso sono scandalosi e non hanno nessun valore!
L’autore di questa oscena risposta , per citare il termine che usa , come già lo scorso anno , analogamente ai satanisti , si accanisce contro una persona particolarmente sfortunata , la donna incinta che deve scegliere tra la sua Vita e quella di Suo figlio non potendo sopravvivere altrimenti alla gravidanza , caso estremo sempre più raro ma giuridicamente non eludibile , volendola condannare a morte per legge . Condivido quindi la sua esortazione : basta con il letame ( perché il satanismo ciò è agli occhi di un cattolico ) contrabbandato per cattolicesimo , anche se è un’esortazione vana con i tempi che corrono . E aggiungo basta con gli aspiranti Papi , scriva a Ratzinger , se non si fida di Bergoglio , e gli insegni la dottrina , con parole semplici affinché Benedetto XVI possa elevarsi al suo livello , invitandolo ad abrogare l’art. 49 n. 3 del c.p. vaticano , in forza del quale la donna può in quel caso estremo liberamente abortire . Non si tratta di una depenalizzazione ( in tal caso sarebbe configurabile un illecito di altra natura , del tutto inesistente ) , ma di un’assoluzione da qualsiasi responsabilità . Un conto è la dottrina cattolica , un conto è la dottrina che alberga in qualche testa , che non trova riscontro significativamente nella legislazione della Stato di cui i Papi sono Sovrani Assoluti , in quanto tali unici soggetti che esercitano il potere legislativo . Il cattolicesimo si fonda sull’autorità del Papa espressa in leggi e non sulle isolate interpretazioni di chiunque . Diego , che non a caso non ha il coraggio di firmarsi per intero e con vero nome e cognome , fondi la sua setta e adotti i suoi riti , qualche seguace lo troverà sicuramente . Lo scorso anno venne zittito da un esperto di dottrina e poi ammutolì dileguandosi . In un anno l’aspirante Papa non ha mutato neppure il nomignolo dietro il quale si cela . Non si firmi come Diego ma come nuovo Papa , altrimenti il suo personalissimo Vangelo non sarà altro che il Vangelo secondo Babbeo . Non m’interessa il suo parere , che pur mi diverte ed ha dunque una sua utilità , né quello di altri sedicenti Pontefici , m’interessa quello di chi organizza la marcia per la Vita .
Ottimo, Diego, un intrevento a cui “parole non ci appulcro” (Inf. VII, 60). Vale sapere che il bravo card. Bagnasco, ebbe a dichiarare, anni or ono che la CEI non porrebbe mai in discussione la 194 purché amminsitrata in modo da “tutelare la dignità della donna”. Cardinale cattolico!!!!!
Letame è ciò che scrive ” Diego ” , che straparla di diritto , inventandosi depenalizzazioni e non conosce e comprende cosa siano le scriminanti , e di dottrina , che vuole insegnare ai Pontefici , che la applicano nelle loro leggi nello Stato di cui sono Sovrani Assoluti . Diego parla da nuovo Papa , un Papa che si firma sotto falso nome , un poco timido ma divertente . Preghiamo per lui .
Riscrivo un pezzo del mio primo commenti a causa di un errore di punteggiatura che potrebbe rendere ambiguo tela pezzo (un punto interrogativo al posto di un punto esclamativo):
“Inoltre in vaticano, così come nell’antica legislatura italiana l’aborto DIRETTO è ed era semplicemente DEPENALIZZATO in caso di pericolo imminente di morte della vita della madre: NON esiste in Vaticano un’oscena legge che OBBLIGA i medici a sopprimere una vita innocente per salvarne un altra, proibendo l’obiezione di coscienza!
E’ così difficile distinguere fra depenalizzare un delitto e obbligare qualcuno a farlo?
E’ così difficile distinguere fra aborto diretto (mai lecito) e aborto terapeutico (lecito se la vita della madre è in pericolo)?
Basta con il **** spacciato per cattolicesimo: noi cattolici seguiamo la Sacra Scrittura (anche il Quinto Comandamento…e uccidere non è la stessa cosa che lasciar morire, come dovrebbe essere ovvio a chiunque sappia fare 2+2) e il Magistero…le fregnacce le lasciamo ai falsi anti-abortisti (facile fare gli abortisti selettivi sulla pelle del concepito…OVVERO SULLA PELLE DEGLI ALTRI).”
” Diego ” ha il coraggio delle proprie azioni , ecco perché non si firma . E quanto cultura , che spessore . La materia, però, è complessa per lui, meglio occuparsi d’altro . Chi vincerà quest’anno la Champions League ? Cosa ne pensa dell’ultima edizione dell’Isola dei Famosi ?
Anche in Irlanda e nel nuovo ddl polacco è fatto salvo il caso limite che indico nell’articolo . E’ ovvio , anche da loro non c’è un ” Diego ” che spiega a tutti con parole semplici il problema senza rimanere però nell’anonimato e trincerarsi dietro pseudonimi. Accidenti , maledetta timidezza . Del resto e a prescindere da ciò , se non ha fatto comprendere la dottrina a Ratzinger nessuno lo può capire . Troppa cultura . Nel compenso ci sta evidenziando ripetutamente con caratteri maiuscoli la materia di cui è composto il suo cervello , che lui può citare senza essere censurato dal moderatore , a differenza del sottoscritto , di cui non viene pubblicato alcun commento .
Richiamiamo alla terminologia. Non usate termini ingiuriosi riferiti a persone. Ricordando che ciascuno ha la responsabilità personale di ciò che scrive.
Al contempo facciamo presente che, pur essendoci chi riesce a commentare eludendo la moderazione, questo sito è gestito da più persone che cercano di approvare i commenti in tempi ragionevoli. E in tempi ragionevolissimi (nella stessa giornata) è avvenuto pure questa volta.
Nessuno si accanisce contro la donna ma c’è chi si accanisce contro i bambini non ancora nati (forse perché non hanno ancora il diritto di voto? Facile prendersela con i più indifesi! E poi osi pure parlare di coraggio?), comunque delle fregnacce acattoliche e dei finti fraintendimenti non me ne può fregare di meno!
Io non ho mai scritto che bisogna uccidere la donna per salvare il bambino, sei tu che dici che bisogna uccidere il bambino per salvare la donna (e che vorresti pure proibire l’obiezione di coscienza a chi si rifiuta di commettere un omicidio): ti è chiara questa differenza??
In realtà, e non ci vuole molto per capirlo, non è lecito uccidere né l’uno né l’altra: il padrone della vita è Dio, non l’avvocato Guerini!
TUTTI GLI ESSERI UMANI INNOCENTI HANNO LA STESSA DIGNITA’, AVVOVATO, se lo capisci bene, altrimenti PEGGIO PER TE!
Io non direi “materia complessa per lui” ma difficoltà a capire che NON è mai lecito uccidere l’innocente.
IO vorrei insegnare ai Pontefici? Io li ho CITATI, sei tu che ti permetti di CONTRADDIRLI (lo sai che vuol dire o è anche questo troppo complesso?): questo dimostra la tua malafede, anche riguardo agli altri insulti che mi hai scritto (cosa c’entrano le scriminanti (che conosco meglio di te!) con l’ IMPOSIZIONE di uccidere un essere umano: ti sembrano la stessa cosa, avvocato?).
C’è questa IMPOSIZIONE nello Stato del Vaticano? Abbi il CORAGGIO di rispondere: le leggi del Vaticano OBBLIGANO i medici ad eseguire aborti, se la vita della madre è in pericolo?
LI OBBLIGANO???
Abbi il coraggio di rispondere su questo punto, che smaschera tutti i tuoi bluff e tutte le tue ciance da bettola!
LI OBBLIGANO? MAGARI PURE SOTTO PENA DI SCOMUNICA SE NON UCCIDONO L’INNOCENTE???
Tu che hai il “coraggio” di firmarti, abbi il coraggio di rispondere almeno su questo punto, visto che alle domande che ti avevo posto sopra non hai avuto il CORAGGIO di rispondere (troppo complesse?)!
I tuoi piccoli bluff sono inefficaci, avvocato: hai perso anche quest’anno!
Hai avuto un anno di tempo per studiarti la differenza fra aborto diretto ed aborto terapeutico e il Magistero cattolico a tal riguardo…e invece insisti a dare scandalo e a bestemmiare la vita umana e l’insegnamento della Chiesa.
Le tue provocazioni con me non attaccano,,,insulta pure…sai quanto fu insultato l’eccellente Mario Palmaro che difendeva la vita dal suo inizio senza se e senza ma?
Come al solito ti arrampichi sugli specchi, avvocato, ciò dimostra che non hai argomenti cattolici dalla tua parte ma solo le tue ideologie.
Io ho dalla mia parte la dottrina cattolica, confermata da parecchi Papi, tu porti solo provocazioni e falsità.
Non avrai altre risposte finché non porterai argomenti seri (=MAGISTERIALI) a sostegno delle tue tesi anticattoliche…tranne la seguente (*), giusto per evitare di lasciare l’ultima parola a chi vuole mettersi al posto di Dio e decidere quali vite umane sono più importanti di altre e quali devono essere soppresse anche se innocenti!
(*)Magistero di Pio XI:
“Ma dobbiamo ricordare pure, Venerabili Fratelli, l’altro gravissimo delitto, col quale si attenta alla vita della prole, chiusa ancora nel seno materno. Per alcuni la cosa è lecita, e lasciata al beneplacito della madre e del padre; per altri è invece proibita, salvo il caso in cui esistano gravissimi motivi, che chiamano col nome di « indicazione » medica, sociale, eugenica. Costoro richiedono che, quanto alle pene, con cui le leggi dello Stato sancirono la proibizione di uccidere la prole generata, ma non venuta ancora alla luce, le pubbliche leggi riconoscano la « indicazione », secondo che ciascuno a modo suo la difende, e la dichiarino libera da qualsiasi pena. Anzi, non mancano coloro i quali domandano che le pubbliche autorità prestino il loro aiuto in simili mortifere operazioni; enormità che, purtroppo, in qualche luogo, si commette frequentissimamente, come è noto.
Per quanto riguarda la « indicazione medica e terapeutica » — per adoperare le loro stesse parole — già abbiamo detto, Venerabili Fratelli, quanta compassione Noi sentiamo per la madre, la quale, per ufficio di natura, si trova esposta a gravi pericoli, sia della salute, sia della stessa vita: ma quale ragione potrà mai aver forza da rendere scusabile, in qualsiasi modo, la diretta uccisione dell’innocente? Perché qui si tratta appunto di questa. Sia che essa si infligga alla madre, sia che si cagioni alla prole, è sempre contro il comando di Dio e la voce stessa della natura: «Non ammazzare ! »[52]. È infatti egualmente sacra la vita dell’una e dell’altra persona, a distruggere la quale non potrà mai concedersi potere alcuno, nemmeno all’autorità pubblica. E, con somma leggerezza, questo potere si fa derivare, contro innocenti, dal diritto di spada, che vale solo contro i rei; né ha qui luogo il diritto di difesa, fino al sangue, contro l’ingiusto aggressore (chi, infatti, chiamerebbe ingiusto aggressore una innocente creaturina?); né può essere, in alcun modo, il diritto che dicono « diritto di estrema necessità », e che possa giungere fino all’uccisione diretta dell’innocente. Pertanto i medici probi e capaci si adoperano lodevolmente a difendere e conservare sia la vita della madre, sia quella della prole; per contro si farebbero conoscere INDEGNISSIMI del nobile titolo di medici coloro che, sotto il pretesto di usare l’arte medica, o per malintesa pietà, insidiassero alla vita della madre o della prole.”
“ Diego “ pontifica in materia teologica , ma volando troppo alto rischia di farsi male cadendo viste le corbellerie che scrive : meglio che si occupi di ciò che conosce . Per la Juventus è più efficace il 3-5-2 o il 4-3-3 ? Dopo l’Isola dei Famosi la Barale tornerà con Razza De Can ?
Concordo con Diego e aggiungo che se le madri fossero veramente cattoliche e in Grazia di Dio, questo “problema” su chi salvare, nemmeno si porrebbe! Il fatto che oggi la gente si interroghi al riguardo denota mancanza di cattolicità e sopratutto di Grazia nella propria anima. Una madre è tale SOLO se è disposta a dare la propria vita per il frutto del proprio grembo dal momento che, chiedendola con Fede, otterrebbe certamente da Dio la Grazia per consumare questo eroico sacrificio d’Amore, ferma restando la legittima speranza e preghiera di sopravvivere entrambi, pur sapendo che, quale che sia, la Volontà di Dio è nostra alleata e non spietata avversaria. Ovviamente poi possono entrare in gioco paure e debolezze comprensibili ma non giustificabili che solo la Fede e il filiale abbandono a Nostro Signore possono neutralizzare. Ognuno risponderà davanti a Dio delle proprie mancanze e potrà essere, in caso di sincero pentimento perdonato, ma scoraggiare di fatto a priori il pentimento, giustificando un atto in se stesso moralmente illecito non fa altro, a mio avviso, che anestetizzare le coscienze e predisporle, presto o tardi, ad agire analogamente nei più svariati ambiti. Se ai Martiri il Signore avesse concesso simili attenuanti, oggi probabilmente venereremmo un sacco di gente morta per un raffreddore, non decapitata, arrostita, sventrata, mutilata etc! Ragionare in modo diverso significa purtroppo mancare di una visione soprannaturale della vita e quindi mancare di Fede! A me per primo questi ragionamenti possono sembrare impossbili da accettare e quindi da praticare, ma «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio» e, dunque, anche agli uomini sostenuti dalla Sua Grazia!
Senza contare che i Martiri, se avessero pubblicamente scansato il martirio, avrebbero peccato contro Dio e scandalizzato altre anime senza tuttavia, con il loro riuto, provocare direttamente la dannazione di alcuno. Chi decide arbitrariamente di provocare un aborto, foss’anche per un fantomatico “bene superiore”, invece si arroga proditoriamente il “diritto” di scegliere il destino eterno lontano da Dio di un’anima per la quale viene di fatto vanificato il Sacrificio di Cristo.
bravo card. Bagnasco nel senso dei bravi manzoniani ?
Veramente ottimi i commenti di Alessandro e quello del Prof. Pranzetti, entrambi di grande Fede Cattolica ed entrambi timorati ed innamorati di Dio!
L’Avvocato Guerini, clamorosamente sconfitto dopo che le sue menzogne sono state smascherate, continua a mancare di rispetto e a sputare veleno: non merita risposta, non ha saputo/voluto neppure rispondere a delle semplicissime domande.
Chi è il padre della menzogna?
Che differenza c’è tra il CITARE un Pontefice (come faccio io) e il mettersi sotto i piedi l’insegnamento della Chiesa Cattolica (come fa il signor Guerini)?
Comunque non perderò altro tempo con te (sarebbe come sparare sulla Croce Rossa)…quindi eccoti la risposta promessa…chissà che anche a furia di ripetere le cose, esse non riescano ad essere capite (anche se, purtroppo, non c’è peggior sordo…):
(*)Magistero di Pio XI:
“Ma dobbiamo ricordare pure, Venerabili Fratelli, l’altro gravissimo delitto, col quale si attenta alla vita della prole, chiusa ancora nel seno materno. Per alcuni la cosa è lecita, e lasciata al beneplacito della madre e del padre; per altri è invece proibita, salvo il caso in cui esistano gravissimi motivi, che chiamano col nome di « indicazione » medica, sociale, eugenica. Costoro richiedono che, quanto alle pene, con cui le leggi dello Stato sancirono la proibizione di uccidere la prole generata, ma non venuta ancora alla luce, le pubbliche leggi riconoscano la « indicazione », secondo che ciascuno a modo suo la difende, e la dichiarino libera da qualsiasi pena. Anzi, non mancano coloro i quali domandano che le pubbliche autorità prestino il loro aiuto in simili mortifere operazioni; enormità che, purtroppo, in qualche luogo, si commette frequentissimamente, come è noto.
Per quanto riguarda la « indicazione medica e terapeutica » — per adoperare le loro stesse parole — già abbiamo detto, Venerabili Fratelli, quanta compassione Noi sentiamo per la madre, la quale, per ufficio di natura, si trova esposta a gravi pericoli, sia della salute, sia della stessa vita: ma quale ragione potrà mai aver forza da rendere scusabile, in qualsiasi modo, la diretta uccisione dell’innocente? Perché qui si tratta appunto di questa. Sia che essa si infligga alla madre, sia che si cagioni alla prole, è sempre contro il comando di Dio e la voce stessa della natura: «Non ammazzare ! »[52]. È infatti egualmente sacra la vita dell’una e dell’altra persona, a distruggere la quale non potrà mai concedersi potere alcuno, nemmeno all’autorità pubblica. E, con somma leggerezza, questo potere si fa derivare, contro innocenti, dal diritto di spada, che vale solo contro i rei; né ha qui luogo il diritto di difesa, fino al sangue, contro l’ingiusto aggressore (chi, infatti, chiamerebbe ingiusto aggressore una innocente creaturina?); né può essere, in alcun modo, il diritto che dicono « diritto di estrema necessità », e che possa giungere fino all’uccisione diretta dell’innocente. Pertanto i medici probi e capaci si adoperano lodevolmente a difendere e conservare sia la vita della madre, sia quella della prole; per contro si farebbero conoscere INDEGNISSIMI del nobile titolo di medici coloro che, sotto il pretesto di usare l’arte medica, o per malintesa pietà, insidiassero alla vita della madre o della prole.”
P.S.: se hai qualcosa da ridire, dilla a Pio XI.
P.P.S.: magari la prossima volta ti citerò anche qualcos’altro, giusto per non annoiare coloro che ci leggono.
LI OBBLIGANO???
Abbi il CORAGGIO di rispondere almeno a questo!
Gentile redazione, non capisco perché su di un sito CATTOLICO si permetta ad un commentatore di fare tutta questa disinformazione riguardo l’aborto, quando il Magistero della Chiesa a tal proposito è chiarissimo e perché gli si permetta di mancare di rispetto a me, che difendo TUTTE le vite umane dal concepimento alla morte naturale, in accordo con le Sacre Scritture e con l’immutabile dottrina Cattolica.
Che l’avvocato faccia solo finta di fraintendere è palese, così come è palese che mentre io CITO i Pontefici, lui stravolge la dottrina cattolica sull’inviolabilità della vita innocente…e poi accusa me di voler pontificare!
Come si possono accettare i commenti di chi, mancando di rispetto ad altri commentatori vorrebbe OBBLIGARE (in determinate condizioni) i medici a peccare mortalmente uccidendo l’innocente?
Come si possono accettare i commenti di chi, del destino eterno di quell’innocente (che morirebbe senza Battesimo) se ne frega?
E le ridicole accuse A ME di accanirmi contro le donne, quando invece è lui ad accanirsi contro gli esseri umani più innocenti e indifesi, fingendo di ignorare la differenza fra UCCIDERE e accettare la volontà di Dio?
Certi commenti sono indegni di un sito cattolico, mi ricordano tanto quelli di un certo Rollo (che ricorderete molto bene anche voi)…comunque il sito è vostro e siete liberi di far commentare chi volete, ma ci tenevo a farvi sapere la mia opinione.
Con sincera stima,
Diego
“ Diego “ , che è convinto di essere il nuovo Papa ma non ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome , in questi giorni è particolarmente alterato , in quanto gli hanno cambiato stanza con un Tizio che ritiene di essere Napoleone e quella nuova è priva di balcone : del resto non sopportavano più di dover attendere il suo personalissimo Angelus prima di servire il pranzo domenicale .
No, sig. Pietro Guerini, questa non è una risposta decente. Confessi che oggi per organizzare qualsiasi reazione all’aborto, in mancanza del rappresentante del Magistero supremo, molti pensano di evitare il maggior male con un male minore. Ma ciò è comunque «male» e non c’è corte suprema umana che lo possa assolvere. Purtroppo la mentalità corrente porta molti cattolici ad agire contro Principi. Ma questi restano tali. Legga meglio il Magistero e qui, il commento di Alessandro sul pensiero di morte a cui si vuole portare le donne; questo ha contaminato l’intera società nel suo vitale concetto di amore, quello ad immagine di Dio.
Sig. Diego,
noi non siamo dei censori. Vi diamo la possibilità di commentare e di confrontarvi. Non è che poi quando vi alterate troppo tra voi potete venire sotto le “gonne” della redazione.
Ognuno ha la piena responsabilità di ciò che scrive e si qualifica o squalifica da solo agli occhi dei lettori (peraltro numerosissimi). Noi stiamo dalla parte del Magistero Perenne della Chiesa, non adulterato da amenità conciliari, post conciliari o opinioni personali. Noi siamo per la vita dal concepimento alla fine naturale. Senza eccezioni. Et de hoc satis.
@Diego, come vede l’avv. Guerrini si è messo nell’angolo da solo, grazie agli interventi di tre autorevoli cattolici. Vede che, portando un po’ di pazienza, si raggiunge il risultato di far trionfare il Magistero di sempre? Anche nei semplici commenti ad un articolo…
Ringrazio lo Staff Christus Rex per le due risposte.
E’ vero, l’avvocato Guerini si è messo nell’angolo da solo, e non poteva finire diversamente perché il Magistero della Chiesa Cattolica su tali argomenti è chiarissimo!
Ci tengo comunque a precisare che non ho certo chiesto aiuto alla redazione per evitare lo scontro con l’avvocato, ci mancherebbe…è uno scontro che ho cercato io e uno scontro simile è avvenuto l’anno scorso su Radio Spada…le sue ridicole provocazioni e i suoi patetici bluff non mi fanno né caldo né freddo, sono abituato a questionare con ben altro calibro di “avversari”.
La mia unica preoccupazione era che in un sito CATTOLICO, un eventuale lettore disinformato, leggendo ciò che scriveva Guerini, avrebbe anche potuto credere che in certi casi l’aborto fosse lecito…e che coloro che difendono la vita umana dal concepimento alla morte naturale sarebbero persone “che si accaniscono contro le donne”: questi falsi e acattolici messaggi non devono passare e poter scandalizzare, è per questo che ho richiesto la vostra attenzione…non certo per timore del confronto con chi si è arrampicato sugli specchi fin dall’inizio!
Comunque tutto è bene ciò che finisce bene: la Verità è stata ribadita chiaramente e lo scandalo è stato evitato: questa era l’unica cosa che mi interessava!
“ Diego “ ha consultato le sacre scritture per apprendere se la sacralità della Vita dal concepimento alla morte naturale riguarda anche la donna incinta e per verificare , quindi , se costei , da cui tutti gli umani nascono , è un essere umano , ma la risposta è NO . Ora consulterà le scritture per riscontrare se le giraffe volano . Siamo in attesa del suo responso . Ieri si è rintanato sotto il letto per 15 ore mangiando bacche e cantando brani di Rita Pavone perché così doveva comportarsi a suo avviso secondo una scrittura . Forse è meglio non guidare la Ferrari se si è privi di patente . Le scritture sono sacre ma occuparsi di gossip è meno rischioso .
c’è poco di sacro in quel manuale di guerra dove scorrono fiumi di sangue …