Invasione programmata, un altro no dell’Ungheria: “Dietro all’Ue c’è Soros”

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János Lázár, capo di gabinetto del governo Orbán, ha detto che l’imposizione dell’accoglienza obbligatoria da parte di Bruxelles è ritenuta “inaccettabile”

Invasione programmata, altro no dell'Ungheria: "Dietro all'Ue c'è sempre Soros"

Il governo ungherese si è dichiarato ancora una volta pronto ad affrontare l’Unione europea sul problema degli immigrati, prevedendo delle nuove controversie in merito alle competenze di Bruxelles contrapposte a quelle dei singoli Paesi membri. Lo ha affermato venerdì il capo di gabinetto del governo di Budapest, János Lázár, nel corso di un briefing con la stampa. Secondo Lázár, alla base della nuova disputa ci sarebbe ancora una volta il miliardario statunitense George Soros, che tira le fila dei burattini che governano l’Ue grazie alla sua attività di lobby, imponendo la politica di sostituzione etnica che prevede sia l’Europa a regolamentare i flussi migratori anziché gli Stati membri.

Secondo Lázár, la proposta di Soros prevede che l’Europa si faccia carico di un milione di clandestini all’anno e che l’accoglienza di questi immigrati sia imposta ai paesi membri attraverso un regime di ricollocamento obbligatorio. Per l’esponente del governo di Viktor Orbán, questa posizione è “inaccettabile” sia dal punto di vista dell’esecutivo magiaro che da quello degli 1,7 milioni di persone che hanno partecipato alla consultazione nazionale organizzata per acquisire il parere dei cittadini. La posizione dell’Ungheria è quella di “fermare la migrazione piuttosto che gestirla”, ha spiegato Lázár.

L’Ungheria non vede l’immigrazione come una soluzione ai problemi dell’Europa, ha proseguito il capo di gabinetto, aggiungendo che i clandestini rappresentano un rischio per la sicurezza del continente. “Il governo, tuttavia, è d’accordo sul fatto che tutti i Paesi europei hanno un dovere umanitario di aiutare coloro che sono perseguitati”, ha aggiunto Lázár, affermando che l’esecutivo di Budapest sta distribuendo aiuti finanziari ai Paesi che versano in gravi problemi che hanno effetti sulla popolazione. Infine, Lázár ha ribadito che l’Ungheria non accetterà immigrati sulla base del regime di distribuzione dell’Ue ricordando che anche altri Paesi non sono favorevoli a questo principio.

Fonte: http://www.ilpopulista.it/news/9-Giugno-2017/15264/invasione-programmata-un-altro-no-dell-ungheria-dietro-all-ue-c-e-soros.html?refresh_ce

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